Epilogo - Unstoppable








Alya si avvicinò lentamente alla lapide. Passó una mano sulla pietra fredda, facendo scorrere i suoi polpastrelli sul marmo, saggiando ogni imperfezione, cercando di scolpire nella sua memoria ogni centimetro. Ad un tratto si sentì strattonare dal basso. Abbassò lo sguardo, e vide gli enormi occhi color miele di sua figlia scrutarla dubbiosa.

"Che cosa hai mamma?" Sussurrò la bambina dondolando la testa.
Alya si toccò le guance, e le scoprì bagnate di lacrime. Sulle sue labbra si disegnò un sorriso amaro. Prese sua figlia per mano, e le indicò la scritta sul marmo funerario. La bambina cominciò a leggere.

"Mari?...nette?" La piccola alzò lo sguardo verso la madre, che annuì. Lei continuò.

"Dupain... Cheng.."

Alya si mise in ginocchio, portandosi all'altezza della bambina.

Silenzio.

"Lei era... lei era la mia migliore amica..." e senza che potesse controllarle un paio di lacrime rotolarono dalle sue guance.

"Ed era la mia eroina."

La bambina si girò ad osservare la fotografia della ragazza.

Era giovane.

Giovanissima.

Morta nel fiore degli anni.

"Mamma... è qui sotto?" Chiese la piccolina indicando il sottoterra.

Alya strinse gli occhi. "Sí... Un uomo molto cattivo l'ha portata via da noi."

"E che fine ha fatto quell'uomo?"

"È morto."

"Oh." La bambina abbassò lo sguardo.

"Marie... lei era Ladybug."

La bambina, Marie, trattenne il fiato. La più famosa eroina della Francia, anzi, dell'intero mondo, giaceva sepolta lì??
Senza ornamenti nè mausolei?
La cosa le sembrava quantomeno bizzarra.
Alya sembrò leggere nei suoi occhi il dubbio.

"Lei avrebbe voluto così... era una ragazza semplice, sai? Era diventata supereroina contro il suo stesso volere... e la sua identità ancora oggi per molti è un segreto."

Marie corrugò le sopracciglia. "E allora tu mamma come fai a sapere che è lei?"

Alya guardò sua figlia negli occhi. Al fondo la figura di un uomo si faceva sempre più vicina.

"Mamma?"

Alya prese il filo della sua collana che cominciò immediatamente a brillare, e la mostrò a sua figlia.
Il suo segreto.
Il Miraculous della Volpe.

"Mamma?..." mormorò la bambina.

"Tesoro non ti spaventare..." due braccia forti la sollevarono da terra, gentilmente.

"Papà..." sussurrò Marie.

L'uomo sorrise, e accarezzò il viso triste di sua moglie. Alya lo scrutò preoccupata, ma si rilassò non appena Nino annuì.

Con un veloce gesto del polso, Nino mise sotto gli occhi di sua figlia il Miraculous della Tartaruga. "Questi sono la fonte del nostro potere Marie... e noi abbiamo il compito di proteggerli."

La bambina osservò curiosa l'oggetto. Da dietro suo padre spuntarono due creature, una simile ad una tartaruga e l'altra come una volpe in miniatura. Marie alzò lo sguardo verso i suoi genitori, dubbiosa.

"Papà, mamma... cosa sono?" chiese indicando le due creature.

"Prego? Vorrai dire chi siamo! Tze!" esclamò quasi indignata la piccola volpe.

La piccola tartaruga fece una riverenza, e sorrise alla piccola. "Buonasera Marie. Noi siamo Kwami, creature votate alla protezione dei nostri Custodi e alla lotta per rendere questo mondo migliore."

"E sono anche amici leali." specificò Nino strizzando l'occhio al suo Kwami.

Marie alzò le mani nel tentativo di catturarne uno ed osservarlo più da vicino, ma i due Kwami furono veloci ad evitarla. Alya sorrise mesta.

"Mari..." la chiamò. "Sai perché siamo qui oggi?"

La bambina scosse la testa.

Nino si avvicinò a sua figlia e le mise due oggetti in mano.
La bambina aspettò qualche secondo prima di aprire le mani e scoprirne il contenuto. Rimase piuttosto delusa nel vedere che si trattava di due semplici orecchini neri, neanche decorati.
Alzò lo sguardo verso sua madre.

"Che aspetti? Provali!"

Riluttante, Marie si mise gli orecchini. Improvvisamente un luce rosa illuminò il luogo, e dal buio si formò una Kwami rossa con macchie nere.

Un Kwami Coccinella.

"Ciao Marie. O dovrei chiamarti Ladybug?"




















































































Spero vi sia piaciuta questa piccola fic!

Grazie a tutti quelli che hanno letto, quelli che hanno votato e soprattutto quelli che commentano, anche solo per insultarmi ahah! No dai, io apprezzo le persone che mi dicono ciò che ne pensano del mio lavoro, e perciò GRAZIE.

GRAZIE DI TUTTO!

P.s.: si, Marie si chiama così in onore a Marinette~!

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