chpater 89
Gioele
Finalmente quel verme si è deciso a confessare tutto. Ora posso mantenere la promessa fatta al mio amico carcerato ingiustamente e far in modo che torni in libertà. Ho discusso molto a lungo con il mio capo, che mi ha dato il permesso che parlassi con Sebastiano.
Dopo aver mandato Matteo e mister X in carcere, sono andato a parlare con il mio nuovo amico. Quando l'ho visto, è corso subito ad abbracciarmi e chiede se ci sono novità del suo caso.
Sorrido soddisfatto e gli racconto tutto e lui quasi si mette ad urlare di gioia quando gli faccio notare che può uscire oggi stesso da qui. La bella notizia è che, prima di andare da lui, sono riuscito a rintracciare la moglie e suo figlio.
Quando poi ho bussato a casa loro, pensavano che avessero fatto qualcosa di sbagliato. Con calma e delicatezza sono riuscito a spiegare che sono un amico di Sebastiano e che abbiamo finalmente scoperto, grazie anche ai miei colleghi, che lui è innocente e che da oggi è un uomo libero. La cosa grandiosa sono stati i pianti di gioia di entrambi.
Mi hanno confessato che hanno sempre creduto nell’innocenza di lui e che, finalmente, la giustizia è dalla loro parte. Dopo aver raccontato tutto ciò a Sebastiano, lui non riusciva a crederci; finalmente avrebbe abbracciato i suoi cari. Prima di andarmene da lì, promisi che sarei andato a trovarli appena ne avevo la possibilità.
Una volta fuori, sbirciai un po' la situazione. Vedo lui uscire con un fagotto in mano e abbracciare moglie e figlio. Sta nuovamente respirando l’aria di libertà e questo mi rende molto felice.
Dopo aver visto questa bella scena commovente, mi avvicino a loro per dargli un'ultima notizia. <<Scusate non vorrei disturbarvi, ma ho da dirvi una cosa. Ho trovato un lavoro per tuo marito. Sebastiano recati a questo indirizzo e dì che ti ho mandato io.>> dico porgendogli un biglietto.
Lui mi sorride e mi abbraccia commosso. Mi salutano e mi dicono che devo andare a trovarli. Accetto ben volentieri contraccambio l’abbraccio, infine vado via anche io. Sono felice di averli aiutati e resi contenti. ritorno in macchina e mi dirigo verso casa di Violeta. Mi rendo conto di essere stato poco con lei in questi giorni, d'altronde il lavoro mi ha preso troppo.
Ora però è il momento di recuperare il tempo perduto: guardo la scatola con dentro l'anello, deciso a chiederle di sposarmi. Giungo nei pressi di casa sua e faccio passare mezz'ora prima di decidermi a suonare il campanello. Mi apre proprio lei, in tutto il suo splendore. Si vede che è più serena e felice. Mi guarda stupita. Certo, non l'ho avvisata del mio arrivo. Abbozza un sorriso e mi fa entrare. <<Scusami, dovevo avvisarti, ma volevo farti una sorpresa>> dico con ansia. <<Ciao, tesoro. Dammi pochi minuti e sono da te.>> mi dice dandomi un bacio sulla guancia.
Le faccio di si con la testa e mi siedo sulla poltrona attendendo il suo arrivo. Dopo mezz'ora eccola nuovamente. Rimango a bocca aperta per la sua bellezza. Ha una gonna, un golfino e degli stivali molto graziosi. Ha un trucco molto leggero ma adatto a lei. Ai miei occhi è un angelo bello e grazioso. <<Andiamo?>> chiede quasi timidamente. <<Si, ma prima ti devo bendare. Il posto dove dobbiamo andare è segreto e non puoi saperlo>> dico prendendo la benda.
Lei abbozza un sorriso e accetta la mia richiesta. Una volta bendata, saliamo in macchina. Per tranquillizzarla le do mano e parlo: le faccio notare quanto è bella e quanto la amo. Violeta arrossisce alle mie parole. So che è molto timida e modesta; ma mi piace riempirla di complimenti.
