Why is everything so heavy?

Sbatto lentamente le palpebre, il mondo intorno a me non ha contorni ben definiti, solo forme opache e colorate. Ho una tremenda emicrania, e non riesco a capire dove mi trovi. L'ultima cosa che mi ricordo è lo scontro a casa di Seth, e il mio sangue che imbrattava il parquet.

-Woah woah woah, stai attenta, non ti alzare così velocemente- riconosco la voce di Albus e, nel momento esatto in cui la mia vista ritorna normale, lo vedo fiondarsi su di me e poggiare una mano sulla mia schiena, stando attento a non farmi cadere. –Come ti senti? La botta deve essere stata bella forte-

-Sì, ma cosa è successo dopo? Gli Psuché stavamo avendo la meglio e...-

-Siamo riusciti a fermarli per il momento, ma adesso devi collaborare con noi, dobbiamo tenerti sotto controllo ventiquattrore su ventiquattro- mi stropiccio gli occhi. La testa mi fa ancora male e credo che, per molto tempo, non smetterà di crearmi così tanti problemi.

-Dov'è Daniel?- gli occhi del ragazzo di fronte a me si spengono in un secondo. E' assurdo che, anche in un momento del genere, il mio primo pensiero vada comunque a lui.

-Al piano di sotto, non è uscito totalmente illeso dalla battaglia- il cuore comincia a tamburellare nel mio petto, forte, violento, inarrestabile. Salto giù dal letto e corro verso le scale, scendendole velocemente.

Mi guardo intorno, i polmoni mi bruciano come non mai. Se è stato ferito gravemente, non me lo perdonerò mai.

-Sono qui, rilassati- sospiro rumorosamente e socchiudo le palpebre. La preoccupazione scivola via dal mio corpo ed io mi volto verso di lui. Daniel ha dei graffi sulle braccia e il labbro totalmente spaccato, e tutto per colpa mia.

Con le lacrime agli occhi, gli corro incontro e lo abbraccio. Il ragazzo mi stringe forte ed io scoppio a piangere, lacrime liberatorie che scorrono sul mio volto pallido e stanco.

-Mi dispiace, mi dispiace che tu abbia rischiato di farti male per colpa mia-

-Ti proteggerei da qualsiasi cosa, lo sai, ma non posso farlo, se noi due continuiamo con questa storia- si stacca da me, le sue mani accarezzano il mio viso. Eppure i suoi occhi sono tristi, quasi neri, una variazione indescrivibile, che non li avevo mai visto assumere.

-Che intendi dire?-

-Che non posso assolvere pienamente al mio compito, fino a quando noi non faremo altro che litigare, perderci, ritrovarci e tutte quelle cose che caratterizzano la nostra relazione. So che, quando la paura per quel che mi è successo passerà, tornerai ad avercela con me per averti nascosto la verità su tuo padre, e non posso davvero permettermelo. Ora come ora, devo tenerti costantemente sotto controllo, e non posso farmi distrarre da quello che provo per te- per l'ennesima volta, sento qualcosa rompersi dentro di me, un rumore sordo, che crea un vuoto pronto ad inghiottirmi totalmente.

-Mi stai lasciando-

-Tecnicamente non siamo mai stati insieme, quindi no- mi stacco da lui e alzo le mani verso il cielo, pronta a sbottare da un momento all'altro. –Rose, Rose, ascoltami un attimo, ti prego- mi afferra per le spalle e mi trascina verso di lui. –L'ultima cosa che voglio, in questo momento, è perderti per l'ennesima volta, ma, per proteggerti al meglio, devo essere il più neutro possibile. Gli angeli custodi non possono avere contatti con i loro protetti proprio per questo motivo-

-E quindi cosa dovremmo fare? Ignorarci o tornare ad odiarci?-

-Nessuna di queste due Rose, saremo sempre noi due, solo un po' meno legati- scuoto la testa. La situazione ci è nuovamente sfuggita di mano. –Forse dovresti dare un'altra possibilità ad Albus-

