(23) Occhi rossi

Exe's pov

Scesi dalle Angel Island, dopo aver dovuto trasportare alcuni di loro in volo, ed usciti dalla foresta, ci dirigemmo dritto dritto verso la casa di Blaze e Marine. C'era una grande vallata prima di quest'ultima, e camminare sembrava un'opzione molto più drammatica. Mentre ci stavamo avvicinando, però, sentii il rombo di un motore sopra la mia testa. Alzai gli occhi e vidi volare un'astronave. Digrignai i denti, infastidito.

-Quel gruppo di bastardi non si arrende proprio mai, eh? Nemmeno quando non hanno proprio speranze...-

-Sono molto perseveranti. Nauseabondo.-

Commentò atono Shadow con gli occhi a fessura.

-Che sta succedendo alla nave?-

Questa cominciò a tremare e traballare facendo rumori preoccupanti, perdendo velocemente quota. All'inizio, fissai la scena disgustato, poi sorrisi malizioso.

-Preparatevi, ragazzi...-

Mi fissarono tutti, poi continuando a seguire con gli occhi la nave. Risi, preparando gli artigli.

-Ci sarà da divertirsi...-

Psiky's pov

-Oh no...-

La nave cominciò a traballare ed il rosso dell'allarme di emergenza illuminava la cabina ad intermittenza. Papyrus si era rimesso ad urlare come una femminuccia, mentre Tails strinse Nives e chiese:

-"Oh no" stiamo tutti per morire o "Oh no" ho dimenticato di dirvi che quella luce si accende quando vuole?-

-La prima.-

Tentai al meglio delle mie capacità di mantenere la nave in aria, ma le scosse si fecero più forti, facendomi scivolare e costringendomi ad aggrappare sul pannello di controllo. Tails mi raggiunse.

-Che sta succedendo?-

-Un campo magnetico!-

-Di nuovo? Ma è una maledizione!-

Strillò Nanami isterica dal walkie talkie, spaccandomi i timpani.

Rocky's pov

L'astronave cominciò a crollare.

-Oh no!-

Mi avvicinai e provai a trattenerla con le braccia insieme a Genkaku.

-Nnnngh... Mi sa che non sta funzionando...-

-No... Maddai...-

Alla fine, si schiantò a terra, strusciando per più di quaranta metri.

-Ahia...-

Commentai lanciandomi verso di essa per controllare che tutti stessero bene. Fortunatamente, l'impatto non era stato forte. Erano tutti interi.

-Non ho idea di cosa sia stato stavolta!-

Commentò Spirit saltando fuori dall'astronave.

-Sai, l'ultima volta poteva anche essere che il sistema difensivo del Master Emerald si era ironicamente e incovenientemente fissato solo sui velivoli, ma stavolta...-

Jet aiutò Nives a scendere, forse solo per fare una buona impressione con la riccia caramello, mentre io aiutavo la mia dama in pericolo...

-Oh Chaos... È stato terrificante... Speravo di non rivivere mai più questa sensazione!-

Strillò Papyrus scuotendo Espio per le spalle. Il camaleonte ascoltava paziente, cercando aiuto intorno a lui con lo sguardo.

-Sapete? Credo di avere un'idea del perché siano successi... Entrambi gli incidenti.-

Commentò Psiky puntando dietro di me. Mi voltai insieme agli altri e sussultai. Exe stava avanzando verso di noi, un sorriso malsano che gli occupava quasi tutto il viso. Nives si nascose dietro la gufa, toccandosi nervosamente le liane. Ora che ci penso, avremmo dovuto fasciarla per bene mentre stavamo con Pek...

-Udite, udite! C'è il gruppo dei noiosi che non sa quando è il momento di arrendersi prima di venir uccisi!-

Spostò lo sguardo su Nives e sembrò sorpreso. E, stranamente, stizzito.

-Oh, non vuoi proprio morire...-

-Stalle lontano, psicopatico!-

Gli urlò Tails con un tremolio nella voce, mettendo il suo braccio teso davanti a Nives. Exe rimase un attimo sorpreso prima di scoppiare in una grassa risata.

-Voi due? Sul serio? Incredibile...-

-Sei tu a farci cascare ogni volta?-

Chiese Genkaku facendo gesti minacciosi ma goffi.

-Io non lo faccio apposta! Forse qualcosa nella mia aura di demone interferisce con i vostri stupidi aggeggini elettronici... Ma non m'importa, ora... Vi finirò una volta per tutte e poi sarà il turno di quella sciocca gattina iraconda con le mani di fuoco!-

-Non ci pensare neanche! Tu non ti muovi da qui e noi siamo qui per assicurarcene!-

-Volete davvero combattere contro di noi?-

-Voi?-

Chiese Spirit confuso.

-Ma qui ci sei solo tu...-

-Vi piacerebbe fosse così facile...-

Rise, maniacalmente, mentre io non capivo di cosa stesse parlando. Poi, li vidi: tutti quelli del gruppo di Shadow... Gli occhi vuoti e le pupille rosse... Sorridenti... Che ci fissavano come un predatore fissa la sua preda.

-Sono tutti...-

-Traditori? Vi piace usare questa parola ultimamente, non è così Nives?-

La gatta non rispose e si limitò a scuotere la testa in preda al terrore.

-Non è possibile... Non può essere successo! Ivonne?-

La riccia grigia sorrise ed in un secondo si trasformò nella sua forma demone.

-Vi faremo a pezzettini talmente piccoli che neanche i cuochi del sushi potranno competere!-

Bianca annuì e si trasformò anche lei nella forma demone.

-Oh, sì! Sangue fresco!-

Espio sbiancò alla vista di Elvys, o meglio dire Juliette.

-Elvys?-

-Risparmia il fiato, stregone comanda colore! Elvys non c'è più... Ormai sono io, Juliette, ad avere il controllo!-

E cominciò a ridere, con una distorsione psicopatica nella sua risata.

-Bro! Che ti prende? Sono io!-

-Toc Toc! Chi è? Non tu!-

E gli puntò un Gaster Blaster addosso. Il suo occhio sinistro, invece di illuminarsi di azzurro e giallo, sfarfallò di viola e rosso. Rebel fece scrocchiare il suo collo prima di mandare un'occhiataccia a Jet, mentre Angel si stava stiracchiando guardando dritto verso di me. Che voglia combattere... pensai, tentando al meglio di mantenere la calma. Shadow stava in piedi accanto ad Exe con le braccia conserte, quasi fosse il nuovo Doll o qualcosa del genere. Karol arrivò di corsa subito dopo quella gara di sguardi, sorridendo e con i loro stessi occhi.

-Che mi sono persa?-

-Karol... No!-

-Che cosa gli hai fatto?-

Chiese Psiky, la voce più dura del solito.

