Rafael Leão #4

Y/n's pov

Era una giornata come tutte le altre, ero al lavoro, ad un bar vicino a casa mia.

"Y/n vai a prendere l'ordine dal tavolo numero 5 per favore" mi disse uno dei miei colleghi, "vado subito Matt" risposi sorridendo.

Mi avvicinai al tavolo e dopo aver preso il mio block notes per gli ordini guardai i clienti; erano 4 ragazzi, un ragazzo moro con il viso dolce, uno con i capelli tinti di rosa fluo, uno biondo con il ciuffo a lato, e l'ultimo attirò la mia attenzione più degli altri, aveva la pelle scura e i capelli raccolti in treccine, alcune di esse bionde.

Scossi la testa e li guardai con un sorriso in volto, "prego, cosa volete ordinare?" Chiesi gentilmente, mi dissero tutti i loro ordine, tutti tranne il ragazzo con le treccine.

"Lei prende qualcosa?" Chiesi, tutti al tavolo concentrarono lo sguardo su di lui, che alzò la testa di scatto dal suo telefono; mi guardò e poi sorrise, "potrei ordinare il suo numero di telefono?" Chiese, lo guardai scioccata, che sbruffone, "mi spiace ma non è nel menù" risposi, poi ringraziai gli altri e mi allontanai, portando l'ordine ai miei colleghi.

Per tutto il tempo rimanente ho guardato continuamente il tavolo numero 5, non facendomi scoprire naturalmente, continuavo a pensare alle parole del ragazzo, 'se me lo avesse chiesto in un altro modo non avrei nemmeno esitato a darglielo, ma così proprio no' pensai fra me e me.

Notai anche che aveva un sorriso splendido, capace di illuminare l'intero locale.

Poco tempo dopo Matt mi disse che c'era un cliente alla cassa per pagare il conto. Mi avvicinai, pronta a fare i conti, ma quando alzai lo sguardo vidi il ragazzo dal bel sorriso davanti a me, e mi stava facendo un sorriso dolce, come di scusa.

"Hey, dovrei pagare" disse, io annuii seria, smanettando sul monitor, "mi volevo scusare per prima" iniziò abbassando il tono della voce, rimasi sorpresa, ma alzai lo sguardo e gli feci un piccolo sorriso, "non ti preoccupare" rispose, "no no, lo so che sono stato troppo avventato e arrogante, è solo che quando ti ho vista ho pensato che fossi bellissima" dichiarò, facendomi rimanere più scioccata di prima, il mio sorriso si allargò e lui mi regalò uno dei suoi sorrisi.

"Quindi...potrei averlo il tuo numero?" Chiese speranzoso, ridacchiai e annuii, prendendo un pezzo di carta e scrivendoci sopra il mio numero, poi glielo porsi, "ecco a te" dissi, dandogli anche lo scontrino insieme.

Lui sorrise e mi ringraziò, "spero di rivederti presto" disse, "anche io lo spero" risposi, lui mi fece un cenno con la testa e se ne andò.

Da quel giorno tornò tutti i giorni, all'inizio usava la scusa di prendere qualcosa, ma poi mi disse che veniva qui solo per vedermi, e la cosa mi fece salire fino alle stelle.

Scoprii inoltre che si chiamava Rafael Leão, era un calciatore e giocava nel Milan, non mi intendo molto di calcio, ma so per certo che il Milan è uno dei club più forti al mondo.

I ragazzi con cui era venuto qua il primo giorno sono suoi compagni di squadra, nonché alcuni dei suoi migliori amici, Brahim Díaz, Alexis Salaemakers e Theo Hernandez.

I giorni passavano e io e Rafa fummo sempre più inseparabili. Mi ricordo ancora il giorno in cui mi ha chiesto di essere la sua ragazza, o il giorno in cui gli raccontai del mio migliore amico scomparso alcuni anni prima, Jim

Flashback

Ero a casa di Rafa, eravamo sul divano a vedere un programma sulla natura, visto che non c'era nulla in televisione, quando ad un certo punto vidi una tigre, e mi ricordai quanto a Jim piacessero le tigri, era praticamente ossessionato, casa sua era piena di pupazzi di tigri e altri oggetti su quell'animale.

Mi rabbuiai a quei ricordi, tanto che non sentii nemmeno la domanda che Rafael mi aveva fatto.

"Hey tutto bene y/n?" Chiese, alzai lo sguardo, con le lacrime agli occhi che mi ero cercata inutilmente di togliere.