-Cosa? Daniel ma sei completamente impazzito?!-

-Certo che no Rose!- il tono della sua voce si alza. Fuori è buio, mi chiedo quanto tempo io sia rimasta svenuta, quanto tempo abbia sprecato, quando potevo cercare di sistemare ogni cosa. –Vederti con lui è l'ultima cosa che voglio-

-E allora perché mi stai incitando a ricostruire il nostro rapporto?-

-Perché so che, in questo momento, è la cosa giusta da fare- sospiro. Vorrei tanto urlare. –Non voglio che ti capiti niente-

-Sai cosa non capisco Daniel? Per quale motivo, ogni volta che le cose si complicano, molli la presa e mi lasci andare-

-Perché so quanto è brutto perdere una persona a cui tieni tantissimo, e non voglio che la prossima sia tu- i suoi occhi si velano per le lacrime, le labbra non ce la fanno a curvarsi. –Non è un addio Rosebelle, non lo è mai-

-Strano, mi sento come se mi stessi abbandonando definitivamente-

-Non è così- le sue dita si incastrano tra i miei capelli lunghi. Non un rumore disturba la nostra discussione, non una figura si muove al di fuori dell'abitazione. –Sarò sempre un passo dietro di te, lo sai-

-Vorrei che, invece, fossi accanto a me, al mio fianco, pronto a guidarmi-


😞😞😞😞

-Quest'anno dobbiamo solennemente giurare di non aver a che fare con nessun ragazzo, portano solo guai- continuo a fissare le stelle sopra di noi, mentre Daisy si arrovella per non essere riuscita a capire le intenzioni di Seth sin dall'inizio. Dovrebbe smetterla di colpevolizzarsi, è riuscito ad ingannare tutti. –Devi lasciare Albus al più presto-

-Daisy!- Audrey la rimprovera, ma a me non importa più di tanto. Ha ragione, per quanto possiamo stare bene (inspiegabilmente) insieme, non riesco a fidarmi totalmente di lui. Senza contare che, una parte di me, pensa costantemente ad un'altra persona.

-Non so nemmeno sei suoi sentimenti sono veri oppure no. Dopo quello che ho scoperto su mio padre, mi è stato vicino ogni giorno, veniva a trovarmi ad ogni ora del giorno e della notte, ma non ti so dire se fosse semplicemente per conto del Consiglio oppure no, ormai non sono più sicura di niente- mi metto seduta, le tegole del tetto mi danno un po' fastidio. Eppure, nonostante la mia fobia dell'altezza, posso dire che la vista è mozzafiato. –L'unica cosa vera è la nuova ragazza di Daniel- sputo acida. Mi aveva ripetuto così tante volte quanto fossi importante per lui e, nel giro di un mese dopo il nostro addio, aveva già trovato un'altra. Io, nel mentre, continuavo a combattere con i sentimenti contrastanti che provavo per entrambi e che, alla fine, mi hanno fatto credere che, forse, l'altro capo del mio filo rosso è sempre stato Albus: nonostante i suoi casini, nonostante i suoi tradimenti, ci ricongiungiamo sempre. O è semplicemente colpa di Daniel che ci spinge l'uno verso l'altro per non affrontare le sue responsabilità?

-Guarda che non stanno insieme gelosona, lei lo sta solo aiutando a controllare meglio i suoi poteri. Quando gli Psuché hanno attaccato di nuovo, Daniel ha rischiato di perdere il controllo. Tutto questo addestramento lo sta facendo solo per te-

-Eppure, per uno scherzo del destino, io e lui non ci parliamo nemmeno quasi più. Non siamo mai stati così lontani come adesso. Albus ha passato ogni notte con me, mi ha aiutato; lui, invece, è rimasto in disparte, ad osservare la scena da una distanza di sicurezza- porto le gambe al petto e poggio il mento sulle ginocchia. E' come se io e Daniel fossimo diventati degli estranei, incapaci di spiegare cosa proviamo l'uno per l'altro, incapaci anche solo di interagire. E fa male, fa davvero male. –E con mia madre va anche peggio-

