(21) Incubi
Shadow's pov
Camminavo tranquillo, le dita leggermente flesse in posizione per una Chaos spear, in caso in cui fosse stato necessario usarla. Qualcosa dietro di me si stava muovendo da un po', ma avevo deciso di aspettare per smascherarla. Mi bastava ascoltare come camminava per capire di chi si trattasse. Due passi, inciampa, tre passetti veloci e riprende l'andatura normale. Mi fermai e così fece chi mi stava dietro, anche se dopo un passetto azzardato.
-Pensavo ci fossimo tutti divisi, Bianca.-
La riccia sbuffò.
-E tu pensavi che me ne sarei andata da sola in giro? Questo posto mi mette i brividi...-
E tremò leggermente guardando gli alberi. Io sospirai e continuai a camminare, ignorandola.
-Aspettami!-
Mi corse appresso e rallentò il passo appena mi arrivò accanto.
-Sei proprio una testa dura... Non accetterai mai nessuno come tuo amico!-
-Io non ho "amici"! Mi rallentano e basta!-
Marcai la parola "amici" quanto più possibile, in modo che fosse chiaro il concetto. Stava diventando troppo collosa per i miei gusti...
-Se non vuoi amici, come conti di trovare un'anima gemella?-
-Un'anima gemella? Ah! Non farmi ridere...-
La sentii brontolare. Sorrisi compiaciuto e continuai a camminare.
-Cosa dovrei fare io per qualificarmi come tua "anima gemella"?-
Chissà perché me lo sta chiedendo? pensai. Così glielo chiesi:
-Perché me lo stai chiedendo?-
Rallentò il passo e mi girai per guardarla in faccia. Era rossa ed aveva lo sguardo basso. Sussultai, sperando non mi sentisse. Allora i miei sospetti erano fondati... Tornai a guardare in avanti e provai quanto più possibile di estraniarmi dalla scena.
-Così... Per fare conversazione...-
-Tu ci vai molto vicino.-
La vidi sorridere con la coda dell'occhio, poi le dissi una delle cose più elaborate che io abbia mai inventato per togliermi qualcuno dai piedi:
-Ma ti manca ancora una cosa!-
-Davvero? Cosa?-
Mi fermai e mi volsi a guardarla, con aria beffarda.
-Lo devi scoprire da sola! Che divertimento ci sarebbe altrimenti?-
Rimase a bocca spalancata dalla sorpresa e mi lasciai andare in un breve risolino, prima di voltarmi nuovamente verso il sentiero e riprendere a camminare.
-Ma... Shadow, non andare senza di me!-
E mi raggiunse di nuovo.
-Non ti darò nessun indizio... Devi solo prendere gli aspetti del tuo carattere e cercare un aspetto mancante...-
Rumore... Di rami spezzati. Mi bloccai sul posto ed ordinai d'istinto:
-A terra!-
La vidi confusa, così imprecai e la costrinsi giù con la forza. Tre tentacoli ci passarono sopra, tagliando di netto tre arbusti alla nostra sinistra. Con un pugno, costrinsi i tre cosi neri a ritirarsi, poi mi alzai stendendo un braccio di fronte a Bianca, che fissava il punto da dove era arrivato l'attacco spaventata. Exe sbucò, camminando tranquillamente in mezzo ai cadaveri degli alberi che aveva decapitato.
-Ma bene bene... Cosa abbiamo qui... La forma di vita suprema... Che non sa battere un DEMONE!-
-Corri!-
Feci a Bianca spingendola via. Lei esitò un pochettino, poi seguì il mio ordine e corse via, passando in mezzo agli arbusti morti. Vidi Exe puntare a seguirla, ma con una spinta lo feci indietreggiare.
-Non ti azzardare! Sono io il tuo avversario ora...-
Lo vidi esitare un secondo, poi sorrise. I tre tentacoli tornarono all'attacco, e dopo aver schivato i primi due afferrai il terzo. Il demone sembrò sorpreso da questa mossa. Lo tirai a me caricando un pugno e prima di mollarlo lo vidi sorridere. Colpii il vuoto. Il tentacolo si disintegrò nella mia mano ed Exe era scomparso. Ringhiai e poi urlai al vuoto:
-Dove sei, codardo? Affrontami!-
Un suono simile a quello di prima venne da dove era scappata Bianca. Impallidii.
-Oh no... STO ARRIVANDO!-
Bianca's pov
Corsi. Corsi quanto il mio fiato mi permettesse, forse anche di più. Non volevo lasciare Shadow con quell'energumeno, ma... Forse quello di cui mancavo era decisione! Shadow è sempre stato un tipo deciso, il modo in cui ha schivato e poi colpito Exe... Non sarò mai come lui. Inciampai e caddi a terra, rotolando dolorante per quelli che saranno stati due metri. Mi tenni la caviglia aspettandomi solo dolore, invece era anche bagnata...
-Su cosa sono inciampata? Una radice?-
No... Bagnata e calda... Me la controllai: stava sanguinando, anche se poco. La risata di Exe mi mise in allarme, così mi rialzai, anche se con difficoltà.
-Sei perfetta, lo sai?-
-Per cosa? Fatti vedere, bastardo!-
-Sei l'ostaggio perfetto per far preoccupare quel riccio nero...-
-Cerchi la persona sbagliata! Se proprio vuoi qualcuno, cerca Maria...-
Scherzai io. Sbattei le ciglia e me lo ritrovai davanti al muso. Sobbalzai e tentai di ritrarmi, ma mi afferrò un braccio, tenendomi ferma. Mi divincolai in preda al terrore.
-Mollami! Lasciami andare subito!-
-Io e te... Insieme... Possiamo fare grandi cose...-
-E 'sti cavoli dove li metti? Lasciami andare subito!-
-Sicura? Posso offrirti qualcosa che i tuoi amici non possono...-
-E quale sarebbe?-
-Ti donerò il tratto del carattere che Shadow desidera in un'anima gemella.-
Mi paralizzai, guardandolo confusa.
-Vi ho sentiti... Non sono mica sordo, sai?-
-Tu... Puoi davvero?-
La voce di Shadow mi chiamava dalla distanza:
-Bianca!-
-Certo! Tu potrai essere la prossima Maria!-
-La prossima Maria... Sì...-
Chiusi gli occhi, immaginandomi tra le braccia di Shadow mentre avvicinava le sue labbra alle mie. Quando riaprii gli occhi, non sembrò che l'avessi fatto: era tutto nero. Come la notte.
Shadow's pov
Non avrei dovuto lasciarlo da sola... Mi guardai intorno, cercando il viso della riccia bianca. Sono un idiota... Ero così preso dalla battaglia... Ma tanto non m'importa. Già. Non m'importa proprio nulla. Lo faccio solo per avere un'alleata in più. Mentre pattinavo nella foresta, dove era sparita Bianca, notai a terra delle macchioline rosse. Sangue. Proprio questo mi si raggelò nelle vene prima di prendere a ribollire. Non la vedevo da nessuna parte. Gli aculei di Exe mi fissavano, ma io non persi nemmeno un istante: caricai una Chaos spear e la lanciai. Vidi i suoi occhi rossi guardarmi e i suoi denti affilati come zanne sorridermi, prima di scomparire. La lancia si schiantò sul terreno, creando un solco nero.
-Fatti vedere!-
-Ihihih... Bianca aveva torto, lo sai?-
Cercai di individuarlo, ma la sua voce era come ancorata al mio cervello: non aveva una direzione. Ringhiai infuriato:
-Che le hai fatto? Parla, disgraziato!-
Exe mi apparve davanti mentre non me l'aspettavo e mi disse:
-Non si è fatta del male! E basta che segui le mie istruzioni perché non si faccia nulla...-
Lì per lì, mi bloccai.
-Non mi interessa che le fai...-
Presi una Chaos spear e la caricai.
-Voglio una battaglia con te! Ora!-
-Peccato... Volevo solo proporti di rivedere la persona più importante della tua vita... Ma se proprio insisti...-
Esitai di nuovo.