-Solo delle proposte che non hanno potuto rifiutare... Questo mondo e le vostre teste!-

-Te la facciamo vedere noi! Ti faremo NOI delle proposte che non potrai rifiutare!-

Annunciò Nanami.

-O te ne vai o te ne penti!-

-Uuuuuh uh uh! Quanto terrore! Che farai? Mi canterai Hatsune Miku finché non esplodo?-

Nanami sorrise.

-Precisamente...-

Ci tappammo tutti le orecchie e per fortuna Tails fece lo stesso con Nives e Psiky. Mentre Nanami stava per iniziare a cantare, Rebel la caricò.

-Attenta, Nanami! Non lasciare che ti tocchi!-

La riccia si sbigottì e riuscì ad indietreggiare in tempo prima che Rebel la toccasse. La gatta, però, non si diede per vinta e le mollò un calcio sul mento.

-Nanami!-

Strillò Jet lanciandosi a salvarla. Avevo intenzione di farlo anch'io, ma una Chaos Spear mi si schiantò accanto ai piedi, invitandomi a non muovermi.

-Emo?-

Alzai lo sguardo e non vidi chi pensavo che fosse.

-Sorella dell'emo?-

Ne schivai un'altra con un balzo. Mentre Jet stava soffiando via Rebel, la gatta creò una sfera nera e la distrusse prima di lanciargli un attacco frontale indiretto. Il falco rotolò per un paio di metri e si rialzò dolorante, chiedendo:

-Ma lei non ha bisogno di risucchiare i poteri di qualcuno prima di fare qualcosa?-

-Non più, becco a banana!-

Rispose la gatta caricando di nuovo verso di lui.

-Exe ha dato loro dei poteri! Come ha fatto con me...-

Sussurrò Nives indietreggiando di un paio di passi. Non riuscii a scoprire di più perché quasi venni schiacciata da un calcio a martello di Angel. Non posso distrarmi proprio ora...

Espio's pov

Cominciai a perdermi, cercando di seguire la furia della battaglia con gli occhi e quasi venni colpito da una fiammata nera. La vidi arrivare con la coda dell'occhio e, spaventato, diventai invisibile e schivai. Juliette emerse dall'orda barbarica ridendo.

-Espio caaaaro! Dove sei? Sto MORENDO dalla voglia di conoscerti meglio!-

Indietreggiai rapidamente, ora che non c'era più nessun ramoscello da calpestare per sbaglio. Lei sembrò annusare l'aria e tirò un pugno infuocato a letteralmente sette centimetri dal mio corno. Non riuscii a trattenere un leggero urlo spaventato. Si susseguirono altri pugni, tutti vicinissimi al mio viso, che schivai con difficoltà. Come avrei fatto a battere Juliette, sapendo che se l'avessi colpita anche Elvys si sarebbe fatta male? Un urlo mi fece perdere la concentrazione, ma prima che riuscissi a capire da dove venisse, un pugno mi stese a terra.

-Che ti prende, Espio? Pensavo fossi un ninja esperto... Ti posso aiutare con uno dei tuoi trucchetti e farti SCOMPARIRE!-

Un tornado d'erba, che fu tutto quello che trovai per coprirmi, le fece chiudere gli occhi per abbastanza da permettermi di scattare via, tornando invisibile. Senza lei in mezzo, riuscivo a vedere quello che stava succedendo ai miei amici. Genkaku si schermava alla meglio dai colpi di Ivonne, osando lanciarle un paio di frecce di energia psichica di tanto in tanto. La riccia non sembrava nemmeno notare i tagli che sanguinavano sul suo corpo e continuava a provare a colpire l'illusione.

-Sans... Non ti voglio far del male, ti prego...-

-Eheheh! Peccato, perché io sì!-

Una serie di ossa saettò verso Papyrus e lui usò un osso grosso, arrotondato da entrambi i lati, per deviare la loro traiettoria. Sans si teletrasportò accanto a suo fratello e gli diede un calcio sul fianco, cogliendolo di sorpresa. Papyrus si rialzò con una capriola e parò il secondo calcio con l'osso, senza però accennare al contrattacco. Infatti, il suo avversario tentò di friggerlo con un Gaster Blaster. Uno scudo bianco protesse il riccio dello stesso colore, ed appena si "sciolse" rivelò Rocky.

-Che hai intenzione di fare? Difenderti e basta? Devi anche attaccare!-

Sans ridacchiò, forse divertito dalla scena. Papyrus scosse la testa preoccupato.

-Ma non posso fargli del male! Lui è mio fratello!-

-Vero. Non puoi.-

La volpe gli mise una mano sulla spalla.

-Ma io sì!-

Una quantità incalcolabile di sferine bianche la circondarono mentre un sorriso deciso e rassicurante le dipingeva il volto. Il riccio sembrò stranamente più calmo all'idea del combattimento.

-D'accordo... Proviamoci...-

Rocky si piegò e stiracchiò un paio di volte.

-Vacci piano, mi raccomando...-

-Non ci penso proprio! Ci sono troppe battute squallide che devo ancora fargli pagare!-

E scattò in avanti. Arrivata vicino a Sans, saltò caricando un calcio, ed una ventina di sferine le circondarono il piede prima di venire assorbite e creare un'aura psichica. Il riccio rise e schivò il colpo semplicemente scomparendo. Rocky atterrò senza problemi, voltandosi verso Papyrus: stava respingendo gli attacchi di suo fratello e parando quelli magici, come i Gaster Blaster.

-Dannazione!-

Imprecò la volpe, mentre l'aura sulla gamba evaporava. Richiamò le altre sferine e continuò a bombardare Sans con attacchi da lontano e, quando pensava abbassasse la guardia, colpi da vicino. L'avversario schivava tutto con il teletrasporto e lanciava attacchi anche infidi, colpi bassi. Presto arrivò qualcuno ad aiutarlo... Angel approfittò di una distrazione di Rocky per placcare Papyrus a terra. Questi sembrò paralizzato, ma si riprese e la colpì con l'osso facendola volare verso Sans. Lei atterrò come fosse una piuma e poi disse:

-Alleanza?-

-Ci sto!-

E la battaglia continuò, stavolta con i "cattivi" in vantaggio. Forse mossi un piede per sbaglio, tant'è che anche io sentii il fruscio dell'erba. Sobbalzai. Una fiamma nera mi circondò, bruciando immediatamente tutta l'erba attorno ai miei piedi. La risata di Juliette mi fece sperare le piacesse fare cerchi nell'erba come gli alieni e non mi avesse visto, invece...

