Daryl Ortega (1)

Sospiro pesantemente mentre poggio la schiena nuda contro la parete gelida dell'ascensore, odio questo posto...

Continuo a guardare il mio riflesso, non avrei mai pensato di cadere tanto in basso; il vestito blu che porto mi copre a mala pena, le cosce sono visibili, così come il mio seno e la mia schiena.

Non era questa la vita che avrei dovuto scegliere, un mondo maschilista e illusorio, dove il piacere carnale ha il sopravvento.
Un mondo fatto di attimi sfuggenti e non duraturi... Un mondo falso!

"Hey bambola... Che hai?" una mano si posa sulla mia spalla nuda e mi fa sobbalzare.

"Sei sovrappensiero..." continua.

Mi volto verso il mio capo, un bellissimo ragazzo italiano, vestito con un abito bianco immacolato e i capelli castani raccolti in un codino.

"Niente, Giorgio..." rispondo arrossendo, lui scende con le dita sulla mia schiena.

"Non dirmi bugie... Ti conosco piccola monella..." sussurra al mio orecchio.

Decido di stare al gioco per riuscire a liberarmi.
Inizio a ridacchiare.

"Ahaha, mi fai il solletico." sorrido cercando di essere il più naturale possibile.

"Ecco, sorridi, mi piacciono i tuoi dentini." mi pizzica la guancia e i nostri occhi si incontrano.

Siamo soli nell'ascensore e mancano alcuni piani prima di arrivare.
Dopo un attimo che sembra infinito, vengo sbattuta al muro.

"Ah!!!" gemo quasi divertita.

Le labbra di Giorgio si fondono con le mie in un bacio violento e rude. Afferra la mia gamba e ci avvolge il suo fianco.
Sento le nostre intimità, ancora coperte dai vestiti, a contatto, il che mi fa arrossire.

Non stiamo insieme, lui è il mio capo, ma abbiamo avuto alcuni rapporti...
Il suo sesso è potente e voglioso, e ci sa davvero fare con le ragazze...!

Si stacca dalle mie labbra e passa al mio collo, ma prima di poter fare qualunque cosa, sentiamo il segnale dell'ascensore, siamo arrivati.
Si stacca da me e io gemo dalla disapprovazione.

"Non preoccuparti bambola..." si lecca le labbra.

Io cerco di sistemare il mio vestito e i miei capelli quasi del tutto scompigliati.
Usciamo dall'ascensore e ci ritroviamo nel cuore del casinò.

La gente è intenta a giocare e a sprecare i soldi in questo postaccio.
È un affare sporco! Si guadagna dall'ossessione delle persone ed è una cosa spregevole!

Mi guardo intorno, le mie colleghe sono già a lavoro.
Ma Giorgio non mi permette di fare i loro compiti, loro si occupano di distrarre i giocatori mostrando un po' di pelle di troppo, ma io ho un altro talento.

"Miki, il tuo obbiettivo oggi è quel ragazzo lì." indica un ragazzo seduto a un tavolo che gioca a Poker, indossa dei un completo bianco e una camicia nera, ma a causa del caldo, la giacca e il cappello bianchi sono accanto a lui sul tavolo.

"Chi è?" chiedo osservandolo.

"Daryl Ortega. Portoricano, truffatore, mi ha incastrato molte volte." dice Giorgio, spalanco gli occhi, è quasi impossibile fregare il mio capo! Questo tipo deve essere tosto almeno quanto è carino!

"Okay, cosa vuoi che faccia?" chiedo continuando a fissare questo Daryl.

"Voglio che la posta in gioco si alzi e che poi perda all'ultimo." ordina con un sussurro.

"Perfetto." faccio per andare ma lui mi afferra il polso e mi riporta da sé.

"Quando hai finito porta le tue cosce da me, abbiamo una faccenda in sospeso." dice accarezzando i miei glutei quasi del tutto scoperti. Fremo e ridacchio.

"Sarà fatto!" gli do un bacino sulla guancia e poi mi avvicino con disinvoltura al tavolo.

Il ragazzo sta giocando e aspetto che finisca la partita.
Lo osservo attentamente e studio tutte le sue mosse.
Rischia parecchio e ha una tattica ben precisa, ma non sarà un problema.

Appena batte l'avversario vedo che afferra una delle mie colleghe che gli sta accanto e la bacia selvaggiamente.
Lei arrossisce e la sua temperatura si alza alle stelle.

"Sei carina, dopo dammi il tuo numero." le dice dandole una pacca sul fondoschiena scoperto.

Faccio roteare gli occhi e mi sporgo sul tavolo facendo in modo che la mia piccola scollatura adempia al suo lavoro.

"Mh..." mi lecco le labbra attirando la sua attenzione.

