Adrien pov

Forse dovrei scusarmi di persona.
Non mi sono mai scusato tanto in vita mia.
Ci manca solo che, a tutte le cose che sentirà su di me; si aggiunga anche che mi approfitto delle ragazzine.

Però potrebbe pure non volermi vedere...
Vabbè ormai le ho scritto le mie scuse e le darò le merendine.

Pensasse ciò che vuole;era lì anche lei!
Non la volevo certo molestare.
Ho insistito nel toccarla solo perché, all'inizio, non capivo che parte,della mia confezione di biscotti, fosse.

Che palle...
È come penso io, non sono adatto ad avere a che fare con le persone.
Con me sono tutti meno clementi che tra loro.

Busso alla sua porta, non sento risposta;senza guadare dentro, apro la porta e faccio scivolare all'interno la confezione, con sopra il bigliettino.

Mi allontano, ma sento i suoi passi verso ciò che ho lasciato, rallento per sentire se l'ho fatta di nuovo piangere.
Pare di no.

Riprendo la marcia verso la mia stanza, finché non sento dei passi svelti, e due braccia che, da dietro,mi cingono il petto.
Mi sta abbracciando?

-Scusa Adrien,
Lo so che non l'hai fatto apposta...
È solo che...
Mi sono imbarazzata e...
Ti ho accusato senza motivo.-

-Ok... Dimentichiamo l'accaduto? -
*il mio cuore, dal momento in cui il suo abbraccio mi ha bloccato, non accenna a riprendere il ritmo ordinario. *

-SCORDATELO!
Per via del tuo errore,hai promesso,nero su bianco, di prendermi tutte le merendine che vorrò.-

-Sei... Veramente pestifera! -

*la sento ridacchiare sulla mia schiena.*

-Allora mi lasci andare a dormire? -
-Prima mi prometti di non rimangiarti la parola?-
-Ovvio, per chi mi hai preso?! -
-Perciò... avremo altri spuntini notturni? -
-Vaaaa beeene;ma adesso lasciami in pace.
Stai esagerando con le confidenze.-

*Sento che scioglie l'abbraccio
D'istinto la prendo per mano, tenendo ferme la mia e la sua sul mio petto.*

-Mi dispiace per... Quello che mio padre ti ha detto.
È che... é già successo... Che... -

*Le do ancora le spalle, se non la guardo in faccia,forse é più facile.
Ad un tratto sento che con la sua mano libera prende la mia, che tengo lungo il fianco.
Porta entrambe a raggiungere le altre sul mio petto.
Ci chiude così, in un nuovo abbraccio: più dolce, più sentito.
La sento prendere posto con la guancia sulla mia schiena, e sospirare, prima di dirmi:

-Sei una persona veramente complicata Adrien: sei scontroso, attaccabrighe e scostante.
Non basterebbe tutto l'oro del mondo, per farmi accettare di far gestire il mio rapporto, con uno come te, da qualcun altro.
Vorrei davvero riuscire ad avvicinarmi a te.
Non so perché tu sia tanto altalenante;e,se non vuoi parlarmene, non importa.
Ma... sono convinta che, io e te, possiamo andare d'accordo...magari tra un litigio ed un altro... Ma possiamo.-

*Per un istante stringe maggiormente il nostro abbraccio*

-A domani Adrien. -

*Senza aspettare una mia risposta, se ne va. Resto voltato, dal lato opposto al suo, e ascolto il suono dei suoi passi allontanarsi.
Torno in camera mia.

Se fossi solamente ciò che lei ha detto, probabilmente avrebbe ragione.

Una piccola parte di me sente di aver bisogno di una persona come lei.

NO... Mi sto prendendo in giro da solo, la verità é che:io vorrei lei.
Ma c'é un mostro nascosto dentro di me;
per quanto credo di poterglielo tenere nascosto?
Quando lo scoprirà, più la avrò lasciata avvicinare, peggio starò nel vederla scappare da me.

Quando sei come me impari a difenderti.
Io l'ho fatto innalzano barriere tra me, ed il resto del mondo.
Ho capito che,fa meno male allontanare gli altri, che non subire il loro abbandono.

Quando lei lo scoprirà, mi abbandonerà;esattamente come tutti gli altri.
Vedrò quello stesso orrore, che ho visto negli occhi di mio padre, e se andrà lontana da me per sempre.

Voglio veramente lasciare che lei spezzi quel poco di cuore che mi é rimasto?
In realtà,é già da un po', che trattarla male, per allontanarla mi rende triste.

Forse... Potrei lasciare che sia lei, a darmi il colpo di grazia;dopotutto sarebbe un colpo gentile.