-Andiamo, Espio, so che sei qui! Vieni fuori a giocare! Giuro che non baro!-

Il cerchio prese a stringersi. Presi a sudare, in parte per il caldo ed in parte per la paura. Ma Rocky aveva ragione: fuggire e proteggermi non mi servirà ad un granché. L'unico modo di far tornare Elvys, era battere Juliette. Saltai e tornai visibile, consapevole dell'effetto scenico che aveva questa mossa e con una mossa rapida del braccio, lanciai una riga di shuriken e fu lei a trovarsi circondata. Il tempo di vederla digrignare i denti e gli shuriken esplosero, facendola scomparire in una nube di fumo. Atterrai, contemplando un secondo solo l'erba bruciata dove stavo prima. Preparai due shuriken e mi piegai in avanti, pronto a ricevere la mia avversaria. Due lingue di fuoco corvine saettarono fuori dalla nube. Le schivai e mi ritrovai Juliette davanti. Il suo sguardo mi paralizzò.

-Sai? Sei molto più divertente di quanto immaginassi!-

Mi abbassò la testa di forza facendo pressione sul mio corno, ma io trovai il coraggio di rialzare lo sguardo per guardarla negli occhi.

-Rendi questa battaglia interessante!-

Un colpo secco sul mio ventre mi costrinse a gemere e caddi in ginocchio privo di fiato. Sebbene con fatica, riuscii a rialzarmi quasi subito e rotolare via dalla sua traiettoria, evitando di essere colpito da una manata infuocata. Respirai profondamente, sentendo il petto dolere ogni volta che si ampliava.

-Mh. Sarai più intrattenente di quanto immaginassi...-

Sorrise, facendo esplodere la fiamma della mano destra stringendola a pugno.

-Ti dò più di dieci minuti: forse ventisette!-

Mi tirai su, ansimando, e le andai incontro con uno shuriken tre le dita.

Punto di vista generale

Exe e Shadow erano gli unici due a stare in disparte ad osservare la battaglia invece di prendervi parte, o almeno pensavano di esserlo finché il primo non riuscì a scorgere tre persone vicino all'astronave, anch'esse distaccate dal massacro. Exe sorrise nel vedere chi fossero. Tails stava davanti a Nives mentre Psiky le stava alle spalle, entrambi occupati a difenderla.

-Non è carino, Shadow?-

Il riccio nero alzò leggermente gli occhi vitrei.

-Cosa?-

-Come quei tre pensino di potersi salvare...-

-No. È patetico!-

Rispose, mentre una smorfia si faceva spazio sul suo muso. Il demone rise.

-La gattina è mia!-

-Tutta sua, capo... Io ho già puntato gli occhi su quella volpe mingherlina!-

E senza aspettare l'ordine si teletrasportò.

-Dobbiamo andare ad aiutare!-

-Scherzi? Sei ferita... Gravemente ferita! Non ti lascerò andare lì a rischiare il collo e poi sono abbastanza sicura che sappiano difendersi da soli.-

-Ma Psiky... E se non fosse così? Tutto questo è stata colpa mia! Devo dare una mano...-

Accennò qualche passo avanti prima di venir respinta da una delle code di Tails.

-Non lascerò che tu vada allo sbaraglio!-

-Allora... Almeno andate voi due ed io resto qui!-

-Negativo anche questo!-

La volpe le afferrò entrambe le spalle e le sussurrò:

-Ti ho guardata andar via una volta e subito dopo eri mezza morta per colpa mia! Io non ti stacco più gli occhi di dosso, chiaro?-

-CHAOS CONTROL!-

Tails si volse nella direzione del grido.

-Cos...-

Si ritrovò un piede davanti alla faccia e non fece in tempo a schivarlo. Cadde a svariati metri di distanza dopo aver rotolato. Oltre al punto colpito, la guancia, gli dolevano il fianco, la schiena e la nuca, che avevano colpito terra. Si tirò su seduto, scuotendo un attimo la testa per riprendersi, ed appena vide chi l'aveva colpito impallidì e le sue orecchie caddero abbassate subito. Se prima pensava Shadow fosse spaventoso, con quegli occhi vuoti e quell'espressione omicida si sentiva minuscolo ed impotente. Psiky fu pronta a reagire, invece: bloccò Exe con la telecinesi per una caviglia e lo lanciò via, anche se lui riuscì a ristabilizzarsi in volo. Nives alzò lo sguardo, distogliendolo da Tails, e sobbalzò.

-Però... Devo presumere che tu resti...-

-Ci puoi scommettere!-

Gli urlò contro la gufa, preparandosi. Exe le andò addosso cercando di spingerla via, ma Psiky tenne i palmi aperti verso di lui, creandosi uno scudo. La gatta superò il terrore iniziale ed annuì al vuoto, sentendo la rabbia e la determinazione infiammare il suo corpo.

-EXE!-

Il demone si volse arrabbiato verso Nives, ma vedendo cosa stava facendo impallidì. Come suo padre prima di lei, disegnò un cerchio azzurro nell'aria, ma poi lo continuò in un otto rovesciato, il segno dell'infinito. Infilò entrambi i suoi avambracci che si ricoprirono, trasformandosi in lame di ghiaccio. Tails, che stava tentando di parare una Chaos spear con le code, la guardò come spaesato. Exe si riprese e rise, mentre Psiky rimase immobile senza sapere se attaccare o proteggere la sua amica. 

-Oh. Quindi sai cos'è successo ai tuoi genitori, eh?-

Nives non rispose. 

-Sono stati molto... Come si può dire... Coraggiosi. Ma tu farai la loro stessa fine...-

-Staremo a vedere...-

E si lanciò in soccorso della gufa, ingaggiando un due contro uno. Exe non sembrò dispiaciuto di essere in minoranza numerica e parava tutti gli attacchi menando solo pochi fendenti verso la gatta, che veniva sempre protetta. Un calcio sul fianco riportò Tails alla sua battaglia.

-Se non hai nemmeno il fegato di difenderti, basta che me lo dici e la finiamo qua!-

-Ti ho affrontato una volta, Shadow...-

La volpe deglutì, tentando di sembrare convinto delle sue parole.

-Posso farlo di nuovo...-

-Ricordami come è andata l'ultima volta...-

Lo colpì con un pugno sulla pancia. Tails si piegò alla potenza del colpo e gemette. Ne stava per arrivare un altro, però riuscì a schermarsi, girandosi ancora con le mani sul punto colpito, con le code. Passò ancora un secondo, dove forse Shadow pensava a cosa fare, e poi sentì una mano stringersi su una delle sue code e si ritrovò in aria per poi sbattere col mento a terra. Il mondo si fece nero per un attimo e sentì uno sfrigolio familiare.