-Non puoi sapere chi è...-
-Hai ragione. Non credo proprio che si chiami Maria...-
Sobbalzai. Lui... Non poteva conoscere questo nome...
-No... Non è possibile...-
-Posso riportare i morti in vita, Shadow... Posso farlo davvero.-
-Non ti credo!-
Stette zitto, sorridente, e mi porse la mano.
-Il tuo potenziale è completamente sprecato con quei "senza-spina" dei tuoi amici.-
-Non sono miei amici!-
-E allora?-
Deglutii. Gli strinsi la mano.
-Farà meglio ad essere vero...-
-Andiamo... Che ci guadagnerei a mentirti?-
E la mia vista si annerì completamente.
Papyrus' pov
Tremavo come una foglia.
-Nyeh! Me la ricordavo più luminosa questa foresta...-
Stringevo un osso appuntito e guardavo intorno a me, spaventato che qualcosa potesse sbucare dalle fronde degli alberi per attaccarmi. Deglutii ed incavai la testa nelle spalle.
-Nives?-
Chiamai, poco convinto.
-Non mi sentirebbe mai... E poi, chi mi dice che si trovi qui da qualche parte?-
Ero occupato a guardare gli alberi, ma sentii l'impulso di abbassare lo sguardo e vidi un arbusto spinoso.
-Per fortuna che mi sono fermato prima!-
E ridacchiai indietreggiando. Appena lo feci, sentii un respiro caldo sul mio collo. Mi volsi urlando e mi accorsi che quel qualcuno mi stava già spingendo. Caddi con la schiena dritto sul cespuglio di rovi. Un dolore atroce mi attraversò da cima a fondo ed urlai. Con otto ossa, riuscii a tenere chiunque fosse alla larga e mi rialzai. Sentivo la mia maglia appiccicarsi alla schiena ed il sangue colare. Strinsi i denti, dolorante, e delle leggere lacrime di dolore mi bagnarono le guance. Vidi Exe fluttuare a due metri di distanza, ridendo. Sapevo a cosa stesse pensando e mi ritenni molto fortunato. Se non mi fossi girato, ci sarebbe finita la mia faccia sui rovi.
-Dov'è tuo fratello? Non eravate una squadra... So che ha una resistenza...-
Rise di nuovo.
-Penosa!-
-Stammi lontano!-
Colpii terra con la mano e delle file di ossa, basse ad alte alternate in modo irregolare, gli andarono addosso. Lui non si spostò: si limitò a colpire la prima con il taglio della mano ed un'onda d'urto rossa tagliò tutte quelle dopo, mirando alla mia testa. Mi abbassai in tempo. Alzai le braccia ed una gabbia di ossa lo circondò. Non aveva funzionato su Doll... Ma sperai che con lui facesse più effetto. Mi aspettavo di vederla esplodere da un momento all'altro, invece rimase lì, inerme. Mi avvicinai cautamente, controllando se avesse funzionato. Sentii delle dita stringersi sul mio collo e mi trovai in aria, tossendo e divincolandomi.
-Oh, ma che carino... Vuoi che ti tagli la testa o preferisci soffocare?-
L'aria prese a mancarmi e il mondo davanti a me si sfuocò, mentre i miei movimenti rallentavano e mi sentivo sempre più debole. Uno spostamento nell'aria e mi ritrovai a terra, stremato. Tossii, tentando di riprendere fiato, mentre la gabbia di ossa tornava nitida.
-PAPY! Stai bene?-
Mi volsi e gli occhi angelici di Rocky mi stavano fissando terrorizzati.
-Sì... Sto... COFF COFF... Bene...-
Usai il mio osso come appoggio per alzarmi. La volpe mi stava esaminando e si fermò sulla schiena.
-Santo Chaos... Che hai fatto?-
-Un cespuglio di rovi...-
E lo puntai, ancora intento a recuperare ossigeno. Mi girai completamente e vidi una specie di bolla bianca. Dentro, Exe ci stava sbattendo sopra come una mosca su una finestra, cercando il modo di uscire. Qualche crepa era già visibile.
-Non reggerà a lungo...-
Anche Rocky se n'era accorta. Presi un gran respiro ed alzai l'osso come fosse una mazza.
-Liberalo.-
-Sicuro?-
-Aspetta! Quando lo dico io...-
La volpe annuì ed aspettò. Guardai il demone battere la testa sul soffitto, fare un giro in aria e puntare verso di noi.
-ORA!-
Appena la sua gabbia scomparve, Exe puntò dritto su di me. Lo colpii forte con l'osso facendolo volare verso una roccia. Si divise in tanti piccoli pixel e prima di sbattere sul masso scomparve. Mi lasciai andare in un sospiro.
-Bel lavoro, Papy... Non me l'aspettavo da...-
Non la lasciai finire; la strinsi a me con un abbraccio.
-Mi hai salvato.-
Rocky's pov
Oh... Santo Chaos... Non credo di essere mai stata più rossa in tutta la mia vita... Ricambiai l'abbraccio, fissando la gabbia di ossa imbambolata. Quando finalmente si staccò, mi stava sorridendo. Senza farlo apposta, mi guardai le mani. Erano leggermente macchiate di sangue. Mi ricordai improvvisamente della schiena. Non dovetti nemmeno parlare.
-Tranquilla... Col tempo, passerà.-
Annuii. Mi strinse la mano e disse:
-Andiamo a cercare la nostra amica.-
-Certo!-
Camminammo mano nella mano, chiamando a gran voce:
-NIVES!-
Karol's pov
Saltai, mi diedi la spinta su un tronco con le gambe e mi rotolai a palla per terra, prima di rialzarmi e stiracchiarmi.
-Sono in forma SMAGLIANTE!-
Mi chiusi a palla e rotolai in mezzo alla foresta, schivando tutti gli alberi che mi si paravano davanti. Dopo un po', mi aprii e cominciai a camminare.
-Devo fare più attenzione...-
Non vorrei che pensaste che io stessi sottovalutando la situazione... Mi muovo molto quando sono nervosa. Tutto intorno a me sembrava muoversi per attaccarmi, ed io presi a torturarmi il lembo dei pantaloncini.
-Dannazione... Se provassi a chiamarla a gran voce?-
Presi fiato ed urlai:
-NIIIIVEEEE...-
Un suono. Mi buttai di lato evitando uno dei tentacoli neri di Exe.
-Se stai cercando di nasconderti da un demone...-
Buttò giù un albero davanti a me.
-Non urlare!-
Piegai leggermente le ginocchia e saltellai due volte sul posto, preparandomi psicologicamente al combattimento. Il demone non sembrò per nulla incline ad attaccare, infatti ritirò subito il tentacolo. Mi si avvicinò a passo pacato, sorridendo.
-Un passo in più e ti riduco ad un colabrodo!-
-Mi piacerebbe proprio vederti...-
Me l'aveva chiesto lui, no? Gli lanciai uno sbuffo di vento talmente forte che due alberi dietro di lui si piegarono. Si stava reggendo al terreno, senza perdere il suo sorriso nonostante i suoi piedi stessero creando un solco. Finita la tempesta si rialzò come se nulla fosse, per mia sorpresa.
-Mh. Ero talmente concentrato ad uccidere Nives che non mi ero accorto di quanto forti foste voialtri!-
-Che le hai fatto?-
-Niente. È stata lei ad acconsentire ad aiutarmi.-
-Non ti credo!-
Mi chiusi a sfera e rotolai un paio di volte sul posto per prendere velocità, prima di saltargli addosso. Con un singolo colpo, mi mandò supina per terra con un taglio tra le scapole, il fiato mozzato. Respirai a scatti, trattenendo il pianto. Faceva... Malissimo...
-I tuoi poteri possono essere incrementati... Se lavori per le persone giuste.-
Mi porse la mano.
-Io...-
Non aspettò nemmeno che gliela stringessi: me la afferrò con forza.
-Se cerchi Nives, segui me!-
Lo saprà dov'è Nives? Ma sì... Gli altri saranno fieri di me appena la troverò... Una patina nera mi coprì la vista da quel momento in poi.
