Padre e Figlio
<< Che stronzata ... si può sapere a che cosa dovrebbe servirmi il libero arbitrio ? Chi mai sacrificherebbe una persona pura ed innocente come ... com'era Abele per darmi una cosa così inutile ? Non ho chiesto niente del genere, ma ho perso colui che amavo ed ottenuto una condanna eterna e priva di redenzione ! Anzi, alla fine dei conti ho condannato insieme a me tutti coloro che, quel dannato giorno, hanno deciso di seguirmi contro il Creatore ! >>
Blake masticò lentamente il boccone che aveva fra le labbra. La figura del Diavolo era ancora immobile sulla sedia, la schiena appoggiata alla seduta. Appariva senza forze, lo sguardo perso a soppesare le proprie parole e migliaia di altre domande da porgli a vorticargli nella mente. Il Discendente di Abele lo osservava, divertito dal suo smarrimento, se il corvino avesse saputo ciò di cui era venuto a conoscenza lui, principalmente sul destino che li attendeva entrambi, avrebbe smesso di fare i capricci. Ingoiando e bevendo rumorosamente di proposito, il ragazzo attirò l'attenzione del maggiore e gli donò un sorriso comprensivo. Sapeva che, convincerlo della verità, sarebbe stato difficile, ma non poteva demordere.
<< Non occorre che tu l'abbia chiesto. A volte i genitori fanno ai figli regali non richiesti che non vengono apprezzati. Figuriamoci se il dono lo fa il Creatore in persona al suo angelo prediletto, deve essere qualcosa di importante o tanto varrebbe non farlo. Riflettici bene Lucifero... Quando eri ancora puro avevi un'unica verità, non mettevi in discussione le scelte del Creatore, eseguivi solamente la "sua volontà", ma, grazie alla morte di Abele, hai assunto indipendenza e, come te, tutti i tuoi fratelli. Hanno scelto volontariamente il proprio destino, se restare fedeli a vostro padre o seguirti. Non incolparti della decisione dei caduti. Sono certo che, tornando indietro, imboccherebbero la stessa strada >>
<< Questo non è un regalo! È una maledizione! Il peccato ci ha deformati, resi mostri e abomini! Ogni parola che esce dalla tua bocca è una sua menzogna! Ammettilo! >>
<< È la verità. Spesso la rabbia ci fa dire e fare cose che non ci aspetteremmo. Soprattutto se non siamo in grado di dominarci, e tu lo sai bene... >>
Dondolando placidamente la gamba accavallata, il castano si sporse alla propria destra osservando il carrello dei dolci. Analizzò le varie opzioni ed alla fine ne prese uno sotto lo sguardo del Signore dell'inferno, rapito e confuso da quel gesto. Di colpo, il corvino ricordò le domande che l'altro gli aveva fatto poco prima, durante la propria perdita di controllo. Suo padre, nonostante sapesse del suo piano per riconquistare il Paradiso, non lo aveva fermato o punito. Che cosa aveva davvero in mente? Che si trattasse di una trappola? Un nuovo modo per dimostrare la propria indiscussa superiorità?
<< Lucifero, vedo il cervello che ti fuma... Non devi spremerti le meningi così tanto, ricordati che ci sono qui io se hai delle domande. Ti sei già dimenticato che so tutto, ma davvero tutto? >>
Il Diavolo lo fissò circospetto e dubitò di potersi fidare delle sue parole. Poteva trattarsi di un trucco, forse il Creatore aveva plagiato il Discendente di Abele per costringerlo ad ingannarlo. Lucifero scrutò nello sguardo del giovane, ma non riuscì a leggerlo limpidamente come un tempo. Quando Blake era un semplice umano, il maggiore era in grado di ghermirne il cuore e la volontà nella propria mano, la sua parola era l'unica verità, ora non più.
"Com'è cambiato così tanto in poco tempo?"