-Sayonara, volpacchiotto!-

-Sayonara?-

Tails tirò su il busto con le braccia e, con sforzo immenso ed un aiutino dalle code, fece una capriola in avanti. Tornato con gli occhi su Shadow, lo vide con una Chaos spear in mano conficcata nel terreno dove stava lui prima. Forse per la paura di essere di nuovo colpito, mulinò le code e si libbrò di poco in aria. I loro sguardi si incrociarono, quello spaventato di Tails e quello assassino del suo avversario.

-Ma se ha detto "Sayonara"... Potrebbe anche essere una coincidenza, ma è possibile che si ricordi ancora?-

Pensò il kitsune, al tempo sorpreso e all'erta. Infatti il nemico si riprese subito e lasciò lì la lancia, attivando i pattini per seguire la volpe. Questi, ormai terrorizzato, non accennò a combattere e semplicemente scappò, quanto veloce permettessero le sue code.


Spirit's pov

Mi parai da un attacco di Karol mettendo il martello davanti al mio viso. La spinta me lo fece quasi scappare di mano, ma riuscii a tenerlo fermo ed a spingere via la ragazza a mia volta.

-Dannazione! Possibile che nessuno di loro si ricordi di noi?-

-Non lo so!-

Rispose Nanami, schivando per un soffio una fiammata di Bianca. Jet la soffiò via e le diede un pugno sulla schiena. Papyrus e Rocky continuavano con la loro routine di protezione ed attacco e Sans stava dando segni di stanchezza, mentre Angel era come nuova. Mentre la volpe teneva a bada il riccio bianco, suo fratello riuscì a bloccare la riccia nera.

-Che diavolo... LASCIAMI!-

-Angel, calmati! Sono Papyrus!-

-Lasciami ANDARE!-

Si liberò con un'onda d'urto, ma il riccio si aggrappò alla sua collana, strappandogliela di dosso. Appena se la ritrovò in mano, rimase un po' confuso. Angel fece per usare una Chaos spear, ma non successe nulla. Ora anche lei era confusa.

-Bravo, Papy!-

-...Eh?-

-La sua collana la aiuta ad usare il potere del Chaos! Senza, non ne è capace!-

-Oh!-

Papyrus rise, una risata di sollievo. La sua avversaria, d'altro canto, aveva già trovato un'alternativa: colpì il terreno con una mano e delle ombre si diramararono da essa, sbattendo con la schiena a terra sia il riccio che la volpe. Sans rise.

-Mi sono dimenticata di dire che può fare questo...-

-Grazie mille...-

I due si rialzarono tornando all'attacco. Espio non era in vista.

-Sarà diventato invisibile...-

Pensai, mentre paravo un altro attacco di Karol. Genkaku scappava e basta ormai, terrorizzato e ferito dalla riccia grigia. Questa aveva un sorriso che faceva venire i brividi anche a me. Notai che Juliette aveva smesso di cercare il camaleonte e stava bisbigliando qualcosa a Rebel che, discussione finita, annuì.

-Che si stanno dicendo quelle due?-

Il martello mi volò di mano ed un pugno mi colse quasi di sorpresa, però riuscii a bloccarlo con il palmo.

-È possibile che tu ti arrenda prima o poi?-

-Ahahahah! Non farmi ridere!-

-Come pensavo...-

La trattenni per un altro po' prima che provasse a mollarmi un calcio. Siccome ero impegnato a tenere ferma la sua mano, mi colpì. Mi rialzai quasi subito e mi spolverai i pantaloni, riprendendo il martello al quale ero miracolosamente atterrato accanto.

-Si riparte!-

Tentati di colpirla con il martello e poi le mollai un calcio mentre tentava di attaccarmi dal lato. Una ventata mi investì in pieno, ma riuscii a tenere stretta la presa sul martello ed i pieni ben saldi al terreno. Venni colpito da un calcio che, concentrato com'ero a non volare via, non avevo previsto. Rimasi steso a terra, con gli aculei che svolazzavano in balia della tempesta, e vidi Karol chiudersi in una palla e rotolare sul posto.

-Cavoli...-

Mi rialzai immediatamente, sbilanciandomi all'indietro prima di riacquisire l'equilibrio, e mi scansai poco prima che mi venisse addosso. Le lanciai addosso il martello, sfruttando il vento, e la colpii sulla nuca, facendola cadere. La raffica si fermò ed io ripresi il martello con una capriola, proteggendomi da un altro suo pugno. Un urlo attirò sia la ma attenzione che quella della mia avversaria.

-ESPIO! ATTENTO!-

Fu come vedere la scena a rallentatore: Rebel corse in avanti e toccò il vuoto, che urlò. Il camaleonte ricomparve, la bocca aperta in quell'urlo straziante, e gli anelli sulla coda della gatta si illuminarono. Il secondo dopo era scomparsa, lasciando Juliette ed Espio, il secondo piegato a terra esausto, da soli. Jet cadde a terra, colpito dal nulla.

-Rebel ha risucchiato il potere di Espio!-

Annunciai ad alta voce per farmi sentire dai miei compagni e trattenni un pugno di Karol che aveva approfittato della mia distrazione. Sentii le grida di Rocky e Papyrus, dal che dedussi che tutti i traditori stessero aspettando solo quello.

-Ma come è possibile?-

Mi rispose Nanami.

-Espio non ha poteri! È solo un ninja camaleonte!-

-Exe ha dato loro poteri nuovi, non ti ricordi?-

Fece Nives. Mi venne da chiedere come stesse andando per loro, ma ero fin troppo occupato con la mia avversaria per controllare. Mentre mi difendevo, però, udivo chiaramente le urla di Espio. Mi sbrigai a rimettere al tappeto Karol e mi volsi verso la riccia ed il camaleonte. Mi pentii di averlo fatto. Lui era a terra, coperto di lividi e graffi, nonché qualche ustione nerastra.

-Qualcuno di noi deve andare ad aiutarlo!-

Gridai, tornando a colpire la riccia a pausa finita. Vidi Jet provare ad avvicinarsi, ma cadde di nuovo colpito dal nulla. Rebel riappare davanti a lui solo per fissarlo con disprezzo e scomparve appena il falco riuscì a rialzarsi. Ora anche lui veniva colpito al punto da avere ferite su tutto il corpo e sebbene tentasse di difendersi, non riusciva a vedere da dove sarebbero arrivati gli attacchi. Papyrus venne sbattuto a terra con tale violenza che batté la testa, che cominciò anche a sanguinare, e svenne.

-PAPY!-

Angel rise. Eravamo davvero alle strette. Riuscii a girarmi verso Nives e Psiky: non erano di sicuro messe meglio! Una delle lame ghiacciate si era spezzata e la gatta era costretta ad attaccare con una sola, mentre la gufa stava ansimando, stanca, difendendo se stessa e l'amica come poteva, senza accennare all'attacco. Exe era in delirio: se da un lato colpire le due lo stava divertendo, era infuriato del fatto che gli stessero discretamente tenendo testa. Il mio combattimento venne interrotto da Tails, che mi investì in pieno.

