☆29

Byeol

Quando mi svegliai, quella mattina, fu a causa dei raggi del sole che entravano dalla finestra di San. Era domenica, perciò avrei anche preferito dormire qualche ora in più, invece mi fu impossibile dato che la luce mi arrivava dritta sugli occhi.

Grugnii e mi voltai dall'altra parte anche se con un po' di difficoltà a causa delle braccia del rosso che avevo legate attorno alla vita. Quando riuscii nel mio intento mi ritrovai faccia a faccia col suo petto e, istintivamente, mi avvicinai ad esso per lasciargli un bacio, per poi accoccolarmi ancora più stretta al suo corpo, in modo tale che riuscissi anche a sentire il battito del suo cuore.

Erano passati quasi dieci giorni da quando io e San avevamo chiarito e ci eravamo aperti l'uno all'altra e, da quel momento, non era passato attimo che non avevamo trascorso insieme. Il pomeriggio andavo a casa sua per studiare con Jongho e, una volta finito, rimanevo comunque a casa loro insieme al mio migliore amico e a Yeosang, che ci raggiungeva soltanto la sera.

Quel venerdí avevamo trascorso poi la giornata con i nostri amici, quindi io ero andata a casa di Seonghwa ed Hongjoong e lui aveva invitato Wooyoung, Mingi e Yunho ad un pigiama party che era durato fino a sabato pomeriggio. Poi ieri ero stata io a raggiungerlo e la sera eravamo finiti a letto insieme per poi addormentarci.

Ormai se dormivamo insieme ci veniva sempre qualche voglia di fare qualcosa e ogni volta che iniziavamo nessuno dei due poi riusciva a fermarsi finchè non si fosse stancato.

Non ci eravamo chiesti di metterci insieme, semplicemente era successo che ormai non riuscivamo più a stare l'uno distante dall'altra e viceversa, perciò era venuto tutto piuttosto naturale.

Aprii gli occhi quando lo senti sfregare il naso nei miei capelli e sorrisi, alzando poi la testa verso il suo viso ancora assonnato.

«Hey.»lo salutai io appena vidi che aprí gli occhi, per poi portare una mano a stropicciarsi le palpebre ancora mezze chiuse probabilmente a causa del sonno perso di quella notte.

«Buongiorno.»ricambiò e io mi tirai su per lasciagli un bacio sulle labbra, nonostante nessuno dei due non si fosse lavato i denti, non me ne importai più di tanto e in più mi piaceva vedere quel tipo di confidenza tra di noi, come se ci conoscessimo da una vita.

«Ti ricordi che giorno è oggi?»gli chiesi poi sulle labbra e le sentii dischiudersi in un sorriso a contatto con le mie. Mi misi sul suo corpo, coperto soltanto da un paio di boxer da cui sentivo la tipica erezione mattutina a cui cercai di non fare caso.m, appoggiai il mento sul suo petto e lo guardai.

«È il giorno dell'inaugurazione!»risposi e a quel punto il suo sorriso si allargò, evidenziando anche quelle due splendide fossette ai lati delle labbra. Non riuscii a resistere e allungai le mano verso le sue guance, non potendo fare a meno di infilare i due indici delle mani all'interno di esse.

Da quando si era disintossicato infatti, aveva parlato coi genitori e, dopo l'ennesimo tentativo, avevano ceduto a prestargli quella parte di soldi che gli serviva per aprire il locale dei suoi sogni insieme ai suoi amici. Perciò, dopo diversi giorni di lavoro al suo interno, erano riusciti a sistemare il tutto e quel giorno finalmente l'avrebbero inaugurato.

«Sono emozionato e ho anche un po' di ansia.»affermò andando a mettersi le mani dietro la testa evidenziando i suoi bicipiti e le sue spalle.

«Sono sicura che andrà bene.»dissi carezzandogli il petto e lasciandoci un bacio sulla pelle che, nonostante fossimo ad ottobre, era maledettamente bollente.

«E se non venisse nessuno?»disse a bassa voce e chiudendo gli occhi per un momento per poi aprirli e guardare il soffitto.

«Sono certa che verrà la gente invece, come fanno a non notare un locale del genere?»chiesi con un sorriso per poi avvicinarmi alle sue labbra e lasciargli un bacio a stampo con un sorriso. Poi, come se nulla fosse, mi misi a cavalcioni sul suo bacino, avvertendo subito quella mezza-erezione che stava scomparendo con i minuti.

«Hai bisogno di rilassarti, e io ho la cura giusta.»gli sussurrai vicino al volto e lui subito fissò gli occhi nei miei confuso per poi fare un leggero ghigno.

«Ah si?»disse e io a quelle parole diedi un bacio sulla sua spalla, dove c'era quel piccolo tatuaggio che da quel che sapevo avesse fatto con Wooyoung quando avevano sedici anni, e iniziai a scendere sul suo petto, lasciandogli una scia di baci e morsetti sui suoi addominali segnati dai giorni di palestra.

«Mh mh.»mormorai prima di avvicinarmi ai suoi boxer per poi sfilarglieli e iniziare a donare attenzioni al suo membro.

La giornata comunque passò velocemente e la sera arrivò in fretta. Ci preparammo e, quando uscimmo dalla camera, ci incontrammo con Jongho che stava uscendo di casa per andare a prendere gli altri tre. San lo salutó con un cenno della testa e io sorrisi pensando al fatto che prima nemmeno si parlavano e semplicemente si ignoravano.

«Ci vediamo dopo.»gli dissi semplicemente e lui mi fece un gesto con la mano quando fu fuori di casa. Ci ritrovammo io e il rosso da soli e, l'attimo dopo, presi le ultime cose mentre lui mi passava il casco della moto.

