40~il nostro passato (Lukanette)
Luka pov
La colazione non è decisamente andata bene.
Sarò stato troppo severo con lei?
Non posso imporle i miei sentimenti, nè ho intenzione di farlo; saperla felice è abbastanza per me.
Questo é ciò di cui la mia mente sta cercando di convincersi; ma il cuore fa fatica ad accettare la realtà.
Mi innamorai di lei che eravamo solo dei bambini; ed anche nel periodo in cui siamo stati lontani, ho continuato a tenerla nel mio cuore.
Quella bambina, sempre dolce e gentile con tutti, era un faro di luce per me.
Quando mio padre abbandonò me e mia madre, fuggivo spesso di casa, che fosse giorno o notte era indifferente.
Mi bastava evadere.
Mia madre tentava di non mostrarsi debole, ma l'ho sentita piangere molte volte; ed io, allo stesso modo, tentavo di non darle preoccupazioni mostrandomi felice e spensierato...nonostante tutto.
Un teatrino che non faceva stare bene nessuno, ma che era in grado di non fare degenerare la situazione.
Un giorno, durante una delle mie fughe, passai per un parcogiochi.
Lí incontrai un'adorabile bambina, dai codini perfetti: Marinette.
Piangeva perché si era sbucciata il ginocchio, io avevo decisamente motivi più seri per piangere; eppure mi misi accanto a lei.
La distrassi, e attesi che dimenticasse la paura della caduta.
Non dimenticherò mai il primo sorriso che mi rivolse.
Il mio mondo si illuminò tutto in quell'istante.
Bastò un unico momento per imprimere il suo volto nel mio cuore fino ad oggi.
Quando ci salutammo, mi pianse il cuore; non volevo lasciarla andare davvero.
Avrei voluto poter passare più tempo insieme a quella bimba, tanto buffa e goffa; quanto carina e gentile.
Fu strano, in un modo o nell'altro, credo si accorse di ciò che stavo provando; dei sentimenti che mi portavano a scappare di casa.
Quando mi voltai per andarmene, neanche il tempo di fare un metro, che sentii il suo corpicino sulla mia schiena, e le sue braccia attorno alla vita:
-Grazie di tutto.
La prossima volta che ci incontreremo, mi parlerai anche tu della ragione per cui hai gli occhi tristi?-
Annuii, mi voltai e le sorrisi:
-Non vedo l'ora di rincontrarti Marinette.-
Avevo 10 anni, lei 6; non pensammo di organizzarci per rivederci, ho sempre saputo che l'avrei rivista.
Non ci incontrammo più per quattro anni; finché un giorno, il Maestro Fu si presentò alla mia porta.
Arrivati al tanto decantato tempio dei Miraculous, vidi ragazzi di età diverse, ma tutti accumulati da un dettaglio: indossavano tutti un' assurda tutina, quasi sempre bicolore.
Ricordo come fosse appena accaduto, quando nel mio campo visivo, entrò Lei...
una ragazzina minuta, dai capelli scuri e gli occhi blu penetranti.
La sua tutina era rossa, con tante macchiette nere.
La mia mente non fece in tempo a collegare l'immagine al ricordo, che un sorriso mi si stampò sul volto; ed un nome venne sussurrato dalle mie labbra:
"Marinette".
Tutti rimasero esterrefatti, lei più degli altri.
Il maestro disse :-Non sorprendetevi.
É speciale, come tutti voi, per questo l'ho portato qui.
Mi auguro che Sass lo scelga come suo portatore.-
Così fu.
Grazie a Sass, a cui ho appena guastato l'umore; ho avuto la possibilità di non perdere più di vista la bambina che mi rubò il cuore.
Ormai non é più una bimba; ma io, non credo di essere pronto a vederla andar via, per sempre da me.
Sass:- So che non come vorresti; ma tu sei evidentemente importante per lei.-
-Il problema temo sia...quanto lei è importante per me.
Ama quel ragazzo?
Tu pensi che Plagg lo sceglierà come suo portatore?-
-Non saprei Luka, non conosco il ragazzo; e Plagg é sempre stato una testa calda.-
Mi porto una mano sul volto,sopprimo le lacrime; chiudo la valigia e cerco di non mostrare ciò che mi tormenta.
"Che devo fare? L' ho persa?
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