(25) Nives.exe


Sonic's pov

Appena il gioco si avviò, mi accorsi subito che non era un gioco dei miei normali... Non dico che era strano perché non era pixelato (Sonic Adventure, '06, Generations...), ma era proprio realistico. Non era un gioco, era... un video. Come se stessimo guardando il tutto da una telecamera. Nessuno dei tasti funzionava, e ne avevo avuto la certezza dopo che Marine li aveva premuti tutti per gioco, bloccata subito da Blaze. Dopo un attimo un cui lo schermo puntava solo il cielo, si abbassò, dandoci una panoramica di una perfetta Emerald Hill in 3D. Stesi sull'erba, stavano Nives e Tails. Non si muovevano.

-Sono morti davvero?-

-Non lo so. L'unica ad essere ferita è la gatta...-

-Se questo gioco è come l'altro, non hanno comunque nessuna chance.-

-Non è come l'altro... Non vedi che questo non è un gioco!-

Tagliò corto Karol, percorsa da brividi. Fiona provò a premere di nuovo i tasti. Nulla di nulla.

-Non può essere vero... Non possono essere morti così!-

Sbottò Knuckles, le nocche strette. Era ovvio che era teso, come lo ero io d'altronde. Gli altri avevano già visto questo famigerato gioco, ma io, lui e quella civetta che non aveva smesso di battere i denti da quando il gioco si era acceso non avevamo idea di cosa aspettarci. Ed io avevo paura. Mi seccava ammetterlo, ma dopo aver visto quel demone all'azione... Fu in quel momento che successe qualcosa: Tails si tirò su lentamente, lamentandosi. Tirai un lungo sospiro di sollievo. Anche gli altri festeggiarono.

-Sta bene!-

La volpe posò subito il suo sguardo sulla gatta e si buttò su di lei urlando:

-Nives? Nives? Nives, ti prego rispondi...-

Cominciò a scuoterla prima piano e poi via via più forte. Glielo leggevo in faccia che era spaventato... Prima che potessi fare qualcosa per intervenire, però, anche la ragazza si svegliò.

-Che il Chaos sia lodato!-

Si lasciò scappare Ivonne, la mano premuta sul cuore. Questa Nives sembrò piuttosto confusa, mentre si stropicciava gli occhi bofonchiando:

-Tails... Ma che...-

All'improvviso, il suo viso si tramutò in una maschera di terrore.

-No, Tails! Che ci fai qui? Tu non dovresti essere qui! Come hai fatto a...-

-Ti ho seguita! Qualcosa non va?-

La gatta si alzò di scatto, traballando presumibilmente per un capogiro, ed il mio amico la sorresse, decisamente preoccupato.

-Dovevo essere qui da sola! Perché mi hai...-

-Nives! Che sta succedendo? Perché così preoccupata?-

-NON DI NUOVO QUI!-

La voce di Exe mi ghiacciò il sangue nelle vene. Lo vidi apparire sullo schermo, un'espressione disgustata e stizzita impressa sul viso. Tails prese a tremare ed incavò la testa nelle spalle, mentre Nives digrignò i denti, muovendo le dita della mano come per sgranchirsele.

-Portali via di là!-

-La tastiera non funziona!-

Rebel ringhiò e si lasciò scappare:

-Dannazione!-

Il demone si guardava intorno, fluttuando a svariati metri da terra, quasi del tutto disinteressato ai due.

-Cielo azzurro, colline lussureggianti, torrenti floridi... Mi hai riportato qui!-

Fece, fissando gli occhi su Nives. Lei non sembrò scomporsi, ma il suo corpo suggeriva che era tesa.

-Non esattamente... Ma più o meno sì.-

-Sei davvero una Vessal! E come una Vessal, avrai il diritto di MORIRE qui dentro!-

-Può anche darsi... Ma tu non uscirai.-

-Ah no?-

Exe era lentamente atterrato a terra davanti alla gatta e Tails era talmente spaventato che si era nascosto dietro di lei.

-Sono uscito da questo gioco una volta. Posso farlo di nuovo.-

-Non credo proprio! L'ultima volta sei uscito grazie ad un passa-passa del gioco e della paura di chi ci giocava. Ma se siamo svegli ed il gioco è acceso ora qualcuno ci sta giocando e sono probabilmente i nostri amici! Sanno benissimo che devono distruggere questo disco e lo faranno!-

Il demone ascoltò tutto con un'espressione assorta, poi sorrise e disse:

-E voi due?-

Ci squadrammo tutti, terrorizzati.

