☆7

Byeol

Quando mi svegliai quella mattina non ricordavo di essere a casa di Jongho, infatti ci misi un po' a realizzarlo. Mi alzai dal letto e mi grattai il retro della testa prima di sbadigliare e stiracchiarmi, iniziando a pensare se alzarmi o meno. Mi fissai le gambe nude a causa del pantaloncino del pigiama e poi scrocchiai le ossa del collo per svegliarmi il più possibile.

Presi il telefono che avevo lasciato poggiato sul comodino accanto al letto e controllai l'orario, rendendomi conto che era piuttosto tardi. Mi alzai allora e continuai ad allungare le braccia e le gambe per svegliarmi al meglio, per poi prendere delle cose dal mio borsone: dentifricio, spazzolino e alcune creme per il viso. Mi ero portata anche balsamo e shampoo ma decisi che mi sarei lavata una volta a casa dal momento che ero in una casa con quattro ragazzi. Mi fidavo di loro, certo, ma preferivo non farmi vedere nuda da loro.

Beh, tranne da Hongjoong, dal momento che mi aveva già vista nuda più volte...

Uscii dalla camera degli ospiti e attraversai il corridoio, puntando subito al bagno. Quella stanza era enorme, forse grossa come il salotto di casa mia. Aveva una vasca con doccia, una di quelle enormi e nel pavimento, e provai la voglia di tornare in camera per prendere il necessario per lavarmi soltanto per provarla.

Mi guardai allo specchio e notai come i miei capelli fossero tutti alla rinfusa ma non me ne curai più di tanto dato che tutti e quattro mi avevano già vista appena sveglia, perciò erano anche abituati.

Continuai a guardare il riflesso e in un attimo la mia mente fu di nuovo all'incontro con Hongjoong di ieri sera. Yeosang e Jongho erano spariti chissà dove, Seonghwa era andato a limonarsi un ragazzo e noi due eravamo rimasti da soli. Avevamo parlato del più e del meno come facevamo quando eravamo ancora una coppia e non mi ero sentita nemmeno tanto in imbarazzo a dirla tutta. Però ad un certo punto ho come avuto il bisogno di starmene da sola, non ce la facevo più a guardarlo, perciò ero scappata nella prima camera che ho trovato libera.

Anche se libera non era affatto.

Infatti ci avevo trovato quel ragazzo dai capelli neri e rossi e avevo scoperto che in realtà si trattasse del fratello del mio amico. Non avrei mai immaginato che quei due fossero imparentati, non si assomigliavano per niente. Uno era molto magro e l'altro si vedeva che trascorreva molto tempo in palestra, ma oltre questo anche i loro visi erano diversi in tutto e per tutto.

Non avevo quasi mai sentito parlare di lui, di San, e infatti era stata una sorpresa per me incontrarlo per la prima volta.

Aprii il rubinetto e aspettai qualche attimo che arrivasse l'acqua calda prima di iniziare a sciacquarmi la faccia. Mentre cercavo di non farmi andare il sapone negli occhi sentii la porta aprirsi di scatto e non feci in tempo ad alzare la testa che qualcuno era già dentro la stanza.

«Che cazzo ci fai tu qui?»sbottò una voce rauca forse perchè anche questo si era appena svegliato. Presi subito l'asciugamano e me lo passai sul viso per togliermi ogni gocciolina d'acqua dalla pelle prima di voltarmi verso...San.

«Io ci ho dormito qui.»mi misi composta dato che mi ero appena fatta trovare chinata sul lavandino con un pantaloncino che copriva davvero poco e tirai poi il tessuto verso il basso.

«Beh si da il caso che io ci vivo qui e che questo sia il mio bagno.»disse ancora e io mi stropicciai gli occhi prima di alzare gli occhi per guardarlo. Ma ovviamente rimasi piuttosto di stucco quando mi accorsi che aveva soltanto un paio di pantaloncini a dosso e un asciugamano tra le mani: doveva farsi la doccia.