-Tails! Che fai?-

-Scusa, non ho tempo...-

-AFFRONTAMI! CHAOS SPEAR!-

Coprii me e il mio amico con il martello, che mi sbatté in testa seguito alla potenza del colpo. Mi massaggiai quello che sarebbe poi diventato un bernoccolo, sussurrando tra me e me:

-Auch...-

-Scusami!-

-Tails, scappare è inutile! Credi davvero di essere più veloce di Shadow?-

-Se gli disattivo i propulsori sui pattini, sì!

Ringhiai e spinsi via Karol con una martellata, coprendoci da una seconda ondata di lance.

-Non abbiamo tempo per quello! Io provo a mettere Karol fuori gioco per aiutare Espio. È quello che dovresti fare anche tu!-

-Sì, ma...-

-Non c'è più spazio per le incertezze! O combatti o ti fai da parte!-

La riccia mi buttò a terra e mi mollò un calcio sui denti. Usai entrambe le gambe per respingerla e mi asciugai il sangue ai lati della bocca e sul naso con il dorso della mano. Tails stava tremando come una foglia, in posizione di difesa di fronte a Shadow. Lui avanzava con lentezza esasperante, come Exe nel videogioco, stringendo una Chaos spear in mano. Immagino che non ci avessi fatto caso prima, ma erano diventate verdi.

-Ah. Ti sei fatto crescere il fegato.-

La volpe gli si lanciò addosso con il pugno stretto e non feci in tempo ad avvertirlo:

-Tails! No!-

La lancia gli colpì dritto dritto la spalla. Cadde schiena a terra, con la mano premuta sul punto colpito, dove stava perdendo un po' di sangue. Un altro urlo di Espio mi diede forza per alzarmi e dare una gomitata a Karol mentre era appallottolata. Si fermò e mi diede la possibilità di bloccarla a terra, tenendola ferma con il martello. Mi faceva male doverla colpire, ma non avevo alternative. Tornai con gli occhi sul camaleonte e vidi che era troppo tardi. Era stesso a terra, a corto di fiato, e Juliette aveva la mano tesa verso di lui, una fiammella nera pronta.

-No!-

Strillò Nanami, ma Bianca la trattenne per le braccia.

-Tanto per curiosità... Vuoi dire un'ultima cosa ad Elvys prima di morire?-

Espio si tirò su con evidente fatica e disse, con un fil di voce:

-Ora... Non ho... Nulla da dichiarare... Mi dispiace solo... Di non essere riuscito a dirglielo prima...-

Juliette rimase sorpresa, soprattutto quando vide il camaleonte alzarsi e precipitarsi addosso a lei. Impallidii. I due si stavano baciando, o meglio lui la stava baciando. Vidi il viso di Juliette incresparsi in una smorfia infastidita, prima che i suoi occhi si schiarissero per tornare color nocciola. Appena si fu staccato, Espio crollò svenuto accanto alla riccia, la quale cominciò a piangere.

-E-E-Espio?!-

-Ma che diavolo?-

Esclamò Rocky. Vidi le ombre che la tenevano prigioniera smezzarsi, con il sottofondo delle grida di Angel. Fissai Karol, sbigottito: si stava contorcendo con le mani alla testa. Insieme a queste due, tutto il plotone avversario, escluso Exe, che si limitò a fermarsi stupito, smise di combattere dolorante. Tails guardava attentamente i movimenti di Shadow, ancora sull'attenti, ed i suoi occhi brillarono.

-Ho capito! C'è un modo per farli tornare!-

-Davvero?-

Chiese Papyrus mentre la volpe arancione lo aiutava a rialzarsi.

-Suonerà molto irreale, ma... La cura è l'amore!-

-Eh?!-

Chiesi, scettico.

-Queste castronerie dalla tua bocca non me le aspetterei mai...-

-È tutto scientifico, invece! Exe sfrutta la paura per controllarli e l'odio, attivando una parte del cervello che è l'amigdala...-

-Cosa?-

Chiedemmo in coro, interrompendolo. Tails sbuffò.

-O possiamo dire che l'amore vince su tutto!-

-Basta l'amore?-

Fece Genkaku, improvvisamente sicuro di sé. Afferrò Ivonne per il bavero della maglia, facendola ringhiare, e la baciò. Anche i suoi occhi tornarono normali e la sua forma demone svanì in un fascio di luce.

-Ge... GENKAKU!-

E la riccia gli mollò uno schiaffo in faccia. L'illusione ridacchiò.

-Ne è valsa la pena...-

Ivonne rimase arrabbiata per un secondo e poi sorrise dolcemente, aiutando il suo ragazzo a tirarsi su. Io sorrisi a mia volta e tornai con gli occhi su Karol. Tutto questo amore le stava dando il voltastomaco ed aveva un volto sofferente, come se quei due baci le avessero colpito l'intestino con un pugno. Appoggiai il viso al manico del martello e le sussurrai:

-Hai sentito? La cura è l'amore!-

-Sta' lontano da me!-

Mi sibilò acida, stringendo i denti per non urlare con una mano sulla tempia. Tolsi il martello e la presi per mano per rialzarla.

-Aaaw... Qualcuno oggi è di cattivo umore?-

-L'amore è solo una patetica illusione!-

Premetti le labbra contro le sue, godendomi quel momento che stavo aspettando dall'inizio dell'avventura. Sentii il suo corpo rilassarsi dopo un poco e le sue mani abbracciarmi. La guardai negli occhi nuovamente verdi.

-Meglio?-

-Molto...-

Sentivo nella lontananza la voce di Elvys gridare, disperata:

-E-E-Espio? T-Ti prego, ri-rispondi!-

Sia io e Karol ci voltammo per guardare: la riccia stava abbracciando il corpo esanime del camaleonte, piangendo.

-T-Ti amo anch'io...-

Un colpo più forte del solito, invece, attirò la nostra attenzione verso Exe: le liane sul braccio si erano strappate ed una delle ferite di Nives aveva ripreso a sanguinare. Stava tentando di coprirsi ed attaccare allo stesso tempo, mentre Psiky le aveva creato uno scudo sottile quanto una bolla di sapone intorno. La gufa era a terra grondante di sudore, con un graffio accanto all'occhio e cinque buchi sul braccio, segno di artigli. Il demone era su tutte le furie e stava praticamente facendo a brandelli l'ultimo baluardo della gufa.

-Vi credete furbi ad aver scoperto quello? LA PAGHERETE!-

-Dio, la sta seviziando!-

Esclamò Genkaku, terrificato.

