(17) Un sacrificio col cuore


Knuckles' pov

La calda luce del mattino penetrò insidiosamente tra le mie palpebre chiuse, costringendomi ad aprire gli occhi. Dovevano essere circa le sei del mattino, forse un po' più presto. Mi stiracchiai, grugnendo, pensando a quanto avessi dormito poco.

-Ma è il mio ruolo quello di stare di guardia al Master Emerald...-

Pensai, accarezzando con estrema cautela uno dei lati dello smeraldo. Gli uccellini volarono fin dove stavo io per svegliarmi, solo in caso in cui mi fossi riaddormentato, e cominciò così un nuovo giorno di guardia. Di solito mi è permesso non stare CONSTANTEMENTE fermo qui: ho trovato una creatura molto speciale in grado di sostituirmi mentre non ci sono, una specie di cane da guardia. Solo che ora è malato e quindi tocca a me restare qui a compiere il mio dovere da guardiano. Non dico che non mi piaccia, ma... A volte mi annoio. Un fruscio ai piedi delle scale attirò la mia attenzione. Un riccio blu di mia conoscenza camminava pacato verso il tempio, lo sguardo basso e gli aculei arruffati.

-Sonic!-

Finalmente qualcuno con cui parlare, pensai sorridendo, ma quel sorriso scomparve appena notai le sue scarpe lasciare tracce di sangue sulla sabbia.

-Forse si è ferito!-

Mi allarmai e scesi in fretta e furia le scale. Tanto stavo lì sotto. Nessuno sarebbe venuto per il Master Emerald in quel momento.

-Sonic! Va tutto bene?-

Alzò testa, ma i suoi occhi erano serrati e lacrimavano sangue. Rivolsi lo sguardo alle sue spalle per sbaglio e vidi una cosa che mi inorridì: una fila di animali morti, squartati in modo orribile. Trattenni il vomito e scossi il mio amico per le spalle.

-Per l'amor del Chaos, Sonic! Che cosa sta succedendo?-

Appena i suoi occhi si aprirono, vidi ciò che non dimenticherò mai: tutti neri come pozzi senza fondo e le pupille rosso fuoco. Un ghigno terribile rivelò due file di denti appuntiti e si passò la lingua su un artiglio insaguinato, probabilmente del sangue di uno di quegli animaletti. Balzai all'indietro balbettando.

-Tu... Tu... Chi sei tu? Che ne hai fatto di Sonic?-

-Ihihih... Strano che me lo debba chiedere, Knuckles... Non riesci proprio a farti un'idea?-

-No... Non può essere vero...-

Uno degli uccellini che stava sul tempio provò a beccarlo in picchiata e venne trafitto al petto in un istante. Scattai in avanti e gli tirai un pugno, ma una volta riaperti gli occhi mi accorsi di averlo alle spalle.

-Ma come?-

-Ihihih... Tutto qui quello che sai fare?-

Provai di nuovo, ed ancora, ed ancora, finché non caddi a terra ansimante.

-Non... Non puoi essere più veloce di me...-

-Stanno prendendo il loro tempo. Ma non importa... Una vittima in più non farà nessunissima differenza.-

Sentii una leggerissima pressione sulla spina dorsale: mi stava poggiando un artiglio sulla schiena, tenendomi fermo con l'altra mano. Si avvicinò al mio orecchio e sussurrò:

-Non puoi correre, Knuckles... E morirai per mano mia...-

Chiusi gli occhi, aspettando la fine, ed un'altra voce mi riscosse.

-CHAOS SPEAR!-

Mi sentii nuovamente libero di respirare e retrocessi a carponi, lo sguardo incollato a quel demone che sembrava Sonic. La mano di Jet mi si poggiò sulla spalla.

-Knuckles! Per fortuna siamo arrivati in tempo!-

-Quello non è Sonic...-

-Oh, grazie per le informazioni, Shadow, ma credo che fino a lì potevo arrivarci anche da solo!-

Gli urlai facendo prendere un colpo al falco, ancora scosso da quello che era successo. Quel demone ridacchiò.

