43.Sebastian
Adele mi guarda confusa e non capisco il motivo.Le ho semplicemente chiesto dove è finita Olivia.Le avevo detto di restare a casa perchè non mi piace che esca la sera e quando sono andato in camera sua lei non c’era.
Già il fatto di aver trovato James in camera di Adele senza che io non ne sapessi nulla mi da fastidio,ma lei è la più grande,quindi non posso dirle nulla.
“Adele,dove è Olivia?”Chiedo di nuovo,non capisco perchè non risponde.
Prima che lei possa aprire bocca sento la porta sbattere.Scendo le scale e trovo Olivia e Sam che si baciano davanti alla porta.Non voglio rompere questa atmosfera amorosa,ma sono infuriato con Olivia.
“Olivia”la chiamo,lei si gira verso di me e sbianca in viso.Si,io non dovevo essere a casa,ma da Fatima.Sorpresa!
Avevano escogitato di uscire a mia insaputa,forse è un bene che la mia ragazza abbia disdetto tutto per un maol di testa.
“Ora mi spieghi tutto”dico.
Lei si siede sul divano e Sam la segue.Mi guarda con fare colpevole e io non mi faccio intimidire da un’espressione di carità.Non mi piace che lei non faccia ciò che dico io; mi hanno incaricato di badare alle mie sorelle e io non deluderò di nuovo mio padre.
“Io…ho bisogno di libertà Seb”sta giocando la carta dell’essere reclusa quando è la pirma volta che sta a casa?
“Non puoi rinchiudermi in casa solo per ordine di papà,io ho bisogno di vivere la mia vita,vivere i miei diciassette anni,vivere Sam e realizzare i miei sogni”
“Devi capire che se non faccio come vuole papà voi a casa non mi vedete più”forse ho esagerato…
“Cosa intendi?”Chiede lei confusa,lei non lo sa.
“Che se sgarro di nuovo mio padre mi spedisce dall’altra parte del mondo a fare il soldato,ti piacerebbe a te?”Le ho detto tutto.
“Papà non lo farebbe mai!”Esclama lei.
“Te lo sai che lo voleva fare anche con Nick?No,tu non lo sai perchè ero io quello escluso,eravamo io e Nick quelli che dovevano portare avanti la famiglia.Voi siete le preferite”mi dispiace dirle questo ma non potrebbe capire cosa sto passando.Non poter far nulla perchè vuoi restare nella tua città è veramente triste.Non vado più in giro,ma loro non se ne accorgono.
“Stai scherzando Seb,vero?”Chiede lei con gli occhi lucidi.
“No Olivia,finchè non mi rimetto a posto mio padre mi minaccia di mandarmi via.E se scoprisse che è successo qualcosa alle sue amate figlie e che io non le ho protette,potrebbe direttamente diseredarmi.C’è un motivo per cui faccio certe cose”in tutto questo Sam sta ascoltando in religioso silenzio mentre Olivia gli tiene la mano.Mi dispiace che non possano stare assieme più tempo,ma non voglio andarmene dalla mia famiglia,non riesco neanche a immaginarmi lontano da loro.
“Oly a me dispiace non farti uscire,ma non posso andarmene,sai cosa vorrebbe dire perdere tutto?Non mi farebbe nemmeno tornare a vedervi.Io non voglio lasciarvi!”Vedo che una lacrima le riga il viso e che quel poco di trucco che ha messo sta colando.
“Ma come?Io non ne sapevo nulla….nemmeno di Nick”perchè nostro fratello l’ha scritto solo a me,semplice.Nella lettera che mi ha lasciato nascosta nel mio armadio.Ad Adele avrebbe fatto troppo male sapere il vero motivo e Olivia era troppo piccola per saperlo.
“Olivia se vuoi puoi far venire Sam o tutti quelli che vuoi qui,ma non uscire senza di noi,potrebbe accaderti qualcosa e allora per me sarebbe finita”mi sembra un compromesso più che equo.
“Va bene,può restare Sam stasera?”Vedo che il ragazzo alza il capo e io annuisco.I due sorridono e poi vedo Olivia esitare.
“Cosa vuoi chiedermi?”Chiedo
“Non so se approverai i miei amici,sono tutti maschi uguali a Sam,poi c’è Ginny,ora siamo amiche”non mi è mai piaciuto avere troppi ragazzi in casa,ma non posso toglierle anche gli amici.
“Se sono tuoi amici non possono farti del male,poi di Sam mi fido,so che lui non ti lascerebbe mai da sola”sono convinto di ciò che sto dicendo.
