CAPITOLO 1: CATAPULTATO IN UN MONDO ASSURDO!

Diario di Steve - 10 Maggio 2009

Quanto tempo sarà passato da quando sono quà sotto? Ore, o addirittura giorni? Ciò che ricordo è di essermi risvegliato in una prateria, circondato da strane creature, e sono quindi scappato per poi rintanarmi sotto terra in attesa di un piano migliore. Ora eccomi quì a scrivere questa pagina di diario, l'unico oggetto che ho trovato nelle mie tasche... sì nelle tasche, come se potessero contenere molta più roba di quanto si possa credere... strano!
Forse la risposta a ciò esiste, ma temo sia andata persa assieme alla mia memoria... così offuscata! Riesco a ricordare solo poche cose purtroppo: la morte dei miei genitori, il paese raso al suolo... poi basta, ma so che c'è dell'altro!
Sento rumori intanto, gemiti di creature demoniache, passi nelle vicinanze come se stessero fiutando la mia presenza. Credo che queste saranno le mie ultime parole poiché temo che morirò questa notte stessa, alla mercè di quelle creature orripilanti! Cosa posso fare? Sono intrappolato in un mondo sconosciuto e tutto è fatto a cubi! Ho paura... paura di morire in un mondo chiamato Minecraft!

Steve sospirò e chiuse il diario, posandolo in tasca, per poi appoggiare un orecchio sul blocco di terra sopra di lui, non udendo alcun suono. Scavò allora verso l'alto a mani nude, appena il blocco fu rimosso una luce accecante lo travolse, era giorno e i mostri lì fuori stavano morendo bruciati. Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo e si arrampicò per uscire completamente allo scoperto, sporco di terra ma almeno ancora vivo. Si asciugò la fronte sudata e si guardò intorno notando gli ultimi mostri che morivano, i cui corpi stranamente non rimanevano al suolo ma scomparivano in una sorta di nube biancastra.

Steve: Che mondo è mai questo?

Pensò mentre iniziò ad incamminarsi, neanche lui sapeva dove, ma ritenne che qualsiasi cosa sarebbe stata meglio che stare lì fermo a far nulla. Continuò quindi a camminare fino a che il Sole non fu ben alto in cielo, passando per fitte foreste, colline e ripidi canyon, vagando per molto tempo senza incontrare alcun segno di civiltà. Dopo ore di cammino arrivò nell'ennesima foresta ed iniziò a sentirsi affamato, ma non c'era nulla con cui sfamarsi e la stanchezza prendeva il sopravvento, tanto che per la rabbia iniziò a prendere a pugni una delle querce, quando improvvisamente si ritrovò con un blocco di legno in mano.

Steve: Cosa? D-da dove è sbucato?

Sì chiese e notò che dal tronco della quercia mancava un cubo, proprio quello che aveva in mano.

Steve: Guarda tu che stranezza...

Steve osservò per bene il blocco e provò a rimetterlo dov'era, scoprendo quindi di poter piazzare e rompere tutti i blocchi intorno a sè. Decise allora di raccogliere altra legna, magari poteva usarla per creare del materiale con cui costruire un rifugio dalle creature notturne. Iniziò quindi ad abbattere alcuni alberi, collezionandone i blocchi nella sua tasca "magica", ma il processo era veramente troppo lento senza un'ascia ed inoltre iniziarono a fargli male le mani.

Steve: Ok, ragionamo, se posso distruggere sarò anche in grado di costruire qualcosa! Forse se lavoro un po' di legna...

Steve prese alcuni blocchi di legno dalle tasche, con sua sorpresa gli bastò chiudere il palmo della mano per lavorarli, ricavando così da ognuno ben quattro assi di quercia.
Era sbalordito, ma al contempo fu una buona notizia sapere di poter lavorare così velocemente, non si pose domande e provò a creare dei bastoni da usare come manico per gli attrezzi. Prese allora alcune assi e, sempre come prima, riuscì a ricavare ciò che gli serviva.

Steve: Formidabile! Temo però mi servirà più spazio per creare degli utensili.

Detto ciò prese quattro assi e provò ad unirle, creando così un banco su cui poter lavorare. Aveva quindi capito che per creare gli oggetti che voleva bastava disporre i materiali in una combinazione precisa, Steve decise di andare per logica. Mise sul banco due bastoni in verticale e sopra di essi, a formare una sorta di T, tre assi di legno.
Il risultato fu un piccone di tale materiale, che Steve impugnò soddisfatto, era tutto così nuovo per lui, ma al contempo sentiva un certo senso di familiarità.
In seguito diede un rapido sguardo al cielo, doveva muoversi dato il Sole tra qualche ora sarebbe tramontato, così fabbricò un'ascia, una pala e perfino una spada, per il momento si sarebbe dovuto accontentare di attrezzi di legno.
Steve mise in tasca tutto il materiale, impugnò la sua arma e partì alla ricerca di un po' di cibo, nel frattempo ne approfittò per raccogliere della pietra lì intorno grazie al piccone.
Si addentrò poi nel boschetto, poco più in là c'era un maiale che vagava vicino ad un lago, Steve si avvicinò pian piano e pronto ad attaccare.

Steve: Bene, carne fresca!

Esclamò affamato mentre si gettò sul maiale colpendolo con la spada finché questi non cadde a terra e scomparve anche lui in una nube di fumo, ciò che rimase furono tre costolette che il ragazzo raccolse e posò in tasca, stava morendo di fame e doveva cuocere la carne al più presto. Prese il suo tavolo da lavoro e su di esso provò a disporre il pietrisco, riuscì a craftare una sorta di forno che usò per cuocere il cibo alimentandolo con un po' di legna.
Una volta che tutto fu cotto, si mise a sedere godendosi il suo pasto, riacquistando le forze, decidendo in seguito di procurarsi dell'altro cibo uccidendo alcuni animali che aveva incontrato lì vicino. La notte era sempre più vicina e Steve sapeva bene che sarebbe stato vulnerabile ai mostri, così tramite il banco da lavoro si fabbricò un'armatura con la pelle ottenuta dalle mucche, impugnò la spada di legno e si incamminò per sopravvivere ad un'altra nottata.

SPAZIO AUTORE

Ho deciso di scrivere una storia su Minecraft, preparatevi ad un'avventura epica!

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