Spirit's pov
Feci una capriola all'indietro e colpii uno dei tentacoli neri che mirava al mio costato con il martello. Ansimai. Exe era sbucato all'improvviso ed aveva cominciato ad attaccarmi, mirando al mio collo. Perché concentrarsi lì, poi? Voleva uccidermi subito? Saltai ed atterrai su un altro tentacolo, colpendolo col martello. Si ritirarono dietro il demone, che mi stava fissando parecchio stizzito.
-Sicuro di non voler negoziare? Sembri parecchio in difficoltà...-
-Ti piacerebbe! Sei tu che stai arrancando!-
Corsi fino ad arrivargli davanti e provai a colpirlo. Si teletrasportò. Lo vidi ricomparire alle mie spalle, con la coda dell'occhio.
-Lo sto dicendo perché mi sembri un tipetto proprio in gamba! E mi dispiacerebbe doverti uccidere....-
Mi volsi per mollargli un calcio, ma era di nuovo scomparso. Digrignai i denti.
-Di poco...-
Sentii la sua voce ridere da sopra la mia testa. Alzai lo sguardo e lo fissai mentre era sdraiato in aria, come se combattere contro di me fosse solo un passatempo.
-Karol non la pensava così, sai?-
-Scusa?-
Lanciai il martello in aria, ma per la terza volta mancai il bersaglio. Lanciai un verso infastidito e riafferrai la mia arma senza nemmeno guardare.
-Ha pensato due volte a cosa fare ed ha deciso di negoziare... Come ha fatto Nives...-
-Bugiardo! Ed anche se fosse, io non negozierei mai con uno come te!-
Exe tagliò l'aria vicino al mio collo e non riuscii a schivare l'ultimo colpo. Mi aspettai dolore, invece semplicemente si spezzò la collana arcobaleno che avevo ripreso al nostro primo incontro. Indietreggiai confuso. Lui si concentrò sul ciondolo e lo fissò con disprezzo, prima di schiacciarlo con il piede. Allora era a quello a cui mirava...
-Un problema in meno... Ora...-
Si stava avvicinando a me minaccioso, con uno sguardo decisamente più preoccupante, e preparai il martello roteandolo. Glitchò per un nano secondo, prima di lasciarsi andare in un ringhio infastidito.
-Tempo scaduto! Tornerò! Non dubitarne...-
E scomparve. Roteai un'altra volta il martello prima di appoggiarlo ad un albero. Mi accovacciai davanti ai resti della collana. Non che mi importasse molto... Era carina e basta.
-Chissà quante me ne dirà Marine appena torno...-
Ripresi il martello e continuai a cercare Nives, distratto però da un altro pensiero: che cosa voleva dalla collana?
Elvys' pov
Sta' calma, Elvys... È solo una foresta... Certo, c'è un maniaco torturatore assassino in giro, ma quello è solo un dettaglio... Ridacchiai, nervosa. Stavo sudando come se fossi stata chiusa in un forno. Da sola. Con Espio. Concentrati... Stai cercando un Sonic leggermente più violento ed una gattina traditrice... Credi in te... Traditrice... Che poi, ci aveva davvero traditi? Avevamo imparato a conoscerci bene al campo... Eravamo ottime amiche... Farebbe davvero una cosa così brutta?
-Forse e-era solo m-mol-lto ar-rr-rabbiata con noi per a-verla abbandona-nata...-
Ma così arrabbiata da quasi ucciderci? No, ci doveva essere qualcos'altro sotto... Per questo avevo intenzione di affrontare Exe e farmi dire cosa le aveva fatto! L'avrei schiaffeggiato finché non avesse aperto bocca e cinguettato come un Flicky sotto la doccia! Strinsi i pugni, decisa, poi però li abbassai sospirando:
-Ma c-come farò? N-non ho nessun pot-tere e se i mi-miei amici che c-ce-e li hanno non-non sono riusciti nem-mmeno a sfior-farlo... Io come far-rò?-
Mentre guardavo verso il basso, scoraggiata, notai delle schegge di legno e dei rami. Alzai leggermente gli occhi e vidi che stavo andando verso un tronco caduto, ma appena notai la base completamente fracassata e nera, capii che non poteva essere una causa naturale. Alzai gli occhi un'ultima volta, e seduto sul tronco stava Exe, con una gamba a penzoloni e l'altra piegata. Sorrideva e mi fissava come un predatore fissa la sua preda.
-Alt! Patente e libretto!-
Feci un passo indietro e mi irrigidii, preparandomi a proteggermi alla meno peggio, tremando come una foglia e stringendo le labbra.
-Non ti preoccupare... Se non ce li hai perché sei troppo giovane, il patentino basta...-
Scese con un salto ed atterrò in perfetto equilibrio. La paura cominciò a bruciare il mio petto, ma cercai di sembrare coraggiosa, mantenendo lo sguardo alto.
-Aaaw... Allora paga il pedaggio...-
-Quanto c-costa? La mi-mia anima?-
-AH!-
Rise.
-No. Ma ci sei andata parecchio vicino...-
Mi si avvicinò camminando lento, troppo lento... Si fermò ad un metro da me e guardò il cielo. Sentii che quello poteva essere un buon momento per ancorarlo al terreno, siccome era distratto, ma le mie gambe erano bloccate.
-Così non va bene, però... Non è ancora notte!-
-N-Notte?-
Chiuse gli occhi ed annuì, incrociando le braccia.
-Già! Volevo parlare con l'altra. Era un soggetto molto interessante...-
Come faceva a saperlo?
-J-Juliette?-
Strinsi i pugni di nuovo ed urlai:
-Beh, pec-cato per t-te! Dovr-vrai affrontare m-me al pos-sto suo! Deluso?-
Rise e volse il viso verso di me, prima di aprire gli occhi.
-Non credo tu abbia capito...-
Rilassò le mani lungo i fianchi e accorciò la distanza fra noi, poggiandomi un artiglio sulla testa:
-Tu non mi interessi.-
Non fui pronta a reagire. Il mio cervello esplose di dolore, e mentre urlavo il mondo si fece buio.
Juliette's pov
La prima cosa che feci, fu alzare lo sguardo: non era notte, anche se il cielo era bordeaux. Che ci facevo sveglia a quell'ora?
-Buongiorno, Juliette!-
Rivolsi lo sguardo dove proveniva la voce: era quel Sonic malvagio di cui parlavano tutti, com'è che si chiamava? Exe! Ecco! Se fossi uscita di più mentre ero viva, forse l'avrei conosciuto prima ed avrei potuto aiutare meglio mia sorella... Chissà che avesse una buona fama tra i demoni... Mi stiracchiai e le mie mani si accesero in due fiamme nere. Risi.
-Sei stato tu a svegliarmi, immagino...-
Exe annuì.
-Ah!-
Mi posai le mani sui fianchi: il mio fuoco evitava la mia pelle istintivamente.
-A cosa devo l'onore? Vuoi farti fare il culo da un demone come te? Questa cosa è demonista! Io e la mia stirpe ne abbiamo discusso una volta!-
-Sì. Non me ne frega niente.-
Scese dal ramo dove stava steso con una capriola ed atterrò in perfetto equilibrio.
-Ah.-
Mi preparai al combattimento.
-Come desideri, brutto bastardo! Fatti sotto!-
-Sicura di volerti battere?-
-Cos'è? Pensi che una come me abbia paura a far fuori uno come te?-
-Al contrario! Ma non credi di star correndo un po' troppo?-
Cominciai a perdere la pazienza, tanto che le fiamme nere di alzarono di intensità.
-Senti... Se non vuoi batterti, stai fermo e rendimi la vita facile!-
-Se dovessimo proprio combattere e tu ne uscissi sconfitta...-
-Cosa che non succederà...-
-AHAHAHAH!-
Stava... Ridendo... Di me? Si asciugò una lacrima e continuò:
-Sì, succederà. Ma anche se ne uscissi vittoriosa e ferita... O se morissi... Porteresti tua sorella con te!-
Mi bloccai. Aveva ragione... Le ferite perdurano durante la notte e mia sorella di ritroverebbe ferita per colpa mia... O peggio... Morta...
