Miraculous Christmas
"Buona Vigilia di Natale Adrien" disse Plagg tenendo in mano una piccola scatola.
"Tu mi hai fatto un regalo? Plagg stai male?" chiese Adrien prendendolo in giro.
"Se non lo vuoi, me lo tengo" disse il kwami voltandosi.
"No no, scherzavo, ti ringrazio di questo prezioso regalo, oh nobile kwami della distruzione" Adrien si scusò facendo un inchino.
"Così va meglio" disse Plagg con un sorriso soddisfatto.
Il biondo dovette reprimere la sua risata prendendo la scatola e scartandola velocemente. "Una bambola di Ladybug e Chat Noir?"
"È una limited edition, così puoi giocare a fare i piccioncini" il kwami scoppiò a ridere.
"Sei guarito, per un attimo mi sono preoccupato" disse Adrien posando le due bambole sulla scrivania, poi aprì un cassetto e prese un regalo rotondo. "Buona Vigilia di Natale Plagg"
Il kwami scartò velocemente il pacco. "Uhm non è Camembert..."
"No, è il Fanaost Aged-Gouda, si dice che sia il miglior formaggio del mondo" ma il biondo ebbe a malapena il tempo di finire la frase che Plagg aveva afferrato il prezioso formaggio e lo posò sul divano. "Mangialo lentamente, solo così potrai sentire tutto il sapore"
"Pensi che non lo sappia? Ora fa silenzio, devo concentrarmi" chiese il kwami cercando di calmarsi ma appena assaggiò un piccolo pezzo di formaggio, iniziò a divorarlo come se fosse digiuno da giorni.
"Sei il solito ingordo" disse Adrien alzando gli occhi al cielo e sorridendo.
Nonostante sopportare Plagg fosse a volte difficile, era molto grato che lui fosse lì, la sua presenza lo faceva sentire meno solo, soprattutto durante il periodo natalizio.
"Aaahhh era davvero squisito, prelibato, delizioso, succulento!" esclamò il kwami strofinandosi la pancia piena.
"Mi sento pieno di energie!" urlò iniziando a volare velocemente nella stanza.
"Bene, perché adesso ho bisogno di Chat Noir, Plagg trasformami!" pronunciò il biondo.
"Non mi lasci neanche il tempo di digerireeeeeeeee" urlò il kwami prima di essere risucchiato nell'anello.
—•—•—
Nel frattempo a casa Dupain-Cheng, Marinette aveva da poco finito di incartare tutti i regali.
"Il Natale sarà anche bello ma è anche faticoso cercare o realizzare i regali per tutti" disse la corvina sdraiandosi sulla chaise longue.
"Un regalo fatto bene è sempre ben apprezzato" pronunciò Tikki.
Prima che Marinette potesse rispondere, sentì dei colpetti contro la piccola finestra che portava al balcone, incuriosita, l'aprì e spalancò gli occhi. "Chat Noir?? Cosa ci fai qui?"
"Non sei felice di vedermi? Sono il miglior regalo si Natale che tu potessi ricevere" si vantò il biondo appoggiando le mani sui fianchi e spingendo in fuori il petto.
"Certo come no- ehm volevo dire lo sei eccome, vieni accomodati" rispose la corvina ritornando nella sua stanza, seguito dal felino. "Ora vuoi dirmi il vero motivo per cui sei qui?"
"Beh avrei bisogno del tuo aiuto per fare un regalo, so che sei stata tu a realizzare gli occhiali di Jagged Stone, quindi sei la persona che fa al caso mio" rispose Chat.
"Oh e chi è sarà il fortunato a riceverlo? Ladybug?" domandò Marinette.
"No, volevo invitarla a passare un'ora o due insieme a me per festeggiare il Natale ma poi ho cambiato idea, non sarebbe venuta, proprio come quella sera in cui abbiamo affrontato Gelatone e sicuramente non avrebbe accettato il mio regalo, qualunque cosa le do, lei lo rifiuta, quindi vorrei evitare di sentirmi depresso anche a Natale per colpa sua" spiegò il biondo guardando la stanza rosa.
"Capisco..." la corvina abbassò lo sguardo.
"Sai...a volte penso che io sono solo un fastidio per lei, dice che siamo una squadra e poi mi nasconde le cose, non si fida di me e nemmeno il Natale la farà cambiare" disse aspramente il biondo.
Calò il silenzio in quella stanza, notando questo, Chat continuò. "Comunque non sono qui per annoiarti coi miei pensieri, puoi aiutarmi col mio regalo?"
"Certo...hai già un idea su cosa fare?" chiese Marinette rialzando lo sguardo.
