Druna (pt2)

La campana della scuola suonò. Era mattino, la luce del sole penetrava dolcemente dalla finestra e illuminava il volto pallido di Malfoy.
Si svegliò con un grande sbadiglio.
Dovevano fare colazione prima di iniziare le lezioni.
Dopo che sia siano preparati, uscirono dal dormitorio e dalla sala comune aspattando Pansy.
Insieme a lei si avviarono nella Sala Grande già zeppa di studenti.
Poi sedettero e fecero colazione.
<<Consultiamo l'orario di quest' anno?>> disse Pansy ai due ragazzi mentre spalmava il burro su una fetta di toast.
<<D'accordo>> fece Blaise, mandando giù il porridge.
Pansy prese una pergamena dalla sua borsa e i due le si avvicinarono.
<<Allora...abbiamo Trasfigurazione, Incantesimi e Cura delle Creature Magiche con i Grifondoro>> lesse.
Draco fece un ghigno quando sentì la parola "Grifondoro".
<<Erbologia, Difesa contro le Arti Oscure e Volo assieme ai Tassofrasso>> riprese lei.
<<Infine Storia della Magia e Pozioni con i Corvonero>> concluse posando la pergamena sul tavolo e alzando lo sguardo su di loro.
<<Be...che dire?>> disse Blaise
<<Abbiamo Volo con i Tassofrasso...sapete cosa significa?>>
<<Certo. Ci divertiremo da matti!>> rispose Pansy allegra.
<<Esatto>> esclamò Blaise.
Draco prese la pergamena e la studiò per un istante.
<<Oggi alla prima ora abbiamo Incantesimi>> disse.
<<Allora andiamo?>> domandò Pansy alzandosi dalla panca e sistemandosi la borsa sulla spalla.
<<Si>> dissero in coro Blaise e Draco.
Attraversarono molti corridoi e salirono di qualche piano prima di giungere nell'aula di Incantesimi.
Erano arrivati in anticipo, lo dedussero dai Grifondoro che erano fuori la porta.
Draco scorse Harry, stava parlando freneticamente con Hermione. Il rosso invece li ascoltava ed annuiva ogni tanto.
Diede una spinta col gomito a Blaise e, con un cenno, gli indicò i tre -chiamati da lui- babbei.
Avanzarono minacciosamente verso di loro.
<<Com'è stato il viaggio Potter?>> ringhiò Draco.
Harry si voltò di scatto, seguito da Ron e Hermione.
<<Ed hai anche il coraggio di chiederlo? Guarda, gli hai rotto il naso!>> scattò Hermione.
<<Non sto parlando con te sporca mezzosangue!>> sbottò Draco guardandola con disprezzo.
<<Non ti azzardare ad offendere Hermione stupido idi->> disse Ron ma fu interrotto da una mano di Harry, che lo trattenne.
<<Lasciate stare ragazzi>> disse con calma ai due.
<<Oh guardate... Harriuccio tiene al guinzaglio i suoi amici! Non è patetico?>> giudicò Blaise ridendo sotto i baffi.
<<Non ho detto alla Mcgonagall del naso...Ma se non la smetti glielò riferirò e non riesco ad immaginare quale punizione potrà darti>> lo avvisò Harry.
<<Hai origliato!>> sbraitò Draco.
<<Per tutto il viaggio hai origliato le nostre conversazioni!>>
Hermione aprì la bocca per ribattere ma Harry la ammonì con uno sguardo.
<<Se l'ho fatto è perché sono sicuro che tu stia combinando qualcosa di losco!>> affermò Harry.
<<Qualcosa di losco? Ti inventi le cose ora?>> domandò Blaise, accigliato.
<<Non lo stare a sentire... è solo frustrato per il dolore che prova al suo povero nasino, non è vero?>> fece Draco con un'aria per niente dispiaciuta.
<<Sei stato scorretto!!>> dichiarò Hermione avanzando verso Draco.
<<Esatto! Un vigliacco!>> continuò Ron avvicinandosi anche lui.
<<È lui che ha fatto il vigliacco nascondendosi sotto quel coso...quel mantello dell'invisibilità!>> urlò Draco stringendo i pugni.
Pansy si mise vicino a Blaise e fissò Hermione con aria di sfida.
<<Lo hai colpito senza dargli modo di replicare!>> riprese Hermione furente.
