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Non sapevo dove andare, ma decisi di tornare a casa lo stesso, tanto sarei rientrato lo stesso dalla finestra. Appena rientrai decisi di fare velocemente lo zaino e di addormentarmi. Di punto in bianco, mentre dormivo, sentii un urlo, ma non riuscii a capire di chi era. Decisi di restare a letto, di far finta di niente e di tornare a dormire, od almeno di provarci, ovviamente in vano. Guardai l'orologio del telefono, che solitamente tengo spento la notte, ma che quella sera lascai acceso, vidi che era l'una e quarantadue, ed in quel momento decisi di aprire un po' instragram per passare il tempo, ma mi annotavo lo stesso, proval con youtube, ma non cambiava molto. Proval con tutte le applicazioni che avevo sul telefono, ma alla fine decisi di prendere le cuffiette e di mettere della musica su spotify, e nel frattempo, mettere in carica il telefono. Guardavo fuori dalla finestra, aspettando l'alba. Non sentii più un urlo, forse grazie alla musica alta, forse perche pensavo troppo a papà, troppo insistentemente. E forse quelle grida continuavano più forti di prima. Piano piano, canzone dopo canzone, arrivò l'alba, ed io decisi di prepararmi per andare a scuola, anche se erano le cinque e trentuno. Decisi di perdere un po' di tempo in bagno disinfettandomi il braccio, ma non volevo coprire la scritta "Noemi". Mi persi un po' nel nulla della città prima di arrivare davanti scuola, e decisi anche di prendere qualcosa da mangiare al bar pizzeria più vicino ad essa. Uscii con una margherita incartata che avrei mangiato a ricreazione. La mattinata a scuola passo tranquillamente.
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