Il Gatto Volante.

Tanto tempo fa,nelle vicinanze della stazione King'sCross,viveva un gatto randagio.
Aveva il pelo marrone e qualche striscia nera,era magro molto magro perché mangiava pochissimo...La vita era dura per le strade,viveva in uno scatolone sotto ad una panchina e mangiava ciò che riusciva a trovare.Li vicino c'era un pescivendolo,una volta aveva provato a rubare un pesce e ci riuscì ma si beccò una secchiata d'acqua gelida;quella fu la prima ed ultima volta infatti non ci andò mai più.

Alcuni passanti vedendolo gli davano qualche boccone,ma la maggior parte di loro lo lasciarono perdere.I più giovani si prendevano gioco di lui rincorrendolo o tirandogli i sassi.
Il gatto non ce la faceva più,voleva cambiare vita,voleva essere in un altro luogo con più cibo e meno persone.

Era il 31 agosto...il gatto non aveva più cibo da mangiare,i topi che cacciava di solito avevano trovato un nuovo posto in cui vivere.
Così quest'ultimo decise di intraprendere un viaggio,sapeva che avrebbe consumato tutte le energie ma questa era l'unica soluzione.
Dopo tutti gli anni passati vicino alla stazione aveva capito dove andavano le persone,li vedeva salire tutti i giorni su dei lunghi e grossi "vermi di metallo" neri o grigi con qualche parte tinta di rosso,era così che li definiva,anche se molto spesso sentiva la parola "treno" da questi ultimi.Lui si era sempre chiesto che cosa ci facesse lì e quale fosse il motivo per cui le persone ci salgono.Quando era un micino ne aveva paura perché pensava che quella macchina infernale si mangiasse le persone,le vedeva sparire e poi ricomparire dopo qualche giorno,mese o anno.
Ma la cosa che lo spaventava di più era il fischio,un rumore assordante per le sue piccole orecchie,credeva fosse il verso.

Ora ci si era abituato sapeva che,qualunque cosa fosse quella macchina,era la chiave per cambiare casa,per andare in un altro luogo o meglio...per viaggiare.
Così il giorno dopo camminò per tutta la stazione cercando un modo per poter entrare.
Poi vide dei signori e dei bambini che salivano attraverso una porta,il gatto la guardò perplesso,ci stava ripensando.E sei poi non tornasse più vivo?E se la macchina fosse una trappola?Questo si chiedeva.Ma poi pensò che era l'unico modo,aveva paura ma non vedeva l'ora di andare in un altro posto,di incontrare nuove persone,di trovare più cose da mangiare,di vivere meglio come vive ora.

Salì sulle scale ed entrò.
Vide un lungo corridoio e tante porte che portavano a dei scompartimenti.
Il gatto pensava di essere finito nella pancia del "verme di metallo",non sapeva dove andare.Un controllare passando di lì lo vide,lo prese,gli disse che i gatti non possono salire sui treni e lo buttò fuori.
Il gatto soffiò,poi si allontanò dal treno e si rifugiò sotto ad una panchina li vicino.
Stava pensando,era entrato per la prima volta su un treno,si sentiva tutto strano.
Poi decise di fare un secondo tentativo,questa volta però doveva stare attento a quell'uomo che,da come aveva capito,non aveva buone intenzioni.
Ci riuscì,era di nuovo nel lungo corridoio.Cammina sempre dritto tenendo le orecchie tese ed attento ad ogni minimo dettaglio.
Ad un tratto il controllore esce da uno scompartimento che era affianco al gatto.Si arrabbiò,prese il gatto lo buttò fuori e gli urlò contro.Le persone che stavano salendo guardarono il gatto con disprezzo.
Quest'ultimo corse sotto alla stessa panchina di prima.
Era triste ma allo stesso tempo arrabbiato,il controllore era un ostacolo che doveva essere superato se voleva cambiare vita.