"Si, ho fatto un disegno, spero sia abbastanza chiaro" rispose il biondo tirando fuori un foglio arrotolato dalla tasca.
La corvina lo prese e lo aprì. "Wow è molto interessante, si penso di poterlo fare"
"Fantastico, pensi possa essere pronto entro domani mattina, verso le undici?" domandò Chat.
"Si va bene, lascia fare a me" replicò Marinette con un sorriso rassicurante.
"Perfetto, ti ringrazio molto, ora devo andare, ci vediamo domani principessa e buon Natale" pronunciò il biondo dirigendosi verso la scala che portava al balcone.
"Buon Natale Chat Noir" appena la botola si chiuse, il sorriso della corvina scomparse all'istante.
Rimase lì in piedi, fissando il vuoto, Tikki uscì lentamente dal suo nascondiglio e percepì subito l'aria triste che riempiva la stanza, provò a dire qualcosa ma Marinette la precedette.
"Mi comporto davvero così con lui?" chiese a bassa voce, voltandosi verso il suo kwami.
Tikki aprì la bocca un paio di volte ma non riuscì a trovare una risposta, così la corvina osservò di nuovo il disegno del suo compagno di squadra ma le sue parole riecheggiavano nella sua mente come un eco.
"Nemmeno il Natale la farà cambiare"
—•—•—
L'indomani alle undici precise, Chat noir bussò alla botola di Marinette, quest'ultima la aprì e lo fece entrare.
"È pronto?" chiese il felino.
"Certo che si, dubiti forse delle mia capacità?" chiese la corvina fingendosi offesa.
"Certo che no principessa, non oserei mai" ridacchiò Chat.
Marinette prese il regalo dalla scrivania, già impacchettato, e lo consegnò al biondo. "Qui c'è un piccolo biglietto in cui scrivere il nome del destinatario, devo dire che è un regalo piuttosto insolito"
"Beh anche chi lo riceverà è insolito, ottima scelta della carta e del nastro" disse Chat ammirando la scatola quadrata ricoperta da carta nera con disegnato su ogni lato il simbolo del suo Miraculous e il nastro verde.
Prima che Marinette potesse rispondere, un forte boato fece tremare la casa.
"Che sta succedendo?" domandò la corvina.
"Temo di saperlo" rispose Chat Noir, posò il regalo e uscì dalla botola seguito dalla ragazza. "L'ennesimo supercattivo di Papillon, un altro che non cambia a Natale"
Marinette si accigliò avendo capito a cosa alludeva il felino.
"Torna dentro Marinette, vado a sconfiggerlo e torno a prendere il regalo" disse il biondo saltando sul tetto vicino.
Dopo che si era allontanato abbastanza, la corvina si trasformò e lo seguì.
—•—•—
"Miraculous Ladybug!" urlò la ragazza a pois lanciando in aria il Lucky Charm e riparando tutti i danni causati dalla battaglia. "Niente più malefatte piccola ak-"
"Cataclisma!" Chat Noir afferrò la farfalla nera e la distrusse. "Devo andare, ciao"
"Chat aspetta!" disse Ladybug inseguendolo.
"Cosa c'è? Ho da fare" chiese il biondo.
"Incontriamoci stasera sulla Torre Eiffel, alle undici" rispose la ragazza a pois.
"Perché?" domandò il felino.
"Ho bisogno di parlarti" rispose Ladybug.
"Va bene, a stasera insettina"
"Non chiamarmi così!" esclamò la ragazza a pois prima di dirigersi velocemente a casa sua prima che il suo compagno di squadra la raggiungesse.
Quella stessa sera, Ladybug si trovava sul posto stabilito ma dopo mezzora, Chat Noir non si vedeva e cominciò a temere che non sarebbe venuto.
"Eccomi, allora di cosa volevi parlare?"
La ragazza a pois si voltò vedendo il suo compagno di squadra e emise un sospiro di sollievo. "Credevo non saresti mai arrivato"
"Beh ora sono qui, ti ascolto" pronunciò Chat appoggiandosi al suo bastone.
Ladybug cominciò a dirgli quanto lui fosse importante e indispensabile per lei, di quanto tenesse a lui e che ultimamente sentiva che si stavano allontanando ma più andava avanti e più il biondo si accigliava.
"Non ti credo..." la interruppe. "L'unico cosa giusta che hai detto è che ci stiamo allontanando"
"Chat ma cosa stai dicendo? Non ti mentirei mai, odio le bugie" la ragazza a pois era esterrefatta.