-No, ragazzi, ha ragione Nives: dobbiamo farlo.-

-Te lo scordi! Io non lo farò!-

Oltre a Nanami e la civetta, anche gli altri presero a litigare, spaventati. Knuckles mi interpellò, ma io non risposi. Non sapevo cosa pensare... Da una parte, sì, quell'incubo sarebbe finito per sempre. Ma dall'altra... Avrei perso per sempre anche il mio migliore amico. Era per questo che Nives era così spaventata alla vista di Tails? Voleva essere l'unica ad immolarsi per fermare Exe? Che era saltato in mente a Tails di raggiungerla?

-Ma non importa! Troverò un altro modo per uscire, ma intanto...-

Scattò verso la volpe, che si trovò impreparata, ma per fortuna Nives lo coprì con la lama, che non sopportò il colpo e, finalmente, si frantumò, facendo piovere sull'erba una miriade di cristalli ghiacciati. I due presero a combattere corpo a corpo mentre Tails corse dietro una roccia, terrorizzato.

-Che cosa possiamo fare? Che cosa possiamo fare? CHE COSA POSSIAMO FARE?!-

Strillò Papyrus in preda al panico, scuotendo la sua ragazza per le spalle. Fiona prese le redini della situazione:

-Ok: voi con i poteri psichedelici...-

-Psichici.-

-QUELLO CHE È! Studiatevi un incantesimo per tirarli fuori!-

Rocky bloccò il riccio ed annuì, radunando Genkaku, Sans ed Ivonne. Io rimasi con gli occhi incollati sullo schermo: la gatta stava cercando di colpirlo da lontano con dei minuscoli proiettili ghiacciati (si vede che era proprio stanca), e quando aveva finito faceva un passo indietro per evitare gli affondi di Exe. Sentivo che solo un colpo e la ragazza sarebbe crollata.

-Secondo te, ci sentono?-

-Dubito fortemente...-

-Proviamo.-

Jet si schiarì la voce.

-NIVES! ATTENTA DIETRO!-

La gatta riuscì a schivare il colpo, ma nulla ci diceva che fosse per l'avvertimento.

-Tails. Parliamo con Tails.-

-Io avrei un paio di cose da dirgli, in effetti...-

Mi interruppe la civetta spingendomi via dallo schermo.

-Ehi! Come ti permetti?-

-EHI, TESTONE! VAI AD AIUTARE NIVES!-

Tails si era rannicchiato per terra e si era coperto le orecchie tremando e scuotendo la testa. Non riuscivo ad udire chiaramente cosa stesse dicendo, ma le sue labbra mi suggerivano: "È la fine... Non posso fare nulla... Perché?"

-Non sembra funzionare nemmeno questo... Io mi rifiuto di restare a guardare! Prova a digitare qualcosa!-

Sbottò l'echidna infuriato. Fiona si apprestò a farlo, ma poi esitò.

-Che scriviamo?-

Nives, nel frattempo, mollò un calcio al braccio di Exe prima di essere colpita ed una fila di spine le si disegnò davanti, mancando il demone che scomparve temporaneamente dalla nostra visuale. Riapparve poco dopo con una fiamma in mano e la lanciò contro la gatta. Lei, stranamente preparata, vi lanciò contro con evidente sforzo un proiettile di ghiaccio abbastanza grosso. I due proiettili si scontrarono e si unirono, facendo cadere a terra una piccola pozza d'acqua. Ora i due non si muovevano e si scambiavano occhiatacce, la gatta ansimando sfinita. La voce di Elvys mi riscosse:

-S-Scrivi "Lasc-sciala st-stare, vill-ll-llano!".-

La volpe eseguì, ticchettando rapidamente sulla tastiera. Una casella di testo apparve sopra lo schermo ed un rumore elettronico fuoriuscì dalle casse. Nives storse il naso infastidita ed alzò gli occhi, seguita da Exe. Anche Tails si sporse leggermente per capire cosa fosse.

-Dite che ci hanno visti?-

Il demone sorrise divertito e Papyrus si nascose spaventato dietro a Rebel, che sbuffò.

-Ma guarda, guarda... Avevi ragione...-

-Che aspettate? Chiudete il gioco e distruggete il disco!-

Esclamò la gatta cercando di colpire l'avversario mentre era distratto, ma lui si teletrasportò con lo stesso sorriso che aveva mentre ci guardava.

-Ma Nives... Se lo facciamo, che ne sarà di te?-

Chiese Nanami preoccupata. La ragazza la guardò confusa e poi tese l'orecchio.

-Cosa?-

-Scrivi, Fiona!-

Exe le ricomparve alle spalle e le mollò una gomitata sulla schiena abbastanza forte da piegarla a terra, ma non abbastanza da metterla fuori gioco. Infatti, riuscì a difendersi dall'attacco successivo con un pugno. Exe urlò e si tenne l'occhio, ora livido, dando tempo a Fiona di scrivere ciò che aveva detto la riccia. Lo stesso suono fece girare Nives ed appena ebbe letto scosse la testa.