-Tanto che non ci vediamo... Dove sono i vostri altri amici?-

-Non abbiamo bisogno degli altri per batterti!-

Replicò Angel, pronta ad aiutare il fratello. Rebel, dal canto suo, salì i gradini di corsa e poggiò un dito sul Master Emerald.

-Ehi! Che stai facendo?-

-Rilassati, testone! Mi sto solo ricaricando!-

Delle lucciole verdi le gira sono intorno prima che scendesse con un solo balzo.

-Ora sono pronta!-

-Buon per voi.-

E prese ad ignorarli. Nanami fece una smorfia offesa.

-Che fai? Ci ignori?-

-Voi non mi interessate! Non vale la pena perdere il mio tempo con voi...-

Shadow digrignò i denti e si lanciò su di lui con una Chaos spear in mano. A quel demone bastò pararsi con gli artigli per farlo indietreggiare.

-Rimangiatelo!-

Il finto Sonic sorrise.

-Nei tuoi sogni, emo!-

Un'aura rosea lo circondò, alzandolo un aria.

-L'unica qui che ha il permesso di chiamarlo "emo" sono io!-

-E non ti azzardare a parlare così ai nostri amici!-

Urlò Genkaku, enfatizzando quasi ogni parola con uno schiaffo al demone, che essendo bloccato dalla telecinesi di Rocky non poté che subire. Risi. Quell'illusione mi stava quasi quasi più simpatico di Silver... Tornando all'impostore, si risvegliò dal suo stato di apparente trance e gli bastò aprire le braccia per liberarsi. Rocky cadde con una mano al petto, dolorante.

-E va bene... Volete la guerra? E che guerra sia!-

Si gettò su Genkaku ed i due cominciarono un duello aereo. "Sonic" schivava i suoi pugni ed aspettava che gli fosse vicino per colpirlo, lasciandolo a lungo andare sempre più coperto di graffi. In un momento in cui l'illusione era completamente distesa in avanti in seguito ad un pugno, le afferrò la mano e le mollò una ginocchiata sullo stomaco. Anche la volpe urlò. Dopo una capriola, lo buttò a terra, dove sbatté la schiena e perse i sensi. Sentivo che quella era solo una dimostrazione di quello di cui era capace, quindi cozzai i miei due pugni uno contro l'altro, nervoso. Bianca illuminò le sue dita con una fiamma.

-Questa me la paghi!-

Una lingua di fuoco saettò nella sua direzione, e lui si limitò a fare un passo a destra. Il fuoco attechì all'erba brulla accanto alla distesa di sabbia e cominciò un piccolo incendio, ma eravamo tutti abbastanza occupati a provare a colpire l'imprendibile. Io lo mancai con un pugno, Nanami tentò di colpirlo con un ramo abbastanza grande staccato da un albero, Rebel lo sfiorò con una codata e Shadow ricevette un calcio sulla nuca. Sembrava stesse giocando con noi, aspettando che ci stancassimo per colpirci senza nessuna voglia di ucciderci. Voleva solo torturarci. Bianca e Jet si sussurrarono qualcosa all'orecchio e poi annuirono. La prima lanciò tre sfere di fuoco in direzione del nemico, che schivò teletrasportandosi come stesse usando il "Chaos Control". Il falco, subito dopo, girò le dita ed una folata d'aria cambiò direzione ai tre proiettili, che esplosero sulle sue spine mentre stava ridendo della riccia. Rocky e Nanami si guardarono eloquenti e la prima sollevò la seconda mentre brandiva il ramo. Mentre stava per colpire il demone, che aveva lo sguardo ancora fisso davanti a sé, il fuoco che lo stava lambendo esplose letteralmente, facendo cadere di schiena Nanami con un'ustione alla mano. Angel si gettò sull'amica con una foglia coperta d'acqua fredda venente da una sorgente lì vicino.

-È morto?-

Chiesi, quasi sperandoci. I suoi occhi baluginarono tra le fiamme e una risata inquietante riempì l'ambiente.