-Ora mi stai ascoltando! Grande passo in avanti...-
Fece, alzando l'indice e passandomelo vicino al naso, mentre camminava con l'altra mano dietro la schiena e gli occhi chiusi. Il suo modo di fare non mi piaceva.
-Che caspita vuoi da me?-
-Fare un accordo tra demoni! Sento che possiamo andare d'accordo tra noi...-
-Di che tipo? Sai che non prenderei mai accordo...-
-...Senza l'approvazione di tua sorella?-
-Non favorevole!-
Strillai io. Lui ridacchiò di nuovo.
-Sarà favorevole per entrambi, non ti preoccupare... In cambio del tuo aiuto a distruggere una collana e ad uccidere una persona, io ti donerò la libertà!-
-In che senso?-
-Dividerò il tuo corpo da quello di tua sorella.-
Sobbalzai.
-È impossibile! Io sono morta!-
-Anche io sono morto... Ho dovuto condividere il mio corpo con qualcuno?-
Fece una giravolta.
-Credo proprio di no!-
Ci riflettei su un secondo.
-Nessuno ci riuscirebbe mai! Nemmeno quella gufa...-
-Eppure, sono riuscito a farti svegliare mentre il sole picchiava ancora le pietre, dico bene?-
Disse, puntando il cielo. Dopo averci dato uno sguardo, si corresse:
-Beh, non esattamente...-
-Già... Come ci sei riuscito?-
-Trucchi del mestiere... Ci stai?-
Avrei potuto aiutare mia sorella e non doverla costringere alle notti in bianco... Il fuoco sulla mia mano destra si spense e strinsi quella Exe.
-Ci sto!-
-Scelta saggia! Insieme saremo INDISTRUTTIBILI!-
La mia vista si oscurò totalmente, mentre cercavo ancora di carpire la sua ultima frase.
Espio's pov
Elvys era davvero andata con loro... Camminavo con lo sguardo rivolto ai miei piedi. Perché l'aveva fatto? Non le importava nulla di Nives per caso? E a me? Importava di Nives? Ci aveva traditi... Mi fermai un secondo e chiusi gli occhi: me la ricordai la prima volta che ci eravamo incontrati, mentre fermava Pek e Tails che litigavano, che arrossiva incrociando lo sguardo con quest'ultimo, nel Tornado X, mentre si scusava per qualcosa che non aveva fatto...
-No!-
Mi uscì dalla gola spontaneo. Lei non ci avrebbe mai traditi di volere proprio. Doveva essere successo qualcosa di grave... Annuii e ripresi a camminare, stavolta guardandomi bene intorno. Mentre camminavo, c'era silenzio... Troppo silenzio. Tentai di attivare tutti i miei sensi e lo sentii: qualcuno mi stava seguendo... Preparai uno shuriken e mi volsi di scatto, tagliando l'aria. Exe era ora immobile, la lama puntata alla gola, con uno sguardo sorpreso.
-Per essere un ninja, ce ne hai messo di tempo per renderti conto di essere seguito...-
-Tu. Se hai torto anche solo un capello a...-
Deglutii. Non dovevo lasciarmi scappare nient'altro.
-Chi?-
-Nessuna importanza...-
Ritirai lo shuriken e lo affrontai con lo sguardo.
-Beh? Pensavo volessi farmi fuori...-
-Non sono mica stupido! So che uno shuriken non basta a batterti.-
-E quindi cos'hai intenzione di fare? Negoziare?-
-Nient'affatto. Voglio batterti con lo stesso modo in cui tu proveresti a battere me.-
-Uh uh!-
Rise.
-Interessante... Come?-
Chiusi gli occhi e sorrisi. Li riaprii e vidi il mio nemico stupito.
-Così...-
Battei a terra con un braccio ed un tornado di foglie gli coprì la visuale per un po', mentre saltavo rapido su un albero alle sue spalle. Dapprima, sembrò confuso, poi si riprese con un risolino.
-Teletrasporto? Tutto qua?-
-Molto di più di questo!-
Nel momento in cui stava lanciando una fiamma dove stavo, creai un altro tornado e saltai su un altro ramo. Presi lo slancio e mi lanciai su di lui. Dopo avergli mollato un calcio sulla guancia, saltai altrettanto repentinamente su un altro ramo. Il tempo che ci impiegò a girarsi ed ero scomparso, facendolo sembrare un colpo venuto dal nulla. Si massaggiò la guancia nervoso.
-Prima ti stanco.-
Un'altra fiammata minacciò di colpirmi. Saltai su un ramo, stavolta più basso e facendo rumore. Presi la mira e gli lanciai uno shuriken. Lo scansò e poi lo vidi sorridere. Lanciò un'unica fiammata, che prese a bruciare tutti gli alberi nei dintorni dalla base.
-Dannazione!-
Fui costretto a scendere, ma prima che potessi prendere lo slancio e saltare via, Exe mi mollò un calcio sul torace. Caddi schiena a terra e sentii un'altra botta, ancora sul torace. Tossii.
-Questi trucchetti con me non funzionano...-
Sentii il peso del suo piede schiacciarmi la gabbia toracica, così forte che la sentii scricchiolare. Mi posò la mano sul corno e sorrise malevolmente, sussurrandomi:
-Se non vuoi morire, ti conviene seguire quello che ti dico...-
Il mio cuore prese a tremare. Avevo paura. Non poteva finire così... Sentivo il bisogno di... I miei pensieri vennero interrotti da Exe: il suo corpo, per un secondo, si divise in una miriade di pixel. Strinse i denti ed alzò il piede dal mio torace. Potei finalmente respirare... Farlo mi fece inizialmente molto male.
-Tornerò... Te lo prometto...-
E scomparve, così com'era apparso. Rimasi steso per un po', cercando di riprendere fiato. Mi rialzai dolorante e ripresi a camminare, stavolta sugli alberi che, chissà come, avevano smesso di bruciare.
Rebel's pov
Sbadigliai, annoiata.
-Questa foresta è noiosa... EXE! DOVE SEI?-
Fremevo all'idea di una bella battaglia, ma non ricevetti risposta.
-Tch!-
Continuai a camminare per un altro po', prima di sdraiarmi.
-Tanto prima o poi verrà a cercarmi! A che serve andare a cercarlo?-
-Dici bene!-
Scattai in piedi, spaventata. Exe mi stava fissando, con un sorriso divertito sulle labbra. Mi ricomposi subito.
-Sei in ritardo! Ti sto cercando da un po'...-
-Vado di moda, ultimamente: c'è una squadra di ricerca alle mie calcagna!-
-Già.-
La mia coda frustò l'aria.
-Ne so qualcosa...-
Scattai, cogliendolo di sorpresa, e lo afferrai per entrambe le spalle. Gli anelli sulla coda brillarono, ma nulla. Exe alzò gli occhi al cielo e si liberò con uno strattone prima di graffiarmi il petto. Caddi all'indietro, dolorante.
-Andiamo... La riccia bianca te l'ha pure detto...-
Tentò di cavarmi gli occhi, ma rotolai di lato appena in tempo. Il terreno tremò ed i suoi artigli vi si conficcarono dentro. Impallidii. Il sentimento che cresceva in me... Poteva essere paura? Quella fu la prima volta che mi sentii così.
-Con me non funziona.-
Provai a colpirlo con un calcio: mi bloccò il piede con la mano.
-Mi aspettavo di più da una come te...-
Rimasi impalata un secondo, prima di ritirare la gamba, che lui mi aveva lasciato senza fare problemi. Non sembrava più incline alla battaglia e questo mi infuriò ancora di più.
-Senza il tuo potere di risucchiare il potere degli altri, sei inutile.-
-Come... COME TI PERMETTI?!-
Feci per dargliene di santa ragione, ma la frase che disse dopo mi fece cambiare idea:
-Se non vuoi essere costretta a farlo ogni volta, ti posso donare dei poteri tutti tuoi.-
Il mio pugno di fermò a pochi centimetri dal suo viso serio.
