Haku Kobayashi (1)

È un bella mattinata a Mystery Spell, ho appena finito di prepararmi per andare all'università, scendo al piano di sotto e saluto i tre fratelli Bartholy, soffermandomi su Peter, il mio ragazzo.

Gli do un dolce bacio che ricambia e poi mangio qualcosa per colazione.
Una volta finito, mi alzo e insieme a Peter andiamo all'università.

La giornata è soleggiata e gli uccellini cantano in cielo.
Stringo la mano del mio ragazzo che mi bacia i capelli.

"Sta sera ti va di vedere un film in camera tua?" chiede accarezzandomi la guancia.

"Certo, ma senza secondi fini." ridacchio.

"Magari sì..." mi fa un sorrisetto malizioso che ricambio, non vedo l'ora!!

Arriviamo all'università e attraversiamo il cortile, una volta dentro io e Peter ci separiamo, abbiamo corsi diversi.

Vado verso l'aula di fisica e mi siedo all'ultimo posto.
Non ascolto molto durante la prima parte della lezione, scarabocchio parole a caso su un foglio e guardo le persone presenti nella stanza.
Ne manca una...
La porta si spalanca.

"Kobayashi!" strilla il professore.
Haku Kobayashi è appena entrato nell'aula.

"Sei di nuovo in ritardo!" continua l'insegnante.

"Mi scusi davvero..." dice Haku individuando subito il posto vuoto accanto a me e occupandolo.
Sospira dalla frustrazione e mette i suoi quaderni e libri sul tavolo.

"Che mi sono perso?" mi chiede con un sussurro.

"Non lo so... Non stavo seguendo." confesso a bassa voce iniziando a ridere, lui mi sorride e poi guarda il professore.

"Anche oggi sono in ritardo..." sibila stringendo i pugni.

"Ma perché? Non ti sei svegliato?" chiedo.

"Ho dormito molto tardi ieri..." risponde lui.

"Oh... Beh non hai molti buoni motivi per venire qui vero?" chiedo ridendo, lui non risponde subito, si limita a osservarmi.

"Uno c'è..." sorride dolcemente e mi accarezza la guancia con due dita facendomi arrossire.

"Oggi sei ancora più bella del solito, Miki. Che hai fatto?" chiede avvicinandosi.

"Niente..." rispondo imbarazzata.

"I tuoi occhi brillano!... Notte romantica?" chiede poi guardando verso la lavagna.

"No...!" rispondo rossa e guardando il profilo perfetto di questo ragazzo.
I suoi occhi a mandorla ritornano suoi miei.

"Certo come no... Te lo si legge in faccia!" sbuffa, la campanella suona e tutti se ne vanno.

"Che problema ci sarebbe? Io e Peter stiamo insieme... È ovvio che facciamo certe cose!" dico prendendo i miei libri e andando verso la porta, siamo rimasti solo noi.
Haku afferra il mio polso e mi trascina indietro.

"Invece un problema c'è!" dice facendomi indietreggiare fino al tavolo.

"Cosa?" chiedo confusa, lui si mette davanti a me e posa le mani accanto alle mie, bloccandomi totalmente.
Il suo viso sfiora il mio e i miei occhi si immergono nei suoi.

"Haku..." mi sento quasi ipnotizzata. Lui si preme di più e le sue labbra arrivano a un soffio dalle mie.

"In Giappone abbiamo dei canoni ben precisi..." sussurra.

"Ci piacciono le ragazze basse, carine... E con occhi enormi e lucenti..." continua guardando le mie iridi verdognole.
Posa le mani sui miei fianchi.

"Non c'è una cosa di te che non mi attiri..." prosegue, le mie guance si tingono di rosso e distolgo lo sguardo.
Lui sorride e afferra il mio mento per riprendere il contatto visivo.

"Miki... Adesso io ti bacerò... E tu non potrai farci niente..." sancisce, non riesco a capire perché non lo respingo, sono completamente sotto il suo potere.

Infila un ginocchio tra le mie cosce per separarle e farmi sentire ancora più in trappola.
I nostri visi sono quasi a contatto, le punte dei nostri nasi si sfiorano delicatamente.

Quando sento le nostre labbra a qualche millimetro di distanza, chiudo gli occhi, per godere di più di questo momento proibito...
Sono attimi infiniti quelli che precedono il nostro bacio.

Le sue labbra si schiantano sulle mie, sono così calde e morbide, istintivamente alzo le mani dal tavolo con l'intento di abbracciarlo, ma lui le afferra e le spinge con più forza contro il banco, sono completamente bloccata.
Sento i suoi denti stringere il mio labbro inferiore e tirarlo possessivamente.