-Vi prego! Basta spettacoli pirotecnici!-

Aprì i suoi artigli di scatto, facendo una scintilla.

-Credete di essere gli unici capaci a controllare il fuoco?-

Mosse il braccio in avanti ed il fuoco dietro di lui si mosse come avesse vita propria, puntando verso le due ricce. Loro urlarono e si accovacciarono, lasciando che l'albero dietro di loro bruciasse. Una catasta di rami cadde strappata dalle fiamme e le sommerse.

-NANAMI!-

Strillò Jet, mentre Shadow si lanciò sul demone mentre questo rideva, cogliendolo alla sprovvista e stringendogli la gola.

-Brutto... Viscido...-

"Sonic" lo allontanò con una pedata, mentre Bianca si destreggiò abilmente tra le fiamme e ricambiò il favore con un pugno in faccia. Lingue di fuoco volarono ovunque, finché il demone non le mollò una gomitata sulla schiena, mozzandole il fiato.

-Non si colpisce mai alle spalle!-

Urlai tirandogli un pugno, ma lui bloccò la mia mano e mi sorrise, graffiando proprio sul mio cranio. Fortunatamente, non fu un taglio profondissimo, e poi mi lanciò semplicemente schiena a terra accanto a Shadow. Mi faceva... Malissimo. Il sangue mi stava quasi ostruendo la vista. Jet mi sembrò sfuocato, mentre smuoveva i rami con Rebel chiamando le due. Shadow caricò una Chaos Spear ed io lo avvisai, realizzando l'errore che stava commettendo:

-Shadow, fermo!-

-Chaos...-

Il demone si limitò a tenere un braccio sul collo della riccia e l'altro sullo stesso, per bloccarla. Il riccio strinse i denti e la presa sulla lancia.

-Non vorrai mica rischiare...-

Disse il nostro nemico, stringendola e strappandole un urlo. Gli occhi di Shadow si riempirono d'ira, ma si fermò. Una palla spinosa azzurra colpì il demone sul fianco, costringendolo a lasciare la presa su Bianca. Karol si spolverò la manica e disse:

-Chi ti credi di essere?-

Shadow aiutò la riccia bianca a rialzarsi e la spinse dietro la sua schiena sussurrandole:

-Non ti avvicinare.-

Rocky ed Ivonne ispezionarono le ferite dell'ancora inconsciente Genkaku e la seconda si alzò con le dita che scintillavano.

-Che gli hai fatto?-

Il demone si limitò a sussurrare tra sé e sé.

-Certo che Doll ce ne sta mettendo di tempo... Ero solo annoiato, carina, ci avete messo anni ad arrivare...-

Sans sollevò i rami e Jet si gettò ad abbracciare Nanami: sebbene avesse una o due ustioni di primo grado e fosse svenuta, non sembrava stesse malissimo. Angel stava tossendo ed il riccio bianco le fece:

-Non sentirti troppo SOMMERSA dalle responsabilità, che qui la situazione SCOTTA!-

La riccia si lasciò andare in una risata spezzata.

-Bro! C'è un luogo ed un tempo per tutto, ma non qui e non ora!-

Gli urlò Papyrus con un grosso osso arancione stretto nelle mani guantate. Quella che sembrava Elvys arrivò, seguita da Espio. Lei sembrava diversa! Uno strano liquido nero le colava dagli occhi.

-Questo posto è un macello! Beh, spero vi divertirete a sistemarlo senza di me!-

Salutò con un cenno e cadde in avanti. Pochi secondi dopo riaprì gli occhi, stavolta del rassicurante color nocciola, e si mise in ginocchio mugugnando confusa:

-Ma... Che è s-successo? Dove siamo f-finiti?-

Il camaleonte la alzò con i suoi modi da galante e spiegò:

-Non potrai goderti un meritato riposo, stamattina. Il lavoro ci chiama...-

Sentii un familiare roteare di code e Tails mi atterrò accanto.

