chapter 58

Hiristina

Oggi è una magnifica giornata di sole, i raggi penetrano dalla mia finestra allegramente, ma io non riesco ad essere felice. Manca solo un giorno alla fatidica chiamata con quella persona che continua anonimamente a minacciarci, -Chissà chi è?!- Mi viene da pensare mentre guardo Violeta che continua a dormire come un angioletto.

È così bella e dolce quando è rilassata, io ho avuto un sonno agitato tutta la notte, mentre lei non so come abbia fatto a stare tranquilla sino ad ora. Decido di alzarmi e di chiamare mamma per sapere come stanno lei e papà. Da quando siamo qui, non l'ho ancora sentita e mi sento in colpa di non averle telefonato.

Prendo in mano il cellulare e noto che ci sono messaggi su WhatsApp, ma siccome è tanta la voglia di sentire la voce di mamma, non li apro e compongo il suo numero. Squilla libero, dopo neanche un secondo mi risponde: <<Pronto?>> mi dice pimpante. <<Ciao mamma! Come stai? Noi bene! Siamo arrivate ieri mattina!>> le dico cercando di rimanere tranquilla, tento di nascondere il nervosismo che ho dentro di me.

<<Tesoro! Che bello sentirti! Ma ti sento strana! Che hai?>> rimango sbigottita dalla sua domanda: nonostante abbia cercato di non far trapelare niente, lei ha capito che ho qualcosa che non va, si vede proprio che mi conosce bene; faccio un respiro profondo e cerco di cambiare argomento: <<Papà come sta?>> ho deviato sperando che non torni alla domanda precedente.

Fortunatamente, mamma non insiste e risponde a quello che le ho chiesto: <<Papà sta bene! Adesso è come al solito in cortile! Ma tutto sommato si tiene in forma! Ora devo andare, amore! Ci sentiamo più tardi, va bene?>> ci salutiamo e poi apro i messaggi. Due sono di Sofia, stupita lo leggo: "Oggi giornata stupenda! Questo pomeriggio mare! Non voglio un no come risposta!" Sorrido alla sua proposta, ho proprio bisogno di andarci, le rispondo con un va bene. Guardo chi altri mi ha scritto e mi si illuminano gli occhi quando vedo che è Giuseppe a scrivermi: "Raggio di sole, come stai? Io bene! Mi manchi ti amo!" Non gli rispondo, anche se lo meriterebbe, perché ho in mente di fargli una sorpresa questa sera quando sarò al mare.

Ho appena messo via il telefono, quando sento dei passi, mi giro di scatto e mi trovo Amelia accanto a me. <<Buongiorno tesoro!>> la guardo stupita, -Mi ha detto quelle parole? Strano!- Lei mi osserva divertita e poi istintivamente mi dà bacio sulla guancia. <<Che mi sono persa?>> chiede Violeta meravigliata. È vero, a lei non abbiamo detto niente, mi sento in colpa, ma le vicende di questi giorni mi hanno talmente turbata che non ho pensato di dirle di me e di Amelia. <<Siediti! Abbiamo una cosa da dirti!>> Violeta ci scruta e poi prende una sedia e si mette comoda aspettando una notizia da noi due.

Mi schiarisco la voce e le dico tutto. Come finisco, Violeta si alza e inaspettatamente ci abbraccia. <<Che bello! Sono felice per voi due! Finalmente si allarga la famiglia!>> io sono commossa e noto che anche Amelia lo è. Ad un certo punto mi viene in mente l'invito di Sofia. <<Questo pomeriggio andiamo a fare una passeggiata al mare! Ci ha invitato la mia amica Sofia! Voi non la conoscete ma vedrete che ci divertiremo molto!>> mi guardano stupite ma accettano volentieri quest'uscita, almeno ci distraiamo e non pensiamo ai nostri problemi. Violeta si alza e inizia a preparare la colazione, mangiamo con tranquillità e poi ognuno inizia a svolgere le proprie mansioni. Io mi dirigo in camera mia e la sistemo, mentre le mie due sorelle stanno sistemando la cucina.

Alla fine il tempo vola come niente e arriva l'ora di pranzo. <<Violè, dai cucina tu! Sei bravissima!>> le dico sorridendo. Lei accetta ben volentieri e in dieci minuti ha preparato il tutto. Mangiamo tutte in silenzio. Una volta finito di mangiare, io e Amelia laviamo i piatti e Violeta invece va a riposarsi. Dopo cinque minuti mi arriva un messaggio da Sofia. Lo leggo e c'è scritto che alle sedici passa a prenderci. Le rispondo con un ok e poi avviso anche Violeta e Amelia.

Finalmente sono le quindici e trenta, ci prepariamo: io mi metto jeans e scarpe comode, mentre Violeta si mette un pantalone marrone e una camicia;  stranamente è vestita comoda. Guardo Amelia e noto che è vestita molto simile a me: l'unica differenza è che, mentre io ho un maglioncino, lei ha una maglietta un po' scollata e le sta d'incanto. Una volta pronte, aspettiamo la mia amica; dopo neanche cinque minuti arriva e siamo pronte per andare al mare.

*

Siamo in macchina con Sofia e altre due sue amiche. Parliamo poco o niente, ci fa compagnia solamente la musica. Le altre ragazze si chiamano Francesca e Martina. La prima è bassa, capelli castani e occhi verdi; la seconda è alta, capelli neri e occhi scuri.

Francesca è molto bella, anche se bassa, ha un fisico asciutto e un sorriso solare, mentre Martina è leggermente più bruttina: ma quello che spicca di più sono i suoi capelli: lunghi con i boccoli che le arrivano sul sedere. Sembrano simpatiche e dolci.