<< Come faccio ad essere sicuro che tu non sia semplicemente controllato dal Creatore? Nella sua onnipotenza ed arroganza potrebbe averti inviato qui per ingannarmi e spingermi a portare tutti i miei demoni in una situazione pericolosa! Vuole darci una nuova punizione ancora più terribile della precedente? >>
<< Pensi potrebbe esistere una condizione peggiore per voi di quella in cui vi trovate già ? Se il tuo caro papà avesse voluto punirvi pensi che avrebbe usato me come tramite per farti conoscere la sua volontà ? >>
Il Signore dei Demoni sospirò, ovviamente la risposta era no. Il vecchiaccio avrebbe schioccato le dita e la sua volontà si sarebbe compiuta in un attimo.
<< Perché, anche conoscendo il mio piano di vendetta, non ha agito ? Cosa ci avrebbe guadagnato nel ritrovarsi il Paradiso invaso ? E non dirmi che gli manco, non ci credo nemmeno per un secondo >>
<< Per essere l'ex angelo prediletto del Creatore sai davvero poche cose di lui. Perfino i bambini sulla Terra, che seguano o meno i dettami del cristianesimo, conoscono la parabola del figlio prodigo o, quanto meno, hanno insito nel proprio essere la convinzione che, qualsiasi disastro possano combinare, i loro genitori li ameranno sempre e comunque >>
Abbandonando il cucchiaio che stava affondando lentamente nel proprio dessert, il ragazzo sorrise al maggiore incrociandone l'occhiata e sostenendola senza paura. Lucifero sentì crescere dentro di sé un'infinità di emozioni contrastanti, certo che conosceva quella dannata storiella per bambini. Suo padre l'aveva fatta perfino annunciare al suo profetico figlio nato fra gli uomini, quando aveva preso carne per annunciare la propria parola tra le genti di tutta la Terra. Forse proprio la scelta di affidarne la divulgazione a quell'uomo avrebbe dovuto fargli immaginare quanto potesse rivelarsi importante. Un figlio perso e poi ritrovato da un padre misericordioso in grado di perdonarne il comportamento sconsiderato. Sembrava proprio il tipo di auto celebrazione che tanto piaceva al Creatore.
<< Mi rivuole in Paradiso con lui ... dopo che mi sono messo contro la sua volontà? Capisci quanto sia impossibile? Non solo ho distrutto le aspettative che aveva nei miei confronti e scelto di subire la sua punizione divina, ma per tutto questo tempo ho preparato la mia vendetta! E ora tu vuoi farmi credere che voglia perdonarmi ? Riaccogliermi a braccia aperte ? Come ti aspetti che io mi fidi davvero ? No, anzi, come lui può pretenderlo da me ? >>
Alzatosi in piedi pieno di rabbia, il corvino era sul punto di trasformarsi di nuovo e distruggere tutto. Il Creatore si stava di nuovo prendendo gioco di lui dall'alto del suo trono dorato, era insopportabile. Blake, stanco di quella tiritera, si alzò a propria volta e lo guardò severamente per poi salire sul tavolo e raggiungerlo frustrato, passo dopo passo. Un cambio d'umore così repentino, fece riprendere il Diavolo che stette ad osservare l'altro farsi più vicino, un sottofondo di stoviglie frantumate al suolo ad accompagnarne ogni movimento. Portatosi al bordo, troneggiante al cospetto del maggiore, il Discendente di Abele si sedette e lo afferrò per il tessuto del mantello obbligandolo ad abbassarsi.
