2.Felix
Insopportabile,schizzinosa,altezzosa e perfettina.
Questi sono i quattro aggettivi che descrivono quella spocchiosa ragazzina.Come si chiamava?Elena?Helen?Non mi ricordo neanche.Certo,mi ha sorpreso molto quando si è messa a parlare in russo perfettamente come una madrelingua ma è comunque odiosa.Crede di essere la perfezione,vanitosa e rompiscatole.Per non essere volgare.
Giuro che quel dannato che ha fatto la spia alla professoressa lo uccido,ma tanto so che avrà messo timore e qualcuno glielo ha detto.All’inizio faceva paura anche a me la prof Migger ma alla fine ho capito che non mi avrebbe fatto niente;dice tanto ma non fa.Non so quante note mi ha promesso e che non ho mai avuto.Da un lato utilizzo il mio fascino e dall’altro il mio menefreghismo.
Io ero tranquillamente in giardino a farmi i cavoli miei con una sigaretta e mi sento urlare il mio nome,quella voce potevo tranquillamente conoscerla.Dopo una sgridata dove mi ripeteva il codice scolastico e tutte le regole che ho infranto sono tornato in classe.
Essere il tutor di quella ragazzina non so cosa possa portare.Da un lato ho la reputazione di quello che aiuta i nuovi arrivati;dall’altro devo stare dei pomeriggi interi con quella saputella.
Esco dalla scuola e vado a casa di Sajid.Ad aprirmi è sua sorella che mi guarda adorante.
“Sidney c’è Sajid?”Chiedo io per smettere di essere fotografato con gli occhi.Mi piaciono le attenzioni ma non così tanto.
“S…Si è in camera sua”
“Grazie”
Salgo le scale che mi sono tanto familiari e arrivo nella camera di Sajid.
“Fammi indovinare,mia sorella ti ha guardato come se fossi l’unica persona sulla Terra”
“Si”
“Mamma mia,ma lo sa che hai quattro anni in più di lei?”
“E’ solo una quattordicenne con sogni troppo grandi per realizzarsi”
“Cattiva questa…”
“Hai iniziato il progetto della prof Migger?”Chiedo io per cambiare argomento
“L’ho anche già finito”
“In due giorni?!”Chiedo io stupito
“Si…”
“Bene,allora cosa sono venuto a fare io qui?”
“Boh….chieditelo,io mica ti aspettavo”
“Mah”
“Cosa ne pensi della nuova ragazza?”Ma proprio questa domanda doveva fare?
“Antipatia pura”
“Parla lui;Mister io sono il più bello e faccio ciò che mi pare”
“Si ma io posso”
“E cosa ha fatto per essere così antipatica?”
“Mi risponde alle battute!”
“Qualcuno che osa rispondere a Felix finalmente!"
“Hai presente che di solito per dare fastidio parlo in russo?”
“Si,lo hai fatto anche con me prima di diventare il mio miglior amico”
“Ahah vero,no comunque…mi ha risposto parlando un russo perfetto”
“Cosa stai dicendo?!”
“Mi ha risposto in russo!”
“FINALMENTE QUALCUNO CHE SA COME RISPONDERE”
“Stai facendo l’antipatico ora però”
“Ma è vero,sei insopportabile quando ti metti a parlare russo”
“Lo prendo come un complimento”
Passo il pomeriggio da Sajid e facciamo tutto tranne che i compiti.Io non ho mai avuto la voglia di studiare e mai l’avrò.Come faccio a ricordarmi tutto quelle cose inutili?
Verso le sei di sera esco dalla casa di Sajid e mi ritrovo a vagare per le vie di Berlino.Io qui ci sono nato e conosco la città come le mie tasche.Le mie origini russe sono dei miei nonni e i miei genitori mi hanno obbligato a imparare il russo;all’inizio era una scocciatura ma alla fine ho capito come usarlo a mio favore.Parlare alle persone facendo finta di non capirle mi ha sempre fatto ridere,poi le ragazze impazziscono per il mio accento.