"Mhh..." gemo staccandomi per un secondo dalle sue labbra, ma immediatamente lui ritorna a baciarmi.

Adoro tutto di questo scambio, la sua bocca è divina e la forza che imprime sul dorso delle mie mani per bloccarmi rende il tutto più eccitante.

Dopo qualche minuto devo staccarmi per riprendere fiato, vedo Haku ansimante che mi fissa.
Stranamente non penso a Peter, penso solo a quanto voglio continuare a baciare questo ragazzo!

Facendo un piccolo salto mi siedo sul tavolo e allargo le cosce, noto subito che il suo sguardo si perde a contemplare le mie mutandine.

Con le mani lo attiro a me e circondo il suo corpo con le gambe, lui non sembra a disagio, anzi, sembra essere il ragazzo più felice al mondo.
Accarezza i miei capelli e mi sorride dolcemente, anche se sono seduta sul tavolo sono comunque più bassa di lui...

Afferra il mio viso e spinge nuovamente le sue labbra sulle mie, avvolgo le braccia al suo collo e mi stringo a lui.

A migliorare questo momento arriva la lingua di Haku, accarezza le mie labbra e poi tintinna sui miei dentini per richiedere un accesso più intimo alla mia bocca.
Acconsento senza pensarci due volte e lascio che le nostre lingue danzino fra loro, in un ballo lussurioso e sensuale.

Stringo di più Haku a me e faccio scontrare il mio piccolo seno contro i suoi pettorali definiti.
Sento un piccolo sospiro di piacere abbandonare le sue labbra.

Mi stacco un attimo e contemplo questo ragazzo stupendo, i suoi occhi a mandorla sono diversi, sembrano languidi di desiderio.
Vuole andare avanti, lo capisco anche dalla protuberanza nei suoi pantaloni.
Abbasso il volto e osservo i suoi jeans.
Haku segue il mio sguardo e ridacchia.

"Wow... Non ero mai diventato duro per un bacio... Evidentemente mi piaci più di quanto immaginassi." dice accarezzando il mio viso e dandomi un bacio sulla fronte.

"Vuoi andare avanti?" chiedo fissando le sue iridi castane.

"Se tu me lo permetti." dice stringendo dolcemente le mie mani.

"Certo che te lo permetto." dico strofinando il nasino contro il suo.

"E... E Peter?" chiede un po' imbarazzato.

"Non pensare a lui..." afferro la sua mano e la porto sul mio petto.

"Pensa a me adesso." sento che stringe istintivamente il mio seno sinistro.

"Se me lo chiedi così..." un sorrisetto malizioso compare sul suo viso.

Riprende a baciarmi con foga mentre mi leva il maglioncino rosso della divisa e sbottona la camicetta bianca.

Io afferro la sua cravatta e la getto a terra, mentre levo il suo maglione.
Riprende a baciarmi mentre accarezza il mio reggiseno.
Io sbottono la sua camicia e la lascio cadere a terra.
Si stacca dalle mie labbra e fa un passo indietro per guardarmi meglio.

"Sei stupenda..." ammette fissando il mio seno e le mie mutandine.

"Anche tu..." ammetto guardando i suoi addominali e la sua erezione che spinge nei pantaloni.
Ritorna da me e inizia a baciare il mio collo.

"Mh... Haku..." gemo, lui solleva la testa e mi guarda.

"Dimmi piccola..." sussurra dolcemente, io lo guardo con occhi lucidi.

"Stiamo per fare sesso in un'aula vuota." dico, lui ridacchia.

"No, almeno io con te farò del dolce amore, poi non so tu..." dice abbracciandomi e baciando nuovamente la mia fronte.

"Haku... Tu...?" chiedo confusa.

"Dal primo momento che ti ho vista..." sussurra in risposta.

"Ma adesso non parliamone, voglio dimostrarti ciò che provo per te." aggiunge levandosi la cintura e lasciandola cadere a terra, annuisco sorridendo e guardando questo bellissimo ragazzo che si è completamente innamorato di me.

Sbottona i suoi pantaloni e si abbassa i boxer, rivelando la sua virilità completamente eretta e di dimensioni notevoli.

"Vedi cosa mi fai?" chiede ridendo e passando il pollice sulla cappella per stimolare ancora di più la sua erezione.

"Io... Io non pensavo..." arrossisco.