"Hey hey, che hai?" Chiese preoccupato prendendomi tra le sue braccia, sapevo che era il momento di dirglielo, "mi sono ricordata di una cosa guardando quella tigre" mormorai, abbassando lo sguardo, "ah sì? E cosa?" Chiese, rialzandomi il viso, in modo tale da guardarlo negli occhi; feci un respiro profondo e iniziai a raccontare, "circa 4 anni fa, il mio migliore amico è morto, Jim, lui adorava le tigri, e questo documentario mi ha fatto tornare a galla tutti i bei ricordi trascorsi con lui; ci conoscevamo dalla nascita, le nostre madri erano amiche, e fin da piccoli abbiamo subito legato, tanto da diventare inseparabili; purtroppo una sera, mentre stava tornando dal lavoro che si era trovato momentaneamente, dei teppisti lo hanno accerchiato, e lo hanno picchiato fino alla morte, rubandogli tutto, e lasciandolo sulla strada a morire, quando sono stata avvisata da mia madre dell'accaduto sono corsa subito in ospedale, solo per sentirmi dire che non ce l'aveva fatta. Sono caduta in depressione per circa 3 anni, sono riuscita ad uscirne, ma i tagli sono ancora aperti" spiegai, poi lo guardai, Rafa aveva gli occhi rossi, e delle lacrime gli scendevano in viso, "oh amore, vieni qui" mi tirò in un abbraccio stretto, facendomi capire quanto lui stesse soffrendo per me.

Fine flashback

Stavo tornando a casa dal mio turno serale, ero in macchina e stavo cantando il ritornello della mia canzone preferita, passai un incrocio, piano, anche se avevo la precedenza avevo paura che qualcuno arrivasse troppo veloce e mi prendesse in pieno, quanto avevo ragione.

Passai ad una velocità normale, ma non vidi una macchina sfrecciare verso di me, un Range Rover, che si schiantò contro la mia cinquecento, poi il buio.

Rafa's pov

"No dai raga! Non potete essere seri!" Esclamai verso Theo e Brahim, che mi stavano raccontando di uno dei loro scherzi a Florenzi.

Ad un certo punto mi squillò il telefono, lo presi in mano e guardai lo schermo, numero sconosciuto, decisi comunque di rispondere, essendo però sicuro che fosse un call center.

"Pronto?" Chiesi, "pronto, sto parlando con Rafael Leão?" Chiese una donna dall'altra parte della linea, "si" rispose semplicemente, "chiamo dall'ospedale San Raffaele, deve venire qui subito, la sua ragazza ha avuto un grave incidente" disse, rimasi pietrificato, "arrivo subito" dissi, "ragazzi, Y/n ha avuto un brutto incidente" dissi, poi scattai e uscii di casa di corsa, seguito da Theo e Brahim.

Arrivai all'ospedale e chiesi subito dove potessi trovarla, "al pronto soccorso" mi dissero, con le lacrime agli occhi raggiunsi il piano.

"Mi scusi, mi sa dire dov'è Y/n Y/l/n?" Chiesi tremando, "si, è nella stanza 231, ma non può entrare, stanno facendo dei controlli" disse la segretaria.

Abbassai la testa sconfitto e mi accasciai su una sedia, vicino a me si sedettero subito Theo e Brahim, "sta tranquilla Bro, vedrai che andrà tutto bene " disse Theo, mettendomi una mano sulla spalla, "Y/n è forte, non si arrenderà" finì Brahim, poi mi abbracciarono entrambi.

"Rafael?" Chiese un dottore, scattai in piedi, e lo raggiunsi, "si dottore sono io" risposi, con quel poco di voce che mi era rimasta, "Y/n è entrata in coma, le ferite sono gravi, non sappiamo se ce la farà, ma dobbiamo avere speranza" mi disse, poi mi appoggiò una mano sulla spalla per conforto, e andò a parlare ad un'altra dottoressa. E io rimasi lì, fermo e immobile, sotto gli occhi dei miei due amici.

I giorni passarono e Y/n sembrava non avere intenzione di svegliarsi, anche se però il suo respiro si sentiva ancora.

"Amore ti prego svegliati" pregai stringendole la mano, "Deus por favor salve ela" (Dio per favore salvala) dissi, dimenticandomi dell'italiano.

Improvvisamente il macchinario che contava i suoi battiti iniziò a fare un rumore assordante, poi lo vidi, la linea dei battiti, retta.

"Aiuto!!!! AIUTO!" gridai con tutte le mie forze, entrarono allarmati più dottori, che subito accerchiarono Y/n, lasciandomi però uno spazio per continuare a tenerle la mano.