Lascio Olivia e Sam da soli e torno in camera mia.Le foto appese mi ricordano le cose belle che ho passato; tra tutte ne spicca una di quando avevo quattordici anni.Siamo io e Nick alla festa per il mio diploma,lui mi abbraccia e sorride,non potevo pensare che qualche mese dopo non l’avrei più rivisto.Sembrava così felice.
Ho alcune foto di tutta la famiglia,quando c’era anche lui. A mio padre non piace vederle,così le ho tenute io.Dice che nostro fratello è stato un codardo,che non ha voluto usare il coraggio che gli hanno donato.Ho sentito varie litigate tra lui e Nick,non mi sono mai piaciute e nessuno sa che io sentivo.
Mi siedo sul letto e apro il primo cassetto del comodino,è lì che ho nascosto la lettera.Decido di leggerla,magari posso parlarci ancora.
“Seb,so che ora non starai capendo cosa è successo.Mi dispiace,più di questo non so cosa dirti.Te sai che la mia vita non era facile,lo sai che papà voleva mandarmi via solo per la mia passione e perchè non volevo seguire la sua stessa strada.
Sai che io odiavo l’idea di dovermene andare da voi e che non posso separarmi.E ora ti chiederai: Ma allora perchè te ne sei andato definitivamente?
E’ una domanda più che azzeccata e normale e posso spiegarti tutto.A te piacerebbe essere obbligato ad andartene?Credo di no.Papà mi metteva pressione e so che tu sentivi le litigate colossali che facevamo.Lo sentivo,lo leggevo nelle stelle.Nostro padre è una brava persona,ma con noi è molto pesante e tutta la tensione che mi metteva mi ha distrutto mentalmente,tanto che ho preferito non subire più.Ora sto bene,te lo assicuro,so che ce la farai.Non permettere a nessuno di metterti i piedi in testa.Ti voglio bene,ricordatelo.Firmato,Nick”lui ha subito quello che sto subendo io.Veniva obbligato a essere come mio padre,lui non voleva avere un’azienda come i miei genitori e viaggiare all’estero.Lui voleva scoprire cose nuove,era così devoto all’astrologia che ne parlava sempre.
Forse c’è un altro modo per fuggire a questa tortura.Ne sono sicuro,non devo cedere,può sembrare strano…ma voglio rivedere Nick il più tardi possibile.La gente di solito si aggrappa al ricordo di un caro defunto e vorrebbe poterlo riavere.Ma se io vedrò Nick vuol dire che avrò mollato e tutto sarà finito.Non posso dire che non mi manchi,soffro molto la sua perdita; non voglio darla vinta nè a mio padre nè alla nostalgia.Devo vincere io.
Cerco di pensare a qualche via di fuga.Magari posso andare in qualche università molto lontan finito questo anno; oppure posso scappare.Decido di dormirci su,la stanchezza prende il sopravvento.
“Papà io non ci vado!Sogno la Nasa”
“Non vuoi rendere orgogliosa la tua famiglia?”la voce di mio padre è molto alta
“Si,ma non così.Voglio farlo coi miei sogni”
“I sogni sono per perdenti.Devi capire che niente va mai come si vuole nella vita,il destino decide per te.Leggere le stelle e riconoscere due costellazioni non ti servirà mai”mio papà ha sempre detto la verità,ma questo è troppo.
“TE NON CAPISCI”Nick ci provava sempre…
“IO NON CAPISCO?CI HO PROVATO ANCHE IO!MA NIENTE VA MAI BENE! NICK TU PARTIRAI,FINE DELLA STORIA”
Mi sveglio di scatto con il cuore che sembra voler uscire dal petto.Questa è stata una delle prime litigate che ho sentito,io ero presente.Mi ricordo che stavamo cenando e mio padre aveva preso Nick nell’ufficio.Io avevo fatto finta di andare in bagno per sentire tutto,quando mio fratello è uscito aveva le lacrime gli occhi e mi ha visto.
Aveva quattordici anni e lui diciannove.Non lo avevo mai visto piangere,era il mio eroe.Tutte le cose che faceva lui,io le replicavo. Era il mio esempio di vita,non si faceva vedere fragile da me.
Mi ricordo di un’altra sera in cui io ero in camera.Al tempo avevamo la stessa stanza perchè la casa non era abbastanza grande.Lui era entrato sbattendo la porta e non si era accorto della mia presenza.Così si era messo a piangere e quando mi sono avvicinato per chiederlgi cosa fosse successo,lui mi ha guardato e si è ricomposto subito.
Capisco solo ora che si vergognava,non voleva fare vedere la sua parte sensibile a me perchè io stavo imparando da lui.
Torno a dormire.Non ce la faccio più.
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