-Dici... Dici davvero?-
-Da demone a demone... Detta tra noi... La super agilità ti serve ben poco in battaglia!-
Ritirai il pugno, anche se non aprii il palmo. Ero intrigata... Ma non del tutto sicura di potermi fidare.
-Perché dovrei crederti? Che garanzie ho?-
Exe non rispose. Alzò il braccio in aria, con il palmo aperto e rivolto al cielo. Una grossa sfera nera cominciò a formarsi sulla superficie, ad appena strinse gli artigli si frantumò, rilasciando un'energia che gli circondava il braccio intero. Fece un mezzo sorriso e sferrò un colpo a lato con il braccio, radendo al suolo una ventina di alberi in quella direzione. Rimasi senza parole.
-Tu mi aiuti e potrai controllarlo anche tu... Oltre ad avere i poteri di chi ti aggrada!-
La tentazione era troppa... Questa occasione era estremamente ghiotta. Gli strinsi la mano immediatamente, quasi senza accorgermi che il mondo scompariva in una nube tenebrosa.
Nanami's pov
Tenevo una mano accanto al mento, camminando diritto senza guardarmi intorno. Sapevo che stessimo cercando una gattina... Volubile, ma avevo paura di potermi ritrovare qualcuno davanti appena mi fossi girata. Quindi tenevo lo sguardo fisso davanti a me, sudando.
-Dobbiamo dividerci! Mannaggia a me e alle mie idee...-
Scossi la testa e tentai di pensare positivo: la ritroveremo e saranno tutti interi a fine viaggio. Già... Ma non ne ero così convinta... Nella lontananza, vidi quattro piume verdi, appartenenti ad una persona che ormai conoscevo fin troppo bene. La paura svanì e corsi verso di lui, sorridendo come un pesce lesso.
-Jet! Meno male che ti ho trova...-
Mi bastò toccarlo e lo vidi accasciarsi al suolo. Senza capire, lo rotolai su un fianco ed inorridii: aveva un ampio taglio disegnato sul petto, anche piuttosto profondo.
-J-Jet?-
Il mondo intorno a me prese a girare e, senza nessuna spiegazione, il suo corpo scomparve, rilasciando scaglie per aria.
-Poverina... Gli volevi così bene...-
Non seppi controllarmi: attivai il mio potere del Vocaloid lì, seduta stante, e cantai tutta la mia frustrazione, godendo nel vedere Exe piegarsi a ritmo della musica e cadere a terra. Finita la canzone, ansimai, le lacrime agli occhi, fissando il demone davanti a me.
-Ti ho sistemato per bene, eh? Vediamo se c'è un ramo appuntito da qualche parte...-
Con mia grande sorpresa, Exe si mosse. Si rialzò in piedi, anche se barcollante, sturandosi le orecchie e sorridendo.
-Impressionante... Davvero impressionante...-
-Come... Come hai fatto? Dovresti essere incosciente per altre sette ore come minimo!-
Strillai indietreggiando, spaventata.
-Aaaw... Sei così tenera... Pensavi davvero che funzionasse su di me?-
Rise.
-Illusa.-
Cominciò a venirmi incontro, camminando con estrema lentezza. Passarono solo pochi secondi, ma a me sembrarono anni, prima che vedessi il demone stringere i denti, arrestando la sua camminata, per poi vorticare in aria. All'inizio non capii cosa stesse succedendo, ma appena anche alcune foglie si staccarono dagli alberi e i ramoscelli sotto di lui li seguirono a ruota, ricollegai tutto a...
-Karol?-
-Ma grazie, eh! Così tanta stima mi dai?-
Quella voce... Lacrime di gioia mi riempirono gli occhi, offuscandomi la vista ed arrossii. Jet comparve da in mezzo ai cespugli, tenendo lo sguardo fisso sulla sua vittima.
-Ma... Jet?-
-Sì! Chi ti aspettavi che fosse?-
-Io... Ti ho visto... Eri morto!-
Spostò lo sguardo su di me e sembrò inizialmente perplesso, poi preoccupato.
-Ehi, baccalà: ma stai piangendo?-
-CREDEVO DI AVERTI PERSO PER SEMPRE!-
E lo abbracciai, stringendolo forte forte, piangendo di gioia.
Jet's pov
Non fui pronto ad accogliere l'abbraccio perché ero molto confuso. Arrossii e balbettai:
-M-Ma che dici? B-Baccalà? Io non mi sono neanche avvicinato a questo posto!-
-ILLUSIONI!-
Il grido proveniva dall'alto e non fu difficile capire chi lo avesse fatto. Sentii il tornado che avevo provocato ripercuotersi su di me, così abbracciai Nanami a mia volta per proteggerla. Il vento si fermò. Appena tornai con lo sguardo su Exe, non mi parve molto contento.
-Sono bravo a crearle! Soprattutto sulle menti ingenue e stupide come le vostre!-
La riccia non riusciva a parlare: stava ancora piangendo e non sembrava intenzionata a mollarmi.
-Stalle lontana.-
-Uh! Plot twist!-
Non risposi. Mi limitai a costringere Nanami ad indietreggiare e, delicatamente, staccai le sue mani dalle mie spalle. Non mollò le mie braccia, ma sapevo che sarebbe andata a finire così...
-Vogliamo fare che stringiamo un accordo e nessuno si fa male?-
-Te lo puoi anche scordare!-
-Siete in così tanti a recitare la scena degli angioletti... Ma tanto so a cosa state pensando...-
-Ah sì? A cosa?-
-Vi farò la mia più grande interpretazione...-
Si schiarì la gola e poi mi imitò, con una voce pressoché perfetta:
-Perché dovrei rischiare il mio collo per quella gatta? Dopotutto, se Exe e lei si sono incontrati, si saranno parlati... E... Da cosa nasce cosa...-
Nanami si riprese e gli urlò, le lacrime quasi asciutte e gli occhi rossi:
-Hai toppato completamente! Io credo in Nives!-
Io deglutii. Su di me ci aveva azzeccato. Io non mi fidavo completamente di Nives... Nanami dovette aver intuito a cosa stessi pensando perché mi si staccò da dosso.
-Jet?-
-Io... Nanami, devi ammettere che le circostanze sono...-
-Non posso credere di essermi preoccupata davvero per un pollo fritto come te!-
Exe rise. Probabilmente, gli piaceva il fatto che stessimo litigando.
-Dovresti ascoltarlo, sai?-
Nanami si volse verso di lui imbufalita.
-Tu non ti intromettere!-
-Fortuna che non ci sono sedie qui...-
Pensai, sollevato e preoccupato allo stesso tempo. Exe fece per ribattere, ma il suo corpo si divise in tanti piccoli pixel. Ringhiò ed alzò gli occhi al cielo.
-Voi due godetevi la luna di miele! Io ho altro da fare!-
E scomparve. Nanami corse nel punto in cui era scomparso ed urlò al vuoto:
-Torna qui, rospo!-
Agitò le mani per controllare probabilmente che non fosse ancora lì. Poi si rivolse a me. Io indietreggiai d'istinto.
-Eheh... Nanami...-
-Io con te non ci parlo più!-
Disse, spingendomi sul petto con l'indice e riprendendo a camminare alla ricerca di Nives, fingendosi offesa. Io sorrisi: questa è la parte in cui io vado lì e le faccio battutine finché non riprende a parlarmi. Infatti, la affiancai dicendo:
-Nemmeno se ti dico che sei un pesce lesso?-
Mi evitò con lo sguardo.
-Ok. Ma dobbiamo almeno guardarci negli occhi, non trovi?-
-Con te non ci parlo, ho detto...-
-Ah! Ma ora mi hai parlato!-
-Era un'eccezione!-
Scoppiai a ridere mentre lei brontolava arrabbiata. Ma la verità è che ero davvero contento che non si fosse ferita e non le avrei più staccato gli occhi di dosso.
Angel's pov
Mi strinsi a Sans, spaventata dai rumori della foresta. Lui sembrava tranquillo, ma vedevo i suoi muscoli tesi e sentivo i suoi sensi in all'erta.