-Non vi preoccupate di me! Portate Tails in salvo mentre io distraggo Exe!-

Pek spostò con evidente sgarbo la volpe, che lo fissò indignata, e scrisse febbrilmente. Lessi lettera per lettera cosa stava scrivendo osservando le sue dita, ormai abituato a vedere il mio miglior amico:

-T-E-spazio-L-O-spazio-S-C-O-R-D-I-virgola-spazio-F-I-O-C-C-O-spazio-D-I-spazio-N-E-V-E-punto esclamativo-spazio-O-R-A-spazio-V-I-E...-

Prima che riuscisse a finire, Nives gli urlò contro:

-Pek: non fare storie! Ci dovrà pur essere qualcuno ad assicurarsi che questo demone finisca all'oblio!-

-PROVA A DIRMELO IN FACCIA, VESSAL!-

Tre artigli le si disegnarono sulla guancia già sfregiata, strappando un urletto a lei ed a tutte le ragazze più sensibili (parlo notamente di Karol, Elvys e Papyrus), poi Exe le prese la nuca e la sbatté mento a terra, tenendola ferma.

-Sto cominciando a perdere la pazienza, Vessal! Se non vuoi che ti faccia soffrire ancora di più, di' ai tuoi amici di tirarmi fuori di qui, altrimenti...-

La paura mi fece trasalire. La sua espressione in quel momento fece tornare Tails dritto dietro la roccia ed Espio ed Angel ripresero la discussione sul da farsi. Osservai Nives opporre resistenza ed alzare il capo leggermente da terra, la guancia ancora sanguinante.

-Dopo tutto quello che mi hai fatto... Quanto potrà essere terribile quello che farai ora?-

-Ma che cos'è? Pazza?-

-Sfidarlo in quel modo... Vuole proprio morire!-

Esclamarono Shadow e Knuckles insieme. Il viso del demone mi fece pensare che avessero ragione.

-Oh, vogliamo vedere?-

Intorno a lui riuscii ad intravedere un'aura trasparente e tremolante e l'audio delle casse venne annegato da un crepitio molto fastidioso. A me fece solo storcere il naso, ma Nives prese ad urlare ed a coprirsi le orecchie. Si vede che dalle casse, il suono risultava attutito o come minimo filtrato, perché anche Tails si stava sentendo male.

-Per Chaos, Fiona, spegni l'audio!-

Pregò Ivonne. La volpe ci provò, ma il suono ci giunse, se possibile, ancora più forte. Ora anch'io sentii il bisogno di coprirmi le orecchie e metà della stanza lo fece.

-Senti come brucia, Vessal? Diciamolo, non è il tuo più grande pregio avere L'ORECCHIO ASSOLUTO, vero?-

-Cosa vuol dire?-

Urlò Jet per farsi sentire da tutti. Pek spiegò:

-Nives ha l'orecchio assoluto, un dono che le dà la possibilità di riconoscere stonature in un testo senza guardarne lo spartito! Ma i suoni molto acuti o crepitanti la infastidiscono! È come se mi metteste una bomba dentro e cominciasse ad esplodere piano piano!-

-Ed Exe come fa a saperlo?-

Non riuscii più a sopportare quel suono e mi coprii le orecchie, pensando a come si dovesse sentire Nives in quel momento. La vedevo trattenere le urla mentre quel demone bastardo le teneva ferme le braccia, godendo della sua sofferenza.

-Vile e viscido approffittatore!-

Pensai, controllando lo schermo per vedere Tails. Si era deciso ad uscire da dietro la roccia e si stava guardando in giro, visibilmente disturbato dal suono.

-Mi chiedo a cosa stia pensando...-












Tails' pov

Le urla di Nives e quel rumore crepitante mi stavano facendo quasi vomitare, ma capii subito che cosa intendesse Exe quando parlò dell'orecchio assoluto. Sapeva che tutti noi ci saremmo fatti male alle orecchie sentendo questa tortura, ma allo stesso tempo avrebbe fatto molto più male alla gatta. Dovevo trovare un modo di farlo smettere. Ma come? Osservandolo bene, fissava un punto fisso. Forse se fossi riuscito a distrarlo sarebbe finito tutto... Mi guardai intorno, alla ricerca di un diversivo, quando all'improvviso mi sentii quasi trafitto da una lama ed urlai con tutto il fiato che avevo in gola. Le mie urla si mischiarono a quelle di Nives e, presto avrei scoperto dando un'occhiata allo schermo, a quelle degli altri.















