61.Ramon
Mi sveglio abbracciato a lui.Il suo profumo mi risveglia e mi fa sorridere.Non riesco a descriverlo,l’odore è così buono che non ho parole…
Lui dorme ancora e non voglio svegliarlo,il suo viso è rilassato e non l’ho mai visto così tranquillo.Accarezzo i suoi capelli,sono così morbidi…
I suoi capelli castano chiaro sanno di shampoo,li amo con tutto il mio cuore.Pensare che lui sia il mio ragazzo mi fa ancora uno strano effetto,è così perfetto…
Da piccolo non immaginavo di poter avere una relazione stabile,sarà che i miei genitori hanno sempre litigato,quindi non ci speravo molto.In realtà,non avrei mai immaginato di fidanzarmi con un ragazzo,ho sempre pensato che mi sarei sposato con una di quelle top model! E invece il destino cambia le persone.
Continuo ad accarezzare la testa di Hector,non voglio dormire,anche se è molto presto.Per fortuna le vacanze sono ancora lunghe e io posso godermi questi momenti con lui.Amo quando mi sta vicino,quando si addormenta su di me,quando sussurra quanto mi ama,quando semplicemente ci teniamo la mano.
Noto che si sta svegliando,decido comunque di continuare ad accarezzare i suoi capelli.
“Buongiorno”sussurra.
“Buongiorno”sussurro io.
“Ma che ore sono?”Chiede lui ancora assonnato.
“Le cinque del mattino”dico io.
“Perchè sei già sveglio?”Mi chiede confuso.
“Mi sono svegliato così a caso,poi ti ho visto mentre dormivi e non ho potuto fare a meno di guardarti,sei così bello”lui sorride e si rimette sul mio petto.
“Sei stanco?”Chiedo
“Si,però te sei più comodo del tuo letto”dice lui con un tocco di malizia.
“Addirittura”
“Si,sei perfetto come cuscino”
“Vuoi tornare a dormire?”Chiedo,lui annuisce…ma io ho un’idea migliore.
“E se andassimo a vedere l’alba?”Chiedo,lui si alza e mi guarda.
“Ma dove?”Chiede
“Sul tetto”rispondo io
Lui mi guarda confuso,io mi alzo e vado nella mia cabina armadio e apro una piccola finestrella sul soffitto.Tiro giù una scala e lui mi guarda stupito.
“Hai una scala nel tuo armadio?”
“Hey,la mia cabina armadio è enorme,poi da piccolo sognavo di salire sul tetto e mi hanno esaudito il desiderio.Ero un bambino un pò viziato”dico io
“In effetti il tuo armadio è grande come camera mia…”
Io salgo la scaletta e lui mi segue.Sul tetto c’è una zona apposta per vedere il cielo.Da bambino adoravo vedere il tramonto,così mio padre ha fatto costruire una specie di soppalco,in modo che io fossi accontentato.
“Questa casa mi stupisce sempre di più”dice Hector.
“E non hai ancora visto tutto caro mio,ma aspetteremo l’occasione”dico.Ci sediamo sulla piattaforma di legno e guardiamo il cielo,lui è affianco a me e mi tiene la mano.Se c’è un sogno che avevo da bambino era essere sul tetto con la mia anima gemella.Quindi i sogni si realizzano!
“Comunque,pensavo che potrei specializzarmi in qualche materia scientifica all’Università”dico io.Lui si gira verso di me con lo sguardo confuso.
“Non volevi continuare calcio?”Chiede,eh Hector…
“Hai sentito mio padre,lui allenava le squadre più famose,se lo dice lui che non riuscirò forse dovrei fidarmi”lui sembra sconvolto.
“Non devi cambiare i tuoi sogni solo perchè lui non crede in te”mi dice come per rimproverarmi,forse è proprio la sua intenzione.
“E’ mio padre,lo devo rendere orgoglioso”mi giustifico.
“Non devi,vuoi.E’ diversa la questione”
“E’ un pò come la nostra relazione…”dico io
“Eh?”Chiede,forse non mi sono spiegato.
“Lui non la accetterà mai”dico
“E per questo mi lasceresti?Per renderlo orgoglioso?”Sembra molto infastidito.