<< Smettila di fare il bambino capriccioso e stammi a sentire. Quella parabola parla esattamente di te. Il Creatore sono secoli che ti manda segnali per convincerti del suo pentimento per averti costretto a questa punizione eterna. Voglio dire, ha persino creato un Angelo del Pentimento per redimere i caduti! Peccato che loro ti siano ancora così fedeli da non voler salire in Paradiso senza di te ! >>
<< B-Blake, tu non ... non puoi essere davvero sicuro che riguardi me. Io non ho mai recepito nessun tipo di messaggio dal Creatore. L'unico supporto che ho ricevuto da lui negli ultimi secoli è stato quando ha ascoltato la mia preghiera aiutandomi a proteggerti da Angelo >>
<< Io non ne sono sicuro. Io lo so ! Lui mi ha donato l'onniscenza e quindi conosco il suo volere ! E poi, andiamo, perfino uno sciocco si accorgerebbe che la storia parla della vostra incasinata situazione familiare ! Un uomo, con due figli, uno che segue le sue direttive, come gli angeli rimastigli fedeli, ed uno che invece, nonostante non gli manchi nulla, decide di abbandonarlo ! Decide di affrontarlo ed andarsene per scegliere da solo il proprio destino ! Come te ! Tu avevi tutto eppure hai preso una decisione dettata non da quello che tuo padre ti aveva inculcato, ma da ciò che tu pensavi fosse giusto! >>
Scuotendo la testa, Lucifero si sentì perdere negli occhi scuri di Blake. Voleva ignorarlo, voleva che smettesse di raccontargli quelle bugie. Non era più il ragazzo che aveva conosciuto, la sua pedina e, allo stesso tempo, colui al quale il suo cuore aveva infine ceduto in debolezza. Mettendosi a sedere, il corvino si sentì improvvisamente stremato e chiuse le palpebre, se avesse accettato quella realtà, per quanto incredibile, non solo lui, ma tutti gli angeli caduti sarebbero tornati a casa, nel luogo al quale appartenevano davvero.
<< Come nella parabola, il Creatore ha atteso che ti spingessi al limite prima di farsi avanti. Il figliol prodigo, prima di ritornare dal padre, spreca tutte le sue ricchezze con una vita dissoluta. Ridotto alla fame, medita, in cuor suo, di tornare da suo padre, non come figlio, ma servo. Il padre però, appena lo vede gli corre incontro, accogliendolo a braccia aperte, prepara una grande festa per l'occasione, uccidendo il suo vitello più grasso >>
Lasciata la cappa del maggiore, Blake gliela sistemò sulle spalle facendo poi lo stesso con i suoi capelli ricci. Grazie a quel gesto gentile, il Signore dell'Inferno si tranquillizzò, aprì gli occhi e guardò tristemente l'altro.
<< Lo so Blake ... Ma, anche se credessi davvero alle tue parole... come nella storia, i nostri fratelli che sono rimasti fedeli ed obbedienti al Creatore potrebbero non accettare il ritorno dei caduti. Il perdono di coloro che si sono opposti al padre rischia di spingerli alla rivolta e questo porterebbe ad una nuova caduta ! >>
<< « Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. » >>
Recitò il castano recuperando il sorriso e dandogli un lungo bacio sulle morbide labbra. Il volto di Lucifero si imporporì, l'incertezza lasciò il posto all'incredulità e, infine a lacrime liberatorie. Il Diavolo, libero da quel dolce contatto, si sentì rinascere ed iniziò a ridere coprendosi il volto con le mani sotto lo sguardo soddisfatto del Discendente di Abele.
<< Quindi è tutto vero ... Lui davvero vuole che torniamo ... >>
In un impeto di felicità, il corvino abbracciò forte il compagno. Il ragazzo rispose dolcemente all'abbraccio passando le dita lungo la schiena dell'angelo caduto con lentezza. Fra i due, il sorriso più ampio apparteneva a quest'ultimo, tutto ciò che stava capitando era come una sequenza perfetta di eventi consecutivi di cui lui conosceva già la conclusione. L'onniscenza era qualcosa di davvero terrificante, difficile godere di quel pavido momento di gioia sapendo quanto sarebbe accaduto in seguito. Separandosi dalla stretta, il maggiore gli accarezzò il viso e fece per dargli un nuovo bacio, ma si ritrovò bloccato dalle mani del Discendente di Abele.
