Capitolo 11
Hermione fu svegliata dalla luce mattutina. Aveva ancora gli occhi chiusi, quando si girò di lato, e cadde per terra. Si aspettava la risata di Ginni in sottofondo, ma non fu così. Decise di iniziare la giornata, ma quello che vide fu decisamente insolito. Si trovava in un angolo, molto appartato in biblioteca. Si sforzò di ricordare cosa fosse successo la sera prima. Ed ecco. Tutto le tornò in mente. Draco. Le lacrime. Il profumo di muschio bianco. Si era dimostrata indifesa, ad uno dei suoi maggiori nemici. Si maledisse mentalmente. Come aveva potuto? Come aveva potuto lasciarsi andare così? Ovvio, l'argomento "Ron". Troppo forte per lei. Troppe emozioni provate in una sola volta . L'amore reciproco, il litigio, quel litigio, quel litigio per cui non si sono parlati per settimane. E lui? Lui l'aveva tradita. Aveva iniziato a frequentare pub e Nightclub babbani. Ed una sera, BOOM, l'aveva beccato. Chissà con quante ragazze era stato. Non voleva nemmeno immaginare cosa fosse successo, se lei non fosse arrivata. Quella mezza prostituta, era sopra di lui, si baciavano, anzi no, si mangiavano. La mano di lei qualche volta, spariva sotto i pantaloni di lui, e lui non esitava a toccarle le natiche, il seno, i posti meno accessibili delle donne. Quella immagine, ogni volta che lo vedeva, le tornava in mente, ma faceva finta di nulla. E poi basta. La loro relazione era andata in calo. Invece di parlare litigavano. Fino a quando, decisero di mollare e lasciarsi tutto alle spalle. Per lei però, fu molto più difficile. La sua prima volta, avvenne con lui.
Si avviò in camera, senza farsi vedere, lasciò un piccolo biglietto sul comodino di Ginni, dove diceva, che sarebbe andata in Sala Grande senza di lei, e si fece una lunga e rilassante doccia. Ripensò alla frase di Draco.
"Sono stupido. Ma quando vedo una persona piangere, non ci riesco, devo consolarla in qualche modo. Domani, ritorneremo i ragazzi che si odiano, ma stanotte no." I ragazzi che si odiano. Oggi, lei doveva odiarlo. Come tutti i sette anni insomma. Da quando in qua, un ex Mangiamorte, era così disponibile? Con una Mezzosangue poi! Distolse i pensieri dalla mente e si diresse a colazione.
Guardò i tavoli. C'erano due Tassorosso, tre Corvonero, nessuno ai Grifondoro, ed una persona ai Serpeverde.
-oh c'è Draco- pensò senza dare troppo peso.
-Draco!- improvvisamente le si illuminarono gli occhi.
Non c'era quasi nessuno ed erano tutti bimbetti del 1 e 2 anno, così, si fece forza.
"Malfoy."
"Mezzosangue." Per lui tornare ad odiarsi, era più facile del solito.
"Riguardo a ieri-"
"Ieri non è successo nulla, vero?"
"Non puoi dirmi questo, cioè anc-"
"Io non so nulla." La sua voce era rigida, ma Hermione notò una sfumatura, quasi esilarante come per dirle "so cos'è successo, ma nessuno deve saperlo."
"Nemmeno io...ti odio." Perfetto, stava tornando la Hermione di sempre.
"Anche io ti odio, Mezzosangue."
La conversazione cadde li.
Erano le 7.45 e la Sala iniziava a riempirsi. Era ancora da sola al tavolo, quando finalmente arrivò Neville. Si trovava molto in sintonia con lui, oltre ad essersi fatto molto carino, era anche bravo, e spesso parlavano di cosa fare in futuro.
Dopo una buona mezz'ora, arrivarono Ginni, Harry e Ron, domani sarebbero dovuti partire; a Natale mancavano solamente due giorni, e doveva iniziare a fare le valigie. Harry, Ron e Ginni sarebbero andati insieme alla Tana, mentre Hermione, dai suoi genitori, dopo molto tempo.
La giornata passò tranquillamente, e la mattina della vigilia di Natale arrivò presto. Molti partivano con l'Hogwarts Express ed altri rimanevano alla scuola. Potter ed i due Weasley, aspettavano il treno, mentre Hermione si sarebbe smaterializzata, per fortuna, aveva ottenuto il permesso della McGranitt.
Vide passare Draco insieme a Blaise. Doveva fargli gli auguri. Sembrerà strano, ma era l'unico con lei in quel brutto momento. Non c'erano i suoi migliori amici. C'era il suo nemico, ed almeno questo, glielo doveva. Finalmente si era staccato da quei due, e la ragazza colse il momento al volo.
"Malf-Malfoy?"
"Che vuoi Mezzosangue? Non vedi che sono indaffarato?"
"Scusami...ascolta, è Natale e...ecco..."
Era difficilissimo per lei pronunciare quelle parole.
"E?"
"Beh...grazie per ieri...Buon Natale...Draco." Finalmente, per nome.
All'inizio il ragazzo non disse nulla. Poi finalmente aprì bocca.
"Buon Natale Granger."
***
Hermione salutó tutti, anche Niall e Zabini. Se ne andò, con un bellissimo ricordo.
Heiii, mi viene voglia di Natale:(
Questo capitolo non è bellissimo ma avevo voglia di scrivere.
Baci Babies x♡
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