CAPITOLO 12: SEGUI QUELLA GALLINA

Il piccolo Charlie marciava e fischiettava una canzoncina, seguito a ruota da Steve, Mirko e Bob.
Era da circa tre ore che camminavano senza sosta e per qualche istante Steve temette che la gallina non sapesse dove andare. Infatti essa spesso si fermava a guardarsi intorno, a volte cambiava totalmente direzione e così via...

Mirko: Sicuro di sapere dove stiamo andando? Ti vedo un po' disorientato.

Charlie: Certo che lo so, tu non preoccuparti! Follow me!

Il gruppo continuò a camminare, attraversando vaste pianure, oscuri boschi, profondi canyon, fiumi, montagne, caldi deserti...
Ad un certo punto Charlie si fermò e si guardò intorno, poi fece dietrofront per controllare la mappa, in seguito riprese a marciare.

Steve: Camminiamo da ore! È ancora lontano il portale?

Charlie: S-sì... credo ci vorrano giorni di cammino... purtroppo è questo il duro prezzo da pagare per salvare il mondo.

Mirko e Steve certe volte dubitavano della gallina, mentre altre volte invece temevano di essersi persi.
Calò la notte e il gruppo si accampò presso una pianura, Steve costruì una piccola casetta con le assi di legno che aveva preso da casa, mentre Charlie accese un falò.
Non avevano nè carbone nè una fornace per cuocere la carne, così si accontentarono di qualche mela e carota, mentre Bob mangiava di gusto la carne marcia degli Zombie. Dopo l'attacco del Wither pochissimi oggetti riuscirono a sopravvivere e in quel momento i ragazzi per difendersi potevano solo contare su due spade di legno e un arco con un unica freccia, senza nessuna armatura. Steve ebbe l'impressione di essere tornato indietro nel tempo: cibo crudo, attrezzature in legno, erano alla mercè di Creeper, Scheletri, Slime e chi più ne ha più ne metta... inoltre la loro abitazione era una capanna da quattro smeraldi.
Charlie iniziò a beccare il mangime e iniziò a fare coccodè, Steve e Mirko lo fissavano.

Charlie: Ops... scusate, a volte non posso trattanermi... è il mio lato animale!

Steve: Ok... Mirko, ricordi quell'Enderman?

Mirko: Come non farlo. Ci ha aiutati, ma non capisco il perchè.

Charlie: Forse era un mostro buono, ma non credo esistano ancora.

Steve: Però bisogna ricordare che un Enderman non attacca a meno che non lo guardiamo negli occhi.

Mirko: La faccenda è strana.

Bob: Baaauuu!

Il latrato di Bob sembrava quasi uno sbadiglio, era ora di andare a dormire.

Il giorno dopo il gruppo si mise in marcia, viaggiando fino a mezzogiorno, e si fermarono presso una caverna per raccogliere del carbone e craftare una fornace. Steve utilizzò quattro assi di legno è creò un tavolo da lavoro, con il quale riuscì a craftare una fornace, in seguito presero il carbone trovato nella grotta e iniziarono a cuocere la carne, tranne il pollo o Charlie sarebbe svenuto.
In seguito continuarono a camminare, quando la gallina si fermò per qualche istante, poi iniziò a correre.

Charlie: Lo sento, è vicino!

Urlò mentre correva come un matto e il gruppo a stento riusciva a stargli dietro.
Charlie si fermò a fissare una grotta che portava in profondità, secondo lui in fondo a tutto si trovava il portale dell'End.
Sarebbe stata dura arrivare lì in fondo, così i due fratelli craftarono due spade con il poco ferro che avevano raccolto nella grotta precedente, infine presero dalle tasche il libro magico e incantarono le due armi, rendendole in grado di infliggere un danno maggiore e di ottenere più oggetti dai mob uccisi. Prepararono inoltre cibo per sopravvivere e, sopratutto, craftarono un bel po' di torce.
Il gruppo si avventurò nella grotta, scendendo sempre più in profondità, mentre Steve illuminava il tragitto. Charlie, in alcuni momenti, era certo di sapere dove andare, in altri momenti sembrava disorientato: forse era tutto quel buio a confonderlo. Purtroppo non è mai una buona idea avventurarsi in grotte buie, infatti i mostri non tardarono ad attaccare i quattro amici, i quali fortunatamente sapevano difendersi.
Nel frattempo un Ragno delle Caverne, assieme ai suoi simili, osservava il gruppo.

Ragno delle Caverne1: Eccolo qui! Lui è l'umano che ha ucciso nostro padre.

Ragno delle Caverne3: Bene per noi, male per lui!!

Ragno delle Caverne2: Morirá avvelenato!!

Re Ragno: Finitela! Dobbiamo seguire il mio piano e attaccare di tanto in tanto! Qando crederanno di essere in salvo... saranno in trappola!!!

Charlie indicó una parete e Mirko si avvicinò con il piccone in pietra iniziando a rompere i blocchi, rivelando così un passaggio.
Il pollo si addentrò per primo, seguito dagli altri. Sembrava un vero e proprio labirinto, inoltre il posto era pieno di ragni velenosi.
Charlie nel mentre proseguiva fiero di sé, in verità fino a qualche ora fa non aveva la minima idea di dove si trovasse il portale, l'aveva scordato. Per sua fortuna il suo istinto lo avvertiva se erano vicini o no, e in quel momento sentiva che mancava poco. Finalmente arrivarono in una stanza illuminata, in fondo ad essa si trovava il portale in tutta la sua magnificenza. Steve e Mirko esultarono e si avvicinarono ad esso, pronti ad oltrepassarlo, ma quando si affacciarono videro che non era attivo, inoltre c'era un cartello...

"TROLL"

In quel momento il portale cadde a pezzi e l'entrata della stanza si chiuse, era una trappola: Re Ragno aveva posizionato un portale finto in modo da poter catturare i figli di Notch.
Il gruppo rimase lì rinchiuso per ore, i loro picconi non avrebbero retto per un tunnel verso la superficie e, come se ciò non bastasse, le scorte di cibo terminarono ben presto.

Mirko: Una trappola! Tu saresti la guida? Ho dei dubbi.

Charlie: Il portale fasullo ha disorientato il mio istinto, per questo ero confuso. Ora so perfettamente dov'è il portale, quello vero.

Mirko: Ma ora siamo in trappola... e io ho fame.

Mirko guardò Charlie e gli puntò contro la spada, ma Steve lo fermò appena in tempo. In quel momento Re Ragno fece il suo ingresso nella stanza.

Re Ragno: Bene bene, carne fresca!

Steve: Dipende, non ho mai provato la carne di ragno.

I ragazzi prontamente sguainarono le spade, ma Re Ragno li bloccò in dei bozzoli di ragnatela, stessa cosa con Bob e Charlie. L'aracnide stava per attaccarli, quando improvvisamente cadde a terra, la sua schiena sanguinava a causa di un colpo di freccia. Steve capì che qualcuno li aveva salvati, ma chi?
Ben presto però il ragazzo, nell'oscurita, intravise delle figure che si avvicinavano.

INDOVINATE UN PO'...
SPAZIO AUTORE (e chi se lo aspettava)

Eccoci con l'ennesimo spazio autore.
Volevo ringraziarvi tutti e ho deciso di proporvi una sfida pazza: se questa storia raggiungerá le 1000 visualizzazioni e i 50 like, scriverò un altro libro "HEROBRINE: LA PAURA NON HA OCCHI"
Ditemi cosa ne pensate quì nei commenti.

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