-Sono d'accordo! Dobbiamo andare a dare una mano...-

Rebel mi apparì davanti con il sorriso del gatto di Alice nel Paese delle Meraviglie e feci tre passi indietro urlando:

-O MAGARI NO! Come preferisci...-

Karol si riprese e le colpì il braccio da sotto con la punta del piede, prima che potesse prendere anche i suoi poteri.

-Tails! Come facciamo per quelli che non amiamo... In quel modo?-

Chiese Papyrus nel panico, stringendo Rocky, entrambi in ginocchio dietro uno scudo di ossa che li schermava dal raggio di un Gaster Blaster. Il kitsune saltò un attacco di Shadow e lo colpì con un calcio sul petto.

-Beh... Credo che basti anche l'amicizia e la fratellanza...-

-Naturalmente...-

Sbottai, mentre Karol rideva.

-Io e Nives non ci siamo baciati quando è tornata in sé. È bastato uno sguardo d'intesa... Insomma, dovete fare un gesto che possa loro ricordare di noi! Hanno mantenuto dei ricordi, ma quelli di noi insieme come amici sono stati cancellati.-

Detto questo, prese a schiaffeggiare Shadow con le code, prima che venissero bloccate. Una Chaos spear lo sfiorò e la volpe riprese a correre con il riccio dietro.

-Solo un gesto...-

Lo sguardo di Papyrus si fece deciso e si alzò facendo cenno a Rocky di non muoversi.

-Papy? Che fai?-

Il riccio bianco camminò lentamente verso suo fratello, che subito lo bombardò di ossa e raggi.

-NO, PAPY!-

Urlò la volpe sporgendosi da dietro alla sua protezione.

-Rocky! Non muoverti!-

Papyrus si volse, sporco di sangue con tre ossa conficcate sulla spalla sinistra. Aveva il volto sofferente, ma il suo sguardo era forte. Forse fu quello a far esitare Rocky. Si rivolse verso Sans, che stava digrignando i denti.

-Che stai facendo? Combatti, codardo!-

Un Gaster Blaster lo colpì in pieno, facendolo sembrare un riccio abbrustolito. Nonostante questo, continuò ad alzarsi e ad avvicinarsi all'avversario. Ora Sans aveva gli occhi fuori dalle orbite dalla rabbia... o era paura?

-LONTANO!-

-No...-

-Perché? Perché ti ostini? Difenditi! Attacca!-

-Non oserei mai...-

-PERCHÉ?!-

Un cerchio di ossa saettò verso il collo di Papyrus. Karol mi stritolò la mano e Rocky urlò terrorizzata, mentre io rimanevo paralizzato. Il riccio abbrustolito sorrise, le lacrime agli occhi.

-Perché sei mio fratello.-

Come se fosse scattato il semaforo rosso, le ossa si bloccarono a tre centimetri dal suo collo. Gli occhi di Sans si erano colorati di una sfumatura a metà tra la paura e la sorpresa.

-Ti ho convinto?-

Il riccio bianco si tenne la testa urlando di dolore per un attimo e suo fratello si precipitò ad abbracciarlo, macchiandogli la felpa di sangue. Appena Sans riaprì le palpebre, i suoi occhi erano tornati bianchi, anche se erano più stanchi. Mi decisi ad avvicinarmi e, con quanta più delicatezza possibile, aiutato anche da Karol, staccai le ossa dalla spalla di Papyrus.

-Oh cavolo... Papy, io non... Mi dispiace un sacco...-

-Non fa nulla...-

Gemette dal dolore, quando anche l'ultimo osso venne rimosso.

-Eheh... Mi sono proprio ridotto all'OSSO...-

A corto di opzioni, usammo la sua stessa sciarpa per fasciarlo e fermare l'emorragia prima che diventasse grave.

-Sembra che la fratellanza e l'amicizia non sono forti quanto l'amore... Lasciano la persona controllata con una traccia di dolore...

Osservai, tenendo gli occhi fissi sul riccio.

-È stata colpa mia...-

-Già. Potresti trovare un altro momento per abbacchiarti, per favore?-

Intervenne Ivonne. Genkaku la fulminò con lo sguardo.

-Angel!-

-Cosa?-

-ANGEL!-

Rocky stava trattenendo la riccia nera con la telecinesi. Quest'ultima si divincolava come una furia, fermandosi a volte per il dolore alla testa.

-Ha tentato di attaccarmi alle spalle! Sans, falla tornare in sé!-

-Ehm... Che?-

-L'amore!-

Sans si asciugò velocemente le lacrime e si avvicinò a Rocky.

-PIÙ IN FRETTA, NON LA TRATTERRÒ PER LUNGO!-

Il riccio fece gli ultimi passi di corsa e tese il palmo verso Angel: l'aura che la circondava sfumò dal bianco all'azzurro e la volpe si rilassò, mentre Sans avvicinava Angel a sé.

-Ciao!-

-Mettimi giù!-

-Prima, però, devo darti una cosa...-

I due si baciarono per cinque secondi e poi la voce di Angel disse:

-Ah. Dovevi darmi questo, eh?-

-Già!-

-Sdolcinato!-

-Già.-

La riccia si posò a terra. Nel frattempo, le urla di Jet e Nanami si mischiavano a quelle di Nives e Tails. Il nostro gruppetto cominciò a studiare un piano:

-Cosa facciamo?-

-Angel, vai da tuo fratello!-

-Roger!-

-Ma no! Lui si chiama Spirit!-

-CAVOLI, GENKAKU, STAI ZITTO!-

Urlò Rocky esasperata.

-Far tornare in loro Rebel e Bianca, invece, sarà più complicato... Qualcuno di voi ha buoni ricordi con loro?-

I miei compagni scossero tutti la testa.

-Questo è un problema...-

-KYYAH!-

Nanami cadde di schiena mentre Bianca rideva.

-Andiamo ad aiutarla!-

Esclamai preparando il martello, ma con mia sorpresa la riccia mollò un calcio sul mento alla mezza demone prima di ritirarsi su e prepararsi.

-Le orecchie.-

Ci consigliò Jet mentre bloccava Rebel. Ce le coprimmo tutti e vidi solo la bocca di Nanami aprirsi e muoversi a ritmo di una canzone che non conoscevo. Bianca cadde seduta, lamentandosi, e noi riprendemmo a sentire.

-Così impara!-

Anche Rebel era stordita, il che ci fece guadagnare tempo.


Tails' pov

Shadow schivò un mio pugno e mi restituì il favore colpendomi con la mano su entrambi i fianchi consecutivamente. Ero terrorizzato: non ero abbastanza forte da colpirlo... Un angelo (in tutti i sensi) venne ad aiutarmi, colpendolo con una Chaos spear.

-Diamogli un assaggio della sua stessa medicina! Non sei d'accordo, Tails?-

-ANGEL!-

La abbracciai di slancio, facendola arrossire.