<<Gli sta bene!!>> commentò subito Pansy.
<<Tu stai zitta. Siete solo dei codardi!>> esclamò Ron che, al fianco di Hermione, scrutava torvo i tre Serpeverde.
<<Ripetilo se ne hai il coraggio!>> ringhiò Draco.
Harry scattò avanti fermandosi a pochi centimetri dal volto di Malfoy.
<<Ti ho detto di smetterla!>> disse a denti stretti.
Draco lo fissava con odio, gli amici che lo stavano difendendo lo disgustavano.
Non voleva finire nei guai senza aver compiuto la sua missione. Ma non voleva dargliela vinta, non voleva rovinarsi la reputazione.
Mantenne lo sguardo su Harry, stava pensando ad un insulto da lanciargli contro quando una vocina acuta lo fece sussultare.
Era il professor Flitwick che correva verso di loro.
<<Si può sapere cosa sta succedendo qui?>> disse ansante una volta averli raggiunti.
<<N-niente professore..>> mentì prontamente Blaise.
<<Stavate litigando? Quante volte vi devo dire che qui non si deve litigare?>> ribadì il professore.
<<Professore hanno iniziato loro!>> esclamò Ron arrabbiato.
<<Esatto non sarebbe successo nulla se->> aggiunse Hermione ma poi si azzittì, non voleva che Harry finisse nei guai per aver origliato usando il mantello dell'invisibilità.
Quest'ultimo la guardò allarmato.
<<Vai avanti Granger! Dillo!>> disse Draco irato.
<<Basta...non voglio sentire altro! Questo è il primo giorno di lezione, non voglio litigi!>> pretese Flitwick.
<<Ed ora avanti...tutti in classe!>> disse in seguito rivoltò agli altri studenti.
Harry, Ron ed Hermione entrarono per primi parlottolando tra loro.
Draco ci mise un po' a decidersi di entrare, era arrabbiato come non mai.
Era stufo di tutti, ora la sua unica priorità erano i compiti che aveva ricevuto."Li eseguirò a tutti i costi" pensò.

<<Ora che materia abbiamo?>> fece Blaise mentre uscivano dall'aula di Incantesimi. La lezione era finita ed il prof non aveva assegnato loro alcun compito.
Draco l'aveva passata cercando di calmare i nervi, era seduto sulla panca più lontana dalla cattedra. Harry invece era seduto su quella opposta, vicino alla cattedra. Più lo guardava e più gli veniva voglia di scagliargli contro una maledizione.
<<Aspettate un attimo>> rispose Pansy.
Si fermarono, lei prese la pergamena e la esaminò.
<<Un'ora di Trasfigurazione. Successivamente avremo Difesa contro le Arti Oscure e infine, dopo il pranzo, Erbologia>> informò.
<<Fantastico...un'altra ora con i Grifondoro>> disse Blaise sarcastico.
<<Statemi a sentire..>> disse Draco con la testa china.
<<Da oggi in poi dobbiamo cercare di non parlare con i tre babbei>> ordinò alzando lentamente lo sguardo.
<<E perché mai?>> ribatté Blaise.
<<Non possiamo permetterci di finire nei guai>> spiegò lui.
<<Dici questo per quello che è successo un ora fa con Potter e gli altri, vero?>> chiese Pansy piegando la pergamena e infilandola nella borsa.
<<Esatto...so che sarà dura ma se proprio volete prenderli in giro, cosa che faccio spesso, dovrete farlo senza la presenza dei professori. Chiaro?>> disse Draco guardando prima Pansy e poi Blaise.
<<Va bene>> risposero i due in una sola voce.
Si mossero per partecipare alle altre lezioni del giorno.
Dopo la cena, che era abbondante come la sera prima, Draco disse loro di andare al dormitorio. Lui doveva passare alla biblioteca e li avrebbe raggiunti più tardi.
Questo è quello che li fece credere ma... era una bugia. Salì per molte rampe di scale, aveva un idea in mente che faceva parte della missione assegnata dal Signore Oscuro.
Doveva andare nella Stanza delle Necessità, dove l'anno prima Harry Potter aveva fondato in segreto un esercito, chiamato"Esercito di Silente", e allenava i membri che lo costituivano.
