Capitolo 20
"Calmati è solo uno stupido figlio di papà" continuava a ripetere Hermione nella sua testa. Quanto voleva tornare indietro e dire tante di quelle cose a quel serpeverde.
"Vai mezzosangue, ti aspetterò fino alla fine dei nostri giorni" mugoló Draco, prendendola in giro. Questo era troppo. Aveva un pigiama di seconda mano, i capelli quasi bagnati. Non era più in sé. Si girò verso Malfoy; guance rosse, occhi emananti rabbia. Inizió a camminare verso il ragazzo, non le importava più di nulla o nessuno, né della sua dignità, né di Niall, né tanto meno di Draco.
"Ascolta brutto serpeverde imbranato, Io, non-ne-posso-piú! Cosa ti ho fatto?! Perché ce l'hai con me? Prima mi aiuti, mi abbracci e fai il ragazzo dolce, poi mi ignori, mi insulti, mi baci senza motivo? Cosa vuoi dalla mia vita?!" Aveva detto tutto d'un fiato. Ansimava, ed il petto si alzava e abbassava velocemente.
"Vuoi un pò d'acqua?" Disse una voce dietro di lei. Era Niall! Il cuore della ragazza iniziò a battere all'impazzata, fece una breve corsetta e saltò in braccio a Niall.
"Quanto mi sei mancato!" Urlò Hermione.
"Anche tu tesoro" mugoló il biondo.
A quella disgustosa vista, Draco sentì come una morsa allo stomaco. Solo lui potevi giocare con Hermione.
"Certo che sei proprio bellissima stamattina!" Disse Niall ridendo.
"Solo per te" Rispose Hermione con fare suadente. Risero entrambi.
Solo all'ultimo la ragazza si accorse di avere ancora degli affari in sospeso con Draco.
"Malfoy te ne puoi anche andare."
"Me ne vado quando voglio io e beh, addio mezzosangue." Finché il ragazzo si allontavana, Hermione non si preoccupò a dire:
"Ora sono in buona compagnia, i tuoi insulti non mi fanno ne caldo ne freddo". La conversazione finì lì.
Draco tornò nel suo dormitorio. Ripensó alle parole di Hermione.
Aveva ragione; l'aveva aiutata, insultata, baciata. Perché? Era forse attratto da lei? Nono assolutamente no, non poteva essere attratto da una mezzosangue. Ma quel Niall, come osava chiamarla "tesoro", e prenderla in braccio?! Non trovò risposta ai suoi pensieri, così fece una cosa che non avrebbe mai osato fare. Studiò. Dopo circa mezz'ora, entrò Blaise in camera sua.
"Allora amico, come stai?" Chiese il ragazzo.
"Blaise, non vedi che sto studiando?!" Rispose abbastanza seccato Draco.
"Uh-uh qualcuno ha qualche problemino...chi è? La mezzosangue?"
Draco non poté fare a meno di pensare, che ormai Blaise lo conosceva meglio di chiunque altro. Non rispose.
"Ok, è colpa sua. Cos'è successo? Non si è ancora innamorata di te? Tu sei innamorato di lei? Tranquillo a me non interessa più, mi sono divertito spesso in queste settimane." Disse ridendo Zabini.
"Non capisco cosa mi prende."
"Dai smettila di far finta di fare i compiti e raccontami cosa succede."
Draco poco a poco si lasciò andare, raccontò dei baci, degli abbracci, dei suoi genitori e di come l'aveva aiutata. Di come si sentì geloso di Niall e di come la prendeva in giro senza motivo.
"Amico, quella ragazza ti piace e tanto. Ti sta facendo andare fuori di testa."
"Non può essere. È UNA MEZZOSANGUE" si ritrovò ad urlare Draco.
Blaise ormai abituato ai suoi sbalzi d'umore, rispose tranquillo.
"Ti rendi conto che l'hai già baciata? È impossibile che a lei non abbia fatto nessun effetto, ora vai e falla pentire di non essere stata al tuo gioco."
Sì diedero il cinque ed entrambi andarono per le proprie strade. Neanche a farlo apposta, alle 11.00 aveva lezione di Difesa contro le arti oscure con i grifoni. Meglio di così non poteva andare.