-Beh ammetterai che tu non le dai un attimo di tregua-

-E lei non mi ha mai detto la verità Audrey, mi ha mentito spudoratamente per quattordici anni guardandomi negli occhi ogni giorno-

-Sei consapevole di avere molta più rabbia repressa di quanto io ne abbia per Seth?-

-Sta succedendo qualcosa- mormoro. –Qualcosa dentro di me intendo. Non riesco a stare più di qualche minuto senza trovare un motivo per cui essere arrabbiata o triste. Tutto fa schifo, tutto sembra irrisolvibile, e non mi capacito del perché. E' come se dentro avessi una specie di buco nero che, lentamente, sta inghiottendo ogni cosa. Non sono mai stata una persona positiva, ma nell'ultimo periodo ho sfiorato i minimi storici-

-Hai provato a parlare con Daniel? Sai che l'ultima cosa che vuole è farti soffrire-

-Proprio come hai detto prima tu Daisy, lui sta cercando di capire come gestire ogni cosa, ed io non posso soffocarlo anche con i miei problemi-

-Che diamine ci fate lassù?!- la sua voce interrompe il mio soliloquio melodrammatico. Proprio sotto casa della mia migliore amica, infatti, c'è Daniel, col naso puntato verso la volta celeste e le braccia spalancate. –Rose, potresti romperti l'osso del collo!-

-E' tutto sotto controllo, rilassati- roteo gli occhi al cielo. Non può continuare ad apparire nella mia vita, preoccuparsi, farmi innamorare di lui, e poi dileguarsi nuovamente come se niente fosse successo.

Audrey afferra me e Daisy per il polsi e, con un balzo, ci porta a terra, al cospetto di Daniel. I capelli, adesso, sono corti, ma sempre biondissimi, e le iridi azzurre spiccano sul volto pallido. Sta bene, non gli manco per niente, e questa è la parte peggiore.

-Perché sei piombato qui dal nulla? Sai che nessuno può interrompere la nostra serata solo ragazze- Daisy, da quando ha rotto con Seth, è giustamente intrattabile, e non sopporta la presenza di alcun essere maschile a meno di cento metri dal suo radar, anche se si tratta di quella dei nostri amici.

-Albus non risponde alle mie chiamate da oggi pomeriggio, e i suoi genitori dicono che non lo hanno visto per tutta la giornata. Per questo mi domandavo se tu avessi sue notizie- si stringe nelle spalle. Quando ha saputo che io e lui eravamo tornati insieme, non ha battuto ciglio, anzi, ha persino dato una pacca sulla spalla di Albus intimandogli di comportarsi bene da quel momento in poi. Mi chiedo a questo punto, cosa sia stato vero e cosa no negli ultimi mesi, e perché io non abbia deciso di mandare a quel paese entrambi e rimanere da sola. Sono talmente ossessionata dall'avere un amore da favola, come quelli che vengono rappresentati nelle serie tv, che sto sacrificando me stessa ed i miei sentimenti pur di ottenerlo. O forse si tratta dell'ennesima conseguenza della mia scarsa autostima, che mi porta ad attaccarmi a chiunque mostri una sorta di attenzione nei miei confronti, spaventata che sia un evento più unico che raro. O forse è proprio vero che accettiamo l'amore che pensiamo di meritare.
-Ci ho parlato prima di venire qui, mi aveva detto che aveva delle faccende da sbrigare col Consiglio o qualcosa del genere- il volto di Daniel cambia radicalmente espressione, ed io capisco che questa storia sta prendendo davvero una brutta piega.