Rimasi ferma e il mio sguardo scese sul suo corpo asciutto e segnato probabilmente da giornate intere passate in palestra, a quanto pare lui e Jongho erano più simili di quanto pensassi. Infatti era evidente la muscolatura soprattutto sulla parte addominale, sulle spalle e sulle braccia. E mentre risalivo sulla parte superiore notai un piccolo tatuaggio sulla spalla destra, ma non riuscii a capire di cosa si trattasse dal momento che lui mi schioccò le dita davanti gli occhi.

«Non stai dormendo e non stai sognando, smettila di mangiarmi con gli occhi Lee.»mi stuzzicó mettendo subito su un ghigno e io alzai gli occhi al cielo e mi voltai di nuovo verso il lavandino, mettendo poi il dentifricio sullo spazzolino e ignorandolo completamente.

«Lo hai guardato abbastanza da imparartelo o vuoi farci una foto cosí quando vuoi...»continuò facendo qualche passo avanti e mettendosi dietro di me, fissandomi poi attraverso lo specchio mentre spazzolavo le setole morbide sui miei denti. A quelle parole semplicemente sputai il tutto e poi gli diedi una spinta con il sedere sul suo basso ventre per allontanarlo da me.

«Uh, qualcuno si è svegliato col culo scoperto stamattina.»aggiunse e questa volta mi voltai verso di lui con una strana voglia di tirargli uno schiaffo in faccia.

«È la tua presenza che mi innervosisce.»risposi riprendendo tutte le mie cose prima di indirizzarmi verso la porta ma lui fu più veloce e si appoggiò con un gomito su di essa, bloccandomi l'uscita.

«Ed è perchè sono mezzo nudo o per le mie battutine che puntualmente centrano il segno?»ridacchiò per la sua stessa battuta, passandosi poi la lingua sui denti ma la tirò dentro quando gli diedi una gomitata nel fianco nudo per scostarlo dalla porta cosicché sarei stata in grado di poter uscire.

«È per le cazzate che spari.»conclusi uscendo definitivamente dalla stanza e chiudendomela alle spalle. Una volta fuori sospirai e iniziai ad indirizzarmi in camera mia, per cambiarmi e prepararmi a tornare a casa mia.

Però, Jongho non mi aveva mai detto che aveva un fratello cosí...figo. Avrei potuto benissimo farci un pensierino se non avessi avuto ancora Hongjoong in testa, più o meno.

Una volta dentro notai subito il telefono acceso con delle notifiche recenti e non persi tempo a leggere di cosa si trattasse.

Lessi il tutto e poi mi infilai il cambio che mi ero preparata, ovvero dei semplici jeans strappati e una maglietta a maniche corte, infine uscii dalla stanza facendo per scendere le scale. Arrivai quindi in salotto, dove i miei amici erano già lí a parlare tra loro e, quando si accorsero della mia presenza, sorrisero.

«La bella addormentata ce l'ha fatta!»commentò Seonghwa venendomi incontro e cingendomi le spalle con un braccio prima di lasciarmi un bacio tra i capelli biondi. Potevamo sembrare quasi fratelli dato che entrambi avevamo lo stesso colore.

«Alla buonora, questa mattina.»aggiunse Hongjoong e io gli rivolsi una semplice linguaccia che lui ricambiò in quello stesso attimo. Nonostante la confusione che sentivo nei suoi confronti mi piaceva il fatto che fossimo anche buoni amici e sapevo bene che per me ci sarebbe sempre stato.

«Mi dispiace non fare colazione tutti insieme, ma mio fratello è ancora qui e dovete smammare prima che lui sappia che non ve ne siate andati.»iniziò a dire il più piccolo e io spalancai gli occhi sorpresa a quelle parole.

«San già lo sa che siamo ancora qui.»ammisi e tutti gli occhi furono di nuovo su di me, chi con uno sguardo curioso chi con uno impanicato.

«San?»borbottò Yeosang guardandomi e io semplicemente annuii: da quel che avevo capito solo lui conosceva il nome del fratello di Jongho dato che quest'ultimo non ne parlava molto apertamente, e forse il fatto che lo avessi chiamato per nome gli sembrava strano.

