Il ragazzo entrò nella stanza d'ospedale e si sedette sulla poltrona accanto al letto in cui la corvina giaceva immobile, stette per un minuto a fissare il grembo della ragazza che si alzava e abbassava per via dei respiri. - Ehy, M'lady, come va? so che non dovrei chiamarti così, ma è più forte di me, non ce la faccio! - poi ridacchiò - e pensare che fino a ieri per me eri soltanto un'amica, ti offendi se dico che non avrei mai pensato di trovare te sotto la maschera? ok, sì, l'ho sospettato...quando la Mendeleiev ha scoperto i nostri kwami, ti ho vista correre e nasconderti come se stessi nascondendo qualcosa, poi mi sono ricreduto quando ho visto Multimouse ritrasformarsi...- le prese la mano e gliela accarezzò - ...ho sempre pensato che tu avessi una cotta per me, Marinette, da quando ho scoperto che hai delle mie foto sotto il letto, e so che all'inizio Katami ti dava fastidio, sì, anche lei ha una cotta per me, ma io non provo nulla per lei, perchè io sono solo tuo M'lady, di nessun'altra persona al mondo, solo tuo... è colpa mia se ora sei ridotta così, ricordi? ero distratto, ti ho colpita con il mio cataclisma, t-tu non ti svegliavi, credevo fossi...morta, ma poi hai parlato, hai detto"Tikki, ritrasformami" ed è così che ho scoperto la tua identità, allora ho deciso di portarti in ospedale, mi sono ritrasformato e poi tu hai sussurrato il mio nome prima di perdere del tutto i sensi, ora sei qui, addormentata, e io ad aspettare che tu ti risvegli, e non importa quando e...se ti risveglierai, io continuerò ad aspettare, potrei anche aspettare per tutta la vita, perchè io ti amo, Marinette Dupain Cheng - si alzò dalla poltrona e si avviò verso la porta. Stava per uscire dalla stanza quando la sentì sussurrare - ti amo anch'io, Adrien...- corse da lei, non disse niente, semplicemente fece ciò che da sempre aveva desiderato fare: la baciò, la baciò come non aveva mai fatto con nessuno.