Theo Hernandez #1

Non c'erano scuse per quello che aveva fatto, ero assolutamente e totalmente furiosa.
Vi spiego, Theo Hernandez, il terzino sinistro del Milan, è il mio ragazzo, e la sua ex, Vanessa, ha appena rilasciato un'intervista in cui diceva quanto fossero vicini lei e Theo, di come siano usciti ultimamente e di come stessero cercando di far ri-funzionare la loro relazione.

Parcheggiai la macchina nel vialetto ed entrai in casa come una furia.
"THEO BERNARD FRANÇOIS HERNANDEZ" gridai attirando l'attenzione del terzino francese,che stava giocando a FIFA in soggiorno, "oh cazzo" sentii dire.
"CHE CAZZO HAI COMBINATO?!" esclamai, più arrabbiata che mai.
"Ma di cosa stai parlando?" Chiese, alzandosi e mettendosi davanti a me.
"Sei serio in questo momento?!" Chiesi, cercando di mantenere la calma, anche se era un po' difficile.
Lui mi guardò e basta, aveva un'espansione indecifrabile in viso, "ehmm, si..?" Rispose, "CHE CAZZO TI PASSA PER QUEL FOTTUTO CERVELLO EH?!" Sbottai; lui fece due passi indietro, "Y/n, non so di cosa tu stia parlando, puoi per favore calmarti?" Disse piano, "NON MI CALMO PROPRIO PER NIENTE, COME HAI POTUTO" risposi, okay, forse stavo urlando un po' troppo, però era davvero una cosa scioccante, non aveva neanche le palle per ammetterlo. "Come ho potuto fare cosa?" Chiese. Non lo sopportavo più.

"Bene allora lascia che ti rinfreschi la memoria" dissi dopo essermi calmata un filino; presi il telefono dalla borsa che avevo appoggiato sul divano di pelle grigia, e gli mostrai il video dell'intervista.

Lui rimase lì, ad osservare attentamente lo schermo del cellulare. Ma non disse nulla. "Ti prego..dimmi che sta mentendo" dissi con le lacrime agli occhi,
Theo, che sembrava essere tornato sul pianeta terra dopo aver sentito la mia voce, esclamò subito "ma certo che sta mentendo! Come potrei fare una cosa simile?", Sembrava così sincero, "se stai dicendo la verità...allora perché non riesco a crederti?" Chiesi quasi in un sussurro, "Io..non lo so Y/n, non lo so" rispose lui con la testa bassa.
"Io non so se tu l'abbia fatto davvero..ma so che in passato non hai avuto una buona reputazione riguardo le relazioni.. tu mi hai ferito, anche se avevi promesso di non farlo, sapevi benissimo la mia situazione, del fatto che ho problemi di fiducia. Ma te ne sei fregato" dissi, "amore, ma non ci sono nemmeno delle prove!" Rispose, "invece si" risposi subito, riaprendo internet e cliccando su una foto dell'altro ieri di lui e Vanessa seduti ad un tavolino del bar. Lei stava ridendo, mentre lui era di spalle.
"Perché non me l'hai detto?" Chiesi, lui sospirò, "Y/n-" iniziò ma lo interruppi, "anzi, non lo voglio neanche sapere. È finita." Dissi con tono fermo, ma con le lacrime che minacciavano di cadere.
"Amore ti prego no.." disse, ma ormai la mia decisione era presa. Stavo prendendo solo le cose essenziali. Sarei tornata nei giorni successivi a prendere il resto. "Y/n almeno dammi la possibilità di spiegare!" Urlò lui mentre mi rincorreva nelle stanze, "te l'ho già data la possibilità di spiegare, sei stato muto come un pesce, era la tua ultima chance" dissi in modo freddo.
Misi dentro una valigia poche cose e mi avviai verso la porta d'ingresso, "y/n ti prego non andartene" mi supplicò, bloccandomi l'uscita, "posso spiegare ti prego" continuó, aveva le lacrime agli occhi, quella vista mi ha spezzato il cuore; ma non potevo lasciarmi abbattere, non di nuovo.
"Lasciami stare Theo" dissi spingendolo via dall'uscita, lui non oppose resistenza, e prima di sparire completamente dalla sua vita mi sono girata di profilo, e gli ho sussurrato un 'addio' quasi impercettibile. Ma so che lui l'ha notato, perché le lacrime hanno iniziato scendergli in viso.
Uscii dal vialetto in macchina, con la sensazione che una parte di me fosse stata strappata via.