-Il Consiglio, in questo periodo, si ritira in un luogo segreto per tirare le somme dei primi sei mesi di questo anno e decidere come gestire i prossimi-

-Quindi...-

-...quindi Albus ti ha raccontato una balla, e questo vuol dire che si è cacciato nuovamente nei guai- si passa freneticamente una mano tra i capelli. Il mio respiro si blocca. Cosa può essergli successo? –Dobbiamo andare a cercarlo, ho un brutto presentimento- proprio in quel momento, Daisy getta la testa indietro. I suoi occhi diventano bianchi e i suoi piedi si alzano di qualche centimetro da terra. –E questa ne è la prova-

-Perderemo qualcuno questa notte, qualcuno che è già stato smarrito tanto tempo fa- io e Daniel ci lanciamo uno sguardo d'intesa. La ragazza, poco dopo, ricade sul prato, brontolando tra sé e sé. –Odio queste visioni, non riesco a controllarle-

-E suppongo che non ti abbiano nemmeno detto chi è la persona in questione-

-Non credo che ci siano molti dubbi a riguardo, Daniel-

-Invece sì- mormoro. –Non si tratta solo di Albus, anche io potrei lasciarci le penne questa sera, visto il corso degli ultimi eventi, ancora non mi capacito di come sia potuta sopravvivere all'attacco del mese scorso-

-Okay niente panico- Audrey si mette in mezzo, i capelli castani le svolazzano nel vento. –Possiamo riuscire a salvare tutto e tutti questa notte, se solo ci diamo una calmata e organizziamo bene un piano, invece di gettarsi in missioni suicide come sempre- Daniel si sfrega il volto, le sue iridi si colorano di un viola scuro e profondo. Adesso è preoccupato, lo posso vedere, e non solo dal colore dei suoi occhi, ma dall'espressione del suo volto, dal modo in cui corruga la fronte e increspa le labbra, da come si muove in circolo lungo un piccolo lembo di prato. –Noi tre andremo a cercare Albus, e Chris e Diana possono restare con Rose-

-Diana che la protegge? Non credo che sia la decisione che tu abbia preso- Daisy si gratta la testa, ed io non posso certo biasimarla per aver fatto un'osservazione del genere.

-Chiamerò Skyler, resterà lei ad aiutare Chris con Rose, e quando troveremo Albus, giuro che gli farò passare un brutto quarto d'ora-

-Non penso che ci sia bisogno di lei, Chris è abbastanza forte per...-

-Rosebelle- Daniel mi interrompe, col tono di chi non ammette regole. –Ti ho sempre detto che, quando c'è di mezzo la tua sicurezza, non voglio dare niente per scontato. Sarò più tranquillo, se ci sarà anche lei con te-

-Ovviamente- borbotto, incrociando le braccia al petto. A quanto pare, Skyler riesce in tutto ciò che fa, un angelo caduto dal cielo, in tutti i sensi. Io, invece, continuo ad essere insignificante come al solito.

-Rose, non è il momento per discutere di noi e della tua gelosia nei suoi confronti...-

-Lo so, ma il punto è che non lo è mai. E' più facile scappare ed eludere i problemi, ormai l'ho imparato-

-Ragazzi!- Daisy urla e ci interrompe. Saette viola percorrono i suoi lunghi capelli biondi. –Potreste parlare di questa cosa in un secondo momento? Dobbiamo trovare Al prima che sia troppo tardi-

-Sì infatti, non ho tempo per queste cose- Daniel scuote la testa, e il mio cuore si spezza un pochino di più. Non credo che siano rimasti altri pezzetti interi. –Adesso ti porto a casa mia e rimarrai lì fino a quando io non tornerò, è chiaro?-

-Agli ordini- sibilo a denti stretti. E mentre lui mi prende in braccio e spicca il volo tra le stelle del firmamento, io realizzo che, ancora una volta, pur essendo vicini, io e Daniel siamo irrimediabilmente lontani.


🥺🥺🥺🥺🥺

-Daniel?- mormoro, sentendo un rumore provenire dall'ingresso. Mi stropiccio gli occhi e, sollevando leggermente la spallina della sua t-shirt, che è scivolata mentre dormivo, mi incammino a piedi nudi verso la porta. –Che ore sono?- socchiudo le palpebre per la luce troppo forte. I ragazzi si voltano verso di me, e il sangue mi si ghiaccia nelle vene. Improvvisamente, sento freddo, un freddo che mi fa venire la pelle d'oca.