-Grazie, grazie, grazie!-

-Nulla! Mollami.-

-Signorasì.-

E mi staccai, imbarazzato.

-Allora... Vogliamo ragionare, testone?-

Shadow la stava osservando immobile, forse confuso dal vedere sua sorella contro di lui, ma non si lasciò condizionare e si rimise in posizione di attacco. I due scattarono nello stesso momento e si confrontarono a mezz'aria, e un calcio, e un pugno, uno schiaffo, una gomitata. Quasi non riuscii a seguire tanto veloci erano i colpi. Restai con il fiato sospeso, agitando le code, facendo il tifo nella mia testa per la ragazza. Il groviglio di battaglia si districò quando urlarono, all'unisono:

-CHAOS SPEAR!-

Una scintilla verde e gialla esplose mentre loro due venivano sbalzati indietro, fermandosi in aria a dieci metri di distanza. Io mi tenevo la spalla, che bruciava ancora un po', fissando entrambi i contendenti, nervoso. Rimasero in aria con i propulsori accesi ancora un poco prima che Angel scattasse in avanti con il pugno stretto e coperto di scintille. Feci in tempo a sbattere le ciglia che sentii:

-Chaos control!-

Riaperti gli occhi, Shadow stava dietro alla sorella, il suo piede quasi conficcato nella sua spina dorsale. La bocca della riccia era aperta in un urlo silenzioso. Poi si accasciò in avanti, ancora in aria, stringendo i denti. Il fratello era scomparso di nuovo e ricomparve subito dopo per mollarle un calcio rotante sul petto. Lei cadde ai miei piedi, mentre io la guardavo paralizzato dal terrore.

-Così non va...-

Strinsi la presa sulla spalla, facendomi male.

-A mali estremi, estremi rimedi!-

Shadow prese una Chaos spear e mi disse, stritolandomi con una mano:

-Vogliamo riprendere?-

-Shadow... Coff, coff...-

Non riuscivo a parlare. Sentii la punta della lancia pizzicarmi il petto. Provai debolmente a liberarmi, poi presi il fiato necessario per dire:

-È questo quello che Maria... Avrebbe voluto?-

L'aria prese a mancarmi, ma le mie orecchie carpirono la voce di Angel dire, capendo cosa avevo intenzione di fare:

-Sarebbe delusa, Shadow... E tu non vorresti accadesse...-

La presa si allentò e sbattei la testa sul terreno duro, la vista completamente annerita, tossendo. Le urla di Shadow sembravano lontane e sentii delle mani tirarmi su la testa dalla nuca ed il corpo dalla schiena.

-Tutto bene?-

-COFF, COFF!-

Non risposi. Ripresi fiato, respirando dalla bocca, mentre il mondo tornava a colori. Shadow stava urlando tenendosi la testa.

-Shadow, combatti! Ti è già capitato di essere controllato mentalmente... RIBELLATI!-

Tornai a respirare normalmente, anche se con un ritmo irregolare, e guardai il riccio speranzoso. Lui rimase con le mani premute sulle tempie a denti stretti ed a occhi serrati, piegato su un ginocchio. Io ed Angel ci scambiammo un'occhiata veloce, poi lei disse, timorosa:

-F-Fratellone?-

-AAAAAAAAAAH!-

Tirò la testa indietro a quell'urlo ed io e la riccia ci abbracciammo spaventati. Quando osai guardarlo, aveva un'espressione stupita, e sebbene le sue pupille fossero ancora rosse, gli occhi erano di nuovo bianchi.

-A-Angel?-

-FRATELLONE!-

E zoppicò fino a lui per abbracciarlo. Lui la lasciò fare paziente, però senza ricambiare, ed io sorrisi. Appena gli occhi di Shadow si posarono su di me, lo vidi impallidire leggermente.

-Cosa?-

Chiesi, confuso.

-No. Nulla. Ti stacchi, per favore? Mi stai mettendo in imbarazzo...-

-Sì, scusa...-

Fece Angel asciungandosi una lacrimuccia.

-Cosa facciamo ora?-

-Rebel e Bianca dovrebbero essersi quasi riprese... Dobbiamo farle rinsavire ed aiutare Nives!-

Mentre i due discutevano il piano, io guardai preoccupato la gatta: quasi tutte le liane si erano spezzate, ma si stava difendendo con la lama spezzata, usandola come un guanto da pugile tagliente. Anche Exe stava accusando i colpi della stanchezza. Attaccava con meno frequenza e le sue schivate erano spesso frutto di fortuna. Psiky non riusciva più nemmeno ad alzarsi. Fissava i due tentando di riprendersi in fretta.

-Come facciamo con quelle due?-

-Per Rebel, ho un piano. Basta lodare le sue doti atletiche...-

-E a Bianca? Ci pensi tu?-

Shadow non rispose. Jet, che aveva intrasentito la discussione, bloccò Rebel per un braccio e le sussurrò:

-Quanto sei bravata muoverti... Ti alleni?-

-TU... FELLONE...-

Nanami non riuscì a dire altro che si ritrovò a dover placcare a terra Bianca. La gatta sembrava convinta inizialmente, poi ringhiò e respinse il falco con un calcio.

-Non funzionerà, carino!-

Jet cadde di becco accanto a Spirit, che lo rialzò, mentre Karol le corse incontro e cominciò:

-Sai, sei molto agile...-

-Ed anche veloce!-

Aggiunse Genkaku. Ivonne, anche se disgustata, si unì:

-E sei così magra!-

La gatta si guardò intorno e creò la sfera nera di prima.

-A TERRA!-

Strillò Jet, trascinando Spirit giù con lui. Non servì a nulla: distrutta la sfera, partì un'onda d'urto da dove stava lei fino a dove stavano Nanami e Bianca. I miei amici urlarono di dolore.

-Ho un piano stupido, ma che potrebbe funzionare!-

-Quale?-

-Seguimi! Mi servi!-

Le andai appresso senza fare storie ed arrivati lì, Angel gridò:

-Oh, Rebel!-

La gatta si volse verso di noi con il suo sguardo pungente, facendomi correre i brividi lungo la schiena.

-Sai che c'è?-

La riccia non le diede tempo di rispondere che mi afferrò il braccio e si buttò su di lei per... Solleticarla sul collo e sotto le ascelle?

-Angel... Ma che?-

-Dammi una mano!-

-Ah! Subito!-

Mi voltai ed usai le code per farle il solletico. Lei rideva come una scalamanata, non dopo un iniziale momento di resistenza, poi si allontanò con un balzo.

-Quello è il mio punto debole!-

-Lo so! Me l'hai detto! Ricordi?-

La vidi digrignare i denti, poi anche Rocky e Papyrus ci diedero man forte e continuammo a farle il solletico. Dopo altri due minuti, Rebel era quasi a corto di fiato per le risate.