"Sei tu la prima a mentire, tutte quelle belle cose che mi hai appena detto sono solo parole al vento, dici che siamo una squadra, che hai fiducia in me e poi fai esattamente l'opposto!" esclamò Chat. "Non so se lo fai apposta o no ma le tue parole sono esattamente l'opposto delle tue azioni, dici che ti fidi completamente di me e poi non posso sapere le identità di Rena Rouge e degli altri ma tu puoi perché sei Ladybug, se conosco l'identità di Queen Bee è solo perché lei l'ha rivelato a tutti, se fosse stato per te, non l'avrei mai saputo e casualmente ogni volta che abbiamo bisogno di aiuto, mi dai solo il Miraculous dell'Ape, che coincidenza"
Ladybug lo fissava con gli occhi quasi spalancati ma il biondo non aveva ancora finito.
"Quante volte ti ho salvata? Quante volte mi sono sacrificato per te, quante volte il Lucky Charm ha avuto bisogno di me, quante volte te ne sei andata chissà dove lasciandomi solo ad aspettarti senza sapere cosa stavi facendo E QUANTE VOLTE TI HO URLATO I MIEI SENTIMENTI?! Ogni volta che ti dico cosa provo per te, te lo gridò con tutto il mio cuore e cosa mi rispondi? Sono innamorata di un altro o Non sono innamorata di te, lo sai.
Sai perché mi fa cosi male? È il modo in cui lo dici! Lo dici con così tanta leggerezza, con menefreghismo, non ti importa niente dei miei sentimenti, sono solo polvere che spazzi via dalla tua spalla come se fossi spazzatura. Io per te sarò sempre uno strumento che usi per sconfiggere gli akumizzati e nient'altro."
Chat dovette riprendere fiato, aveva detto tutto ciò che si teneva dentro da troppo tempo, si sentiva più leggero finalmente, al contrario di Ladybug che ora sentiva un peso opprimente.
"Sono davvero così terribile?" domandò.
"Non lo so Ladybug, non mi sarei innamorato di te se tu fossi così ma sei talmente accecata da questo ragazzo che ignori tutti gli altri che ti vogliono bene" rispose il biondo.
La ragazza a pois aprì il suo yo-yo e tirò fuori un pacchetto. "So che questo non cancellerà la tristezza che ti ho causato ma spero lo accetterai, troverò il modo di farmi perdonare Chat"
"Come ho detto prima, io non ti credo, le parole non bastano più, dovrai dimostrarmelo" disse Chat accettando il regalo.
"B-buon Natale Chat Noir"
"Buon Natale Ladybug"
Dopodiché entrambi tornarono a casa.
—•—•—
"Non pensi di aver esagerato con Ladybug?" domandò Plagg.
"Dovevo chiarire le cose una volta per tutte, non potevamo continuare in quel modo" rispose Adrien sdraiandosi nel letto.
Si odiava per aver detto quelle cose alla sua amata ma era necessario.
"Beh perché non apri il regalo che ti ha dato?" chiese il kwami portandoglielo.
"Ah si" il biondo lo scartò velocemente. "Wow..."
Era una palla di neve con all'interno una Parigi in miniatura e una piccola Ladybug e Chat Noir aggrovigliati nel suo yo-yo, appesi in aria e agganciati al suo bastone, la base era rossa e nera coi simboli dei loro Miraculous.
"Ha immortalato il vostro primo incontro" disse Plagg.
"Come potrei dimenticarlo, eravamo in una situazione...piuttosto intricata" disse Adrien agitando la palla e ammirando la neve all'interno di essa.
Questo gli ricordò una cosa, si alzò dal letto e andò alla sua scrivania dove prese il regalo che aveva chiesto a Marinette. "Plagg questo è per te"
"Siiiiiiii altro formaggio!!" gridò il kwami lanciandosi con la bocca spalancata.
"No, questo non è commestibile" pronunciò il biondo schivandolo. "Aprilo e non mangiarlo"
Plagg scartò facilmente il regalo. "Oooohhhh!!!!
Era una palla di neve con dentro una piccola Parigi fatta di formaggio e una minuscola statuetta di Plagg con in mano una fetta di Camembert.
"Non si mangia, è solo un mio pensiero per farti capire quanto io tengo a te" spiegò Adrien.
"Oh Adrien, questo rappresenta il mio sogno proibito" disse il kwami prendendolo e mettendolo nel cassetto dove teneva la sua scorta personale di formaggio. "Sei il miglio portatore che abbia mai avuto!"
I due si abbracciarono forte, il biondo era molto felice di avere Plagg nella sua vita, l'unico che c'era sempre per lui.
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