Oggi ho deciso di portarla al mare. Si, lo so che è distante da dove abitiamo, ma vorrei tanto renderla felice e quel giorno è arrivato. Ed ecco che siamo nel luogo da me scelto. Parcheggio e poi faccio scendere Violeta. La prendo per mano e la porto in spiaggia. Lì c’è ad attenderla un tavolo con sopra il nostro pranzo, musica e il suono del mare. Una volta raggiunto il posto, le tolgo la benda e attendo una sua reazione, che è immediata.
Mi abbraccia felice e mi sussurra un "ti amo" molto dolce. La stringo forte a me e le do un bacio sulle labbra morbide e profumate. Il tempo per un po' si ferma. Ci sembra di volare. <<Amore, nessuno aveva fatto qualcosa per me sai? Sei speciale>> mi dice appoggiandomi una guancia sul petto.
Io avvampo e mi eccitato con lei accanto, ma mi ridesto subito. Sono qui per un altro motivo, cioè chiederle di sposarmi. Mi stacco dalla mia ragazza per mettere la sua canzone preferita: "guerriero" Marco Mengoni. <<Tu sei il mio guerriero?>> mi chiede. <<Ma certo amore, ora e per sempre>> le rispondo sfiorando la sua calda guancia.
È timida, lo noto da come abbassa lo sguardo e si strofina le mani. Sorrido mentre la osservo, la prendo per una mano, cerco di calmarla e, finalmente si calma. <<Tesoro, mangiamo?>> chiedo. Lei mi guarda e sorridendo mi fa cenno di si.
Ci sediamo, e capisco che il mio cuoco di fiducia ha fatto un ottimo lavoro. Mentre assaporiamo di tutto, stiamo in silenzio ad ascoltare il mare che ci fa compagnia in questa bella giornata. Sembra che voglia partecipare al nostro amore, questo mi rende assai allegro.
Dopo aver pranzato, decidiamo di andare a fare una passeggiata. Ci togliamo le scarpe e, incominciamo a camminare immergendo i piedi che, sebbene fredda, dà una piacevole sensazione. Come due ragazzini ci teniamo per mano e ogni tanto mi avvicino per darle un bacio sulla guancia. Il sole ci scalda e ci guarda allegramente.
Mi sento sereno, penso che tra noi sia nata un grande amore, spero che possa durare per tutta la vita. In più, c’è pure suo figlio, a cui voglio un gran bene come se fosse figlio mio. Già, formeremo una bellissima famiglia: ci sarà complicità, dolcezza, qualche volta inevitabilmente pure qualche litigata; però ci sta, quando si ama veramente qualcuno.
D’istinto metto la mano in tasca, dove c’è l’anello e un foglio con una poesia scritta da me. Ho pensato che per chiederle la mano fosso meglio aspettare quando ci sarà il tramonto; lo trovo molto romantico e più dolce. <<Ci riposiamo?>> mi chiede, distogliendomi dai miei pensieri. Faccio cenno di si.
Ci sediamo nella sabbia umida. Sempre tenendoci per mano, osserviamo il mare. Mi domando cosa c’è oltre quella distesa d’acqua, forse davvero l’infinito. Non lo saprò mai, ma mi piace immaginarmelo così, bello e impossibile da raggiungere. Lei -però la mia ragazza- non lo è affatto. La ho qui accanto a me ora e per sempre e, sono l’uomo più felice della terra. D’istinto mi giro verso di lei e la bacio.
Violeta contraccambia con dolcezza. Le nostre lingue danzano ed esplodono come fuochi d'artificio. È un bacio passionale voluto con amore.
Quando ci separiamo, sorridiamo timidamente. Ci accorgiamo che si è fatta sera. Il sole è calato e tocca a me a fare la mia proposta. Mi giro verso di lei, la prendo per mano, poi afferro il foglio e le dico:
~tu sei
il sole che
mi scalda ogni mattina.
