capitolo 10

"non è vero " dico con tono debole.

"si, è vero. E lo sai anche tu. Perché non lo ammetti? "

"non ho niente da ammettere. Non lo conosco neanche..." rispondo cercando di essere il più decisa possibile e sembrare quasi offesa.

Non dice niente.

Sta cercando di mantenere la calma...

C'è un silenzio quasi imbarazzante

"non c'é niente tra noi due" dico

All'improvviso mi si avvicina e devo dire che mi spaventa parecchio

Punta i suoi occhi sulle mie labbra....

Osservo il suo volto: mi sta squadrando

Poi appoggio i miei occhi sulla sua bocca

Compare un sorriso

Ma non è un sorriso dolce e rassicurante, al contrario è minaccioso e violento

Siamo quasi attacati

Alza una mano

Ma cosa sta facendo?

Fa per tirarmi uno schiaffo, ma si ferma!

Chiude gli occhi e io li sbarro.

Dopo di che con le lacrime che per miracolo ancora non scendono gli urlo in faccia:"cosa hai intenzione di fare? Vuoi picchiarmi? Non ti riconosco più! Guardati. Guarda che persona che sei diventata. "

Mi scanso e riprendo fiato. Poi mi giro e continuo :"mi stavi per rovinare la faccia per una scemenza del genere? Ma non ti devi azzardare neanche per sogno.
E poi..."

La rabbia riempe il mio corpo. Sono fuori di me.

"Ma poi, anche se fosse..."

"Allora lo vedi che ho ragione" risponde quasi urlando

Cerco di mantenere la calma ma mi è proprio impossibile.

Continuo a denti stretti: "..anche se fosse non ti dovresti permettere.
Ti rendi conto? Ti rendi conto di quello che stavi per fare?! Brutto bambino viziato. Str... "

Non faccio in tempo a finire la frase. Vedo una porta aprirsi e la sagoma di un ragazzo uscire.

Sento una botta. Alla testa, forte, violenta. Dopo di che cado a terra.

Sento le lacrime percorrere il mio volto.

Una voce. C'è qualcuno davanti a me, ma non riesco a distinguere i lineamenti.

"Come stai?"

È lui...

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