<< Non è ancora il momento di rallegrarsi in questo modo. Devi parlare con i generali, le legioni, fino all'ultimo demone minore delle tue fila. Avvisali di quanto sei venuto a conoscenza e chiedi la loro opinione. Potrebbe esserci qualcuno contrario a perdonare il Creatore nonostante tutto, volendo restare all'Inferno >>
"Sì, come no. Nessuno dei suoi demoni rinuncerebbe mai a questa possibilità di redenzione"
<< Appena avrai sentito anche le loro opinioni, fammi venire a chiamare e ci dirigeremo alla Torre di Babele. Aprirò il passaggio per voi e le porte del Paradiso vi accoglieranno di nuovo purificandovi dalla dannazione eterna >>
<< Blake ... piccolo mio >>
Sentirsi di nuovo chiamare in quel modo fece storcere il naso al Discendente di Abele che, spostatosi sul lato del tavolo, scese iniziando a dirigersi verso la propria camera, aveva molto da preparare. Il ragazzo non riuscì a fare più di due passi che venne afferrato al maggiore e riportato fra quelle braccia che avevano accolto i suoi baci d'amore e le infinite lacrime della sofferenza patita dal suo primo patto sino a quel momento. Allontanato il Diavolo con il sorriso sulle labbra, Blake scosse la testa.
<< Da quando ci conosciamo, ancora non sei riuscito a capire che detesto essere chiamato piccolo. Che tu abbia la capoccia dura l'avevo intuito, ma pensavo di aver chiarito a sufficienza questo punto nel nostro rapporto >>
<< Oh, l'ho capito, ma non posso farci niente. Soprattutto ora che stiamo per andare insieme in Paradiso! Pensaci! Nessun avversario da fronteggiare ! Saremo solo Lu e Blake, insieme per sempre e non vedo l'ora >>
<< Tu credi che non ci sarà più niente che si frapporrà a noi ? Sicuro, Lucifero ? Prova a pensarci meglio >>
Notando la mano del maggiore che ancora avvolgeva la sua, il castano si sfilò dal contatto e riprese a camminare fino alle scale, diretto alla propria camera, ben consapevole della confusione che aveva provocato nell'altro.
"Non posso mandarlo a parlare con i generali in queste condizioni, altrimenti non lo prenderanno mai sul serio. Potrei risolvere il tutto con una bugia, ma per come si è comportato, un po' di pensieri in più, se li merita proprio"
Fermatosi, il Discendente di Abele tornò a voltarsi verso Lucifero.
<< Pensaci bene "mio Signore". Stai per tornare in Paradiso e lì c'è una persona che ti aspetta dai tempi della creazione. La persona pura ed innocente che si è sacrificata per permetterti di arrivare a questo punto >>
Il Diavolo sgranò gli occhi incredulo.
<< N-no, non parlerai mica di ... >>
<< Esatto, Abele ti sta aspettando. È da quando vi siete separati che spera di rivederti. Alla fine dovrai fare una scelta, ma non devi preoccuparti, qualsiasi sarà non avrà importanza. I sentimenti che sento per te in questo momento, e prima di esso, non cambieranno mai >>
Blake eseguì un leggero inchino e riprese a camminare verso la propria stanza lasciando un più che confuso Lucifero basito e paralizzato sul posto. Quella rivelazione non cambiava niente per lui, o forse sì ?
***
Il ragazzo percorse il lungo corridoio che lo separava dalla propria stanza pieno di soddisfazione. Aperta la pesante porta di legno e richiusala alle spalle, smise di trattenersi ed iniziò a ridere. Al suo ingresso, Cornelius e Lilith lo raggiunsero, erano in forma umana e lo osservavano sorridenti.
<< Blake, finalmente sei qui ! >>
Annunciò la diavolessa dalla pelle color cobalto avvolgendolo fra le sue forme morbide e la cascata di ricci rossi. Calmando il respiro, Blake le diede una carezza in saluto e guardò Cornelius. Il suo maestro aveva il cappuccio abbassato sulle spalle e, fra i capelli sciolti, gli svettava una lunga penna scura. Il ragazzo la sfilò dal groviglio corvino e la rigirò fra le dita mentre l'altra lo liberava dal caloroso abbraccio.