Sonic's pov

Accadde tutto in un secondo: prima pensavo a buttare via le mie orecchie e poi mi sentii attraversato da una stilettata di dolore talmente profonda che urlai, senza volerlo. Anche tutti gli altri stavano urlando, ma uno degli urli si differenziò dagli altri:

-QUESTO È UN ANTICO INCANTESIMO PROIBITO! NESSUN DEMONE AVREBBE IL PERMESSO DI USARLO, MA SICCOME EXE NON FA PIÙ PARTE DEL CONSIGLIO, ORMAI PUÒ FARE CIÒ CHE VUOLE!-

Ivonne smise di parlare dopo un secondo e si piegò a terra. Anch'io caddi sul mio ginocchio, sentendomi via via più debole. Era questa la bomba che esplodeva dentro... La morte nella sua forma più pura. Rivolsi uno sguardo, quello che pensavo sarebbe stato il mio ultimo sguardo verso il mio migliore amico. Stava raccogliendo una roccia. Lo vidi prendere bene la mira e tirarla. Colpì la testa del demone, che si volse nella sua direzione perplesso e tutto finì. Il suono crepitante, il dolore lancinante... Scomparve tutto insieme all'aura acquosa intorno ad Exe. Tutti si lasciarono scappare un sospiro di sollievo e presero ad ansimare, il cuore a mille. Vidi Nives chiudere gli occhi quasi svenuta e Tails rialzarsi lentamente, terrorizzato. Ora il demone era concentrato su di lui ed aveva un'espressione molto irritata.

-Tu? Cos'è? Hai la forza di affrontarmi ora?-

La volpe fece chiaramente capire indietreggiando che non aveva alcuna intenzione di confrontarlo. L'espressione di Exe mutò in un divertito quasi psicopatico nel giro di pochi secondi.

-Perché no? Diamo un po' di riposo alla tua bella!-

Ed accennò un passo verso di lui. Mi lasciai scappare un "No!" ma qualcos'altro lo bloccò, stringendogli la caviglia. Oltre a quella, la gatta stava stringendo anche i denti, con un occhio chiuso per la stanchezza. Exe lanciò un verso di stizza.

-Ah... La vuoi mettere così, eh? L'amore è un sentimento così banale.-

Si piegò con riluttante lentezza e la prese per il collo, stringendo e usando anche gli artigli. Nives si lasciò scappare quello che sembrava un guaito e le gambe di Tails presero a tremare, mentre le sue code vi si insaccarono in mezzo.

-Che cavoli...-

Si lasciò scappare Angel, molto infastidita. Tutti nella stanza trattenendo il fiato e Pek fece per scrivere qualcos'altro, ma non si sa perché, cancellò.

-Quei due lerci dei tuoi genitori pensavano che sarebbe bastato il loro "gesto d'amore" a salvarti...-

Disse quelle due parole con evidente disgusto. Knuckles strinse i pugni.

-Peccato che avevano torto...-

Strinse la presa mentre Nives osava ancora sfidarlo con lo sguardo. Tails prese coraggio e gli urlò:

-EHI! VIENI A PRENDERTELA CON ME SE... Hai... il coraggio...-

La sua voce diminuì immediatamente di intensità appena il demone si volse sul serio nella sua direzione. Prima sbuffò, come annoiato, e poi lasciò cadere la ragazza a terra.

-Diciamocelo... Avrei comunque optato per la morte veloce.-

Con un colpo secco, i suoi artigli le infilzarono il ventre. Nanami trattenne un conato e si voltò, insieme ad Elvys, mentre io, gli altri nella stanza e Tails osservavamo la scena scioccati. L'ultimo aveva anche accennato tre passi veloci e teso la mano verso Exe, come in un tentativo di fermarlo. Nives alzò le braccia, forse per fare qualcosa, ma il suo aggressore non la lasciò fare e le diede un calcio per rivoltarla di lato. Immaginai che se non fosse morta per la botta, avrebbe presto perso tutto il suo sangue. Nessuno seppe cosa dire e Fiona distolse gli occhi, forse impressionata forse solo triste. Blaze abbracciò Marine d'istinto come fece anche Espio con Elvys. L'ultima cosa che riuscì a fare la gatta era girarsi per stare pancia a terra, prima di smettere completamente di muoversi. Il mio miglior amico aveva il viso distrutto dalle lacrime, ma non ebbe il tempo di piangere che si ritrovò il viso di Exe a pochi centimetri dal suo.

-Rendilo più divertente... Ti dò dieci secondi per scappare.-

Tails non seppe cosa fare. Come se sfinito, cadde con il peso indietro, appoggiandosi su una delle sue gambe per non perdere l'equilibrio. Le poche lacrime che gli bagnavano il muso pochi secondi prima lasciarono spazio ad un muto terrore, mentre scuoteva lentamente la testa. Exe storse le labbra.