Sei la luna, che mi
illumina le notti
buie e tempestose.
Sei la dolcezza,
che riaccende i miei
sensi.
Incanti le mie
giornate, rendendole
magiche.
Grazie di esistere
di essere entrata nella mia
vita ora e per sempre.~
La vedo commossa, le bacio gli occhi bagnati e poi le chiedo: <<Vuoi sposarmi?>> Violeta mi abbraccia e mi sussurra di si, talmente tante volte che quasi mi metto a piangere pure io. Le infilo l’anello, e poi restiamo abbracciati ed incuranti di alcuni passanti, continuiamo a baciarci teneramente.
Violeta
Che bello il mio ragazzo. È molto dolce e carino nei miei confronti e io lo amo tanto. Accanto a lui mi sento bene e protetta. Mi ha promesso che sarà il mio guerriero per tutta la vita. Quando mi ha chiesto in ginocchio di sposarlo, mi sono commossa, e mi sono scesce le lacrime.
Non sono lacrime di tristezza, ma di gioia: perché finalmente il mio sogno di realizzare una famiglia si sta completando e questo mi rende tanto serena e orgogliosa di quello che vogliamo costruire insieme.
Finalmente ho come l’impressione che un tassello della mia vita si stia pian piano formando e che io ne sia l'artefice. La cosa bella, è che lui vuole bene anche a mio figlio; questo mi rende estremamente felice. Non è geloso anzi, gli vuole stare accanto, ci ama entrambi allo stesso modo.
Ormai è tarda sera, io e Gioele decidiamo che è il momento di tornare a casa, ma prima abbiamo pensato di andare da Nicola per dargli la grande notizia. Per tutto il tragitto canticchiamo allegramente. Sembriamo dei bambini, ma a noi poco importa. Penso a mio figlio, alla gioia che proverà lui quando glielo diro e quello che proverò io nel dirglielo.
Ormai manca poco al rientro. Un altro paio di chilometri e siamo arrivati. Dopo mezz’ora ecco che arriviamo. Scendiamo e vado a bussare. Ad aprirmi è Giuseppe. <<Ciao, scusa l'ora, vorrei parlare con mio figlio. C’è?>> lui mi fa cenno di si.
Ci fa entrare e accomodare in salotto. Appena arriva Nicola mi abbraccia felice. <<Mamma, sei qui!>> dice saltellando dalla gioia. Successivamente saluta con un bacio Gioele e poi si siede accanto a noi.<< Nicola, io e Gioele dobbiamo dirti una cosa. Ci sposiamo! Formeremo una famiglia>> a quelle parole, mio figlio è contento ci abbraccia e dice a Gioele: <<Sarai mio padre. Evviva!>> l’innocenza con cui lo dice rende felici e ci commuove. <<Ma certo, campione! Sarò felice di essere tuo papà per sempre.>> restiamo lì per un po', ma poi è ora di andare via.
È sempre difficile allontanarsi da coloro a cui si vuole bene, ma per fortuna a breve saremo uniti e non ci separeremo mai. Io e Gioele diamo un bacio a Nicola e poi dritti verso casa mia.
Ed eccoci arrivati. Prima di andare dentro, do un bacio al mio futuro marito. Restiamo altri due minuti a guardare le stelle, poi io, con un filo tristezza, rientro in casa.
Ad aspettarmi ancora sveglia è mia sorella, che emozionata mi chiede com’è andata. Le racconto le ultime novità e quando sente la parola matrimonio mi abbraccia. Quella sera ci siamo coricate nello stesso letto tenendoci per mano e, ci siamo sentite più vive che mai.
Questo penultimo capitolo lo dedico a :Stef_98_Ania, BeCkM2000, Follia1303, uomoindivenire, rossomando e anche SissyScullari
grazie infinite.
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