Divenne pomeriggio e il gatto era affamato.Cercò del cibo nei cassonetti ma con scarsi risultati,trovò solo del pane ammuffito e qualche lisca di pesce.Si accontentò delle lische.
Poi pensò di riprovare domani e giurò a se stesso di non fallire.
Passò la notte nel suo scatolone,ogni tanto si sentivano i cani delle case vicine abbaiare ed il gatto si svegliava di soprassalto pensando che,in un momento o l'altro,uno di essi fosse libero e in giro per la stazione.

Il sole sorge e il gatto si svegliò...decide di andare al più presto affinché le persone non lo vedano.
Camminò per il binario 9,ieri invece aveva provato con il 7,poi si sedette sotto ad una panchina ed attese.
Era tutto nella norma ma all'improvviso dietro di lui vi erano delle persone che andavano di fretta...Il gatto non aveva niente da fare perciò li guardò,poi accadde una cosa che lo fece spaventare.Aveva visto un gruppo di adulti e di bambini vestiti in modo diverso dal solito,avevano dei mantelli e strani indumenti che fino ad ora non aveva mai visto.Altri indossavano i vestiti normali però in modo insolito, c'era un uomo che si era messo la gonna e aveva un maglione sopra il giubbotto..un altro si era messo gli scarponi ed aveva un cappello di lana sotto ad un cappello a forma di cilindro.Avevano dei carrelli stracolmi di valigie e di altri oggetti vari.Ma non era questo che l'aveva scioccato,essi stavano correndo spingendo il carrello verso il muro tra il binario 9 e 10 e,in un attimo,sparirono.
Il gatto corse dal lato opposto del muro per vedere se c'erano le persone che un attimo prima lo avevano attraversato,ma di loro nessuna traccia.Spaventato si dirige di corsa verso la solita panchina,vide delle altre persone correre verso il muro e sparire.Il gatto ricorse dal lato opposto,ma come prima,non c'erano.

Passarono 5 minuti e il gatto continuava a fare avanti e indietro.Stanco ritornò sotto la panchina,si chiedeva se quelli erano umani,si chiedeva come facessero a farlo,si chiedeva dove il muro li avrebbe portati.
Si avvicinò al muro e lo tastò con le zampe,sembrava tutto normale,poi un ragazzo con un carrello corse per il muro e sparì davanti agli occhi del gatto.
Allora il gatto capì...doveva correre.
Il gatto lo fece,corse verso il muro ma,invece di sparire,ci sbatté contro.
Il gatto stordito si chiedeva perché non avesse funzionato,forse doveva correre più veloce,forse solo gli umani potevano farlo mentre gli animali no.Ci pensò sù.Poi decise di provare in un altro modo...Una ragazza si stava preparando per attraversare il muro,il gatto corse verso il suo carrello e ci salto sù proprio prima che sparisse.Chiuse gli occhi,quando li riaprì si sentiva spaesato ma allo stesso tempo felice.
Era nella stessa stazione però era diversa,vide le stesse persone che avevano attraversato il muro,salire sul treno o salutare i ragazzi che già vi erano.
Sembrava un altra dimensione,erano tutti vestiti in modo strano,ma non gli importò, l'unica cosa che contava era cambiare vita.

Il gatto vide un solo treno,esso era diverso da tutti gli altri, decise di provare a salire.
Una volta dentro,camminò sempre dritto,questa volta non avrebbe permesso al controllore di buttarlo fuori,non questa volta!
Il gatto vide uno scompartimento aperto e vi entrò,era vuoto,si sedette.Era molto comodo il sedile,il gatto si stava per addormentare quando senti delle voci avvicinarsi.
In preda al panico scende dal sedile e si guarda intorno.Sotto il sedile vi era uno spazio vuoto e così si rifugiò li sotto.
Due ragazzine entrarono nello scompartimento,si sedettero e parlarono apertamente.
Il gatto pensava di essere al sicuro,le ragazze non si sarebbero mai accorte di lui.Stanco si addormentò.