«Andiamo?»mi chiese e io annuii afferrandolo per poi uscire dall'abitazione e andare verso il garage dove c'era il suo veicolo. Infilai il casco e mi misi dietro di lui, per poi avvinghiarmi al suo busto con le braccia e mettere il mento sulla sua spalla.

«Ti ricordi la prima volta che sono salita?»gli domandai e lui annuí per poi voltare leggermente la testa verso di me.

«Non scorderò mai come mi hai tenuto testa, già mi piacevi con quelle tue frecciatine.»mi prese in giro e io ridacchiai quando partí dal suo vialetto, immettendosi poi in strada. Guidò per qualche minuto, fortunatamente quel posto non era troppo distante, perciò in un attimo fummo davanti all'entrata dove Mingi e Yunho scendevano dalla macchina del primo. Scesi dalla moto e misi le mani in tasca, era ottobre e l'aria autunnale a tutta quella velocità ci aveva colpiti in pieno.

«Anche voi avete quest'eccitazione inspiegabile?»chiese Mingi non appena ci vide e San, dopo che entrambi salutammo i suoi amici, mi prese la mano facendo intrecciare le nostre dita. Riuscii a reprimere un sorriso a quel contatto, mi piaceva troppo il fatto che non si vergognasse a trattarmi cosí anche davanti ai suoi amici.

Entrammo dentro il locale e mi guardai subito attorno: non era troppo grande, aveva le pareti colorate di un nero opaco e anche i mobili della cucinetta erano di quel colore, tutti in uno stile moderno. Dei tavoli rotondi in acciaio decoravano l'ambiente e un palco vicino al bancone era allestito con degli strumenti musicali.

«Wow.»dissi senza nemmeno pensarci continuando a guardare il piccolo pub e San mi si mise davanti con un sorrisone, come se fosse un bambino che ha appena ricevuto il regalo di Natale.

«Ti piace?»mi chiese e io subito gli circondai il collo con le braccia, avvicinandolo a me ricambiando il sorriso, mentre lui mi mise le mani sui fianchi.

«È stupendo, San. È davvero bellissimo!»esclamai poi girandomi verso gli altri due e, sentendomi prlare, Wooyoung spuntò fuori dalla cucina con un vassoio di paninetti che poggiò sul banco.

«Finalmente siete arrivati, venite ad aiutarmi qua dietro.»affermò lui pulendosi le mani da alcune briciole che gli erano rimaste sulla pelle.lo raggiungemmo dietro il bancone e l'attimo dopo ci mettemmo all'opera. Nè io, nè San, nè Yunho sapevamo cucinare, perciò Wooyoung ci dovette dare delle istruzioni precise su cosa fare e, quando potemmo dire di aver quasi terminato, sentimmo la porta aprirsi e poi l'attimo dopo vidi la testa bionda di Seonghwa spuntare.

«Hey, B!»mi salutò Yeosang non appena mi notò e io camminai verso di loro per andarli ad abbracciare uno ad uno, con gli occhi di San che seguivano ogni mio movimento. Anche Wooyoung vení a salutare il biondo e io non potei fare a meno di chiedermi se tra quei due ci fosse del tenero, dopo l'intensa limonata che avevano avuto quella sera lontana alla festa in cui avevo incontrato il rosso per la prima volta.

Vennero chiamati anche Mingi e Yunho e io mi occupai delle presentazioni, dicendo i nomi dei miei amici e indicandoli agli ultimi due, poi feci lo stesso per gli altri quattro.

«Che strano, non aver voglia di picchiarti.»disse Wooyoung in direzione del più piccolo del gruppo il quale ridacchiò; dopotutto erano anni che tra i due ci fosse dell'astio, soprattutto a causa dei comportamenti di San.

«Vero, potrei quasi farci l'abitudine.»commentò l'altro e quello portò una risata generale da parte di tutti e nove. Anche gli ultimi arrivati ci aiutarono con le ultime preparazioni, cosí facemmo tutto in tempo per l'arrivo dei primi "clienti".

«Sono nervoso.»mi sussurrò San, dopo aver salutato l'ennesimo ragazzo con una stretta di mano, e io gli cinsi la vita con un braccio per poi alzare la testa e guardarlo.

«Stai tranquillo, Sani, tutto andrà per il meglio, sono sicura che adoreranno questo posto. Sono davvero fiera di te.»dissi a bassa voce per far sentire quelle parole soltanto a lui. Voltò poi lo sguardo verso di me e mi toccò i capelli, per poi mettermi un braccio attorno alle spalle prima di avvicinare le labbra alle mie. Non le fece toccare, rimase sospeso per qualche secondo prima di parlare ancora.

«Ti amo.»mormorò e io sentii le gambe sciogliersi all'udire quelle parole. Il mio cuore fece una capriola e sapevo che a momenti sarei potuta scoppiare dalla felicità, infatti la mia bocca si aprí in un sorriso a trentadue denti e anche lui ricambiò l'espressione con gioia.

«Anche io.»risposi l'attimo dopo e allungai il collo per baciarlo, non potemmo lasciarci andare perchè eravamo in un luogo pubblico, ma le carezze della sua lingua mi fecero rilassare e sapevo che per lui fu lo stesso. Ci staccammo dopo un minuto e poggiammo la fronte l'una sull'altra come ci piaceva tanto fare e lui mi lasciò un ultimo bacio sul naso prima di rivolgere di nuovo l'attenzione alla gente all'interno del locale.

Non potevo sentirmi meglio di cosí.

Penultimo capitolo, piango :((

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