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Angelo stava camminando assieme a Nino verso la scuola.
I due parlavano di videogiochi e Nino in particolare era molto entusiasta di poter parlare delle nuove uscite.
Angelo rimaneva in silenzio, stando a sentire l' amico, non sapendo bene cosa dire al riguardo.
In realtà ad Angelo non piacevano molto i videogiochi, preferendo di gran lunga i film o i fumetti, ma vedendo l' entusiasmo dell' amico aveva deciso di non disturbarlo.
Arrivati davanti alla scuola i due si aggregarono al resto della classe. Vedendo arrivare Angelo, i compagni lo salutarono amichevolmente, dandogli il buongiorno. L' unica che non lo aveva accolto era Marinette, la quale era rimasta in disparte.
Angelo le andò incontro.
ANGELO: " ok Angelo, non balbettare".
Pensò mentre alzava la mano in segno di saluto.
ANGELO: buongiorno, Marinette.
MARINETTE: anche a te.
Disse prima di salire sul pulmino che avrebbe portato la classe in gita.
Angelo sorrise.
ANGELO:" bhè, se non altro ha ripreso a parlarmi".
Pensò, mentre veniva affiancato da Alya.
ALYA: è ancora fredda?
ANGELO: è un pò meglio rispetto a ieri, ma non credo che le passerà tanto presto.
Rispose continuando a guardare il bus con fare rassegnato.
ALYA: non preoccuparti, per come la vedo io hai tutte le carte in regola per conquistarla.
Le parole di Alya fecero voltare di scatto Angelo.
ANGELO: cosa? Ma tu... come...
ALYA: me lo ha detto Adrien. Anche Nino lo sa.
ANGELO: ah...
Esclamò debolmente Angelo, mentre assumeva un' espressione da pesce morto.
Alya ridacchiò.
ALYA: ehi ehi tranquillo, me lo ha detto solo per aiutarti, non voleva mica spettegolare.
ANGELO: oh...e...tu che ne pensi?
ALYA: sinceramente, Marinette la vedevo bene con Adrien, ma alla fine della fiera ciò che conta è che sia felice.
Alya prese Angelo per le spalle.
ALYA: Angelo, tu sei un ragazzo d' oro. Marinette è fortunata ad avere la possibilità di avere al suo fianco una persona come te.
Angelo distolse lo sguardo.
ANGELO: lo vedevi bene con Adrien, eh...?
Sussurrò tristemente.
ALYA: che hai detto?
ANGELO: niente
ALYA: Angelo ascolta...
Iniziò Alya togliendogli le mani dalle spalle. Non appena però Angelo, sentì la pressione svanire ne percepì un' altra.
ADRIEN: ehi, allora quando vuoi riesci a non balbettare.
Disse amichevolmente, facendo voltare Angelo e Alya.
Alya era sul punto di dire qualcosa ma la professoressa richiamò tutti verso di se.
Era ora di partire.
-Dopo la gita-
Angelo e la sua classe erano sul pullman che li avrebbe ricondotti a scuola.
Il museo era interessante, o almeno così diceva la professoressa. Il ragazzo infatti aveva passato tutta la visita a pensare alla proposta che Adrien gli aveva fatto: dare la lettera a Marinette.
Il povero ragazzo aveva passato ore ad immaginarsi possibili scenari, ma andava sempre a finire male.
Angelo bocciò l' ennesimo piano mentre si torturava le tempie, per poi sorridere.
ANGELO: "bhè, nei primi piani venivo arrestato per stalking e mobbing, nell' ultimo Marinette mi prende solo a schiaffi, quindi direi che c' è un miglioramento".
Pensò ironicamente.
Poi si porto le mani al volto chiudendo gli occhi.
ANGELO: "ma che diavolo vado a pensare, non posso dargli la lettera. Non ora che il nostro rapporto è così teso".
Pensò mentre guardava fuori dal finestrino.
Angelo ne era all' oscuro ma quel gesto così comune avrebbe cambiato la sua vita per sempre.
Infatti fu proprio in quel momento che lo vide...
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Buonciao ragazzi😊
FINALMENTE!
Finalmente posso dirvi che i capitoli tranquilli sono finiti.
Da adesso in poi ne vedremo delle belle.
Ci vediamo al prossimo capitolo.
Ciao bimbi😉
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