-Guarda che mio fratello ha detto di dividerci... Non devi per forza rimanermi appiccicato!-
Però fallo, ti prego! pensai subito dopo. Il riccio ridacchiò.
-Se stessimo sempre ad ascoltare tuo fratello, niente alcool ai party dove sei presente, niente abbracci, niente di nulla! E poi...-
Mi sporsi per guardare il suo viso. Stava sorridendo.
-Non mi dispiace starti appiccicato.-
Questa era una frase fatta senza battutine stupide uscita dalla bocca di Sans. Segnatevi questo giorno sul calendario! Io ero quasi commossa... L'atmosfera venne letteralmente frantumata da un tentacolo nero: si ancorò per terra, facendo tremare tutto, proprio nello spazio che c'era tra me e Sans. Ci bloccammo entrambi e spostammo su lo sguardo. Exe stava con il braccio teso e sorrideva.
-Bersaglio mancato!-
Vidi una scintilla azzurra accendersi nell'occhio sinistro del riccio ed un Gaster Blaster fece fuoco, lanciando un raggio bianco nella direzione del demone.
-Devi avere proprio una mira scarsa, perché siamo entrambi bersagli facili!-
Appena il Blaster si richiuse, Exe era scomparso. Io diedi un colpo al tentacolo che, rimasto senza nessuno che lo reggesse, crollò e si incenerì toccando la distruzione che aveva causato. Io e Sans ci mettemmo schiena contro schiena, girando intorno per cercare il nostro avversario.
-Voi due siete la classica coppia che scoppia!-
Il terreno sotto di noi tremò un'altra volta, così presi l'iniziativa: afferrai il braccio di Sans e lo trascinai via. Il punto dove stavamo prima esplose, lasciando cadere una pioggia di zolle di terra e radici bruciate davanti al nostro sguardo spaventato.
-Letteralmente!-
-Di solito mi diverto con battute del genere...-
Il viso del riccio si scurì e la pupilla dell'occhio destro scomparve del tutto.
-Ma qui si va oltre il limite.-
Una ventina di ossa saettarono verso il demone e lui si limitò a teletrasportarsi alle nostre spalle.
-Eh, no! Non finirà così!-
Scattai con i pattini fino ad arrivare davanti alle ossa. Ora l'attacco era diretto a me. Sia Sans che Exe rimasero molto sorpresi da questa mossa.
-OCA!-
Potreste non saperlo: in inglese, "oca", cioè "duck", è utilizzato per dare ordine di abbassarsi. È una cosa che usiamo fare io e Sans per non farci capire. Infatti, il riccio si abbassò mentre il demone era ancora intento ad elaborare il perché della mia azione. Dopo aver preso un bel respiro, cominciai a colpire quante più ossa potessi per farle rigirare e cambiare direzione. Infatti, tre di loro andarono a segno, facendo dei leggerissimi tagli al nostro nemico. Cadde in ginocchio. Era la prima volta che lo vedevo ferito e mi diede un senso di... Vittoria. Ma durò ben poco. Si rialzò immediatamente e mi ancorò ad un tronco con un tentacolo, lo sguardo più infuriato del solito. La botta alla nuca mi fece quasi perdere i sensi.
-ANGEL!-
Chiusi gli occhi e cercai di non urlare dal dolore, mentre sentivo Sans ed Exe combattere.
-LURIDO... LA PAGHERAI!-
Giurai di aver sentito la battaglia affievolirsi, ma non riuscivo quasi più a sentire nulla. Quando riaprii gli occhi, era tutto diverso.
Sans' pov
Gli puntai addosso sette Gaster Blaster e lui si teletrasportò. Stavo ansimando di già, ma cercai di non farlo notare. Aveva osato farle del male... Ed ora ne avrebbe pagato le conseguenze. Provò a colpirmi, ma io mi teletrasportai più in là.
-Potremmo andare avanti così all'infinito!-
Commentò. Effettivamente, era la quinta volta che la scena si ripeteva.
-Però... Io sono in grado di combattere all'infinito... E tu?-
Avevo il fiatone. Non aveva tutti i torti...
-Dai. Sediamoci.-
Cadde seduto davvero e mi fece cenno di seguirlo. Non mi piaceva l'idea.
-Non mordo mica, sa'?-
Cercai di usare le mie ultime risorse per lanciargli addosso delle ossa. Sorrise, per nulla intimorito.
-Non volevo arrivare a tanto, ma...-
Schioccò le dita e vidi il tentacolo stringersi intorno al corpo di Angel. Lei gemette dal dolore.
-OK! Fermo!-
Schioccò di nuovo le dita e la riccia tornò tranquilla, per così dire. Anche se controvoglia, mi sedetti.
-Molto meglio! Fare una bella conversazione da persone civili...-
-Tu non sei una persona civile! Tu sei un demone!-
Annuì. La sua sfacciataggine me lo rese molto più interessante.
-Suppongo tu abbia ragione... Però sono qui per fare un accordo! Ci stai?-
-Ci sto a cosa? Io odio fare promesse!-
E ricordandomi dell'ultima che avevo fatto, non mi andava a genio l'idea di farne di nuove.
-Ma questa è un'offerta di 70% a te e 30% a me.-
-Parla chiaro! O giuro che...-
-Cosa?-
Chiese, un sorriso beffardo dipinto sul volto. Dovevo ascoltarlo per forza... Mi volsi un attimo verso Angel e poi conclusi:
-Nulla. Continua.-
-Ti offro una resistenza quasi infinita ed un incremento dei tuoi poteri...-
-Non ho bisogno di un incremento!-
Sbottai, offeso. Bravo, Sans, tuo padre sarebbe fiero di te, pensai. Exe rimase sorpreso dalla mia affermazione, ma poi si corresse:
-Va bene! Sarà un 60 a 40 allora...-
-In cambio di cosa?-
Sorrise.
-Informazioni!-
-Su di chi?-
-Gira voce che tu sappia quasi tutto di tutti... Anche dei demoni della vostra squadretta...-
Annuii.
-Non sono molto bravo a farmi gli affari miei...-
-Ottimo! Informazioni su Ivonne, Rebel, Bianca e Juliette: che te ne pare?-
Mi porse la mano, alzandosi in piedi. La fissai per un po'.
-Solo informazioni?-
-Sì. Solo informazioni.-
Scrollai le spalle e gliela strinsi.
-Come vuoi...-
Non aveva specificato quali informazioni... Il suo sorriso fu l'ultima cosa che vidi prima del buio.
Angel's pov
Mi ritrovai seduta, la testa che doleva da impazzire. Del tentacolo, neanche l'ombra. Mi alzai e vidi una figura bianca stesa.
-Sans?-
Nessuna risposta. Mi avvicinai a lui, un occhio chiuso. Non mi ero ancora completamente ripresa dalla botta e mi faceva male anche il costato.
-Sans? Mi senti?-
Lo guardai attentamente un attimo e mi accorsi dell'orrore: non respirava. Il mio cuore accelerò il battito e presi a sudare.
-Sans? SANS?!-
Andai dove stava il suo viso e lo schiaffeggiai un po'. Nulla.
-Oh santo Chaos...-
Non aveva ferite, eppure...
-Rispondimi, Sans, ti prego!-
-Sta bene!-
Il cuore, prima come impazzito, si gelò, come il sangue nelle mie vene. Non trovai il coraggio di voltarmi, ma sapevo che era stato Exe a parlare.
-Sarà solo... Incosciente per un pochettino!-
-Che gli hai fatto? Rispondimi!-
Gli urlai contro, senza voltarmi.
-Nulla! È stato molto bravo...-
-Tu... Brutto...-
Scattai in piedi come una molla e tentai di colpirlo, ma il demone mi bloccò e mi tenne ferma, opponendo ferma resistenza.
-Non sei male! Ci dovremmo coalizzare...-
-Fallo svegliare! Devo vederlo respirare!-
-Ci tieni molto a lui... So che sarai ragionevole come lo è stato lui!-
-Che intendi?-
Ancora non riuscivo a colpirlo: eravamo bloccati in quella posizione dall'inizio della conversazione.