<< Spero che domani arrivi presto ! Non sopporto più di percepire la presenza di Lucifero su di te ! Non era mica così appiccicoso con Abele >>
Il ragazzo sorrise all'amica andandosi a sedere al tavolo da pranzo nella cucina indipendente. Blake ricordò quando vide per la prima volta Lucifero cucinarvi, tra le armi di seduzione del Diavolo non poteva certamente mancare quella dote. Ma ciò che ricordò meglio fu il sentimento che aveva provato quel mattino, tremando per la febbre e ancora vittima di un trauma scioccante. Era stato il giorno seguente a quello in cui il Diavolo lo aveva stuprato, il suo seme ancora gli scendeva lungo le natiche mentre la pelle gli bruciava, arroventata dai tocchi del mostro addormentato al suo fianco. Rabbia ed odio che si univano al senso di colpa nell'immagine dei volti sfigurati dei propri genitori, morti a causa del suo invaghimento per il Maligno. Ma, nonostante tutto ciò che l'altro gli aveva fatto, il Discendente di Abele, non aveva smesso di pensare a come sarebbe stato bello vivere insieme a quell'oscuro carnefice, come due normali ragazzi innamorati. Era caduto facilmente in una rete di menzogne magistralmente tessuta, ma allora non poteva immaginarlo.
<< Credimi Lilith, domani e poi sarà tutto diverso >>
Giocando con la piuma, Blake sorrise pensando a ciò che sarebbe successo di lì a poco. Cornelius gli si avvicinò appoggiando una mano sulla sua spalla e liberandolo definitivamente dai brutti ricordi. In tutta quella storia aver trovato due veri alleati era stata una motivazione più che sufficiente a convincere il giovane ad andare avanti. Saputa tutta la verità, il pensiero di mettere fine alla propria vita era stato molto forte per il castano, liberarsi da tutti quegli errori stupidi che lo avevano portato a quel punto e far soffrire il Diavolo per la mancata vendetta era sembrata una consolazione sufficiente. Per fortuna c'erano stati Cornelius e Lilith per lui, gli avevano aperto nuove possibilità e l'onniscenza lo aveva posto dinnanzi alla speranza di un grande destino. Doveva vivere per far sì che si realizzasse, a qualsiasi costo.
<< Dalla luce che ti illumina gli occhi deduco che il pranzo con il Diavolo sia andato bene. Non hai idea di quanto a lungo l'abbia ripetuto a Lilith per convincerla a non venirti a cercare. Nessun altro se non te sarebbe riuscito a convincere il Piccolo Corno ad assecondare la volontà del Creatore >>
<< Ehi ! Non serviva dirgli che ero preoccupata ! >>
Il blu delle guance di Lilith si scurì per l'imbarazzo. Blake si alzò andandole vicino e le prese una mano nella propria, accarezzandola per tranquillizzarla.
<< Grazie per esserti preoccupata per me Lilith, ma Cornelius ha ragione, ero l'unico a poter convincere quello zuccone. Non serve che vi preoccupiate ancora per me, sono tornato un semplice umano, ma ho avuto due ottimi insegnati. Abbiamo ancora un po' di tempo prima che Lucifero venga qui a chiedermi disperatamente un ultimo giro di giostra >>
<< Tranquillo, è tutto pronto ! Ora dobbiamo solo sperare che tu abbia ragione ... Anche se non mi va molto a genio come piano >>
Lasciata la mano della diavolessa, il castano sospirò gettandosi sul letto, si stese a pancia in su, braccia e gambe ben stiracchiate sul comodo lettone matrimoniale. Avere lo stomaco pieno gli stava facendo venire sonnolenza, fortunatamente aveva il tempo per un breve pisolino prima del grande momento.
<< Tranquilla Lilith, non serve sperare in niente, andrà tutto come abbiamo deciso. Abbi fiducia >>
Chiuse le palpebre, Blake sorrise e si lasciò scivolare nel sonno. Non c'era modo di commettere errori, semplicemente doveva attendere che avvenisse quanto previsto. E, mentre ormai la consapevolezza lo abbandonava, il pensiero del volto sconvolto di Lucifero alla sua rivelazione sconvolgente su Abele gli fece spuntare un sorriso lungo la linea delle labbra.
"Non cambierà niente. Qualsiasi sarà la sua scelta io sarò per sempre Suo e lui sarà per sempre Mio"
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