Hermione era felice, ma allo stesso tempo arrabbiata. Niall finalmente era tornato anche se per poco, ma Draco continuava a tormentarla. Ormai era chiaro, non poteva più nasconderlo, sopratutto non poteva nasconderlo a se stessa, si era infatuata del Serpeverde, tutti quei baci e quegli insulti non avevano fatto altro che alimentare l'attrazione verso di lui. Di certo non poteva dirglielo, ma non poteva nemmeno aspettare e fare finta di niente mentre i sentimenti che nutriva verso di lui la divoravano. Si fece accompagnare da Niall alla lezione di Difesa contro le arti oscure ed entrò 5 minuti prima che sia grifoni e serpi si sedettero. Il supplente che avrebbero dovuto avere quella mattina continuava continuava a ritardare fino a quando, la stessa McGrannit entrò in aula.
"La lezione è stata annullata per un malore dell'insegnante. Avete la mattinata libera, tuttavia ricordo che dopodomani ci sarà una prova pratica di Trasfigurazione quindi, se qualcuno ha ancora qualche problema, che impari."
Gli studenti uscirono più felici che mai, Hermione non aveva nessun problema con Trasfigurazione, Harry era molto bravo ma Ron ecco, non non se la cavava ancora bene. Meglio se nel pomeriggio lo avrebbe aiutato.
"Hermione! "
"Harry! Dimmi"
"Vieni abbiamo bisogno di te."
Sì avviarono verso la sala comune Grifondoro.
"Hermione! Ti prego non riesco a trasfigurare nulla!" Ron, il solito.
"Harry..." -lo rimproveró la ragazza- "mi hai fatto prendere paura"
"Scusami..."
"Dai mettiamoci al lavoro!" Esclamò Hermione. Passarono le due ore restanti a trasfigurare qualsiasi oggetto, ed ora Ron era ad un buon punto.
"Andiamo a pranzo?" Propose la ragazza.
"Ragazzi io non ho fame veramente, andate voi, vi aspetto qui." Rispose Harry.
"Miseriaccia stai male?" Ron era rosso quasi come i suoi capelli.
"Non preoccuparti troppo Ron! Sono semplicemente giù di morale."
"Dai mi offro io, Hermione dato che ci hai o meglio mi hai aiutato molto, vai pure a tu a pranzo, bado io ad Harry. "
"Grazie Ron, sto veramente morendo di fame. Vi porterò qualcosa."
Così dicendo corse fuori dalla Sala Comune e si avviò verso la Sala Grande, sicura di trovare Ginni già seduta.
Mentre camminava per il corridoio tornò a pensare a Draco.
"Come...?" Continuava a ripetersi sotto voce. In quel momento spuntò proprio lui.
"Parli del diavolo ed ecco!" Pensò lei.
"Heila mezzosangue." Era da solo e non c'era nessuno per i corridoi, forse era il momento di agire. Andò verso di lui, gli prese il polso e lo portò dietro un muro isolato.
"Cosa vuoi da me? Dimmelo chiaramente."
Era molto stanca di tutto, ma provava un'attrazione così forte verso di lui, soli a parlare, vicini tra loro, si stava trattenendo molto e bisognava dirlo, queste non erano certo cose da Hermione Granger.
"Io? Più che altro cosa vuoi tu da me" disse con fare suadente Draco, era la sua tattica per far cadere qualsiasi ragazza ai suoi piedi. Erano l'uno di fronte all'altra e nessuno distoglieva gli occhi dall'altro.
"Stai scherzando? Sei tu che...che.." Sì bloccò. Non sapeva cosa dire.
"Che...?" La incitò lui.
"Malfoy, mi fai un certo effetto."
Ecco le parole le uscirono di bocca. Cosa diavolo aveva fatto? Si tappó istintivamente la bocca con le mani.
"Io cosa? Ti piaccio?" Draco sembrava veramente incredulo. Non doveva lasciarsela scappare, era attratto? Molto probabilmente si.
"Al diavolo" disse lui. Le prese i fianchi e iniziò a baciarla. Lei non si spostò. Portò le sue braccia al suo collo, mentre si baciavano lei massaggiava i capelli a lui, lui inzió a stringerla, la sbattè al muro, lei portò una gamba sopra il suo fianco. Quanto, Dio solo sa quanto avevano aspettato questo momento. Ormai erano in preda alla passione. Si fermarono solo per riprendere fiato. Si guardarono negli occhi e ricominciarono, quella mattina, era la loro mattina.
ECCOMI finalmente eh? Ho finito gli esami qualche giorno fa, e ho appena saputo che sono uscita con il 9! Sono molto contenta. Ecco il capitolo. Finalmente vero? Mi mancava scrivere. Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate. Baci💜
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