Durante il tragitto sino al Poetto (una località di mare), sono pensierosa, perché non vedo l'ora di fare qualcosa di carino a Giuseppe. <<Ragazze! Siamo arrivate!>> ci dice Sofia allegramente. Finalmente scendiamo dalla macchina e inizio a passeggiare scalza sulla sabbia fresca. L'acqua è calma come me, non è per niente agitata e stranamente nemmeno io.

Mentre Sofia e le sue amiche sono sedute su un telo, io decido di fare un cuore per poi inviarlo a Giuseppe. Dentro ci scrivo: ~Ti amo! Mi manchi!~ faccio la foto prima che le onde possano cancellare la mia scritta e poi gliela invio. Dopo un po' noto che anche Violeta ha avuto la mia stessa idea.

Sorrido. Siamo tutte e due innamorate dei nostri ragazzi; nei momenti difficili abbiamo avuto e tutt'ora abbiamo loro due nel nostro cammino. Raggiungo mia sorella e la vedo piangere: non di tristezza ma di felicità. <<Che c'è tesoro?>> le chiedo appena le sono accanto. Lei mi guarda e poi mi dice: <<Mi ha risposto Gioele  mi ha commosso! Leggi>> indicandomi il suo cellulare.

Lo prendo in mano e guardo cosa c'è scritto: "Sei la mia principessa, il mio raggio di sole. La distanza mi fa sentire male, ma so che se guardi il cielo sentirò meno la tua mancanza. Ti amo vita mia!"

È una bellissima dichiarazione d'amore, sono felice per lei, finalmente Violeta ha trovato la persona giusta per mia sorella e forse insieme a lui avrà la forza di iniziare una vita migliore di quella che sta facendo ora.

<<Dai raggiungiamo le ragazze!>> mi dice distogliendomi dai miei pensieri. Le do retta e inizio a correre all'impazzata. Arriviamo a destinazione, quando sento squillare il telefono. Prendo in mano e vedo che mi ha risposto Giuseppe; sono agitata, ma lo apro ugualmente e leggo: " Che bella sorpresa raggio di sole! Sei la mia stella che fa brillare il mio cuore! Ti amo e grazie per essere entrata nella mia vita! Ti amo!"

Mi commuovo alle sue parole, mi manca tantissimo e non vedo l'ora di tornare lì per stare con lui per tutta la vita. Per cacciare via i brutti pensieri, mi metto a parlare con le mie amiche. Mi accorgo che sono tutte molte simpatiche e che mi trovo a mio agio accanto a loro.

All'improvviso tutte si bloccano e si girano verso il mare. Incuriosita, mi volto anch'io da quella parte. Rimango incantata dallo spettacolo che mi si presenta davanti. C'è un bellissimo tramonto: il sole che bacia il mare per salutarlo e dare spazio alla luna.

Quanto vorrei che Giuseppe fosse con me a godersi questa magia, ma se guardo il cielo so che lui è vicino a me. <<Pizza a casa mia?>> dico cercando di cancellare la malinconia. Tutte mi fissano e mi fanno cenno di si con la testa. Rientriamo a casa, ordiniamo da mangiare e chiacchieriamo allegramente. Dopo cena, rimangono un altro po' e poi rimaniamo da sole. <<Dormiamo insieme?>> chiede Amelia; ci giriamo verso di lei e la guardiamo, sbigottita ma accettiamo la sua stramba proposta. Per fortuna la camera da letto è grande tutte e tre ci stiamo comodamente.

Ci mettiamo il pigiama e ci corichiamo. Prendo la mano di entrambe e le tengo strette a me. Ripenso alla serata di stasera: è stato bello avere compagnia e uscire per distrarci. È stato molto insolita ma allo stesso tempo molto carina. <<Beh, ragazze vi siete divertite?>>

Chiedo a entrambe, ma non mi rispondono. Mi giro e vedo che stanno dormendo: ambedue hanno appoggiato la testa nel mio petto e sono rilassate. Le osservo per un attimo, do un bacio a tutte e due dico mentalmente che gli voglio bene, infine attendo che Morfeo mi accolga tra le sue braccia. Chiudo gli occhi e un sonno ristoratore prende il sopravvento.

*

Pietro

Devo prendere qualcosa da casa per sgranocchiare al rifugio. Come entro, noto che c'è qualcosa che non va. Mia sorella non c'è, -Strano! A quest'ora doveva essere qui!- Guardo l'ora e vedo che sono le diciannove.

Mi ispeziono tutta la casa, che tra l'altro è in ordine -persino il letto non è disfatto,- ma niente: lei sembra sparita nel nulla. Inferocito e nervoso, decido di chiamare Matteo. <<Hai visto Amelia?>> chiedo, appena lui mi risponde al telefono. Lui mi ascolta e poi mi dice: <<No Piè! Mi dispiace>> poi mi chiude la conversazione senza darmi il tempo di replicare.

Sono stufo di tutta questa situazione: odio quello che il mio compagno di avventura e il signor mister x stanno facendo. Detesto che fanno del male a delle ragazze di strada. Sì, è contradditorio, lo so, perché anche io faccio parte del loro piano malefico, ma ho preso una decisione importante: mi voglio lavare le mani.

Agitato, mi faccio una canna; il fumo mi penetra nelle ossa rilassandomi; poi esco da lì prendo la macchina e mi dirigo nell'unico luogo dove mai avrei pensato di andare, ma sono pronto e nessuno può farmi cambiare idea.

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