-Knuckles! Tutto bene?-

-Solo un graffio, Tails. Sono stato peggio.-

Appena anche una civetta verde, una gufetta marrone ed una gatta azzurra arrivarono, il sorriso del demone si illuminò.

-Bene! Vi stavo aspettando!-

-Che sta succedendo?-

Le mani di Tails tremavano mentre mi rialzava e teneva gli occhi fissi sul nemico, terrorizzato.

-Lui si chiama Exe. Ed è qui per uccidere prima me, poi te ed infine Eggman.-

Io sussultai.

-Non che mi importi di perdere uovo in camicia, ma che diavolo vuole da noi due?-

Questo Exe sfilò lo sguardo su tutti e poi disse, puntandoci lo sguardo addosso:

-Potrò finalmente finire ciò che ho iniziato anni fa...-

Ci volò contro a tutta velocità ed io mi coprii il viso con i pugni, mentre Tails mi si strinse tremante. A dispetto della aspettative, ci passò accanto. Seguimmo tutti stupiti la sua traiettoria e vedemmo la gatta azzurra cadere sul suo fianco destro con la mano premuta sulla spalla. Il colpo fu talmente rapido che non le diede nemmeno tempo di urlare. La gufa si agitò immediatamente, ma non fu pronta a reagire che una colonna di fiamme circondò i due per tagliarci fuori.

-Vessal! A noi due!-

Le code di Tails vibrarono e caricò il muro di fiamme urlando:

-NIVES!-

Spirit lo bloccò per una caviglia.

-Non fare pazzie! Queste fiamme sono come vive! Non riuscirai a volarci sopra!-

-Allora dobbiamo spegnerlo...-

La volpe si liberò con uno strattone ed ordinò:

-Rocky, Ivonne, Psiky! Non vorrei chiedere troppo, ma voi mi servite! Seguitemi!-

Le tre non fecero domande e gli andarono appresso.

-Tails che dà degli ordini?-

-È cresciuto molto da quando l'ho conosciuto, Espio...-

Chiusi gli occhi e lo rividi ad otto anni mentre aiutava insieme a me coraggiosamente i maghi dal malvagio Rogg, mentre colpiva Super Sonic per salvarci, mentre piangeva per Cosmo... Sorrisi.

-Davvero parecchio.-

Mi volsi verso il cerchio di fiamme: Exe aveva fatto la cortesia di abbassare le fiamme per farci vedere. La gatta si rialzò ansimando e smise di premere sulla spalla ferita, lasciando che il sangue colasse.

-Sicuro di non volere una fascia per quello? Pek ha una cassetta per il pronto soccorso all'astronave, mandiamo Karol a prenderla, è quella con cui Tails si è fasciato il fianco.-

-Sto bene, grazie mille Espio. Ma lei chi è?-

-Giusto! Lei è Nives e viene da un altro pianeta con Psiky e Pek.-

Ricollegai i due volti sconosciuti a quei due nomi ed annuii.

-E cosa ha a che vedere con quel demone?-

-Buona, anzi ottima domanda...-

-Finalmente potrò anniettarti, micetta! Non hai idea di quanto abbia aspettato questo momento!-

La gatta non rispose: si limitò a distendere il braccio ed una fila di spine ghiacciate puntarono dritto il petto di Exe, che si limitò a toccarne la punta con un dito. Queste esplosero cadendo un piccoli pezzi per terra prima di sciogliersi. 

-Ti prego: non mi dirai che pensavi davvero di vincere così?-

Nives gli si fiondò addosso per buttarlo a terra, ma Exe la trattenne e la spinse verso le fiamme, facendola scivolare lentamente.

-Non è ab-bastanza forte per-r reggere...-

Fece Elvys terrorizzata. Gli occhi della gatta cambiarono colore quando la sua coda sfiorò il cerchio di fuoco. La vidi mollare la presa ed indietreggiare più in fretta.

-Cos'è? Già stanca?-

Fece il demone con un sorriso spietato. Nives fece un ultimo sforzo per spingerlo via e poi cadde svenuta tutta scossa da sudori e da ansimi.