-Ok! OK, MI ARRENDO! Ahahahah! Basta, per favore...-

Strinse i denti ed urlò dal dolore prima che i suoi occhi tornassero normali.

-Evviva!-

-Bentornata tra noi, atletica!-

-NOOOOOO!-

Fu un attimo e ci ritrovammo circondati da fiamme. Elvys sembrò tornare ora alla realtà e tirò su Espio con tutte le sue forze, trascinandolo via.

-Oh santo Babbo Natale! Aiuto!-

Strillò Genkaku abbracciandosi ad Ivonne. Il cerchio cominciò a stringersi intorno a noi e noi agimmo di conseguenza, indietreggiando.

-Arrendetevi e basta! Oppure ardo questa riccia VIVA!-

Teneva un ginocchio premuto sulla schiena di Nanami ed una mano sulla sua nuca, spingendolo faccia a terra. La riccia era terrorizzata. La mano libera, intanto, stava ardendo in un falò color delle tenebre.

-Te ne prego, no!-

Strillò Jet con le lacrime agli occhi. Il cerchio continuava a stringersi. Voleva una dimostrazione verbale, ma non potevamo arrenderci! Le urla di Nives mi giungevano soffocate, coperte dal crepitio del fuoco.

-Shadow, ti prego! Fa' qualcosa! Ti considera come molto più di un amico e sono sicura che anche tu...-

-Sciocchezze! Lei non è mai stata mia amica!-

Poteva essere anche solo una mia impressione, ma il cerchio si strinse più in fretta dopo quella risposta.

-La ritengo solo una ragazza degna di rispetto... Niente più!-

-Ho visto il modo in cui la guardi, fratellone! Non puoi nascondere che...-

-Non la guardo diversamente da come guardo te, Angel!-

Elvys strillò, terrorizzata. Rebel la raggiunse e toccò il corno di Espio, mentre gli anelli si illuminavano di nuovo. Il camaleonte si svegliò, scomparendo e riapparendo, ed appena vide le fiamme avvicinarsi afferrò la mano della riccia e la trascinò verso di noi, poi stringendola in un abbraccio. Io, piuttosto, ero concentrato su tutt'altro: il viso indeciso di Shadow e quello che aveva detto sua sorella. Ma allora... Sentii la rabbia ribollirmi in petto, ma un tipo di rabbia mai sperimentata prima d'ora.

-Vuoi dirmi che lei ti piace? E che tu piaci a lei?-

-La seconda era piuttosto evidente...-

Intervenne Genkaku. Shadow sbuffò stizzito ed io gli urlai contro:

-E tu stai fermo qui a non fare nulla?-

La presa sulla nuca di Nanami aumentò, facendola strillare, e la mano libera si avvicinò ai suoi capelli. Mentre Jet stava per strillare qualcosa, io lo interruppi:

-Vai lì e diglielo!-

-Non prenderò ordini da uno come te...-

-Invece sì! Perché lei è PROPRIO LÀ, a meno di due metri di distanza, e tu stai qui a far finta di niente solo perché sei orgoglioso? Beh, sai una cosa, non ti lascerò sprecare quest'occasione, perché credimi. Finisci prima che tu te ne renda conto. Prima che tu te ne accorga!-

Si sentì solo il crepitio del fuoco per qualche secondo, mentre Shadow mi fissava basito. Non mi salì nemmeno una lacrima a parlare così di Cosmo... Lui rimase ancora un attimo fermo e poi si riprese, cominciando a camminare verso Bianca. Rocky mi posò una mano sulla spalla.

-Tutto bene?-

-Sì, Rocky. A posto.-

E seguii i movimenti del riccio. Lui camminava pacato. Appena Bianca lo vide, sputò fuori:

-Un altro passo e la faccio alla brace!-

-Shadow, FERMATI!-

Urlò Jet. Karol gli tappò il becco.

-No, non lo farai...-

E fece un altro passo. Le fiamme erano tanto vicine da potermi quasi lambire la punta delle scarpe. Preparai le code per volare, gli occhi incollati ai tre. La riccia bianca ringhiò ed avvicinò il falò ai suoi capelli. Nanami stava cercando di non urlare. Riuscivo a leggere nel suo sguardo paura, ma forse stava cercando di dare fiducia a Shadow.

-Pessimo giorno per fare la prima prova...-

Pensai, mulinando le code. Il riccio arrivò fino a lei e le mise una mano sulla spalla, quella sinistra.

-Autocontrollo. Ecco cosa ti manca,-

Bianca rimase a fissarlo per un'eternità ed i suoi occhi tornarono gradualmente normali. Non ci fu nessun segno di dolore.

-Sh-Shadow?-

La riccia arrossì, lasciando la presa su Nanami. Questa corse a rifugiarsi tra le braccia del falco, che fulminava ancora Shadow con gli occhi. Quest'ultimo, invece, diede subito le spalle a Bianca e non aggiunse altro, andando verso sua sorella.

-Aspetta... Cosa?-

Sans le diede due pacche sulla schiena.

-Non ti preoccupare. Non ti sei fatta male ritrasformandoti. Questo può voler dire solo una cosa...-

Il sorriso della riccia si estese da un orecchio all'altro.

-Shadow... Aspettami!-

-Che vuoi ora? Sei proprio appiccicosa...-

-Torna qui!-

Angel scoppiò ridere, mentre anche Shadow aveva un leggero tono di rosso in viso. Un altro urlo e ci voltammo tutti verso Exe. Stava davanti a Nives, vagamente seccato. Lei era caduta schiena a terra e stava affrontando il suo sguardo senza timore, anche se tremava.

-Com'è possibile? Ti sei migliorata! Anche dopo che ho distrutto tutto ciò che ami!-

Tentò di colpirla con un artiglio, ma il braccio gli si bloccò a mezz'aria.

-No. Non l'hai fatto.-

Psiky lo tenne fermo. Era tutto quello che riusciva a fare, anzi: forse stava facendo troppo. Il suo colorito era cadaverico, indice che sarebbe svenuta tra poco. Il demone rimase a guardare Nives e poi passò con gli occhi su Psiky, sorridendo. Capii troppo tardi cosa aveva intenzione di fare...

-Hai ragione!-

-Chaos control!-

Exe scattò verso la gufa, ma Shadow gli apparve davanti per bloccargli la strada. Non fu sufficiente: si teletrasportò dietro di lui e... Osservai la scena con orrore. I suoi artigli le tranciarono la gola quasi di netto, spezzando al carotide. Non ho mai visto così tanto sangue in tutta la mia vita. Mi costrinsi a distogliere lo sguardo prima di vomitare.





























Oh santo Chaos...

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