-Dieci...-

La volpe non se lo fece ripetere e, dopo un paio di passi all'indietro, si volse completamente e prese a correre più veloce che poteva, presto usando le sue code per aiutarsi. Come promesso, Exe non si mosse. Karol spinse via Pek, piangendo, e scrisse con le mani tremanti:

-E ora che hai intenzione di fare, stronzo? Vedrai che riusciremo a tirare Tails fuori di lì!-

Dopo il consueto rumore elettronico, Exe ci fissò contento.

-Questo lo vedremo...-

E scomparve in un battito di ciglia.

-Dobbiamo fare qualcosa... Rocky!-

La volpe rispose seccata:

-CHE C'È? Ci stiamo lavorando, ok?-

-Non è un incantesimo che si può sapere! Dobbiamo unirne tre non sappiamo nemmeno noi come!-

Proseguì Ivonne.

-Se solo ci fosse ancora Psiky con noi...-

Il commento di Bianca piombò la stanza nel silenzio più totale. Tornammo a guardare lo schermo, ma l'unica cosa che si vedeva era Tails, con i piedi a due centimetri da terra, mentre mulinava le code dietro di sé. Era arrivato in una zona che assomigliava molto a Wood Zone, solo... vuota. Niente badnik, nessuna casella, nemmeno una molla. Solo alberi. Exe era scomparso davvero, o almeno così credevo finché Espio non fece notare, puntando dietro il mio amico:

-Guardate!-

Un'ombra sfocata lo stava seguendo, ridendo come una scalamanata. Un rumore assordante precedette la caduta di un tronco dietro la volpe, che si bloccò confuso.

-Non ti fermare, idiota!-

Spirit digitò febbrilmente un messaggio che si impresse subito sullo schermo, facendo impallidire Tails:

-Corri!-

Un altro albero minacciò di schiantarsi addosso a lui, che saltò al lato in tempo e riprese a girare le code più in fretta che poteva. Uno dopo l'altro, gli alberi cadevano mancando Tails sempre di poco, mentre la risata di Exe echeggiava nell'aria. Dopo due minuti buoni di corsa, uno dei tronchi si schiantò non dietro, ma davanti a lui, che frenò in tempo per non rimanere schiacciato. Il demone gli apparve dietro. L'aveva intrappolato.

-Oh no!-

-Tails! Volaci sopra! Non restare da solo con lui!-

Strillò Papyrus isterico. Tails si volse con le orecchie abbassate ed indietreggiò, schiacciando la schiena al tronco morto, terrorizzato.

-Devo dire che sei molto veloce! Strano che tu sia solo il secondo di Sonic...-

Stavolta fui io, sull'orlo del pianto (trattenendomi solo per una questione di dignità), a scostare chi stava alla tastiera per scrivere. Appena Exe, Tails e gli altri lessero cosa avevo scritto, l'atmosfera cambiò:

-Lui non è il mio secondo! Lui è il mio migliore amico! E ti conviene stargli lontano se non vuoi che venga io a prenderti!-

Knuckles mi posò una mano sulla spalla, ma gliela schiaffai, concentrato su quello che avesse da dire Exe. Lui rise.

-Aaaw... Che carino, che sei. Tu che ne pensi, Tails? Ti fa piacere sapere questo prima di morire?-

La volpe mi stava fissando negli occhi, forse commosso, e sentita questa frase strinse i pugni e, seppur incerto, fissò Exe negli occhi con una nuova determinazione. Il demone sembrò per un attimo spaventato, ma dovetti essermelo immaginato perché raggiunse Tails serio e tentò di colpirlo. Il primo attacco venne bloccato, ma il secondo colpì il mio amico dritto sul ventre. Tossendo, si sottrasse ad una terza aggressione chiudendosi a palla ed arrivandogli alle spalle. Appena si riaprì, cadde seduto ed urlò. Un grosso taglio gli si era disegnato in mezzo alle scapole e lui rimase senza fiato per un attimo, prima che Exe lo sollevasse e lo sbattesse con la schiena sul tronco morto.

-Patetico.-

Tails si massaggiò la nuca, stringendo i denti, ed appena riaprì gli occhi notai che era tornato veramente spaventato. E come biasimarlo...

-Sei triste che ho fatto fuori la tua fidanzatina? Aaaw... Che carino che sei...-

Fece il demone in tono derisorio, piegandosi alla sua altezza. Un'altra coppia di lacrime scesero lungo le guance della volpe.