-La pirofobia! Ce ne eravamo dimenticati!-

Strillò Espio. Exe squadrò la gatta e sbuffò.

-Certo, più facile... Ma non divertente. Beh, sayonara, Nial Vessal!-

-Ora!-

Il grido di Tails mi colse alla sprovvista, sia per il tempismo sia per lo strano tremulo nella voce. Una cascata d'acqua piovve sui due, alzando una nuvola di vapore che ci coprì la visuale per un tot di tempo.

Punto di vista generale

Otto anni fa

Rosso. Caldo. Sei persone che urlavano mentre le risate di prima si spegnevano.

-È lui di nuovo!-

-Veloce, Denise! Nascondi la bambina!-

-Sono sei anni che aspettiamo questo momento!-

Era fuoco. Ecco cos'era. Che soffocava e scioglieva tutta la neve intorno. Ma la ragazzina non aveva paura. Sapeva che i suoi genitori erano più che capaci di tenergli testa... Ma chi era che aveva causato tutto questo? Da chi volevano si nascondesse? Non fece in tempo a chiederselo che la madre la portò dietro un masso, parandosi con un muro di ghiaccio.

-Tranquilla, Nial... Torniamo subito. Io e tuo padre finiamo una cosuccia e siamo qui da te!-

-Denise? Non riesco da solo!-

-Arrivo, Mist!-

La madre le diede un bacio sulla fronte ed uscì allo scoperto. La ragazzina decise di seguire gli ordini e dopo circa due ore di attesa, un fascio arcobaleno la accecò quasi completamente e svenne, abbandonandosi alla stanchezza.

Doll's pov

-Nives... Nives!-

La gatta aprì gli occhi ed io sospirai di sollievo. Era viva. Questo mi bastava.

-Ce ne hai messo di tempo a svegliarti...-

-E devo supporre tu sia rimasto a guardarmi per questo lasso di tempo... Giusto?-

-Ci sono state due ondate di fiamme ed io ti ho protetta! Ma tranquilla, non ringraziarmi...-

Mi finsi offeso, fluttuando con le ginocchia al petto e le braccia incrociate.

-Non ho tempo per questo... I miei amici?-

-Credo che stessero combattendo contro Exe... Tre sono crollati dieci minuti fa, se non mi sbaglio.-

-Cosa?-

-Sono solo svenuti! Altri tre li hanno subito tirati via dal campo...-

-E perché tu non li hai aiutati?-

La gatta si era rialzata e mi stava fissando con rimprovero. Mi rimisi con i piedi per terra e chiesi, confuso:

-Ero qui a salvare te! Non è più importante?-

-Se i miei amici sono in pericolo, io non conto!-

-Perché metteresti un gruppo di persone prima di te stessa? Io al massimo posso pensare ad una persona... E quella s...-

L'antenna vibrò e mi costrinse a zittirmi.

-A terra!-

La spinsi giù con le mie stesse mani, attento che non si ferisse con gli artigli, ed un'altra ondata di fiamme ci passò sopra la testa. Exe si volse nella mia direzione ed io ressi il suo sguardo, anche se un po' intimorito.

-Doll! Ti sto aspettando da un'ora! Togliti di mezzo, così posso finire ciò che ho iniziato.-

Indulgiai un secondo.

-No.-

-Come scusa?-

-Ho detto no! Cos'è, oltre ad essere brutto sei anche duro d'orecchie?-

Mi librai in aria davanti a Nives, che mi guardava sbigottita. Exe fece una smorfia.

-Che ti prende Doll? Stai passando dalla loro parte?-

Questa affermazione provocò un misto di reazioni: Tails, naturalmente, mi lanciò un'occhiataccia, seppur rimanendo a debita distanza, mentre gran parte degli altri si squadrava perplessa e ci fissava entrambi piuttosto stranita.