Andai a casa di Rafa, si Rafael Leao. È il mio migliore amico, come un fratello, è stato grazie a lui che ci siamo conosciuti io e Theo, ma forse a questo punto dovrei dire 'per colpa sua'.

Bussai due volte al portone di casa sua, e il numero 17 del Milan aprì subito con un sorriso stampato in faccia, ma che cadde appena vide il mio viso macchiato di lacrime.
"Oh Y/n..che è successo?" Chiese facendomi entrare, io non risposi, ma avvolsi le mie braccia attorno a lui, in cerca di conforto. "Shhh, va tutto bene" mi sussurrò all'orecchio dopo avermi stretto tra le sue braccia.

Ci sedemmo sul divano, e gli raccontai tutto. "Puoi stare qui quanto vuoi, anche tutta la vita" disse sorridendo, io sorrisi e annuii. Poi mi diede una camera e feci un pisolino.

Theo's pov

Ero così confuso all'inizio, non sapevo di cosa stesse parlando, poi quando mi ha mostrato il video sono rimasto scioccato. Quella brutta stronza aveva diffuso voci false su noi due, e Y/n aveva creduto a lei, non a me. E questo fece più male di quanto avevo pensato.

Si, eravamo noi due al tavolino, ero io con Vanessa, ma non stavamo facendo un'uscita tipo appuntamento, ma neanche come amici!
L'avevo incontrata solo per dirle di smetterla di tempestarmi di messaggi, e si è messa a ridere perché le ho detto che finalmente avevo trovato la persona giusta, dicendomi 'tu non potrai mai accontentarti di una sola donna', ma questo non era per niente vero; si forse in passato, ma da quando ho incontrato Y/n, tutto è cambiato.
Infatti dopo quella frase mi sono alzato infuriato e mi sono messo a gridarle contro, dicendole di stare fuori dalla mia vita, poi me ne sono andato. Non è successo nulla. Mai. Vanessa era solo una stronza che mi usava per soldi. E ora per colpa sua ho perso una delle persone più importanti della mia vita.

Dopo che Y/n se ne andò, presi la macchina e mi diressi verso la casa di Vanessa.
Arrivato, bussai più volte al portone in modo violento. La sua faccia mi comparve davanti quasi subito, con un sorriso che non sopportavo più stampato in faccia.
"Theo! Che bella sorpresa!" Esclamò; 'falsa di merda' pensai, "allora vuoi entrare? Facciamo due chiacchiere..e se vuoi qualcos'altro" disse flirtando; ho avuto bisogno di ogni cellula del mio corpo per non prenderla a pugni.
"No" dissi fermo e freddo, la sua espressione non cambiò, "non sono qui per i tuoi stupidi giochetti Vanessa, sono qui per le minchiate che hai detto in televisione" dissi, mantenendo il mio tono freddo, "ah sì! Mi ricordo, beh ti ho fatto un favore no? Ora possiamo stare insieme!" Disse cercando di abbracciarmi, ma mi spostai subito, togliendomi le sue mani di dosso, "stai indietro, vipera, sono qui perché devi dire che quelle cose non erano vere! Devi dire la verità!" Urlai, "oh andiamo Theooo, noi due siamo fatti per stare insiemee!" Disse facendo una faccia da papera, "No non lo siamo", lei rise e basta; stavo esaurendo la mia pazienza, e per la prima volta nella mia vita, sentii il bisogno di picchiare una donna. Sbattei la mano contro la porta dietro di lei, che nel frattempo aveva chiuso alle sue spalle, e urlai "TI STO DANDO UN'ULTIMA POSSIBILITÀ!", Lei tremò e si appiattì verso il terreno, "lo sai vero che ci potrebbero essere dei paparazzi, e ti stanno filmando" disse quasi sussurrando, "non me ne frega un cazzo dei paparazzi o di quelle cazzate che scrivono sui giornali. Vedi di rimettere le cose a posto perché sennò ti rendo la vita un inferno" le dissi pericolosamente.
La sua espressione finalmente cambiò da arrogante e sbruffona, a impaurita. E capii che aveva ricevuto il messaggio.
"Vedi di non fare altre cazzate" le dissi arrabbiato. Poi presi la macchina e mi avviai per cercare di capire dove fosse andata Y/n, poi mi venne in mente un posto. Sapevo dov'era.