Passarono due ore...il gatto aveva tanta fame,ma non poteva uscire,le ragazzine lo avrebbero scoperto e per lui sarebbe stata la fine.Finchè una ragazza fece cadere per sbaglio un pezzetto di panino,il gatto affamato si avvicinò con cautela e lo prese senza farsi vedere.Se lo mangiò,era felice di aver assaggiato qualcosa di buono per una volta,ma aveva ancora fame.
Si riaddormentò.

Passarono quattro ore,il treno si stava avvicinando alla destinazione,il gatto si svegliò.
Pensò a cosa fare una volta sceso,aveva bisogno di un posto caldo dove potersi rifugiare,di cibo con cui nutrirsi,ma la prima cosa che doveva assolutamente fare era perlustrare la zona.
Non sapeva dove il treno lo avrebbe portato,ma voleva cambiare vita,quindi lasciò questo pensiero da parte.
Il treno cominciò a frenare,azionò il fischio e il gatto fece un salto dallo spavento.
Le ragazze che erano sedute ora si sono alzate eccitate,il gatto si appiattisce sul suo posto tendendo le orecchie e attento ad ogni minimo rumore.

Il treno si fermò e i ragazzi che vi erano sopra scesero,il gatto aveva via libera.Usci da sotto il sedile e con cautela si affacciò fuori dallo scompartimento.
Nel corridoio erano rimasti pochissimi ragazzi,per questo il gatto corse alla porta d'uscita e si fermò vicino ad un carrello.
Si guardò intorno,la stazione era piccola ma vi erano molti ragazzi adolescenti tutti vestiti uguali, tranne quelli un po' più grandi che avevano le cravatte di colore diverso.
Il paesaggio è spettacolare,vi è un lago limpido e pulito,l'aria è respirabile.Il gatto è felicissimo,aveva trovato il luogo ideale per vivere.Poi vide i ragazzi più piccoli seguire un omone,il gatto ne rimase affascinato perché non aveva mai visto un uomo così alto e robusto.

Codusse i ragazzi su delle barche a remo,il gatto curioso decise di seguirli.Per puro caso,salito su una barca,vide sedute le stesse ragazze che erano nello scompartimento del treno.
Il gatto si nascose sotto ad un telo,era la prima volta che viaggiava sopra ad una barca.Aveva paura dell'acqua,come ogni gatto,ma il pensiero di trovare un buon rifugio lo rassicurò.
Viaggiarono per un'oretta,il gatto ascoltava la conversazione tra le ragazze,erano felici per qualche strano motivo,pensava che fosse una festa o una cosa del genere.
Le barche approdarono ad una sponda,l'omone condusse i ragazzi sulle barche per un sentiero,il gatto scese per ultimo è lì seguì.Il panorama era stupendo,il gatto era super eccitato e si godette quella vista.Continuarono a camminare,poi il gatto vide un castello,un bellissimo e possente castello.Si fermò e lo guardò ammaliato,non aveva mai visto una cosa simile.Vi erano delle torri alte,delle serre e uno stadio enorme...il gatto voleva visitarlo tutto ma aveva paura che qualcuno gli avrebbe fatto del male,quindi decise di restare nella natura ma comunque nelle vicinanze.I ragazzi continuarono a seguire l'omone ed entrarono nel castello,il gatto li guardò un ultima volta pensando a quale cosa meravigliosa stava per loro accadere.

Cominciò a perlustrare la zona.Dopo qualche minuto vide una foresta al limitare del castello,sembrava il luogo ideale per creare un rifugio,essendo un gatto poteva usare le sue doti da predatore per cacciare piccoli roditori o volatili,insomma come faceva per strada.Si addentrò,vi erano molti alberi e cespugli,il gatto camminava con cautela sapendo che,oltre lui,vi erano altri animali.Mentre camminava cercava di immaginare come sarebbe stata la sua nuova tana,preferibilmente in un buco sotto ad un albero in mezzo ad una radura,avrebbe riempito il terreno di morbide foglie così da riscaldarsi nella notte.Poi doveva cercare del cibo,aveva bisogno di recuperare le forze.Si guardò in torno in cerca di qualche topo o volatile.Ma niente,vide solo alberi su alberi.

