chapter 52

Hiristina

Nuvolo, il tempo è grigio come il mio cuore. Mi sento male e sono triste, oggi è il giorno della nostra partenza, la cosa che più mi sconvolge, è il fatto che deve venire anche Amelia. Per il momento non voglio pensarci, in casa ci sono le mie amiche che stanno ancora dormendo mentre io sono già sveglia e molto pensierosa.

Starò via dalle persone a me care per chissà per quanto tempo. Mi mancheranno i miei genitori e i miei amici, quelli che mi sostengono in ogni momento e che mi aiutano anche quando mi trovo in difficoltà. Mi rattristo nel guardarli ad uno ad uno. Esco dalla stanza perché li dentro mi sento soffocare dell'agitazione. Ho bisogno di stare da sola per ragionare, con la mia testa.

Mentre guardo fuori dalla finestra, penso al fatto che un po' di cambiamento mi ci vuole proprio, ma allo stesso tempo ho paura di lasciare i miei da soli; è vero che avranno la protezione dei carabinieri e questo mi conforta; ma nel contempo tutto ciò mi mette adosso una tremenda agitazione che non riesco ad alleviare.

Sono talmente immersa nei pensieri, che non mi accorgo neanche dell'arrivo di Samantha. Mi cinge in un abbraccio caldo e tenero. Mi giro verso di lei e noto che ha gli occhi lucidi e uno sguardo molto triste. Non mi piace vederla così; lei che è la felicità in persona. <<Cara, che hai?>> le chiedo con tono ansioso misto a tristezza; lei non mi risponde e continua ad abbracciarmi forte, come se non volesse staccarsi da me.

Decido di liberarmi io da lei, la guardo dritta negli occhi, poi le dico: <<Perché fai così? Voglio dire, non devo stare via un'eternità, giusto qualche mese e poi ritorno! Non voglio lasciarti sola!>> lei si commuove, le lacrime le scendono sul viso. Vorrei consolarla, dirle qualcosa di sensato, ma la voce mi si blocca e non riesco a spiccicare neanche una parola.

Corro via a quella vista e mi dirigo in cucina, dove però mi trovo mamma già in piedi che mi scruta nervosamente. -Uffa non posso avere un attimo di pace!- Poi mi ricordo che la mia camera non è invasa da nessuno; così vado lì per stare in pace e per avere un po' di silenzio. Sento che tutte le mie amiche se ne stanno andando via, per mia fortuna non sono venute a salutarmi sennò mi sarei messa a piangere a dirotto senza mai smettere.

Riesco dalla mia stanza e vado nuovamente in cucina: noto subito sul tavolo un biglietto; lo apro e riconosco la calligrafia di Samantha, tremo tutta e ho il cuore che batte a mille, inizio a leggerlo:

~Non ti abbiamo voluto salutare, perché sappiamo che ti saresti commossa e che non saresti più andata via. Amica nostra, ti vogliamo bene e torna presto, se no corriamo in Sardegna e ti veniamo a prendere noi, per trascinarti qui. Buon viaggio. Hiris, anche per tua sorella. Grazie per ieri! Siete fantastiche! Ci mancherete.
Martina, Samantha e Alessandra.~ Perfetto, ora si che sto male per davvero. Sento che se fossero rimaste ancora un po' di più avrei rinunciato a questo viaggio.

-Si vede che mi conoscono bene!- Sorrido, ma è un sorriso malinconico e molto triste. All'improvviso sento il telefono vibrare. Lo prendo e noto che è un messaggio di Giuseppe, incuriosita lo leggo: "Buon viaggio piccola stella! Torna presto! Ti amo, raggio di sole!" Lo ringrazio e torno da mamma. Violeta ha già in mano la valigia: è felice all'idea di stare lontano da qui, l'esatto opposto di me.

Sto facendo questo per lei, perché possa stare lontano dal pericolo e perché no, possa pure ragionare e trovare se stessa; spero di riuscire a fare altrettanto anch' io. <<A che ora partite?>> ci chiede mamma con tono dolce e soave, <<Presto! Alle quindici! Ho già avvisato anche Amelia!>> risponde Violeta allegra e pimpante. - Così presto! Uff- Guardo l'ora e vedo che è già l'una. Il tempo è volato troppo in fretta. Io e mia sorella pranziamo frettolosamente. Poi ultimiamo le ultime cose e aspettiamo con ansia l'arrivo di Amelia.

*
Sono agitata, non mi va proprio di viaggiare con lei ma ormai tutto è stato deciso e non si può tornare più indietro. Abbiamo stabilito che guida Samantha; io starò accanto a lei, la nostra accompagnatrice starà dietro.