Y/n's pov

Sono stata svegliata da delle voci che provenivano dal salotto della casa di Rafa, riconobbi quasi subito la voce del padrone di casa, ma l'altra voce era bassa e non capivo chi fosse. Così mi alzai, aprii la porta e sbirciai dal corridoio, per vedere con chi stesse parlando. Poi l'ho visto. E lui ha visto me.

Theo's pov

Bussai piano alla porta di Rafa, dopo pochi secondi la aprì; "no no assolutamente no" disse, cercando di richiudere la porta appena mi vide.
Misi un piede e un braccio in mezzo, così da bloccarla, "ti prego Rafa, so che è qui, devi lasciare che le parli, ti prego ha frainteso tutto" lo supplicai.
"Tu non sai minimamente come l'hai distrutta" mi disse puntandomi un dito contro, "non hai il diritto di vederla in questo stato a causa tua" continuó, "lo so lo so, l'ho ferita, e anche molto, le ho fatto male quando avevo promesso di non farlo..ma ti prego lascia che le spieghi tutto, vedrai che sarà tutto piú chiaro" stava per ribattere quando ha visto i miei occhi fissarsi su qualcosa dietro di lui, era Y/n.
"Rafa, va tutto bene, lascialo parlare" disse lei piano; lui le andò vicino e dopo averle dato un bacio tra i capelli e sussurrato un 'io sono qui se hai bisogno' scomparve in camera sua.
Entrai in casa piano, aspettando che dicesse qualcosa, anche se non so cosa. Lei mi fece solo un cenno con la testa, indicandomi di andare avanti.
"Ti giuro, che non ho fatto nulla, si sono uscito con lei ma era per chiarire il fatto che non mi dovesse più messaggiare, non te l'ho detto perché non volevo che ti preoccupassi, ma non avevo calcolato il fatto che se e quando l'avessi scoperto saresti stata ancora peggio... Però ti posso giurare sulla mia vita, non ho fatto nulla con lei, niente, neanche toccata; sono andato anche a casa sua, obbligandola a dire la verità, ha provato a persuadermi, ma non mi sono fatto fregare, perché nel mio cuore, c'è spazio solo per una donna, e quella sei tu Y/n"
Le spiegai, sperando che mi credesse.

Y/n's pov

Lo disse così dolcemente, dopodiché aprì Instagram e mi mostrò un post pubblicato da Vanessa in cui spiegava che tutto quello che aveva detto su di lei e Theo era una battuta, e che al bar si erano solo incontrati per caso. Ero così sollevata, e ora la mia mente mi diceva di credergli. Così gli saltai addosso, abbracciandolo stile koala. "Mi sei mancato Teddy" lo chiamai con il soprannome che gli avevo dato, "anche tu mi sei mancata, prometto di non nasconderti più nulla, ti amo" disse per poi baciarmi.
"Ti amo anche io" dissi quando ci separammo.
Ad un certo punto sentimmo qualcuno che applaudiva, ci voltammo e vedemmo Rafa che sorrideva con uno dei suoi sorrisi caratteristici.

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