“Beh…io..:”
“Quindi è un si?!Complimenti,mi hai fatto passare la voglia di stare qui”dice lui alzandosi,non era quello che intendevo.Mi alzo e lo seguo.
“Hector,non volevo dire così”cerco di spiegarmi.
“Però l’hai fatto,bene.La prossima volta che stai male puoi dire a tua madre di chiamare una delle cheerleader.Forse quelle le accetta,e magari ti fanno divertire di più di me.Scusa se di notte voglio dormire”sta delirando.
“Stai parlando di cose senza senso”dico.
“No,è ciò che stai dicendo te.La prossima volta,se mai ce ne sarà una,non chiamare me”ha gli occhi lucidi,lo vedo.
“Hector…stai bene?”Chiedo,lui serra i pugni stretti e si gira verso di me.
“Non starò mai bene se so che il ragazzo che amo,e che ritenevo la mia anima gemella,solo per far felice il padre mi lascerebbe.Io combatto per te,ma te non lo fai”
“Non è vero”controbatto.
“E’ proprio vero,siete tutti uguali”esce dalla porta e la sbatte.Credo di aver appena rovinato tutto.Ma perchè non penso a ciò che dico!Cado per terra sulle ginocchia e i miei occhi si riempiono di lacrime.L’unico talento che ho è questo:mandare in frantumi le cose belle della vita.
Sento dei passi dietro di me e una mano toccarmi la spalla.
“Tesoro perchè piangi?”La voce di mia madre è come quella di un angelo sceso in Terra.
“Hey,dov’è Hector,magari lui può far qualcosa”quando il mio pianto si accentua ancora di più lei capisce.
“Oh piccolo,che è successo?Avete litigato?”Chiede.Non riesco a parlare,è come se avessi un blocco.Non riesco a smettere di piangere e la mia vista è sempre più annebbiata.
“Sediamoci,poi mi racconti cosa è successo”ci mettiamo sul divano e lei si siede affianco a me.
“Dimmi tutto”è difficile da spiegare una cosa del genere però….
“Eravamo sul tetto a vedere l’alba e io mi sono espresso male,dicendo che per rendere orgoglioso mio padre avrei fatto di tutto.Lui ha capito che lo potrei anche lasciare per farlo felice.Se ne è andato dicendomi di chiamare una delle cheerleader la prossima volta a consolarmi.Poi ha detto che siamo tutti uguali…”Le lacrime che ho trattenuto si liberano in un momento unico,se c’è una cosa che odio è essere sensibile.Mia madre mi abbraccia e capisco che ne avevo veramente bisogno;Hector mi dava tutto l’affetto che mi era mancato in questi anni…ma credo non voglia vedermi per un pò…o forse per sempre.
E’ possibile che per una parola possa aver rovinato tutto?
Non volevo dire così,ho sbagliato.Non lo lascerei mai per far felice mio padre; sicuramente non sarebbe fiero di me,ma devo essere felice io,non lui.Forse ora lo sarà,credo che Hector mi abbia appena lasciato.
“Vedrete che sistemerete tutto”dice mia madre con la sua voce dolce.
“Mi ha palesemente lasciato mamma,io non ce la faccio senza di lui”
“Troverai un modo per rimediare,io ne sono sicura”
“Non so come fare…”
“Creatività e immaginazione,ricordatelo”è sempre stato il motto di mia madre.Pensa che con quelle due caratteristiche le persone possano stare meglio.
“Non saprei come però”dico,non ho idee.
“So che troverai una soluzione,per tutto c’è un modo”
“Ci proverò”
“Così mi piaci tesoro,vai avanti e vedrai che lo riporterai da te”mi incoraggia,ma io mi sento ancora a pezzi.
Mi alzo dal divano e salgo in camera mia.Ho ancora gli occhi lucidi,ma grazie a mia madre sto meglio.A volte parlare serve,non ci ho mai creduto.
Mi corico sul letto e guardo il soffitto,non ho idee.Mi metto a guardare le foto dei miei amici della festa di Capodanno.C’eravamo anche io e Hector,ma ci siamo isolati al piano superiore e non abbiamo festeggiato con gli altri….quindi non appariamo in nessuna foto.Ops!
Ho un’idea!So come chiedere scusa a Hector!Potrei rovinarmi la reputazione,ma non mi importa.
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