Menomale così per tutto il tragitto non vedrò la sua faccia. Eccola è arrivata e puntuale: e, come al solito, sono sbalordita della sua bellezza ed eleganza. Ha un bel jeans a vita bassa, un bel maglioncino e un trucco leggero ma delicato, che le sta a pennello. Ci saluta con gioia e poi va da mia mamma. <<Signora, questi sono i soldi del biglietto! Grazie per avermelo fatto!>> Che bel gesto: da lei proprio non me l'aspettavo, ma per adesso la guardo ancora torva.

Lei si gira verso di me, come se cercasse approvazione, ma proprio non c'è la faccio a concedergliela: guardo il pavimento, così i nostri sguardi non si incrociano. Dopo aver salutato i nostri genitori e pianto un altro po', saliamo in macchina. Come mia sorella mette in moto, vedo che mamma ci rincorre facendo un saluto con la mano. Io evito i piagnistei e spero con tutto il mio cuore che Gioele e i suoi colleghi possano salvaguardarli mentre siamo lontani da loro.

Durante tutto il percorso, nessuna delle tre parla, siamo tutte immerse nei nostri pensieri più segreti. Nessuno ha voglia di dire o fare qualcosa. Ogni tanto guardo la nostra compagna di avventure e vedo che scruta fuori dal finestrino. Sembra un po' disorientata, però intuisco che è felice di questo viaggio assieme a noi.

Stranamente c'è un bel sole: i raggi scaldano la macchina e io mi faccio trasportare da questo tepore invernale. A metà del tragitto, sento Amelia lamentarsi: <<Ho fame!>> io mi volto verso di lei e le dico: <<Guarda in quella busta! C'è molta roba. Magari trovi qualcosa che ti può piacere!>> cerco di dirlo nel modo più garbato possibile, lei se ne è accorge e mi sorride compiaciuta. <<Questi li adoro! Sono i miei preferiti!>>

Esclama lei, incuriosita nuovamente mi giro e vedo che ha in mano la busta dei popcorn. Ne vado matta anch'io, così me li faccio passare davanti. <<Io quando ero in Bulgaria di queste cose non ne mangiavo sapete? Mamma è di lì e anche mio padre! Sapete? Poi per seguire mio padre, che ha dovuto spostarsi per lavoro, ci siamo trasferiti in Albania. Loro sono di Stara Zagora, io sono nata li.>>

Io rimango basita dalla sua dichiarazione: anche io sono nata là, ma poi sono stata portata a Plovdiv. Decido di farle una domanda che sa di amaro e dolce allo stesso tempo. <<Che cognome fai? Scusami se te lo domando, ma sono curiosa di saperlo!>> lei mi guarda male, tuttavia decide ugualmente di darmi una risposta: <<Amelia Gijurgeva Byalina>> mi dice con voce sognante. - No! Non ci credo ha il mio stesso cognome! Non sarà mica...!- Scaccio quel pensiero dalla mia testa, non voglio crederci, sarà una coincidenza, -Oppure no!- Ci fissiamo per un attimo come se avessimo capito tutto, ma non c'è tempo per chiarire, forse più in là, ma ora no. <<Non voglio interrompere questa vostra chiacchierata molto interessante, ma vi faccio sapere che siamo arrivate a Olbia!>> ci dice Violeta facendoci tornare alla realtà. In effetti ha ragione, Olbia è li davanti a noi che ci sta aspettando. Visto che è presto, parcheggiamo e decidiamo di fare una passeggiata per il centro e comprarci qualcosa per cena.

La città è magnifica e molto luminosa. La amo, perché è fatta di gente di mare. Alle venti troviamo una pizzeria al taglio: prendiamo da mangiare, poi ritorniamo alla macchina e ci dirigiamo alla nave. Eccoci imbarcate: siamo pronte per questa nuova avventura, lontano dai nostri affetti, dai nostri cari.

Nuove avventure e nuove scoperte ci aspettan: io, soprattutto, devo capire cosa rappresenta per me Amelia. -Chi è? E cosa siamo io e lei?- ho  sensazione che verrò a saperlo molto presto. Ma ora è meglio non pensarci, faccio un respiro profondo e sono pronta o quasi per questo nuovo destino, che la mia isola mi riserverà.

Spazio autrice:
Di solito non lo faccio mai.
Ma oggi è un giorno speciale.
È quasi finito l'anno vecchio.
È arriva l'anno nuovo.
Beh ho conosciuto molte persone.
Voglio dire grazie a:
@SissyScullari
Fanfiction929m
desert_dolphine
right1234
@RMLodka
StefaniaMassetti0
Ugo_Vigaku2k17
ilPessimistaCronico
Nemi_9
theghostcdc
ValentinaVale98
piccola_sany
toxic4you
Mari__harima
Checca_B
uomoindivenire
VekaAxel
@MarcoColicchia7
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CrissAcquarius
AnissaShull
eRMLodka
versusxer
giuly2009
Giusy_65
EternaPromessa
Dreams_illusions
dolcelory1
kumba2801
A queste persone auguro un buon 2019. Grazie per essere entarate nella mia vita anche se soltanto dietro un telefono. Grazie di ❤

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