Tramite i suoi amici, Filch e la Umbrige li scovarono e distrussero la porta stregata della stanza.
Da quel momento in poi all'interno non c'erano altro che oggetti inutilizzati, vecchi o preziosi.
Si guardò, doveva stare in allerta perché era certo che a quell'orario Filch e la sua gatta andavano in giro per i corridoi, assicurandosi che tutti fossero andati nelle proprie sale comuni.
Nel corridoio vi erano solo due studenti e la porta della stanza era a pochi metri da loro.
Non voleva essere individuato, così si appiattì al muro ed attese.
Passati una decina di minuti il corridoio era libero. Draco ne approfittò, corse alla porta e la aprì.
La chiuse velocemente cercando di non attirare l'attenzione e si guardò attorno.
Aveva bisogno di un oggetto molto grande, di un mobile.
Sapeva come era fatto e conosceva le sue caratteristiche perché, nelle ultime settimane di vacanza, la madre lo aveva portato in un negozio squallido e impopolare a Diagon Alley dove ce ne era uno uguale.
Non furono soli, alcuni Mangiamorti li avevano accompagnati.
Draco faceva tutto quello che loro gli ordinavano, ormai erano la sua nuova famiglia.
Si aggirò per tutta la stanza togliendo lenzuoli bianchi e spostando scatole.
Ci mise un po', la stanza era enorme, ma alla fine trovò quello che stava cercando.
Era un armadio strano, grande e squadrato. Aveva solo un'anta, aveva appreso che solo i Mangiamorte potevano aprirla e così, con riluttanza, la aprì.
All'interno era vuoto. L'unica cosa che non sapeva era come usarlo, ma non voleva arrendersi perciò si decise di provare ogni giorno.
Richiuse la porta e uscì.
Stava camminando per un lungo corridoio, diretto alla Sala Comune dei Serpeverde, quando un miagolio lo paralizzò.
Lentamente si voltò nella direzione del suono. C'era un gatto color cenere che lo fissava a qualche metro di distanza.
"Mannaggia...questa non ci voleva" pensò.
Il gatto emise un altro miagolio. Draco immaginò che stesse chiamando il suo padrone, Filch.
Quindi, senza indugiare oltre, prese a correre cercando di minimizzare la distanza tra lui e il felino.
Scese le scale e arrivò nelle segrete. Si fermò ansimando vicino alla porta della sua sala comune. Si mise in ascolto, tutto era tranquillo.
Cercando di sembrare meno sospettabile entrò, un gruppetto di primini stava chiacchierando vivacemente vicino al camino, e si arrampicò sulla scala a chiocciola che portava al dormitorio maschile.
Vide subito Blaise che dormiva profondamente. Pensò che non valesse la pena svegliarlo, quindi si cambiò e si addormentò.

<<Alla fine a cosa ti è servito?>> chiese Pansy a Draco mentre si dirigevano nella Sala Grande, la mattina dopo, per fare colazione.
<<Emh...cosa?>> farfugliò lui temendo che avesse capito cosa aveva combinato la sera prima.
<<Andare in biblioteca!>> esclamò lei, sbalordita dal fatto che Draco se ne fosse dimenticato.
Trasse un piccolo respiro di sollievo, aveva scordato che li aveva mentito.
<<Ah sì! Ecco..>> fece cercando di restare impassibile.
<<Stavo solo prendendo qualche appunto dal libro riassuntivo per Trasfigurazione...>>
Blaise inarcò un sopracciglio, rallentò il passo e disse:<<Ma non abbiamo avuto alcun compito...cosa ci fai con gli appunti? Potevi prenderli quando ne avresti avuto bisogno, no?>>
<<Giusto>> aggiunse Pansy.
Draco scosse la testa, era sicuro che loro fossero scioccati perché di solito non andava mai in biblioteca la sera.
Non scambiarono una parola mentre facevano colazione, ogni tanto ascoltava le conversioni dei suoi altri compagni di Casa.
Dopo aver finito di mangiare l'uovo sodo, Draco si alzò dalla panca e disse:<<Che lezione abbiamo ora?>>
Pansy, che stava chiacchierando con due amiche, fece un cenno a Blaise.
Quest'ultimo afferrò la pergamena con l'orario scolastico dalla sua borsa.
<<Mmh...wow...niente male!>> sussurrò leggendola.