"La stiamo perdendo!" Sentii una dottoressa gridare, mi si gelò il sangue, "ti prego amor svegliati, ti prego lotta" dissi piangendo.

"Non mollare Y/n..non mollare.." mormorai

Y/n's pov

Mi ritrovai in una stanza vuota, anche se sembrava che non avesse pareti, sembrava infinita.

"Heilà?" Chiamai, "c'è qualcuno?" Chiesi, ma niente, sembrava non ci fosse neanche un'anima, "ma dove sono?" Mi chiesi, "sei in un oblio" qualcuno disse dietro di me, quella voce, quella bellissima voce che non sentivo da anni.

Mi girai lentamente, e lo vidi, "Jim" sussurrai, mentre le lacrime iniziavano a formarsi nei miei occhi.

"Y/n" ripeté lui, facendomi uno dei suoi classici sorrisi, gli corsi in contro e lo abbracciai, e lui mi strinse subito a sé.

"Ma com'è possibile? Tu-tu te ne sei andato..4 anni fa.." gli domandai, lui mi guardò e mi fece un sorriso dolce, "si, sono morto, ma ti ricordi come sei finita qui?" Mi chiese, "si, stavo guidando verso casa di Rafa quando un Range Rover mi ha colpito e-" poi realizzai, "sono morta?" Chiesi flebile, "no, non lo sei, come ti ho detto prima, sei in un oblio, sei a metà e metà" mi spiegò, "sono così felice di rivederti" dissi ad un tratto, "anche io lo sono, però devi sapere che ti sono stato accanto tutti questi anni, e non ti ho mai lasciata, sono riuscito a vedere come hai continuato senza di me, quanto hai sofferto, e credimi, mi faceva così male sapere che ero io la causa di quel dolore e che non potessi aiutarti, ho visto quando hai incontrato Rafael, e come vi siete innamorati, sono così fiero di te" mi disse, altre lacrime che iniziarono a scorrere sul mio volto.

"Posso venire con te?" Chiesi, lui annuì.

Rafa's pov

I dottori cercarono in tutti i modi di salvarla, ma non ce la fecero, "mi spiace..non ce l'ha fatta.." mi disse uno dei medici. A quel punto non ce la feci più, e scoppiai a piangere, "No! No! Non è possibile! Y/n torna indietro ti prego!" Urlai aggrappandomi al suo corpo ormai senza vita, "non lasciarmi così ti prego! Restami vicino! Ti voglio nella mia vita ti prego" continuai a gridare, mentre i medici lasciavano la stanza per darmi privacy.

Y/n's pov

Iniziai a camminare verso il punto da cui era venuto Jim, ma la sua mano sulla mia vita mi fermò, "ma non oggi Y/n" disse lui, "cosa?" Chiesi, "hai ancora tanto tempo da trascorrere insieme ai tuoi cari, non è ancora la tua ora, vedi, laggiù hai molti amici che sperano che tu torni, ma uno in particolare, Rafael" mi disse, e riuscii improvvisamente a vederlo piangere sul mio corpo, pregandomi di tornare.

Guardai pietrificata la scena, "lui ha bisogno di te" mi disse Jim, "molto più di quanto io abbia bisogno di te" finì la frase.

Mi girai verso di lui, e lo guardai, mentre piangevo, "ma non posso lasciarti Jim" dissi, "lo so..ma sappi che io sarò sempre qui" disse mettendo una mano sul mio cuore, "mi avrai sempre accanto, e quanto sarà ora, ci ritroveremo, e a quel punto staremo insieme per sempre, ma non è questo il giorno" disse.

Io annuii, poi lo abbracciai un'ultima volta, "ti voglio Jimmy" dissi con il volto nel suo collo, "anche io te ne voglio Y/n, tanto tanto" rispose, "ora và" disse lui staccandosi dall'abbraccio.

Poi mi svegliai.

Terza persona pov

"Y/n!!" Esclamò Rafa quando vide che lei  aprì gli occhi di scatto.

"Sei viva!! Oh mio Dio sei viva!" Gridò, avvolgendo le sue braccia al suo fragile corpo, "ti prego non mi abbandonare mai più..ho avuto tanta paura" mormorò lui, ormai senza voce per il pianto.

"Non lo farò, lo prometto" rispose, ricambiando l'abbraccio.

"Ti amo" disse Rafa
"Ti amo anche io amore" rispose Y/n, felice di essere tornata dalla persona più importante della sua vita.

 



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