Ultimamente non ho avuto ragazze….strano.Di solito ogni settimana ne ho una diversa e che dopo poco cambio.Mi piace variare.
Arrivo a casa e come sempre sono da solo,mia madre è ancora a lavorare.
Sono figlio unico perchè mio padre se ne è andato molto tempo fa e mia madre ha provato troppo dolore dopo la sua morte per cercare un altro uomo.A volte vorrei avere un fratello perchè mi sento solo,ma in fondo sarebbe solo una rottura in più.
Sajid è sempre stato com eun fratello e quando ero da solo andavo da lui.E’ come una casa per me.
Certo,tutti e due eravamo sempre impegnati con le ragazze perchè lui è bellissimo e io non sono da meno.Come si può capire,la modestia è la mia specialità.
Cammino fino alla mia camera.Negli anni si è riempita di trofei,magliette della squadra,autografi delle partite e attestati.
Gioco da sempre a basket e tra partite e tornei non ho quasi mai tempo per me stesso.Anche Sajid ed Elvis sono in squadra con me e siamo sempre stati un trio piuttosto affiatato.
Elvis era quello studioso,Sajid quello con la ragione e io quello bello e dannato.Semplice come gruppo.
Mi butto sul mio letto e guardo le pareti.Magliette di giocatori,trofei della squadra,cartelloni che le ragazze fanno per la squadra e altre magliette firmate.Poi di fianco all’armadio c’è la chitarra di mio padre.
Mi alzo e la prendo in mano;sopra c’è parecchia polvere….non la uso da un bel pò…
Da piccolo sapevo come si suonava ma effettivamente è molto che non mi alleno.Tocco le corde e come d’impulso mi ricordo tutto; le mie dita iniziano a pizzicare quelle sottili corde e una melodia malinconica inizia a fuoriuscire dallo strumentro.
Sento le lacrime rigarmi il volto e il dolore che si manifesta nel mio petto,emozioni troppo difficili da spiegare alle persone.Neanche Sajid sa che piango ancora per la perdita di mio padre….mi prenderebbe per un rammollito.
Da quando mio padre è morto mi sono appassionato al True Crime,non ho mai saputo il perchè della sua morte.
Mi piace seguire i programmi dove trasmettoni questi film e provare di risolvere il caso.Nessuno lo sa,nemmeno mia madre.
Il mio telefono vibra e vedo la notifica di un messaggio,è mia madre.
Sei arrivato?
Si,perchè?
Anche stasera faccio tardi,non mi piace
che stai da solo a casa
Mamma ho 18 anni
Non mi piace comunque,se vuoi
puoi chiamare lì Sajid
Come al solito mia madre si preoccupa per il nulla.Io so come difendermi e comunque sono abbastanza grande per stare da solo a casa.Ma lei non si fida e non mi piace disobbedirle,le devo così tanto.
Adesso lo chiamo allora
Va bene,arriverò per mezzanotte io
Va bene mamma
Ciao tesoro
Chiamo Sajid e nel giro di pochi minuti lui arriva.
“Tua madre non si fida ancora?”Sempre la solita domanda
“No”
“E tu le obbedisci”
“Solo a lei, comunque che ne dici se chiamiamo anche Elvis e Jacob?”
“Chiamiamo anche le ragazze?”
“Miriam e Selene?”
“E Helen”
“Quella ragazzina mi sta antipatica,l’hai capito?”Gli chiedo io
“E’ nel gruppo ormai”
“Va bene,mando un messaggio nel gruppo”
“Va bene”
Io:Raga che ne dite di un mini party da me?
Miriam:Tutti?Anche Helen?
Io:tutti
Selene:okay,passo io a prendere Helen,va bene?
Jacob:Va bene
Io:Vi aspettiamo
Dopo appena dieci minuti arrivano tutti e ci sediamo nel salotto.