-Se mi aiuti a distruggere una collana, allora ti incrementerò i poteri e migliorerò la tua potenza. Sei deboluccia, anche se resistente...-
-Chiamami deboluccia un'altra volta e ti giuro...-
Tentai di esercitare più pressione, ma non voleva mollare la presa.
-Tuo fratello ha accettato!-
-Non ti credo!-
Ancora più forza... Forse sta cedendo...
-Nives ha accettato!-
-E chi se ne importa!-
Stavo facendo una fatica immane.
-Sans ha accettato.-
Fu un riflesso: rilassai i muscoli senza volerlo. Mi aspettavo di essere attaccata, invece il demone si limitò a tenere gli artigli sulle mie braccia, forse per assicurarsi che non riprendessi a colpirlo.
-Davvero?-
-Non mi credi?-
-No!-
-Fidati! Ha accettato! Seguimi e ti farò vedere anche gli altri che hanno accettato...-
Tornai con lo sguardo su Sans. Beh, se aveva accettato anche lui e non ero l'unica...
-Se proprio insisti...-
Me lo ritrovai davanti al viso ed urla in, sentendo la sua mano chiudersi sul mio braccio.
-Sono contento che abbiamo raggiunto un accordo!-
Ed il buio si impadronì dei miei occhi.
Psiky's pov
Pek mi reggeva, aiutandomi a camminare. Mi stava guardando insistentemente da un po'... Sapevo, senza bisogno di leggergli il pensiero, che voleva chiedermi qualcosa. E sapevo anche cosa. Perciò, dopo aver preso fiato, risposi alla sua domanda mentale:
-No.-
-Ma...-
-No, ti ho detto.-
Silenzio.
-Sei sicura?-
-La conosci bene quanto me! Sai che non lo farebbe mai...-
-Quindi...-
-Sì.-
-È assurdo.-
-Exe ha tanti assi nella manica.-
-Quindi Nives non voleva tradirci, ma era consenziente a qualsiasi cosa gli abbia proposto?-
-Precisamente! Di che pensavi stessimo parlando?-
-Mah, non lo so... Del pranzo!-
-Non apprezzo il tuo sarcasmo...-
-A me piace, invece...-
-Tutto giusto! Sbagliato su un punto...-
Ci bloccammo entrambi. Sentii mio cugino tremare, ma non si strinse a me. Exe era sdraiato su un ramo, la schiena spiaccicata sul tronco. Sorrideva. Si volse verso di noi e si mise in piedi, appoggiando una mano per reggersi.
-Sì. Era consenziente. Sì. Vi voleva tradire!-
-Non dire idiozie!-
Sibilai.
-Lei non lo farebbe mai.-
-Ah davvero?-
Scese con un balzo. Pek preparò una chiave inglese dietro la schiena.
-Sai come funziona? Lascia che ti spieghi... Io ho due modi di controllare le persone a mio piacimento.-
Prese a girarci intorno con passo lento. Mi mise i brividi.
-Il primo è toccare un membro del corpo della persona che voglio controllare mentre lei è consenziente alle mie condizioni o a seguirmi. Il secondo, invece, è molto sconveniente: mi basta ucciderla e sarà al mio servizio per una volta sola, prima che lo sollevi dagli incarichi affidati. A quel punto, muore davvero e scompare da questo mondo per sempre! Funziona SOLO con chi ho ucciso io. Ma non lo uso se non in casi estremi, perciò...-
Mi afferrò il bavero del maglione e mi sollevò leggermente.
-Non mi costringete ad uccidervi.-
Strinsi i denti, ma per fortuna Pek reagì: una chiave inglese colpì la fronte di Exe, facendogli mollare la presa. Caddi in ginocchio e mio cugino mi cinse le spalle, battendo i denti. Dopo essersi massaggiato il punto colpito, il demone si lanciò su di lui di scatto, sbattendolo con le spalle ad un tronco.
-No! Pek!-
Ero troppo debole... Non riuscivo a fare nulla. Mio cugino, con le lacrime agli occhi, stava debolmente tremando e tentando di liberarsi.
-Sei patetico! Un fifone come te ne ho visti pochi nella mia vita!-
Non lo ammazzare... Questo era il mio unico pensiero: non lo ammazzare... Prendi me al suo posto... Ma i miracoli possono davvero accadere. Qualcosa mandò Exe dall'altro lato del "campo". Mi volsi e vidi Genkaku, per la prima volta serio da quando l'ho conosciuto.
-Non ti azzardare a toccarli... MAI PIÙ!-
Una cinquantina di sferine dorate gli comparvero alle spalle e si tramutarono in proiettili che puntarono dritto su Exe. Lui si scompose in pixel prima di scomparire definitivamente, lasciando che fossero gli alberi dietro a beccarsi il colpo.
-Genkaku! Grazie... Grazie mille!-
Il riccio mi sorresse e vidi mio cugino raggiungerci, lo sguardo triste.
-Mi dispiace, Psiky... Sono davvero un fifone...-
Gli posai una mano sulla spalla.
-Scherzi, vero? Mi hai difesa e ti sei messo in pericolo per salvarmi! Non hai nulla di cui vergognarti...-
E lo abbracciai. Lui riprese a piangere. Genkaku tornò a sorridere e poi chiese:
-Che ne dite se riprendiamo il viaggio noi tre in compagnia?-
-Io direi che è un'ottima idea!-
Cinguettò Pek, mentre io annuii stanca. Genkaku ci volò davanti e puntò la foresta:
-E allora che stiamo aspettando? Da quella parte, giusto?-
E ci precedette fluttuando.
-Ma non si stanca mai?-
Chiese mio cugino con un velo di ironia. Risi.
-Proprio mai.-
Ed insieme, ci mettemmo a cercare la nostra sorellina.
Tails' pov
Camminavo, senza una precisa meta. Che ci facevo io qui? Volevo davvero andare in missione per trovare Nives? Lei aveva preso il mio cuore e ci aveva ballato sopra con i tacchi a spillo. Pensavo che, per la prima volta da Cosmo, qualcuno aveva guardato oltre il mio amore per la meccanica e la mia timidezza. Invece... Eppure, per quanto ci provassi, non riuscivo proprio ad odiarlo, Doll. Avevo... Sentimenti molto contrastanti su di lui. Da una parte, ero contento che si fosse levato dai piedi. Dall'altra, il modo in cui era morto mi aveva fatto sentire un mostro a pensarla così. Lui ci teneva davvero a lei... Ed è questo che mi fece crescere l'astio verso la gattina. Non potevo, semplicemente non potevo perdonarla! Allora perché non ero andato con Shadow? Qualcosa dentro di me mi aveva costretto a restare con il gruppo di Nanami.
-È come se lei fosse Fiona per me e Doll fosse Sonic... Se ne infischia, ma a me importa...-
E volevo davvero distaccarmi da tutto questo, eppure... Un fruscio attirò la mia attenzione, così arrestai la camminata, voltandomi verso dove proveniva il rumore. Vidi due rose rosse fare capolino e quello che non mi aspettavo mai di vedere. Rimasi completamente senza parole. Era una Seedrian con una piccola gemma rossa incastonata sul petto, sul vestito di foglie che aveva addosso. Era Cosmo.
-Tails! Finalmente ti ho trovato!-
Avevo la bocca semichiusa, sia per la sorpresa che per l'emozione. Mi avvicinai e la sfiorai, per vedere se stessi sognando: i suoi capelli erano soffici e lisci. Mi pizzicai. No, non era un sogno.
-Tutto bene? Sembri un po' confuso...-
-Ma... Tu... Io ti ho sparato... Pensavo che fossi morta!-
Lei mi sorrise. Mi era mancato il suo sorriso, così dolce ed innocente. Mi era mancato... Tutto di lei. Delle piccole lacrime cominciarono ad inumidirmi il muso.
-Mi... Mi vuoi spiegare come...-
Tirai su col naso e non ebbi bisogno di finire la frase.