-Se vuoi, faccio in fretta!-

E tese il braccio verso la volpe. Rimase fermo un secondo, come aspettando qualcosa, poi il suo viso si tirò in un'espressione incredula. Ci squadrammo tutti confusi.

-Strano... Ma non importa. Ci penserò io...-

Come rianimato, Tails gli mollò un calcio sul mento e corse verso Emerald Hill. Exe si massaggiò il punto colpito, infuriato, mentre Fiona tornò a scrivere:

-Ah!-

-Non cantate vittoria... Questo gioco è di mia proprietà e lui non può scappare all'infinito...-

Schioccò le dita e tutto prese fuoco. La volpe saltò di paura e mulinò le code ancora più veloce, piangendo.

-Andiamo, Tails! Non ti arrendere!-

Commentò Jet unendo le mani in segno di preghiera.

















Tails' pov

Correre. Correre è stata una grossa parte della mia vita, soprattutto dopo aver conosciuto Sonic e gli altri. Ma quello per cui mi ero fatto conoscere era piuttosto correre via dai miei problemi. E stava succedendo di nuovo. L'aria mi sferzava il viso, quell'aria quasi irrespirabile soffocata dalle fiamme, e le mie lacrime scendevano in diagonale verso il retro della mia testa. Perché doveva sempre essere così? Perché non potevo semplicemente prendere il coraggio a due mani come tutti i miei amici ed affrontare a testa alta le mie paure? Perché ero un codardo. Ecco perché. Un piccolo volpacchiotto codardo che si nasconde sempre dietro gli altri. Eppure ci avevo provato e, di tanto in tanto, ci ero anche riuscito ad essere migliore di così. Allora perché? Perché non riuscivo a smettere di scappare? Nives ce l'aveva fatta... Aveva avuto il coraggio di affrontare l'assassino dei suoi genitori, anche se ne era uscita sconfitta. Pensare a lei fece aumentare l'intensità delle lacrime. Saperla morta mi faceva sprofondare in un baratro del quale non avevo mai trovato l'uscita. Quando avevo perso Cosmo... Ma perché non affrontavo le mie paure? Dovevo smettere di correre via e guardare in faccia ciò che mi distruggeva. Come avevano fatto loro due... Mi decisi e, di botto, fermai le code ed inchiodai. Forse stupito da questo gesto, Exe si fermò a sua volta. Non riuscii a sentire cosa stessero facendo i miei compagni, ma se mi fossi girato verso di loro, ero piuttosto sicuro che li avrei visti sussultare spaventati.

-Sei stanco, volpacchiotto?-

Io presi un gran respiro e mi voltai per confrontarlo, tentando di non spaventarmi davanti ai suoi occhi rossi, ai suoi denti affilati ed ai suoi artigli ancora coperti di sangue.

-No. Non ho più intenzione di scappare.-

Exe sembrò ancora più stupito.

-Cosa?-

-Starò fermo qui. Puoi colpirmi se vuoi. Non mi sposterò.-

-Ti spiace ripetere?-

E mi si avvicinò di qualche passo, sorridendo. Non mi lasciai intimorire e non mi mossi, sebbene stessi stringendo le nocche per non tremare.

-Il mio orecchio dev'essere difettoso...-

-Ho detto che se vuoi puoi uccidermi, perché so che non serve a nulla scappare.-

Un rumore elettronico mi fece girare di poco verso lo schermo: una spaurita Fiona aveva digitato "Che ti salta in testa, ragazzone? Corri!".

-No! Non ho intenzione di scappare di nuovo dalle mie paure! Ho lasciato che mi influensassero finora, ma adesso le affronterò a viso aperto!-

Exe accorciò la poca distanza tra di noi con un'espressione terrificante.

-Io ti consiglierei di seguire il loro consiglio... Non sai nemmeno cosa ti farò.-

-Invece sì. Ma non m'importa.-

Gli occhi del demone assunsero una sfumatura irata che mi fece pensare fosse meglio fuggire. Trattenni il fiato e mi sforzai di ordinare alle mie gambe di non muoversi. Sentii il rumore elettronico di nuovo.

-Tails! Non so che ti gira in quella testa bacata, ma smettila subito!-

-Come sarebbe a dire "Non t'importa"? Io ti ucciderò come ho fatto con quella gatta...-

-È vero. Ma ciò non cambierà la tua situazione. Sarai comunque rinchiuso qui dentro. Non importa cosa farai a me... Non hai più modo di salvarti.-

-Sai che non ti ucciderò e basta, vero? Io ti farò soffrire... Ti torturerò... Finché non tolgono il disco, io posso riportarti in vita e ricominciare, in modo sempre diverso, in modo sempre PEGGIORE!-

-Sarà... Ma almeno saprò che i miei amici sono tutti al sicuro.-

Un altro rumore elettronico. Questo lo ignorai. Tenni gli occhi fissi in quelli di Exe, che ora si erano tinti di qualcos'altro che non riuscii a riconoscere.