-Io non sto dalla parte di nessuno...-

E stesi il mio braccio destro per bloccargli la traiettoria verso Nives. A quella mossa, lo sguardo di Exe cambiò e si colorò d'una ilarità machiavellica. Prese a ridere, ma non mi feci intimidire e rimasi fermo con i piedi ben saldi al terreno.

-Tu... Sul serio? Dico... Davvero? Sapevo che l'affetto poteva distruggerti, ma questo...-

Rise un'altra volta.

-Tu ti sei davvero innamorato?-

Né io, né Nives, né Tails decidemmo di rispondere, mentre il resto del gruppo in missione al Master Emerald e Knuckles si lanciavano esclamazioni sorprese ed indignate.

-Beh, non pensavo potesse andare in questo modo... Ma siccome non mi lasci altra scelta, dovrò spostarti con la forza!-

Scomparve e mi apparve davanti cercando di lacerarmi, ma riuscii a fare due passi indietro in tempo per mollargli un calcio sul torace. Tornò alla carica subito dopo, ma io riuscii a tenerlo fermo e a sollevarlo in aria. Da lì provai a sbatterlo a terra, ma riuscì a districarsi dalla mia presa e a volare verticalmente, facendomi cenno.

-Forza! Vediamo se è vero che le bambole non hanno spina dorsale!-

Feci una smorfia e mi alzai in volo con un balzo, cominciando a tagliare l'aria cercando di colpirlo. Lui si limitava a schivare sorridendo, quasi aspettasse il momento giusto per colpire. Ma io stavo facendo lo stesso: aspettavo che provasse a colpirmi per coglierlo di sorpresa. Non dovetti aspettare molto: un fendente troppo potente mi fece perdere l'equilibrio e mi costrinse a fare una capriola per riassettarmi, lasciando la schiena scoperta. Lui approfittò per colpirmi con entrambi i talloni, mozzandomi il fiato, spingendomi col suo peso verso terra.

-Ma guarda tu! Allora è vero!-

Molti gridolini concitati si erano alzati in quel momento, molti davvero preoccupati ed altri sono spaventati. Scossi la testa e prima di toccare terra gli afferrai una gamba. Lo sentii sussultare. A pochi metri da terra, ribaltai le carte in tavola quasi letteralmente, facendo un'altra mezza capriola e lasciando che fosse lui a cadere. Prima che si riprendesse, calai su di lui in picchiata con gli artigli pronti, ma mi ritrovai davanti ad un muro di fuoco. Rallentai la caduta quanto potevo, ma la punta di una delle mie code si bruciò lo stesso. Atterrai oltre il muro soffiandomi sulla coda perché la piccola fiamma si spegnesse, e poi respinsi il mio nemico con un pugno, impedendo che mi colpisse con le mani completamente ardenti.

-Sei più forte di quanto pensassi...-

Sorrise prima di lanciarmi un proiettile. Lo schivai senza problemi, ma vedendo che Exe non aveva perso il suo sorriso, mi resi conto che non era diretto a me. Nives era così concentrata sulla battaglia che non aveva visto il fuoco puntare verso di lei e scoppiò subito in un grido terrorizzato. Fortunatamente feci in tempo a pararlo, con una codata. Stavolta, lasciai che bruciasse. A quel punto erano tutti sollevati, forse qualcuno anche del fatto che la mia coda si stesse trasformando in un cerino. 

-È davvero ridicolo!- 

-Lo spero... Perché "ridicolo" è quello che meno ti aspetti di essere "brillante"!-

Presi la spinta e fui io stavolta a spingerlo. Si era finalmente tolto quell'insopportabile sorrisetto di superiorità. Nel momento in cui stava indietreggiando, mi sentii coraggioso abbastanza da mollargli un calcio sul fianco. Grave errore. Saltò, lasciandomi di stucco, e mi spinse schiena terra, dandomi un ultimo calcio sul ventre. Rimasi fermo lì, nel tentativo di riprendere fiato, mentre Exe mi guardava con il sorriso di prima.