<<Quindi?>> insistette Draco sporgendosi.
<<Indovina un po'? Abbiamo Pozioni!>> Blaise sembrava al settimo cielo.
<<Sempre con i Grifondoro?>> domandò Draco.
<<No...con i Corvonero>> concluse.
Aspettarono che Pansy finisse di mangiare il toast e poi uscirono dalla Sala Grande.
<<Ehi un momento!>>
Blaise si era fermato, controllava freneticamente la sua borsa. Cominciava ad innervosirsi.
Pansy si fece avanti:<<Che è successo?>>
Lui alzò lo sguardo e pestò con forza il pavimento.
<<Ho dimenticato di prendere le pergamene e la mia penna d'oca si è spezzata>> disse con rabbia.
Draco rise, Pansy invece mise una mano sulla sua spalla provando a calmarlo.
<<Be...devi tornare in sala comune..>> mormorò lei.
<<Ma la lezione inizierà a breve!>> sibilò Blaise.
Draco lo osservava, era divertente vedere come si adirava.
<<Non farne una tragedia Blaise!Andiamo...vengo anche io>> fece lui in tono allegro.
I tre si lasciarono: Pansy si incamminò con le sue amiche per l'aula di Pozioni mentre i due ragazzi salivano nel dormitorio.
<<Secondo te il prof ci toglierà punti se arriveremo in ritardo?>> domandò Blaise. Era chinato sul suo baule e sceglieva con cura una penna d'oca da utilizzare.
<<Macché...hai visto come si è comportato al banchetto d'inizio anno?>> rispose Draco asciutto. Era seduto sul suo letto ed aspettava.
<<In effetti...non sembra per niente perfido, al contrario>> disse Blaise in tono rassicurante, sistemandosi la borsa sulla spalla.
<<Hai fatto?>> sbuffò Draco drizzandosi.
<<Sì...andiamo>> terminò Blaise.
Discesero lentamente le scale, sapevano che l'aula di Pozioni non era affatto lontana.
Si inoltrarono nelle lunghe e buie segrete ed arrivarono nell'aula in ritardo di cinque minuti.
A Draco non importava se veniva punito, quest'anno sarebbe stato differente dagli altri. Doveva solo concentrarsi sui suoi compiti e nient'altro.
Appena apparvero davanti al portone, che era aperto, il professor Lumacorno smise di parlare agli studenti che erano presenti e li guardò.
<<E voi siete?>> disse in tono gentile.
Draco diede una gomitata a Blaise e quest'ultimo si schiarì la gola.
<<Prof ci scusi per il ritardo...Siamo Zabini e Malfoy>> disse grattandosi con un braccio dietro la testa.
Il professore prese una pergamena dalla cattedra e la studiò per un secondo, un sorriso increspò le sue labbra:<<Ah sì...eccovi qui!>>
Nel frattempo i Corvonero li osservavano tutti infastiditi, avevano interrotto la sua presentazione.
<<Mi scusi... non è un problema se siamo arrivati in ritard->> disse Blaise debolmente, ma fu zittito da una gomitata di Draco.
Il professore levò lo sguardo e fece un sorriso più largo e radioso di prima.
<<Oh ma niente affatto! Questa è la prima lezione che frequentate con me...credo sia normale, vero?>>
I due non dissero nulla, Blaise si massaggiava il braccio mentre Draco fissava con disprezzo Lumacorno.
Odiava le persone deboli ed il professore per lui ne era un esempio.
<<Bene...non credo vogliate restare lì tutto il giorno, no?>> fece Lumacorno riportandolo alla realtà.
<<Vediamo un po'...Zabini tu siedi affianco a Goyle mentre Malfoy...>> ordinò il professore riflettendo.
Blaise non disse nulla e si sedette al tavolo occupato da Goyle.
<<Ah ecco! Tu puoi sedere affianco a quella ragazza laggiù...quella con i capelli biondi, di Corvonero se non sbaglio>> concluse.
Draco cercò con lo sguardo la ragazza con la quale avrebbe dovuto "condividere il banco", cosa che lo faceva seccare dato che preferiva preparare le pozioni da solo.
Quando la vide si ricredette, era la stessa che aveva incontrato sul treno, o meglio...lei era venuta da loro solo per vendere le sue riviste.