-Tu... Tu... Io ti distruggerò! Tu soffrirai!-

-Ma sarai comunque chiuso qui. E questo mi basta per essere tranquillo.-

Un leggero sorriso si fece spazio sul mio viso distrutto dagli eventi di oggi ed il mio cuore si fece più leggero.

-Tu non mi fai paura.-

Vidi il demone indietreggiare di un passo.

-Già. Io non ho paura di te!-

E tornai con gli occhi sul viso del mio avversario. Era teso ed arrabbiato. Con la coda dell'occhio, riuscii a vedere anche i visi spaventati e sorpresi dei miei amici.

-Brutto... OK, ORA NE HO ABBASTANZA! È GIUNTA LA TUA ORA, VOLPACCHIOTTO!-

I suoi artigli saettarono verso il mio petto ed io non mi mossi. Chiusi gli occhi, ancora sorridente, e come Cosmo mi limitai ad aspettare il colpo. Almeno non avevo più paura...






























































































































































Uh? È passato un bel po' di tempo da quando ho aspettato il mio destino. Niente dolore. Niente sangue. Riaprii gli occhi, incredulo, e vidi ciò che non mi sarei mai aspettato: metà del braccio di Exe era infilato nel mio petto, ma mi stava... Trapassando. Come se fossi stato un fantasma. Mi volsi e notai i suoi artigli, ora immacolati. Ma niente dolore e niente ferita. Ora il demone era davvero spaventato ed indietreggiò di tre passi, urlando. Il suo braccio si allontanò dal mio petto e scomparve, quasi fosse fatto di polvere. Io mi guardai le mani, pensieroso, e poi mi ricordai una frase semplice quanto fondamentale:

-Certo che lo vuole! Si ciba di paura.-

Tornai con lo sguardo su Exe e lo vidi tenersi il braccio monco, ancora spaventato ma deciso a farmi paura con gli occhi. Non funzionò. Perché avevo finalmente capito. Sorrisi di nuovo e dissi:

-Tu ti nutri della paura degli altri... Non è così?-

Camminai nella sua direzione e lui indietreggiò ulteriormente.

-Quindi puoi ferire soltanto chi ha paura di te! Finché non ho paura di te... Io sono immune!-

-St-Sta' lontano da me! Non puoi neanche immaginare di cosa sono capace...-

-Lo so benissimo invece...-

Questa volta fui io a sfidarlo con gli occhi ed era lui quello spaventato.

-Sei soltanto un incubo. E gli incubi non mi fanno nulla se non ne ho paura!-

Caricai un pugno e lo colpii in faccia, facendolo scomparire in una nube nera. Come sottofondo, un ultimo urlo spezzato dal mio colpo. Sorrisi vittorioso solo per un secondo. Un secondo che valeva tutto ciò che avevo vissuto.















Sonic's pov

Ce l'aveva fatta! Il mio miglior amico era riuscito a vincere le sue paure! Sorrisi ed abbracciai Knuckles, ridendo sollevato. Lui ricambiò il mio abbraccio e la stanza si riempì di ovazioni. Karol piangeva, abbracciata a Spirit, Elvys rideva come nervosa, mentre Espio le accarezzava dolcemente i capelli, Rocky diede un piccolo pugno sulla spalla a Papyrus, mozzandogli il fiato, Nanami baciò Jet che ricambiò contento, Sans ed Angel si batterono il pugno e Rebel e Marine il cinque, Blaze sorrise, finalmente serena, Bianca saltò per abbracciare Shadow, che arrossì e non ricambiò, Genkaku ed Ivonne si sorrisero a vicenda, Pek sospirò, contento, Fiona annuì a vuoto, riacquisendo la sua solita calma ed indifferenza.

-Buone nuove! Sappiamo come tirarli fuori!-

-Tirarli?-

Shadow riportò Rocky e tutti noi alla situazione attuale e si fece silenzio.

-Guardate...-

Disse Rebel, puntando lo schermo. Tails era chino sul corpo di Nives e lo rigirò con calma. La gatta aveva la bocca chiusa in un'espressione sofferente e teneva le due mani coperte di sangue poggiate sul buco fatto dal demone. La volpe non resse e scoppiò di nuovo a piangere, stringendo le mani della ragazza incurante di sporcarsi. Jet, in mancanza di un cappello, si tolse gli occhiali da aviatore.

-Mi dispiace, Tails...-

Disse Fiona, per un secondo solo con un tono dolce. Vidi tre piccole scintille bianche cadergli accanto.