-Le tre di notte, e tu dovresti tornare a letto- il biondo si avvicina a me. Le sue iridi sono viola, e questo non promette nulla di buono.

-Non trattarmi come una bambina- mi allontano da lui. Il silenzio cala su di noi come una cappa, il respiro mi si blocca in gola. –Dov'è Albus?-

-Rose...-

-Daniel rispondimi- lo interrompo. –Dov'è Albus?-

-Non lo abbiamo trovato- la voce è rotta dai singhiozzi, gli occhi sono appannati dalle lacrime. –Lo abbiamo cercato dappertutto, ma non c'è nessuna traccia di lui- Skyler lo raggiunge e gli poggia una mano sulla spalla. Immediatamente, mi sento irritata e gelosa per quel contatto così intimo e che, fino a qualche tempo fa, era un'esclusiva mia e solo mia.

-Ma che vuol dire, non può essere sparito nel nulla!-

-Invece è successo Rose, quindi smettila di lamentarti, non ti è mai importato niente di lui-

-Invece a te così tanto che hai pensato di portartelo a letto per ferire la sottoscritta e per punirmi del fatto che Daniel abbia sempre preferito me rispetto a te-

-Brutta str...- Diana si dirige a grandi falcate verso di me. Il biondo, dal canto suo, rotea gli occhi al cielo e tende una mano verso di lei. Il suo corpo viene attirato verso il muro che sta alle sue spalle, sbattendovi contro rovinosamente.

-Smettetela ragazze, non è proprio il momento- si massaggia il ponte del naso, sospirando rumorosamente. –Rose, a parte gli scherzi adesso devi tornare a dormire. E non perché ti consideri una bambina, ma perché io sono stanco, e non potrei proteggerti al meglio, se continui a girovagare per la casa-

-Credevo che mi riportassi da mia madre- mormoro, prendendo a giocare con una ciocca dei miei capelli.

-Buonanotte ragazzi, ci vediamo domani-

-Okay, ricevuto. Togliamoci dai piedi, su- Chris fa un cenno con la testa agli altri e, nel giro di una manciata di minuti, io e Daniel ci ritroviamo da soli, l'uno di fronte all'altro, imprigionati in un fastidioso silenzio che non è proprio da noi.

-Credo di meritare una spiegazione. E' un mese che non faccio domande e che cerco di rimanere buona, ma hanno fatto cadere uno di noi questa volta, e non posso starmene con le mani in mano, a recitare la parte della damigella in pericolo che proprio non mi si addice-

-No, ovviamente, tu sei nata per fare la so-tutto-io, è un ruolo che ti calza a pennello- roteo gli occhi al cielo. Anche in un momento del genere, riusciamo a battibeccare come due bambini. –A parte questo, la verità è che non ho la più pallida idea del casino in cui si sia cacciato. Andava tutto bene, eravamo anche tornati piuttosto uniti, non c'era nessun sentore che potesse presagire una cosa del genere. E, invece, come accade troppo spesso nella mia vita, mi sono sbagliato. Non mi sono accorto che il mio migliore amico stesse nascondendo qualcosa, ed eccoci qui, con Albus scomparso e, probabilmente, te in pericolo- porta entrambe le mani sulla parte posteriore del cranio e va a sedersi sul divano. –Com'è che riesco sempre a rovinare tutto nella mia vita? Sono come Attila, dovunque io passi, porto soltanto distruzione-

-Oh andiamo Daniel- prendo posto accanto a lui. Intreccio le dita della mia mano con le sue, il ragazzo solleva leggermente lo sguardo. –Sai benissimo che, se non fosse stato per te, gli Psuché mi avrebbero preso e avrebbero fatto fuori Seth che, per quanto io consideri un subdolo verme manipolatore, può sempre servire- una piccola risata compare sul suo volto. Si volta verso di me, gli occhi si schiariscono leggermente, raggiungendo una variazione più simile al lilla. –Ed io non so davvero cosa farei, se tu non esistessi-