-Quando mi avete colpito con il cannone, mi sono ritrovata in una specie di limbo eterno e mentre ero pronta a chiudere gli occhi, una figura nera mi ha afferrata e portata in questa foresta. Non so per quanto tempo abbiamo viaggiato... So solo che sono giorni che vago. In cerca di te.-
-Dici... Dici davvero?-
-Certamente!-
Con le sue manine delicate mi asciugò una lacrima, e mi cinse una spalla con l'altra mano. Mi fissava con dolcezza e non riuscii a non sorridere.
-Quello che mi hai urlato... L'ho sentito. Ed anche io ti amo.-
La abbracciai. Quanto mi era mancato il suo profumo... Piangevo come una fontana ormai. Cosmo mi accarezzò le spalle, paziente, ed appena mi staccai rividi il suo sorriso.
-Andiamo... Usciamo di qui...-
Annuii. Non riuscivo a pensare ad altro in quel momento. Solo a quanto fosse bello che fosse tornata. Ma mentre stavamo per avviarci, un altro fruscio attirò la mia attenzione. Da dietro un cespuglio, vidi sbucare...
-Nives?-
Era lei, anche se malconcia. Aveva ferite... Ovunque, ed era sporca di sangue. La più grave era all'altezza del ventre e se la stava coprendo con una mano dato che sanguinava ancora. A quella vista, lasciai un secondo Cosmo ed accorsi per soccorrerla, ma sentii la voce della Seedrian urlarmi, stranamente acida:
-Non ti avvicinare a lei!-
Fissai la piantina confuso. Come poteva lasciare che stesse lì, sofferente? Il suo volto, prima sereno, era ora un misto tra l'inorridito e lo stizzito.
-L'ho vista prima... Parlare con una figura molto inquietante! E poi, hanno fatto un accordo!-
-Non... Non è andata così... Era solo un malinteso...-
Le parole uscirono faticosamente dalla bocca di Nives. Era quasi completamente piegata a terra e chiamai al miracolo vedendola ancora in piedi. Non seppi cosa fare.
-Quindi... Hai davvero fatto un accordo con Exe...-
Lo sguardo della gatta si addolcì posandosi sul mio. Scosse la testa.
-Sì, ma... Io non volevo che questo accadesse...-
-È completamente coperta di sangue! Come puoi fidarti di lei?-
-Tails... Mi devi ascoltare... Lei non è Cosmo. È lui... Si è trasformato...-
Lo sforzo per dire questa frase doveva essere troppo, perché cadde su un ginocchio, tossendo. La ferita non aveva ancora smesso di sanguinare.
-Nives!-
Mi venne l'impulso di aiutarla, ma la voce nuovamente acida di Cosmo mi bloccò:
-E cosa ti dice che non è trucco per attaccarti? Ti fideresti di lei piuttosto che di me?-
Spostai lo sguardo da Cosmo a Nives, indeciso sul da farsi. Quest'ultima fece per dire qualcosa, ma poi si ammutolì. La Seedrian, invece, mi incitò nuovamente:
-Andiamo, Tails.-
Annuii e le andai dietro, prendendola per mano. Non volevo che qualcos'altro la ferisse e se Nives mi aveva già mentito una volta, poteva rifarlo senza problemi.
Nives' pov
No... Non farlo... Non riuscivo a parlare e sentivo le forze abbandonarmi. Sarei presto svenuta, me lo sentivo... Mentre li vedevo allontanarsi, Cosmo sorrise ed un tentacolo nero appuntito puntò alla schiena di Tails. No. NO! Raccolsi le mie ultime forze e mi alzai, stringendola e buttandola a terra. Lei urlò e la volpe mi fissò spaventato.
-Tails... Scappa!-
Fu l'unica cosa che riuscii a dire mentre la tenevo ferma, ma come previsto non ressi per molto. Il viso della piantina, prima sereno, si tramutò in una maschera di ira. Il bianco degli occhi lasciò il posto ad un nero senza fondo e l'azzurro chiaro degli occhi mutò nel rosso sangue che mi terrorizzava. Le rose sul capo sbocciarono solo per coprirsi di spine e rovi. Mi spinse via, facendomi rotolare lontana. Appena si rialzò un tentacolo nero mi afferrò sui fianchi, facendomi gemere di dolore. Mi tirò a sé e disse, con la sua voce normale:
-Allora quello che hai avuto prima non ti è bastato?-
Mi mise gli artigli sulla fronte e già mi immaginavo la fine di mio padre. Il cuore mancò un battito.
-Avrei dovuto ucciderti là!-
I contorni di Cosmo si sciolsero come neve al sole, lasciando posto al viso infuriato di Exe. Era la fine, lo sapevo...
Tails' pov
Osservai la scena inorridito. Non sapevo cosa fare, finché Exe non si rivelò e prese a graffiare il volto di Nives partendo dalla fronte. A quel punto, presi il coraggio a due mani e mi aggrappai alla sua schiena nel tentativo di staccarlo da lei. Funzionò, anche se dopo si liberò di me con uno strattone. Sentii un altro colpo ed un urletto soffocato. Nives aveva un segno di artigli sulla fronte ed era schiena ad un albero, probabilmente dopo averci sbattuto con la schiena addosso spinta dal tentacolo. Exe glitchò un secondo ed urlò.
-Che... NERVI! Tanto ora non c'è modo per te di salvarti...-
Le mollò un calcio sul torace e scomparve. Io ansimai, il cuore a mille. Nives si rialzò e mi guardò sofferente, socchiudendo la bocca. Sembrava volesse dire qualcosa di importante, ma poi cadde in avanti. Sussultai. E se fosse morta? Ha perso una quantità immonda di sangue... pensai in quel momento. La osservai attentamente. Il petto si alzava e si abbassava, anche se lievemente.
-Meno male...-
Tornai serio. Mi ero assicurato che fosse viva... Ora potevo anche andare. Mi ha tradito con un cattivo, per giunta. Dovevo staccarmi da tutto ciò che sentivo per lei, come avrei dovuto fare con Fiona. Annuii risoluto e me ne andai. O meglio, feci due passi, poi mi fermai. Mi voltai. Il movimento del suo petto era sempre più lento... Il respiro sempre più flebile. Strizzai gli occhi ed imprecai sottovoce:
-Dannazione...-
Roteai le code e mi guardai intorno, cercando qualcosa anche solo simile a fasce. Liane: dovrebbero andare! Se strette abbastanza, fermano l'emorragia... Volai verso di esse e ne afferrai una grande quantità. Sollevai leggermente Nives, rigirandola perché stesse schiena a terra. Il suo viso sofferente mi fece impallidire. Appena esaminai meglio le ferite, pensai:
-L'ha torturata...-
Le fasciai alla meno peggio ventre, gamba ed un solo braccio (le liane erano finite), sussurrandole stizzito nel mezzo del lavoro, quasi mi potesse sentire:
-Non ti muovere!-
Mi asciugai il sudore e la riposai a terra.
-Ora posso davvero andare.-
E feci altri tre passi prima che una forza invisibile mi trattenesse. Mi morsi le labbra e battei terra con un piede, agitando le code. Rivolsi di nuovo lo sguardo alla gatta. No. Non ce la facevo a lasciarla qui. Sbuffai e la presi in braccio: era leggerissima...
-Lo faccio solo per la squadra! Che sia chiaro!-
Urlai, più a me stesso che a lei. E volai fino a che non calò la sera, con lei in braccio.
Ragazze: io ho messo molto ma molto impegno in questo capitolo... Mi farebbe piacere se commentaste e metteste una stellina.
Già! Perché alcune di voi sono scomparse totalmente! Ora odierei fare nomi, ma vi voglio ricordare che il capitolo 5 ha 84 commenti ed il capitolo 1 ha 10 voti. Non pretendo tanto, ma almeno se leggete datemi un segno... Ci sono tante visualizzazioni ma...
Vi prego... Capitemi. Questo capitolo è lungo più di 8000 parole e non ho ignorato nessuno dei vostri OC. È troppo chiedere un minimo di partecipazione?
Comunque io la FF la continuo: chi vuole seguire segua, io non lascio le cose a metà.
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