-Cosa sono quelle?-

-Quelle cosa?-

Chiese, nuovamente acida, la mia ex, sedendosi per vedere meglio. Le scintille moltiplicarono, nevicando sullo schermo causando una specie di statico. Tails si guardò intorno sbigottito ed infine una luce bianca accecante ci costrinse a distogliere gli occhi dal gioco. Quando ci tornammo, era tutto candido.

-E Tails dov'è?-

-Veloci, voi quattro! L'incantesimo!-

-Subito!-

Fecero i quattro psichici all'unisono.










Tails' pov

Dopo un periodo di tempo indefinito, la luce smise di essere insopportabile e riaprii gli occhi. Davanti a me, come un fantasma, apparve...

-Cosmo?-

La Seedrian mi sorrise, ma io aspettai a fidarmi.

-Aspetta... Come faccio a sapere che sei davvero tu?-

Con la sua voce soave, Cosmo rispose:

-Posso capire la titubanza, dopo tutto quello che hai passato... Ma ti assicuro che sono io. L'ultima speranza del mio pianeta. La figlia di Lucas, lo stesso che voleva distruggerci tutti.-

Ancora non me la sentivo di fidarmi, e questo spinse la piantina a ridere.

-Oh... Non ti fidi proprio, eh? Che mi dici di questo... Il mio nome in codice era Seme Bianco.-

Tutti i miei dubbi svanirono e sorrisi.

-Cosmo... Sei davvero tu! Ma come è possibile?-

-Siamo in un limbo dove i morti passano la loro eternità... Soprattutto coloro uccisi da Exe. Io li ho raggiunti come mia missione finale per rasserenarli ed avere compagnia.-

Dietro di lei, avanzarono animali che non avevo mai visto prima ed, infine, coloro che invece riconoscevo.

-Doll! Psiky! E voi due dovete essere...-

I due gatti si strinsero le mani e sorrisero.

-Sono Mist e Denise. I genitori di Nives. Nessuno di loro può parlare.-

-Oh... E perché?-

-Ahah! Questa, caro il mio Tails, è proprio una buona domanda.-

Io ridacchiai, incerto, e poi tornai con gli occhi su Nives.

-Non sono riuscito a salvarla... La paura ha avuto la meglio su di me e non l'ho aiutata.-

-Tails... Tu sei stato molto coraggioso! Sei finalmente riuscito a superare la mia perdita ed andare oltre! E ci sei riuscito da solo!-

Io non seppi cosa rispondere, gli occhi ancora incollati sulle mani della gatta.

-Certo... Hai ricevuto una piccola spintarella...-

-Mi dispiace...-

-Non so se hai notato, ma la tua amichetta qui è stata molto furba.-

-Furba dici?-

Risposi assente. La vidi avvicinarsi e chinarsi al mio fianco, per poi scostare le mani di Nives dal suo ventre. La ferita anche se poco, riprese a sanguinare.

-Cosa?-

-Sapeva che Exe mirava a dissanguarla e che la ferita non era abbastanza profonda per ucciderla immediatamente... Quindi si è girata verso il suolo ed ha bloccato l'emorragia con le mani.-

-A-Aspetta... Mi sta dicendo che è ancora viva?-

Cosmo mi sorrise.

-Giudica tu.-

Ansioso di scoprire la verità, appoggiai il mio orecchio al suo petto. Un battito. Due battiti. Risi, sollevato, e ripresi a piangere.

-Batte... È ANCORA VIVA!-

Per la gioia, strinsi Cosmo in un abbraccio, ma appena mi resi conto di quello che avevo fatto mi staccai, rosso dall'imbarazzo.

-Sì, lo è. Ed appena i tuoi amici ti tireranno fuori da qui, devi ricordarti di coprire la ferita il prima possibile e tenerla a riposo finché non guarisce.-

-Ma questo significa che non ti rivedrò mai più.-

-È per il meglio, credimi... E poi: non hai più bisogno di me.-

Guardai Nives e le sorrisi. Vidi la luce che vi circondava sfarfallare.

-Addio, Tails.-

-Possiamo considerare quell'abbraccio come un segno di... Amicizia?-

-Credo proprio di sì.-

Vidi i genitori di Nives muovere la bocca, anche se non ne uscì fuori nessun suono. Cosmo parlò per loro:

-Dicono che sono contenti che la loro figlia sia in così buone mani.-

-Quindi tu riesci a capirli? E come fai?-

Rise di nuovo.

-Ah, questa, Tails, è proprio una buona domanda...-

La luce sfarfallò di nuovo mentre sorridevo ai miei due amici ed a tutti quei morti senza volto, poi venni accecato dal bianco, stringendo una mano di Nives pronto a tornare alla realtà.





















































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