"Wow... E tu chi sei?" chiede fissando il mio seno.

"Non ha importanza... Ti va di giocare?" chiedo mordendomi il labbro.
Vedo un sorrisetto formarsi sul suo viso.

"Oh certo che mi va..." divora il mio corpo con uno sguardo di fuoco.
Mi siedo di fronte a lui.

"Che? Vuoi giocare a Poker?!" chiede sconvolto e deluso. Ridacchio coprendomi la bocca con la mano.

"Se vinci tu andiamo dove voi, se no... Perderai questo..." dico afferrando un mio seno con la mano e stringendolo con forza.
Il sorriso sul volto di Daryl si espande.

"Ottengo sempre quello che voglio." dice avvicinandosi.

"Beh... Anche io." dico mordendomi le labbra.

"Wow... Permettimi di presentarmi prima, sono Daryl Ortega." dice prendendo la mia mano per baciarla.

"Miki Shine." mi presento e poi ritiro la mano.

Iniziamo la partita, ho fatto come mi ha chiesto Giorgio, l'ho fatto vincere ai primi round per fargli accumulare denaro.
Ora siamo all'ultima partita, so esattamente le carte che ha, riesco a contarle ed è per questo che Giorgio non vuole perdermi!
Prima di fare l'ultima puntata mi guarda e mi prende la mano libera.

"Se vinco io... Tu verrai via con me, se vinci tu... Potrai rimanere in questo postaccio a lavorare per quel verme." dice, spalanco gli occhi, mi ha scoperta!

"Che stai dicendo?!" chiedo accigliandomi.

"Non ho mai giocato con una ragazza così brava... E sapevo che in questo casinò c'era una ragazza che era davvero abile..." dice guardandosi intorno.

"Senti io non so di cosa stai parlando..." allontano la mano. Il viso di Daryl non è più arrogante, anzi, sembra quasi dolce.

"Non sono stupido... Vieni via con me..." dice riprendendo la mia mano.

"E come faccio con Giorgio?!" chiedo guardandomi intorno.

"Vedrai che non se ne accorgerà..." dice, io scoppio a ridere.

"Ahaha! Certo! Giorgio mi vuole stasera nel suo letto! Penso che si accorgerà della mia assenza!" dico.

"Ti voglio anche io nel mio letto!" dice Daryl.

"Ora butta quelle carte e lascia questo posto!" dice accigliandosi.

Non ho mai tradito Giorgio, gli sono sempre stata fedele... Eppure questo ragazzo ha qualcosa di persuasivo...
Deglutisco a vuoto e sbaglio di proposito nel cambiare le mie carte vincenti.
Lascio che sia lui il campione e una volta intascato il denaro mi prende per mano.

"Presto!" corre fuori con me alle calcagna.
Rido come una matta e finiamo nel parcheggio.

"La mia macchina è di qua!" dice indicando una Lamborghini Aventador.

"Wow!" ammetto avvicinandomi.
"Lo so, è bellissima ma ora non abbiamo tempo!" dice salendo a bordo.
Afferro la maniglia della portiera ma esito ad aprirla.

"Forza, sali!" dice, io guardo dietro di me, le luci del casinò dove lavoro mi attirano.

"Miki!!" mi richiama lui.
Io sospiro e faccio il giro arrivando alla portiera del guidatore, la apro e afferro il viso di Daryl.

"Mi dispiace..." sussurro prima di baciarlo.
Lui d'impulso afferra il mio viso e mi attira dentro la macchina.

Finisco a cavalcioni sopra le sue cosce, sento le sue mani dappertutto!
Mi bacia languidamente e afferra i miei fianchi con forza.
In un attimo ci ritroviamo uniti...
Sto facendo sesso con uno sconosciuto nel parcheggio del casinò dove lavoro.

"Ahh!!!" mi inarco.

Daryl non parla, ansima e basta, a ogni sua spinta.
Inizio a cavalcarlo con sempre più forza fino a che il desiderio esplode per entrambi.

"Ahhhh!!!" strillo dal piacere mentre lui morde la mia spalla.

Lo abbraccio forte e ansimo al suo orecchio quando tutto finisce.
Ci guardiamo, esausti e soddisfatti.
Accarezzo la sua guancia e lo bacio ancora una volta.
Poi scendo dalle sue cosce e esco dalla macchina.

"Dove vai?!" chiede quasi furioso.
Io mi volto verso di lui.

"Ci sentiamo... Daryl Ortega..." dico mandandogli un bacio e incamminandomi con le gambe dolenti verso il casinò.

Sento Daryl imprecare vivamente e mettere poi in moto la sua auto.
Arrivo all'ingresso e mi volto a guardare la Lamborghini che sfreccia nella strada.

"Tornerai qui... Daryl Ortega!"

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