25 uno solo
Marinette pov
Possibile che possa essere stupendo anche mentre mi vede alla stregua di un alimento?
I baci che mi ha lasciato sul collo e vicino al seno mi hanno decisamente coinvolta. Non mi ha spogliata di molto; perciò sono anche a mio agio con lui sopra di me.
Adrien é bellissimo.
Non che me ne accorga ora per la prima volta; ma... é ogni giorno più bello.
I suoi capelli dorati sono morbidissimi, il suo profumo é inebriante; ed i suoi baci mi hanno mandato tante piccole scosse di piacere su tutto il corpo.
Le sue zanne dentro di me, sono una sensazione meravigliosa.
Non ho sentito alcun dolore; mi sta dando solo piacere.
Lo stringo maggiormente a me, lo accarezzo; é meraviglioso.
Mi aspettavo di sentire dolore; e molto; invece é una sensazione unica.
Mi sento unita a lui come se fossimo uno solo, percepisco il mio sangue abbandonarmi per fluire in lui; eppure non mi sento debole.
L'assenza del sangue é compensata dal senso di piacere che incoraggia il mio cuore a battere più forte.
É come se tutto il mio corpo volesse essere assorbito da lui.
Vorrei che questo istante durasse per sempre.
Nonostante questo mio pensiero, lo sento smettere di bere.
Mi fa tenere carezze sui capelli; e lentamente, estrae i suoi canini dal mio collo.
Lecca la ferita come fece il giorno del nostro primo incontro.
Si adagia, lievemente ansimante, sul mio seno; gli accarezzo i capelli, e sento le sue braccia avvolgermi il torace.
Regolarizzato il respiro, solleva il volto ...i suoi occhi sono nuovamente verdi.
Porta una mano alla mià guancia :
-Marinette?...
Ti ho fatto male?-
Sorrido e scuoto la testa.
-Non ho sentito alcun dolore; neppure per un istante.-
Si stende sul suo cuscino e mi trascina tra le sue braccia.
Prendo posto sul suo petto, ed alzo lo sguardo incontrando il suo.
Accenniamo un timido sorriso e ci abbracciamo maggiormente.
Mi era mancato tanto stare così.
-Se ti avessi fatto male me lo avresti detto?-
-Non so...ma non ho sentito dolore.
Anzi...-
Sento le guance imporporarsi, e per la vergogna decido di tacere, troncando la frase; ma lui non lo consente.
Si pone su un fianco e porta i nostri occhi alla medesima altezza.
-Anzi...?-
Ripete lui con tono interrogativo; lo chiede senza alcuna malizia, é evidentemente solo curioso.
Abbasso lo sguardo e mi rintano nuovamente tra le sue braccia; dove trovo il coraggio di terminare la frase.
-é ...é stato direi piacevole...sicuramente intenso.-
Mi nascondo sempre più ai suoi occhi, che sento comunque puntati su di me.
Respiro il suo profumo, e mentre mi accarezza i capelli; torno a rilasarmi.
Il battito del suo cuore, insolitamente irregolare, mi mette di buon umore.
Finalmente é di nuovo qui con me.
Metto da parte la timidezza e termino la frase:
-Sentivo il mio sangue fluire in te; ma non era spaventoso.
Ci sentivo uniti, come se fossimo una sola persona.-
Mi dà un bacio sulla fronte; e,dolcemente mi sento cullata in un abbraccio.
- Anche io ho provato la stessa cosa; se per me tu non fossi
importante come lo sei... Non avrei mai trovato la forza di sciogliere il morso.-
Mi stringe più a sé.
-Riposati ora.
Vuoi che vada a prenderti da mangiare?
O non so... acqua e zucchero?-
Afferro il suo braccio preoccupata e mi separo dal suo petto, cercando nuovamente il suo volto.
-No! Non andartene.
Tu...tu non mi lascerai di nuovo sola vero?-
Mi sorride con dolcezza e mi riporta sul letto alla sua altezza.
-Come potrei riuscire a rinunciare a te?-
Il mio cuore batte a mille,sento le guance imporporarsi .
Torniamo ad abbracciarci.
-Dormi Piccola Mia.
Domani faremo pulizia nel tuo armadio.
Dove diavolo sei andata vestita così senza di me?
Ti rendi conto che sei troppo provocante? Questo vestito e requisito!-
Ridacchio tra le sue braccia:
-Il pericolo più grande che potevo incontrare....era quello che volevo ritrovare a tutti i costi.-
Non mi risponde, ma mi accarezza dolcemente.
Finalmente sento che riuscirò a dormire questa notte.
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