4
Angelo camminava in silenzio, cercando di non pensare alle cose successe quella mattina.
Ormai era quasi arrivato a casa e non vedeva l' ora di andare in camera sua a rilassarsi un pò.
Il ragazzo era nella strada subito davanti al suo condominio, e fu in quel momento che senti una debole musica.
In un primo momento non ci fece tanto caso, ma più si avvicinava al condominio e più nella sua testa si faceva chiara l' idea che essa provenisse proprio da li.
Angelo provò ad immaginare chi potesse ascoltare musica ad un volume così alto, ma gli venne a mente un solo nome: Luca Comaschi, suo fratello minore.
Angelo salì le scale a gran velocità, con "the passenger" di Iggy Pop in sottofondo. Dopotutto era un peccato, quella era una delle sue canzoni preferite, ma la scelta era tra ascoltare la canzone e beccarsi una denuncia per disturbo alla quiete pubblica oppure salire e spegnere lo stereo... ed ovviamemte avrebbe scelto la seconda.
Una volta nell' appartamento, Angelo non poté fare a meno di tapparsi le orecchie. Evitò di chiamare suo fratello ( anche perché con quel casino non lo avrebbe sentito nemmeno se avesse adoperato un megafono ) e si diresse subito in camera del fratello quasi sicuro di aver visto i vetri delle finestre vibrare.
Percorso il piccolo corridoio, Angelo percorse la prima porta a destra, trovandosi davanti un ragazzino intento a scrivere su un quaderno, con delle cuffie alle orecchie. Fisicamente era identico ad Angelo. Le uniche cose che lo differenziavano dal fratello erano la statura ( Angelo era un pò più alto ), la carnagione ( Luca era un pò più scuro ), i capelli più corti ed ordinati ed il colore degli occhi. Essi erano blu, come quelli del fratello, ma molto più chiari.
Angelo corse verso lo stereo, spegnendolo, attirando così l' attenzione di Luca.
Il ragazzino si girò verso lo stereo, togliendosi le cuffie, vedendo il fratello chinato a massaggiarsi le orecchie.
LUCA: oh Angelo, quando sei rientrato?
ANGELO: proprio ora.
LUCA: perché hai spento lo stereo?
Angelo diede uno sguardo alle cuffie del fratello.
ANGELO: stavi ascoltando Iggy Pop, vero?
Luca alzò un sopracciglio, piegando leggermente la testa di lato
LUCA: come fai a saperlo?
Angelo non rispose, limitandosi a prendere il filo delle cuffie fra le dita, facendo vedere al fratello che non erano collegate.
LUCA: oh...
Disse debolmente
LUCA: bhè, per fortuna non era molto che mi ero messo ad ascoltare musica. Scusami Angelo.
ANGELO: non ti preoccupare. Hai già mangiato?
LUCA: si, mi sono fatto un pò di zuppa toscana. Ho fatto una porzione anche per te se vuoi.
ANGELO: no grazie, non ho molta fame.
disse stancamente mentre si dirigeva verso la porta.
LUCA: è successo qualcosa?
ANGELO: no, niente.
LUCA: non si direbbe sai...
Luca ci pensò su un attimo.
LUCA:"che abbia preso un votaccio? Impossibile... che abbia litigato con qualcuno? Ancora più impossibile, è troppo affabile.
Luca continuò a pensare, finché non gli si accese una lampadina, facendogli apparire un sorrisetto malizioso sul volto.
LUCA: ehi, Angelo
ANGELO: mh?
LUCA: non preoccuparti, prima o poi riuscirai ad inzuppare il biscotto con Marinette.
Disse con estrema innocenza
ANGELO: COSA?!?
Urlò arrossendo.
LUCA: niente, niente.
Disse facendo finta di nulla.
Angelo sospirò imbarazzato.
ANGELO: io vado in camera mia, bussa se hai bisogno di qualcosa.
LUCA: ok
Rispose senza sostituire il sorrisetto.
Angelo si diresse ciondolando in camera sua. Varcata la soglia si trascinò verso la scrivania, sedendosi sulla sedia girevole e appoggiando il capo sulla superficie fredda della scrivania.
Chiuse gli occhi, ma malgrado la stanchezza non si sarebbe addormentato. Era troppo impegnato a pensare a Marinette, e a cosa avrebbe potuto dirle per scusarsi.
ANGELO: "questa situazione è assurda, io non ho fatto niente. È stato solo un malinteso".
Il ragazzo aprì gli occhi notando tutti i fumetti e i dvd a tema supereroistico, appoggiati disordinatamente accanto a lui.
Un pò si vergognava ad ammetterlo, ma era un grande fan dell' universo supereroistico. Alle volte gli piaceva ricordare la sua infanzia dove sognava di diventare uno di loro e di poter fare qualcosa per il mondo. Crescendo aveva imparato a reprimere quel desiderio, ma alle volte non poteva fare a meno di ricordare con un punta di amarezza. Egli infatti non aveva del tutto abbandonato le sue ambizioni.
