LE NECROMANTI
La scintilla vien di notte:
con il sonno faccio a botte,
sia che i sogni narrin morte,
sia che l'alcol giri forte.
Botte è meglio che le latte,
vedo donne tutte matte
che mi leggono le carte:
«lei la Luna, tu sei Marte.»
Quante donne? Sono sette.
Circondate da statuette,
dell'occulto sono esperte,
di saggezza son coperte.
Tutt'a un tratto, zitte zitte,
son comparse delle scritte:
queste scritte son dipinte
sulle foglie variopinte.
Esse narran cose brutte,
ma le donne le han distrutte;
non appena le ho raggiunte,
quelle donne eran defunte.
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