Passarono dieci minuti,era arrivato vicino ad un piccolo fiumiciattolo,assetato corse a bere.Si senti un po' meglio,l'acqua era buona e pulita,ma il brontolio improvviso dello stomaco lo fece ripensare al cibo,doveva trovarlo subito.
Attraversò il piccolo fiume con un balzo,poi mentre si leccava una zampa,sentì un rumore di ossa che si rompevano nelle vicinanze.Il gatto spaventato tese le orecchie,seguì il rumore con molta cautela,sorpassò un arbusto e poi,con un salto il gatto corse verso il lato opposto del fiumiciattolo preso dal panico.Mentre correva pensava a quello che aveva visto,un grosso serpente dal colorito verdognolo stritolare un ratto per poi ingoiarlo sano.Il gatto aveva sempre odiato i serpenti,non aveva mai avuto un incontro diretto con essi ma ne aveva visto uno su una foto di un giornale qualche anno fa.

Correndo non vedeva dove stava andando ed inciampò su una radice,si alzò e si guardò intorno.Vide un topolino che si mangiava una bacca vicino ad un cespuglio, per fortuna sua quel cespuglio era vicino all'albero a cui apparteneva la radice.Si appiattii cercando di trovare un piano per attaccarlo senza farselo scappare,ma il topolino dopo aver finito di mangiare la bacca si allontanò dal cespuglio velocemente.Il gatto prese la mira e con un balzo tentò di atterrare sulla preda,ma fallì perché il topolino se ne accorse ed accelerò la corsa.Il gatto voleva inseguirlo come faceva sempre quando cacciava per strada,ma non c'è la faceva,aveva perso troppe energie.Cosi si nascose sotto al cespuglio e si sdraio pensando a qualcosa di bello per contrastare la fame.Quello che non sapeva è che qualcuno,da non molto lontano,lo stava osservando.

Era uno gnomo delle foreste,si trovava su un ramo di un albero non molto lontano da lì.Aveva la pelle di color giallo ocra e un piccolo straccio marrone legato ai fianchi.Gli gnomi erano creature magiche che vivevano in comunità,sono gentili solo se lo vogliono essere.Guardando il gatto soffrire decise di dargli una mano.Scese dall'albero,si incamminò nella direzione opposta seguendo i fiori.Stava andando nel territorio delle fate,anche esse creature magiche,di cui una era sua amica.

Mentre camminava pensava al gatto,il motivo per cui voleva aiutarlo era semplice,aveva bisogno di aiuto.Le sentinelle della loro colonia erano poche perché molti predatori li assaltavano,poi sono molto lenti sugli alberi,ed è qui che entra in gioco il gatto.I gatti sono agili e veloci,sopratutto nell arrampicarsi..per questo se avesse dato un potere ad esso,sarebbe un ottima sentinella.Lo gnomo naturalmente doveva dirlo anche ai suoi simili ma voleva aspettare,voleva testare il gatto.
Mentre lo gnomo parlava con la fata il gatto non si era mosso da sotto al cespuglio.Si era addormentato,era triste perché non era riuscito a prendere quel topolino,il suo stomaco continuava a brontolare senza dargli pace.