“Ragazzi giochiamo a obbligo o verità?”Chiede Miriam
“Va bene ma rendiamolo più difficile….se non fai l’obbligo devi bere”
“Va bene,vado a prendere il bere”dico io
“Ti aspettiamo”
Prendo qualche alcolico,però prima avviso mia madre che ci siamo tutti.
Li ho invitati tutti
Va benissimo tesoro,divertiti
Mia madre non si spreca mai con le parole…
Torno nel salotto e trovo i miei compagni seduti in cerchio di fianco il divano.L’unico posto libero è tra Sajid ed Elvis.Non so se sia una grande idea mettermi tra quei due,non si controllano quando bevono.
“Quanto ci hai messo?”Mi prende in giro Selene
“Dovevo avvisare mia madre che ci siete tutti,quando torna prende un infarto se no”
Helen è stretta in un angolo in silenzio.
“Iniziamo!”Esclama Sajid
“Chi comincia?”Chiede Miriam
“La più piccola del gruppo”afferma Elvis
“Ma così inizio sempre io!”
“Selene sei nata il 27 dicembre,dopo tutti…ah si Helen,quando sei nata?”Chiede Elvis
“Ehm…il 13 marzo”
Io spalanco gli occhi.
“Lo stesso giorno di Felix!”Esclama Miriam
“Certo che siete proprio diversi per essere dello stesso segno….Pesci giusto?”Chiede Selene
“Si”diciamo contemporaneamente.
“Vabè,sei comunque più piccola tu Selene”Dice Miriam
“Vabbè….obbligo o verità Elvis?”chiede lei
“Obbligo ovvio”risponde lui
“Fammi pensare….ti obbligo a baciare Felix”
“Non sono mica gay!”esordisce lui
“Daiiii….ti pregoooo”
Lui mi guarda e io capisco subito che vuole farlo e cerca la mia risposta.Io però mi volgio divertire e farli rosicare….
“Io non voglio”dico
“Bene,Elvis devi bere”
“Vabbè,Felix me la paghi”
“Vedrai come te la farò pagare io Elvis”
Ci guardiamo in faccia,è il turno di Sajid.
“Obbligo o verità Felix?”
“Verità…”rispondo io
“Ti ricordo che l’ultima volta non è finita bene”
“Lascialo fare Miriam”le dice Selene
“Bene Felix,racconta il tuo primo bacio”
“Io ti odio veramente”gli dico…eh già,perchè il mio primo bacio non è stato proprio una cosa di cui mi vanto.
“Muoviti o bevi”Mi minaccia lui
“Va bene…ero l’accompagnatore della mia ex ragazza a una festa e diciamo che io e lei ci piacciavamo ma non ci eravamo mai baciati….beh,lei mi ha beccato nel bagno con un’altra.Questa però era la sua migliore amica,fidanzata con il fratello di lei”
“MA STAI SCHERZANDO?”Miriam ha sempre delle reazioni esagerate
“No…è vero…sono scappato dalla festa alla fine”
“Che cretino che sei”esordisce Selene
“Bene bene,ora a chi tocca?”
“Miriam!”dice Selene
“Va bene,Helen”
“Dimmi”risponde lei a voce bassa
“Obbligo o verità”
“Verità”
“Paura che ti possa fare un obbligo troppo pericoloso per la tua innocenza ragazza acqua e sapone?”Chiedo io malizioso
“кретин”
“Sai il russo?”Miriam sembra la persona più stupita del mondo
“Si”risponde Helen
“Così puoi dirci cosa dice quel cretino di Felix!”esordisce Miriam
“Ma voi mi insultate come se nulla fosse?”Chiedo io
“Si”risponde lei
“Будь осторожен, я твой наставник Хелен”Dico io a Helen
“Scusate?Noi non vi capiamo,che hai detto?”chiede Sajid
“Niente….è una cosa tra noi”Lei mi guarda di sbieco e solo ora noto i suoi occhi bellissimi.
кретин:cretino
Будь осторожен, я твой наставник Хелен:Stai attento, sono il tuo mentore Helen
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