Era anche per questo che era così contento di poter andare a studiare a Parigi, non solo perché avrebbe potuto studiare in una scuola prestigiosa, ma anche perché sarebbe potuto essere vicino a Ladybug e Chatnoir.
Sapere che i supereroi non erano finzione gli aveva dato una botta di energia estrema, ed ora era li sognante e speranzoso a fissare i suoi fumetti e fantasticare come un bambino.
Fu proprio in quel momento che in mezzo a quel casino, Angelo notò un foglio di carta vuoto e pulito.
Il pensiero tornò a Marinette, ed un pò perché non sapeva cosa fare ed un pò perché plagiato da una commedia romantica vista un paio di sere prima, Angelo si mise a scrivere una lettera indirizzata a Marinette.
Scriveva spedito.
ANGELO:" Marinette... è così allegra, positiva, premurosa, intelligente... e bella. Perché non riesco ad avvicinarmi a lei?"
Si chiese...
ANGELO:" ah già... Adrien"
... e si rispose.
ANGELO:" non posso biasimarla, è bello e simpatico, ma è anche vero che è un idiota. Lo dimostra il fatto che non si sia ancora messo con Marinette, come si fa a lasciarsi andare una così?"
Pensò aggrottando la fronte. Il ragazzo smise di scrivere, portandosi una mano alla fronte.
ANGELO:" ma che dico? Non ho mai dato dell' idiota a nessuno, neppure nel pensiero... che diavolo mi prende?"
Guardando il foglio si rese conto che aveva terminato.
La rilesse attentamente, e benché non fosse uno scrittore, poteva vantare di aver fatto un lavoro niente male.
In quel momento però qualcuno bussò alla porta.
Il rumore fece girare Angelo, che di riflesso coprì la lettera con un fumetto.
ANGELO: avanti
Disse, aspettandosi di vedere Luca. Ed invece la porta nascondeva ben altra persona.
ADRIEN: ehi Angelo, come va?
ANGELO: Adrien? Che ci fai qui?
ADRIEN: dovevamo andare al cinema, non ti ricordi?
Angelo aggrottò le sopracciglia.
ANGELO: certo che mi ricordo, ma non è un pò presto?
ADRIEN: in realtà sono le 19:00 passate.
ANGELO: cosa?
Angelo guardò fuori dalla finestra, notando che il cielo pomeridiano aveva fatto spazio a quello notturno.
ANGELO:" diamine, ma quanto ho scritto?"
Adrien si avvicinò alla scrivania.
ADRIEN: che stavi facendo, leggevi fumetti?
ANGELO: una specie...
ADRIEN: ah! Questo volume dovrei ancora leggerlo, potresti... aspetta, quella che cos' è?
Angelo seguì il suo sguardo e perse un battito nell' accorgersi che il fumetto preso da Adrien era lo stesso che aveva usato per coprire la lettera.
Il volto di Angelo si trasformò in una maschera di imbarazzo.
ANGELO: NIENTE!
Disse deciso cercando di afferrare la lettera, ma Adrien fu più veloce di lui.
Il biondo leggeva rapidamente e usava una mano per allontanare Angelo.
ANGELO: FERMATI ADRIEN! NON LEGGERLA!
ADRIEN: e che sarà mai?
Adrien era divertito dal comportamento infantile di Angelo, ma più andava avanti con la lettura e più ne capiva il senso.
ADRIEN: puoi anche smetterla, ho finito.
Angelo arrossi violetemente, non sapendo cosa dire.
Adeien gli sorrise.
ADRIEN: sai una cosa? Secondo me dovresti dargliela
ANGELO: c-cosa?
Adrien lo prese sottobraccio.
ADRIEN: amico questa lettera è oro colato, sono certo che la adorera
ANGELO: ora come ora è un pessimo momento per consegnargliela...
Angelo era pensieroso.
ADRIEN: ascoltami, forse non sarò il più indicato per dare consigli del genere, ma ti assicuro che Marinette è quel genere di ragazza alla quale piacciono questo genere di cose, per cui io ti dico di buttarti.
ANGELO: ci penserò...
L' atmosfera si fece tesa, e Adrien preferì cambiare argomento.
ADRIEN: senti che ne diresti di andare a vedere quel famoso film?
ANGELO: come no, distrarmi mi farà bene
ADRIEN: così mi piaci.
-----------------------------------------------------------
Buonciao ragazzi😊
Ed anche il quarto capitolo è andato, dove introduciamo peraltro un nuovo OC: Luca Comaschi, il fratello minore di Angelo. Abituatevi a lui perché potrebbe diventare un personaggio molto importante...
Detto questo non posso fare altro che salutarvi.
Ci vediamo al prossimo capitolo😆
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top