Fece un bel sogno,si trovava in un'isola sotto ad una palma.Il sole brillava ed il mare era limpido,di un blu intenso.Il gatto si alzò e camminò fino alla riva,p oi si girò e continuò a camminare guardando il cielo.
Si sentiva davvero bene,il sole lo riscaldava e la sabbia era morbida.All'improvviso vide,davanti a se,che un po' di sabbia stava fuoriuscendo da terra.
Il gatto incuriosito si avvicinò tendendo le orecchie verso quella piccola collinetta,la sabbia smise di fuoriuscire formando un buco.Dopo qualche secondo,u no gnomo sbucò da quel buco e guardò il gatto.Quest'ultimo fece un balzo indietro,lo gnomo uscì e si sedette.Il gatto si mise sulla difensiva ma lo gnomo non sembrava aggressivo,tutto il contrario,esso tese la mano verso il gatto è si presentò!
Il gatto lo guardò stupito,si chiese che razza di animale fosse.Poi lo gnomo si alzò in piedi e,avvicinandosi al gatto,g li prese la zampa sinistra scuotendola.Il gatto iniziava a sentirsi strano,guardò in alto e tutto il cielo stava sparendo un po'alla volta.Spostò lo sguardo verso il mare,il colore stava cambiando da blu a nero.Il gatto aveva paura,staccò la zampa dallo gnomo e corse verso la foresta.Quest ultimo iniziò a scavare e ad inseguire il gatto da sotto terra.Il gatto stava per raggiungere i primi alberi quando qualcosa sotto di lui lo fece inciampare.

Si svegliò,il suo battito era a mille,si guardò in torno e si rassicurò.Era ancora in quella foresta,senza cibo e senza una tana.Stava per richiudere gli occhi quando una figura lo scrutava sopra di lui.Il gatto fece un balzo e vide la creatura scendere pian piano dal ramo su cui era aggrappato.Il gatto comincio a soffiare,ma poi si fermò e guardò stupito quello strano animale.Era molto familiare a quello che aveva appena sognato.Mentre lo guardava lo gnomo gli disse con voce dolce e gentile che non gli avrebbe fatto alcun male e che voleva soltanto parlare.Il gatto allora si sedette ed ascoltò,lo gnomo lo guardò felice e si sedette anche lui.

Lo gnomo gli disse di averlo visto mentre cercava di cacciare un topo e che le sue abilità nel arrampicarsi sugli alberi era fenomenale.Gli disse che lui veniva da una colonia li vicina e che hanno bisogno di sentinelle perché sono sempre stati attaccati.Infine,se avesse fatto da sentinella per loro,gli avrebbero dato cibo e alloggio per tutta la vita.Il gatto appena sentì la parola "Cibo" salto in piedi e fece un cenno di conferma allo gnomo.
Lo gnomo si alzò e chiamo con un fischio una creatura che si trovava nascosta in alcuni fiori rossi.Il gatto guardò in quella direzione e ,un attimo dopo ,una bellissima fata uscì allo scoperto e si avvicinò molto lentamente verso il gatto che la guardava meravigliato.

La fata era piccola ma carina,aveva delle belle ali di un rosa intenso e ,mentre volava, dalle ali cadeva della polvere gialla sbrilluccicante.Poi si fermò davanti al gatto,gli disse di stare fermo perché non avrebbe sentito alcun dolore.Il gatto fece come le dice,la fata gli toccò le costole ed il gatto si sentì subito energico.Credeva che le avesse fatto un incantesimo per curarlo ma si sbagliava.La fata si spostò dando posto allo gnomo che guardò il gatto serio e gli indicò l albero sopra di loro.Il gatto doveva arrampicarsi.

Si arrampicò velocemente e si fermò su un ramo abbastanza robusto,così guardo in basso in attesa di istruzioni.La fata disse al gatto che doveva fare un salto e poi il resto verrà da se.Il gatto,essendo abituato a fare simili balzi,lo fece ma restò scioccato quando ,mentre allargava le zampe per prepararsi alla caduta,della pelle si destese e lo fece planare su un ramo di un albero vicino.Il gatto guardò lo gnomo stupito,la fata si congratulo con lui e poi gli disse di scendere.
Dopo essere sceso dall'albero,il gatto tutto felice andò dalla fata e le fece un inchino.Lo gnomo lo guardava divertito,dopodiche tornò serio e disse al gatto che ora doveva fare parte del suo patto.