-Come dicevo prima... Ridicolo!-

Lo vidi scattare verso Nives. Non poteva finire così, semplicemente non poteva... Quella gatta... Era stata l'unica a vedere di più in me che un mezzo demone. Era l'unica che aveva saputo apprezzarmi. Sacrificarsi per un gruppo di persone, no. Ma la sola persona per cui io mi sacrificherei... Usai il mio ultimo briciolo di forza, un ultimo strenuo tentativo, per volare davanti alla gatta, sorridendo. Vidi i suoi occhi dipingersi di sorpresa e di terrore, prima di sentire gli artigli di Exe trapassarmi da parte a parte. Non urlai. Non gli avrei dato questa soddisfazione. Ma appena gli artigli si staccarono, caddi a lato, il petto e la schiena che sanguinavano copiosamente.

-Ma vedi tu... Chi l'avrebbe mai detto che i pupazzi possono sanguinare...-

-DOLL!-

Sentii i bisbiglii alle mie spalle, privi di qualunque cattiveria, solo carichi di enorme sorpresa. Anche Tails era stupito. Non stava dicendo nulla, mentre Knuckles gli stava chiedendo come stesse. Mi pentii di essere finito in quella posizione, mi sarebbe piaciuto vedere le loro facce. Ma quello che mi importava di più era vedere gli occhi di Nives mentre si inginocchiava davanti a me, lucidi. Mi accarezzò il fianco chiaramente confusa. 

-Doll... No... Ma... Perché?-

Mi sforzai di sorridere, anche se fece malissimo e mi scappò un gemito.

-Non... Sono stato abbastanza brillante... Ma almeno... Prima di morire...-

Le strinsi la mano debolmente.

-Ho saputo amare... Per pochi giorni...-

Strinsi i denti e e chiusi gli occhi. Il mio cuore si fermò. Tutto fu buio per sempre.


Psiky's pov

Silenzio. Non c'era altro, eppure qualcuno lo fece lo sforzo di aprire la bocca, anche se non vi uscì nessun suono. I cinque che erano svenuti prima si stavano riprendendo in quel momento, senza capire cosa fosse successo. Sans fissava Angel in cerca di una spiegazione; Nanami si abbracciò a Jet d'istinto appena aperti gli occhi, come spaventata che potessero esserci altri rami infuocati in arrivo; Genkaku si svegliò mugugnando, probabilmente ancora dolente, mentre Ivonne gli accarezzava il capo con gli occhi fissi su Exe, pensierosa; Bianca scosse la testa spostando subito il naso verso Doll Casualmente e Spirit colpì il piede di Rebel con il martello per sbaglio, sperando di beccare con qualche tipo di fortuna Exe in testa. Nessuno se l'aspettava, nemmeno io. Nives era scoppiata a piangere da un minuto ed il demone la stava lasciando fare, probabilmente compiaciuto dell'effetto sortito. Tails era quello più irrequieto: frustava l'aria con le code con un'espressione combattuta tra il triste e l'arrabbiato. Probabilmente, ancora non accettava il fatto che Nives l'avesse baciato, come tutti del resto, ma era comunque dispiaciuto della fine che aveva fatto. Il suo amico Knuckles stava cercando di farlo rinvenire inutilmente e si vedeva che anche lui era distrutto. Exe si era probabilmente annoiato e scattò con gli artigli verso la testa della gatta: urlai, ma neanche Karol sarebbe arrivata in tempo per fermarlo. Ma gli artigli cozzarono contro una grossa stalattite a doppia punta con forma stranamente irregolare, comparsa come per magia tra le mani di Nives. Alzò la testa, con gli occhi leggermente rossi ma liberi dalle lacrime. Ringhiò e lo spinse via.

-Ora basta i giochetti... Fatti sotto.-













Non so a quanti di voi dispiaccia, probabilmente a nessuno, ma... SORPRESA!


Chissà che succederà ora... Io, ma non ve lo dirò!

Muahahah!


Commentate in anti ed auguratemi buona fortuna per l'interrogazione di domani!

Ciauz!

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