14~ La gelosia

La madre di Nathan mi tocca la caviglia, e dice che é una lieve slogatura, il dolore deriva dalla botta.
Passerà in 2 o 3 giorni;ma non devo sforzarla.

Mi accompagnano in villa Agreste, Nathan scende per prendermi in braccio e portarmi dentro.
Spero che lui e Adrien non si incontrino;Nathan ha pregiudizi su Adrien, e quest ultimo non lo definirei aperto agli estranei.

Speranza tanto breve quanto vana.

Nathan mi porta verso la camera, e a metà scale incontriamo Adrien scendere.

Non ha una espressione socievole.
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Adrien pov

Dopo aver sentito la voce di marinette dire a non so chi

-Per favore, non fare rumore;ad Adrien non piace avere estranei in casa-
Esco e mi paro avanti a lei, e al tizio dai capelli rossi che ricordo solo per le sue, tutt'altro che gentili ,parole su di me.
Bella faccia tosta entrambi :lei a portarmelo qui e lui a presentarsi.

-Se avevi un appuntamento, potevi anche dirlo e basta.
Senza inventare scuse ridicole.
E comunque non puoi portartelo qui. -

Lei sgrana gli occhi,le sue iridi diventano un cerchietto.
Lui diventa rosso come quei suoi stupidi capelli.

-A.. Adrien, ma cosa vai a pensare?!
Sono in braccio a lui perché slogata la caviglia; dato che avevo buste troppo pesanti.-

-E questo qui dove lo hai pescato?!
Tra i surgelati?!
Menti veramente male Marinette...e a me non frega niente nè di te, nè di quello che fai.-

Proseguo oltre, vado in cucina e li lascio al loro appuntamento.

Mi sento un cretino,caviglia slogata ma che scusa ridicola é!?!
Dopo quello che le ho sentito dire poi.
Se si era fosse fatta male avrebbe potuto chiamare me;dopotutto é sotto la responsabilità di mio padre.

Bevo un bicchiere d'acqua e me ne vado.
Disgrazia vuole che rincontro, di nuovo,Nathan.

-Già hai finito?!...
Poveretta, se non mi facesse schifo... mi farebbe pena. -

Nathan -😳Sei veramente psicopatico. -

E lo vedo correre via.
Poteva almeno scegliersene uno un po' più coraggioso, considerando che vive con uno con la mia reputazione .

Rifiuto di andare a pranzo,ma vado a cena.
Lei non c'é.
Meglio cosi, non la voglio incontrare, non che mi debba niente; mi fa semplicemente schifo come mi ha mentito per portarsi quello in camera.

Vedo Nathalie con un vassoio in mano.
-Papà é a casa? -
-No, lo porto a Marinette;con la caviglia slogata non può fare le scale.
È una cosa blanda, ma deve stare ferma per 2 giorni. -

-Non crederai a questa caz*ata? -

-Bhe...
Peserà al massimo 40 kili, e ne ha acquistati 10 tra farina e zucchero.
In realtà mi sarei stupita se fosse riuscita a portarli senza farsi male.-

Inizio ad avere dei dubbi.

-hai contattato un medico?-
- Certo, é stato lui ha diagnosticare una slogatura.
Ultimamente avevo l'impressione che voi 2andaste d'accordo; come mai le fai a me certe domande? -

Mi ammutolisco.
Non aspettandosi una risposta va a portarle la cena.

Quando è abbastanza lontana per non sentirmi;.. maturo la risposa:

-...Perché sono un cretino... -

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