Baciami stupido
«Ragazzi non... Non è vero... Sta mentendo...» cercò di giustificarsi con voce tremante la ragazza, mentre una sensazione, che aveva provato davvero poche volte in vita sua, le prendeva la gola.
«Finiscila con la commedia! – fece decisa l'altra che stava troneggiando di fronte a lei – Finalmente tutti hanno capito chi è la vera bugiarda!» il suo tono di voce era talmente adirato da metterle i brividi.
Perché? Perché quella maledetta ragazza non la lasciava in pace? Cosa diamine le costava accettarla così com'era, esattamente come avevano fatto tutti gli altri? Sì, forse mentire era sbagliato, ma le sue bugie non nuocevano a nessuno, almeno all'inizio. Lei voleva solo farsi degli amici e quello era l'unico modo che conosceva per farlo.
«Vi prego... – supplicò ancora, non riuscendo a contenere quella disperazione che la pervadeva per la prima vera volta – Dovete credermi...» aggiunse e le lacrime cominciarono a sgorgarle incontrollabili, rigandole le guance.
Non aveva mai pianto in pubblico, mai. Al mondo aveva sempre mostrato quella facciata di ragazza tosta e alle volte anche subdola che riusciva a cavarsela in ogni situazione. Ma ora che quella lì l'aveva messa con le spalle al muro, si sentiva indifesa come non mai.
Non voleva assolutamente farsi vedere in quello stato più del dovuto, perciò mentre la mora le sputava nuovamente addosso tutta la sua rabbia, lei si risollevò e fuggì via, il più lontano possibile dal gruppo che si era creato attorno a loro, formato principalmente dagli altri compagni di classe. Le sembrò di sentire la voce di Adrien dire che forse stava esagerando, rivolgendosi a colei che l'aveva trattata in quel modo, ma non se ne curò, non riusciva proprio a sostenere la situazione in quel momento; anche se Adrien o altre persone fossero dalla sua parte.
Si rifugiò nello spogliatoio, buttandosi subito per terra e portandosi le ginocchia al viso, avvolgendole con le braccia. Le lacrime ricominciarono a scendere, imperterrite e impossibili da fermare, bagnandole i pantaloni.
«Lila... – disse una voce da fuori, una voce che non riuscì a riconoscere – Posso... posso entrare?» domandò titubante la voce, ma lei non rispose. Continuò a tenere gli occhi carichi di lacrime premuti sulle ginocchia senza emettere un suono, se non i brevi singhiozzi che non riusciva a trattenere.
Sentì la porta aprirsi e poi chiudersi, ma non alzò lo sguardo per vedere chi fosse.
«Scu... Scusa se sono entrato nello spogliatoio delle ragazze.» continuò quella voce intimidita.
«Vattene via! – disse lei, il suono della sua voce ovattato dalle sue stesse gambe – Non hai sentito Marinette? Sono una bugiarda!» aggiunse, rincarando la dose e sperando di rimanere di nuovo da sola.
«Io... Io credo a Marinette e... Beh tu non sei mai stata tanto carina con lei. – insistette il ragazzo in questione, Lila alzò lo sguardo come a volergli intimare di andarsene solo con gli occhi, ma questi continuò – Però ora... è stata lei ad essere poco carina con te...»
Non aveva mai visto quel ragazzo, o meglio, lo conosceva, perché era in classe con lei, ma non si era mai soffermata a guardarlo davvero. Quel volto delicato da ragazzino era quasi completamente nascosto da lisci capelli rosso fuoco, ma ciò che la colpiva di più era l'unico occhio visibile, di un'intenso verde. Non era la stessa tonalità smeraldina degli occhi di Adrien, né il verde acido che caratterizzava i suoi occhi; piuttosto era un verde scuro e intenso che sembrava racchiudere i colori delle pinete vicino alla sua vecchia casa di montagna in Italia.
«Tu... perché sei qui?» domandò, tirando su col naso e asciugandosi gli ultimi lacrimoni con la manica del giacchetto arancione.
«Beh... – il ragazzo arrossì, tanto che Lila credette che il suo viso potesse arrivare ad assumere lo stesso colore dei suoi capelli – Non... non mi piace vedere una ragazza piangere e poi...» si bloccò, incapace di continuare, mentre il colore del suo viso si faceva sempre più intenso.
Lila, però, non riuscì a chiedergli che gli fosse preso: non ne ebbe il tempo; perché vide chiaramente una farfalla nera entrare dalla finestra degli spogliatoi e dirigersi verso di loro.
«No! Questa volta no!» urlò, facendo spaventare il ragazzo davanti a lei, per poi alzarsi e fuggire dall'akuma.
«Lila! Aspetta... Forse posso... – il rosso la inseguì, mentre la farfalla svolazzava dietro entrambi, con tutte le intenzioni di impossessarsi dei sentimenti negativi dell'italiana – Prendi questo!» aggiunse, accartocciando un foglio di carta e lanciandoglielo, per poi mettersi tra lei e la farfalla malvagia.
La ragazza, un po' titubante, raccolse la pallina di carta e con cautela riformò il foglio. Ciò che vide la lasciò senza fiato. Improvvisamente, davanti a quel semplice pezzo di carta, sentì il cuore più leggero ed ogni ombra di tristezza, malinconia, frustrazione o rabbia, sembrò dissolversi nel nulla.
«E questo?» domandò a mezza voce, mentre l'akuma si allontanava, abbandonando nuovamente la stanza.
«Io... Io l'ho fatto durante le... le lezioni...» balbettò il ragazzo imbarazzato, portandosi una mano dietro la nuca.
«Tu hai fatto questo?» chiese. Solitamente in quelle occasioni, quando riceveva regali dalle persone che fingeva di adulare, le veniva quasi difficile mostrare una faccia sorpresa. Eppure questa volta lo stupore l'aveva colta alla sprovvista.
«So che forse non t'importa molto di me... – cominciò il ragazzo, guardandosi i piedi, in modo da riuscire a parlare quasi senza esitazioni – Però, nonostante quello che tu possa essere, bugiarda o no... Sei la mia compagna di banco e io... Io credo che...»
La ragazza, fece due passi verso di lui, raggiungendolo, per poi afferrargli il viso tra le mani e sollevarlo, in modo che i loro sguardi s'incrociassero.
«Baciami stupido.» disse in italiano e poco le importava se lui non avrebbe capito. Avvicinò il viso al suo e gli stampò un sonoro bacio sulle labbra.
Angolo dell'autrice:
"Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it"
Prompt: Crack ship
N° parole: 945
Sì, lo so già cosa state per dire: "Ma Nathaniel sta insieme a Mark..." A parte che nessuno l'ha mai confermato (al contrario di Juleka e Rose che è evidente) e poi chi ha letto e seguito la mia saga sà di quanto io adoro la Lilaniel da tipo SEMPRE! Insomma da quando sono diventati compagni di banco alla fine di Camaleonte (anche se io li shippavo già da molto prima), ho avuto la conferma che sarebbero stati una coppia perfetta.
Quindi, beh, spero vi sia piaciuta questa crack paring che vorrei tantissimo fosse canon.
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