-Rose- mormora, con la voce roca e le labbra leggermente curvate. –Adesso non possiamo, lo sai-

-Premettendo che non stavo insinuando niente, a te piace Skyler adesso-

-Non dire cavolate, mi sta solo aiutando con i miei poteri-

-La guardi come una volta guardavi me, e credo che questa sia la cosa che fa più male di tutte- Daniel sospira. Si avvicina a me e mi stringe in un abbraccio. Socchiudo le palpebre, qualche lacrima corre giù lungo le mie guance. –Quindi è questo il vero addio-

-Non dire cavolate Rose...-

-Non ti rendi conto di quanto ci siamo allontanati nell'ultimo mese? Non parliamo più, non litighiamo nemmeno più, ed io mi sento come se avessi perso una parte di me stessa-

-Rose, tra noi due non è cambiato assolutamente niente. Sono solo stato un po' impegnato nel tenerti al sicuro, ma ti posso assicurare che sei ancora il centro dei miei pensieri. E di certo non mi metterò con Skyler- mi accarezza il viso. Gli occhi, adesso, sono tornati del loro colore originario, quell'azzurro intenso che mi piace guardare intensamente ogni volta che posso. –La cosa strana, però, è che, in questo momento, mi sento in colpa per Albus. Lui ti amava...- si blocca e si schiarisce la voce. -...lui ti ama. E non so, è così strano, voi due eravate tornati insieme-

-Non so nemmeno io che cosa voglio, se devo essere sincera. Sono stata in mezzo a voi due per tutto l'anno, e ora...- quando quelle parole vengono fuori dalla mia bocca, mi rendo conto di ciò che ho appena detto. –Sono un mostro, come diamine faccio a guardarmi ancora allo specchio?-

-Sappiamo entrambi che non lo fai, e che ti stai punendo per questa storia- afferra i miei polsi e li tira verso di sé. Le cicatrici bruciano, bruciano più di qualsiasi altra cosa al mondo. –Daisy non ha annullato il contatto tra noi due, ho imparato a riconoscere quali erbe usa per l'incantesimo, e le ho sostituite-

-Perché lo hai fatto?-

-Perché ti conosco bene, e so che non avresti ascoltato quello che ho da dirti. Ho provato in tutti i modi a farti capire che non è colpa tua e che non lo è mai stata. Tra me ed Albus è successo quel che è successo perché siamo stati super competitivi da sempre. E se ti senti in questo momento, adesso, è solo perché io ti ho dato una spinta verso quella direzione. Forse è vero, avevo paura di impegnarmi, avevo paura di impegnarmi con te, non so bene perché. E' che tu mi spaventi Rose, mi spaventi perché, quando sono con te, viene fuori il vero me, quella parte che ho sempre cercato di nascondere. E poi, ho sempre paura di quel che potrebbe succedere. L'ultima volta che ho aperto il mio cuore a qualcuno, questi è scappato dopo avermi tramutato in un vampiro. Senza contare mia madre che, dopo diciotto anni di matrimonio, ha lasciato mio padre per colpa mia. Ora, so che potrebbe sembrare un cliché, ma...-

-...cosa sarebbe uscito fuori da due casini del genere? Sì, effettivamente, è un po' scontata come cosa-

-Ma è la verità. Essere adolescenti fa già schifo di suo, senza contare la parte che concerne l'essere un angelo custode che è stato trasformato in un succhia sangue dalla sua ragazza...-

-Beh il mio fidanzato mi ha tradito con la persona che odio di più al mondo, mi ha nascosto le peggiori cose e...-

-Dimentichi la parte in cui ti ha cancellato la memoria-

-Quante cose sono state rimosse dal mio cervello?-

-Ho paura a rispondere a questa tua domanda-

-Allora non farlo. Per una volta, lasciamo tutto così. Non voglio che le cose tra me e te si complichino-

-Wow, non era mai successo prima d'ora-

-Forse perché tengo a te più di quanto abbia mai dimostrato, o ammesso-

-Sai che darei la vita pur di saperti al sicuro-

-Lo so, ed è per questo che ho paura- si lascia andare con la schiena sul divano. I capelli sono arruffati e il volto stanco.