Cosi il gatto seguì lo gnomo che,dopo qualche minuto di camminata,lo portò alla sua colonia.Vi erano molti buchi nel terreno e dei cuccioli di gnomo si rincorrevano tra i fiori che li delimitavano.Le femmine davano da mangiare a strani pulcini,erano tutti grigi ma comunque per loro erano buoni da mangiare,creavano vestitini con le foglie e si prendevano cura dei piccoli.Gli gnomi maschi ,invece, erano tutti armati di lance o fionde,pronti per cacciare.Quando videro il gatto si avvicinarono incuriositi,lo gnomo che lo accompagnava spiego ai suoi coloni di non fargli del male perché ora sarebbe divenuto una sentinella e che non chiede niente in cambio se non di cibo e rifugio.
Gli gnomi lo guardarono sorridendo,uno ad uno si presentarono stringendogli la zampa anteriore,il gatto li guardò felice.

Dopodiché ogni gnomo tornò a fare quello che stava facendo,il gatto ringraziò ancora lo gnomo con cui aveva stretto il patto,si arrampicò su un albero e si concentrò a fare il suo lavoro.
Passò un ora,il gatto scese dall'albero,era assetato.Andò nella sua tana e bevve qualche sorso d'acqua,poi si arrampicò su un altro albero e continuò a fare la sentinella.
Non dovette passare molto tempo che subito sentì dei passi nelle vicinanze.
Il gatto tese le orecchie,fece un balzo e planò su un ramo di un altro albero,si avvicinava sempre di più all origine di quel suono.Si fermò,trattenne il respiro sperando che quella cosa non si accorga di lui.

Era un lupo nero,aveva un orecchio mozzicato e la coda tutta spelacchiata,teneva il muso basso,stava annusando delle tracce e il gatto si accorse che quelle appartenevano alle sue.
Il gatto si sentì carico,questa era la prima volta che faceva da sentinella e voleva dare il meglio di sé.Quindi fece retro front e,con molta agilità,planava di albero in albero fino ad arrivare alla colonia.Qui emise tre corti miagolii,lo gnomo capì il segnale e avvertì tutti gli altri.
Subito si nascosero nelle loro tane e, gli ultimi che entravano,coprivano il buco,da dentro,con un grosso sasso.Il gatto rimase ammaliato da come fossero veloci gli gnomi per mettersi in salvo.
Il gatto guardò giù,senti l'odore del lupo molto vicino,si arrampicò più in su,lo vide a pochi metri dal suo albero,camminava molto velocemente.

Il lupo corse nella radura e si mise a ringhiare,il gatto lo guardava dal ramo e si sentiva rassicurato perché sapeva che i lupi non sanno arrampicarsi.
Passarono 5 minuti,il lupo stanco di scavare intorno ai sassi che ricoprivano i buchi delle tane,se ne andò con passo lento.
Quando il peggio era passato,il gatto scese lentamente dall'albero e si avvicinò alla tana dello gnomo.Quest'ultimo uscì e ringraziò il gatto per il bellissimo lavoro che aveva svolto.

Così da quel giorno in poi io gatto volante divenne la miglior sentinella della foresta proibita.Aveva cibo e rifugio e nuovi amici con cui passare il tempo.Un giorno però la sua fortuna aumentò!La fata ,che gli aveva dato questi poteri,portò alla colonia una gatta randagia anche essa bisognosa di cibo e rifugio.Lei diede gli stessi poteri alla gatta e,insieme al gatto volante,divenne una sentinella pronta ad aiutare la colonia degli gnomi.

La generazione dei gatti volanti durarono per molti anni.I gnomi furono felici,ora potevano vivere senza aver paura dei predatori e i gatti volanti erano diventate delle creature magiche eccezionali.

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