"Sai quanto mi fa soffrire il pensiero che Peter possa averti sempre nel suo letto?!... Ma adesso, sono io che ti avrò." dice avvicinandosi a me e dandomi un piccolo bacio sulle labbra.

"Ci stai piccola?" chiede accarezzando la mia intimità da sopra le mutandine.

"Sì...!" gemo completamente travolta dai desideri carnali.
Haku mi stringe in un dolce abbraccio e sposta di lato le mie mutandine, per poi infilare la sua virilità di marmo dentro di me.

"Ahhhh!!!" gemo nascondendo il viso sul suo collo.

"No... Piccola, baciami..." dice afferando il mio viso e baciandomi con puro amore.

Inizio a piangere dalla commozione, mi sento amata in un modo quasi irreale.
Questo bacio sta sigillando l'amore proibito che proviamo l'uno per l'altra.

Haku mordicchia le mie labbra e si spinge di più dentro di me.
Soffoco i gemiti sulle sue labbra, non è qualcosa di carnale, ma qualcosa di spirituale raggiungibile solo attraverso l'unione dei corpi.

Haku si spinge di più e accarezza il mio clitoride con le dita, portando il mio piacere al culmine.
Lo abbraccio forte e poggio la testa sulla sua spalla, istintivamente guardo a sinistra e vedo che non siamo soli nella stanza...
Un frammento d'anima è lì a fissarci mentre ci amiamo...

"Haku..." stringo il mio amante.

"Ti sto facendo male?" chiede con un sussurro strozzato da dei gemiti.

"No... Ma... Guarda..." dico ammiccando verso il fantasma, lui si volta e lo vede.
Ferma le sue spinte.

"Che facciamo?" chiedo arrossendo.

"Non capisco se sia interessato a noi..." risponde stringendomi a sé, il fantasma fissa il vuoto.

"Haku forse è meglio smetterla..." dico guardandolo con occhi lucidi.

"Ma stavamo per concludere..." mi ricorda accarezzandomi la guancia.

"Sì ma se quello..." mi volto verso il fantasma che con mia grande sorpresa è sparito.

"Ma..." balbetto.

"Visto? Forza, faremo meglio a venire in fretta." dice baciandomi dolcemente la guancia.
Sto per ribattere quando comincia a muoversi più velocemente dentro di me.

"Ahh! Haku!" gemo stringendo la sua schiena e infilzando la sua pelle con le unghie.

"Mhhh! Gattina arrabbiata!" ridacchia per poi continuare a baciarmi e a spingersi dentro di me.
Ormai l'orgasmo è sul punto di esplodere e con altri piccoli tocchi al mio clitoride Haku mi fa venire.

"Ahhhhhh!!!" per non gridare mordo la sua spalla.

Dopo poco il suo amore per me esplode e il suo liquido caldo impregna il mio intero essere.
Entrambi in preda agli spasmi ci abbracciamo e stringiamo.

Abbiamo bisogno di alcuni minuti per riprenderci.
Quando Haku esce da me, con il dito prende un po' del nostro amore e lo porta alle mie labbra, io lo assaggio.

"Squisito..." ammetto imbarazzata, lo assaggia lui.

"Delizioso come te..." ammette dandomi un bacio languido.
Ci rivestiamo in fretta e io cerco di sistemarmi i capelli.

"Sono un disastro..." ammetto guardando il mio riflesso nel telefono.

"Sei bellissima... E poi sapere che i tuoi capelli sono scompigliati a causa mia mi eccita ancora di più!" dice baciando la mia fronte.

"Oh Haku!" arrossisco e lo abbraccio dolcemente, usciamo dall'aula, i corridoi sono vuoti e camminiamo molto vicini.

"Adesso che farai?" mi chiede.

"Mh?" chiedo confusa.

"Con Peter..." spiega sospirando, come se pensasse che Peter venga prima di lui.
Io deglutisco e guardo davanti.

"Lo lascerò..." ammetto.

"Cosa?" chiede lui.

"Haku... Con te mi sono sentita amata come non lo ero mai stata!" dico arrossendo e fermandomi, lui mi accarezza dolcemente le guance.

"Porto solo guai..." sussurra.

"Non mi importa! Voglio te!" dico con occhi lucidi.

"Oh piccola..." bacia nuovamente la mia fronte.

"Sei davvero dolcissima..." mi poggio contro un armadietto e lui mi blocca delicatamente per poi baciarmi, senza accertarsi che il corridoio fosse vuoto...
Infatti...

"Hey!!!!! Che diavolo state facendo?!!!!" ...

Peter...

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