-Perché non dormi un pochino? Potremo parlare di qualsiasi cosa tu voglia domani-

-Sì hai ragione- si stropiccia gli occhi, assumendo un'espressione buffa e tenera allo stesso tempo. –Andiamo Rose- mi prende tra le sue braccia e mi solleva come se non pesassi niente. Appoggio la testa sul petto e mi lascio cullare dal silenzio che portiamo avanti. Eppure ho una strana sensazione, come se, quando domani mattina aprirò gli occhi, niente sarà più lo stesso.

-Non c'era bisogno che lo facessi- mi appoggia sul bordo del letto e sorride, stringendosi nelle spalle. –Mi dispiace per averti attaccato prima-

-E' tutto okay- si libera dei vestiti e rimane soltanto con i boxer. Ho perso il conto di quante volte, ormai, l'ho visto in queste condizioni. –Dio, non ricordo nemmeno quando sia stata l'ultima volta in cui ho dormito- si lancia sul materasso, facendomi sobbalzare leggermente. Gli occhi sono già serrati ma il volto ancora contratto.

-Perché?-

-Perché, ultimamente, ho passato le ultime notti a vegliare su di te, e non riuscivo a chiudere occhio. Avevo paura che ti succedesse qualcosa, quindi rimanevo per ore e ore intere ad osservarti, ad osservare ogni tuo più piccolo movimento. Le palpebre che tremano, le guance che si arrossano quando ti copri fino alla testa, le labbra leggermente dischiuse. E penso che impazzirei se qualcuno ti toccasse, se anche solo si azzardasse a sfiorarti-

-Mi sembra tutto così sbagliato Daniel, e non ne capisco il motivo-

-Perché abbiamo perso un amico questa sera Rose, e tu hai perso il tuo ragazzo. Siamo stati meschini nell'ultimo periodo con Albus, e non meritiamo di essere felici, non meritiamo di stare insieme, almeno fino a quando...-

-...almeno fino a quando non sapremo cosa gli è accaduto- le parole mi muoiono in gola, vorrei tanto piangere in questo momento, ma so che ha ragione. Le cose devono andare così e basta. –Quindi questo è un addio-

-No Rose, è un arrivederci. Continuerò a stare al tuo fianco e a proteggerti, ma tra noi due non ci sarà nient'altro- e mentre le luci della strada illuminano il suo profilo, il mio cuore muore definitivamente, lasciando che il vuoto che sento inghiotta ogni cosa.


Sbaaam!

e niente, anche midnight dreams è giunto alla fine (e mi scuso per il capitolo di merda, avevo tante idee e non riuscivo ad articolarle).

per tutti i dose shipper, come vedete, neanche alla fine di questo libro si mettono insieme, anche perché arriva un nuovo personaggio che imparerete a conoscere bene nel seguito, ghost (sì, le avventure di daniel e rose non sono ancora finite).

anyway, vorrei ringraziare tutti quelli che hanno letto, commentato e votato entrambe le storie, che mi hanno sostenuto quando volevo mollare tutto ( thest)

e che mi hanno costretto ad andare avanti.

non ci sarebbero state ulteriori storie senza di voi.

e che dire, mi piange il cuore mettere la parola fine a midnight dreams ma non disperate, il nostro gruppo di amici tornerà questo.

nel frattempo, visto che avete amato tanto questa storia, vi invito a passare in un altro mio racconto, si chiama under the sky ed è molto sulla linea di starlight e midnight dreams.

adesso vi saluto che devo preparare la cena

un bacio

rose xx

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