Scorse Pansy seduta a qualche banco più in là, lei lo guardava con aria divertita.
Avanzò verso il banco e si sedette il più lontano possibile dalla ragazza che, quando lo vide, gli sorrise.
Draco notò la sua collana, era la stessa, composta da pietre colorate.
Poi posò lo sguardo sui capelli, erano biondi e un poco crespi. Infine sugli occhi, di un bel celeste chiaro.
Si ritrasse perché si rese conto che lei lo stava studiando proprio come aveva fatto lui.
Prese dalla borsa una pergamena, una penna d'oca e la boccetta di inchiostro e, dopo averli disposti sul banco, ascoltò il professore.
Esso aveva ripreso il suo discorso e annunciava loro il programma che avrebbero affrontato.
<<Sai, non ci siamo mai presentati>> disse ad un tratto la ragazza facendolo sussultare.
<<Sono Luna Lovegood, e tu sei?>> chiese gentilmente porgendogli la mano.
Draco si voltò, la squadrò confuso per un secondo e poi puntò lo sguardo sul professore.
Aveva rifiutato la stretta di mano, aveva rifiutato di presentarsi.
Lei abbassò lentamente la mano senza smettere di guardarlo.
Draco iniziava ad infastidirsi, perchè lo stava fissando?
Il professor Lumacorno, intanto, stava scrivendo alla lavagna i vari ingredienti che avrebbero imparato e lui, cogliendo l'occasione, afferrò la penna d'oca e fece finta di prendere appunti.
<<Di solito si risponde ad una domanda. È buona educazione non trovi?>> riprese lei, per niente offesa che lui l'abbia ignorata.
Draco smise di scrivere, si chiese se una volta accontentata lo avrebbe lasciato in pace.
<<Draco>> mormorò a bassa voce portando lo sguardo sulla lavagna.
<<Come?>> domandò Luna, che evidentemente non aveva sentito.
<<Mi chiamo Draco Malfoy>> sbuffò lui.
Lei non disse niente,"un bene" pensò.
Finalmente avrebbe potuto seguire la lezione senza interruzioni, ma non fu così.
<<Draco...scusa, ma ti sei accorto che gli appunti che stai prendendo non riguardano affatto la lezione?>> rivelò Luna, alzando di poco la testa per vedere la pergamena.
Draco sgranò gli occhi, come si era permessa di leggere?
Indignato abbassò subito lo sguardo e lesse a mente le poche righe che aveva scritto:

"Il veleno Ghiacciante si prepara con due tazze di tè e un intero libro di Incantesimi. I duelli sono i miei preferiti perché si usano i gufi per Trasfigurare le bacchette in matite. Divinazione fa schifo perché la professoressa usa le piante carnivore per mostrarci come si vola. La pozione Anti Mal di Testa ha due ingredienti principali: un Bolide e un gatto. I Goblin hanno creato molte rivolte perché erano a corto di ampolle e"

Aveva ragione, non sapeva nemmeno lui per quale motivo avesse scritto quelle cose.
"Questo non cambia niente...non doveva leggere. Si doveva fare gli affare suoi" pensò lui ancora più indignato.
Senza ribattere alzò la mano ed attirò l'attenzione del professor Lumacorno:<<Si?>> gli chiese.
<<Professore lei mi disturba, posso cambiare posto?>>
Da dietro si udivano le risate soffocate dei Serpeverde. Draco si sentiva uno stupido, e soprattutto una crescente rabbia che gli pulsava nelle vene.
<<Emh...Lovegood hai qualcosa da obiettare?>> disse il professore a Luna con tranquillità.
<<No professore...non c'è alcun problema>> affermò lei con innocenza.
<<Bene...allora, ragazzo prendi una sedia e sistemati al tavolo assieme a Goyle e..>>
<<Zabini... Blaise Zabini>> precisò Blaise.
<<Esatto>> concluse il professore.
Draco mise in fretta le sue cose nella borsa e fece per andarsene.
<<Bella chiacchierata!>> esclamò Luna di rimando sfoggiando un altro sorriso.
Lui le scoccò uno sguardo seccato, però non le disse niente, non riusciva a capire perché lei sorridesse.
Prese una sedia e passò la lezione in silenzio, tranne per le battutine che Blaise e l'altro gli rifilavano di tanto in tanto.
...(continua)

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