«Lo sa?!»esclamò il padrone di casa sbiancando improvvisamente e io abbassai gli occhi sul pavimento sentendomi quasi in colpa.

«Ero andata al bagno per sciacquarmi il viso e lavarmi i denti e lui è entrato dicendo che il bagno era suo. Probabilmente voleva farsi una doccia perchè...»ma non riuscii a finire la frase che dei passi attirarono la nostra attenzione. Ci voltammo e rividi per l'ennesima volta in meno di ventiquattro ore quel ragazzo, che ora aveva i capelli bagnati che sgocciolavano per terra.

«Continua pure, Lee, digli anche come mi hai fissato.»mi prese in giro quando mi passò accanto e buttandomi un'occhiata veloce prima di uscire di casa senza degnare gli altri quattro di uno sguardo. Arrossii al sentire le sue parole dato che non amavo parlare delle mie "esperienze" con loro, dal momento che erano come dei fratelli maggiori per me, e poi abbassai gli occhi per terra, facendo finta di non esistere. Calò il silenzio e tutti mi fissarono con occhiate diverse anche questa volta.

«Jongho ci puoi accompagnare a prendere la macchina?»Seonghwa interruppe quel momento di tensione e io gliene fui eternamente grata sia per il fatto che non volevo parlare di quanto figo fosse il fratello di uno dei miei migliori amici e sia per il fatto che Hongjoong era lí.

In un attimo rimanemmo soltanto io e Yeosang in casa e questi mi prese una spalla e quasi mi costrinse con gli occhi a sputare il rospo.

«Che c'è?!»gli chiesi allora innervosita quando non riuscii a mantenere il suo sguardo e allora alzò gli occhi al cielo.

«Ti ho visto come lo guardi, a San.»affermò e io sentii come un peso nel petto a quelle parole, come se fossi stata appena beccata a rubare qualcosa in un negozio.

«E come lo guardo, sentiamo?»chiesi allora non capendo a cosa si stesse riferendo dato che non l'avevo guardato nemmeno per sbaglio.

«Come se fosse un pezzo di torta che non vedi l'ora di mangiare.»spiegò facendo un verso schifato alla fine della frase e ridacchiai a quelle parole ma non potei fare a meno di prendere un colorito rossastro in viso.

«Beh, prima in bagno era mezzo nudo e...cazzo, è davvero bello.»commentai e lui spalancò gli occhi ma con quel gesto riuscii ad intravedere sorpresa ma anche...preoccupazione? Paura?

«Era mezzo nudo? Oddio, B, che combini?»mi chiese e io alzai le mani in segno di difesa al che lui scosse la testa e se la prese tra due dita come a voler simboleggiare quanto fosse sconsolato per le mie parole.

«Doveva farsi una doccia, non sapevo che fosse nudo!»esclamai e lui a quel punto mi mise una mano sulla spalla, stringendomela fra le sue dita come a volermi fare capire meglio quello che stava per dirmi.

«San non è un tipo normale, Byeol. Lascialo perdere e non pensarci minimamente in quel senso, ok? Stagli il più lontano possibile.»a quelle parole mi bloccai e corrucciai le sopracciglia confusa. Ok, ieri l'avevo beccato a fumarsi una canna ma non è nulla di grave alla fine, cosa poteva fare di cosí brutto?

«Ma chi ci pensa! Dico solo che è bello, tutto qui, non che devo sposarmelo.»risposi a tono e lui annuí lasciandomi la spalla e girandosi nel momento in cui avvertimmo l'entrata in casa degli altri tre che ci avvertirono del fatto che stavano per riportarci a casa.

Per il resto della giornata non feci altro che cercare informazioni dai social e non riuscii a capire il motivo per cui Yeosang mi avesse detto quelle parole, ma una cosa era certa: ora volevo assolutamente saperlo.

Beh San è un po' uno stronzo i know, btw preparatevi per il prossimo capitolo che ci sarà da utilizzare dell'acqua santa

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