1. MI SPACCIO PER UNA STAR (Capitolo 1 Parte 1)

Non sarebbe stupendo vivere in una favola assieme alla vostra star preferita? Magari baciarvi sotto la luna e abbracciarvi su una panchina di un qualsiasi giardino? È una storia assurda non è vero? Ma se vi dicessi che è realmente accaduta?

È successo tutto dodici anni fa...

Fin dall'età di 11 anni avevo sviluppato un profondo interesse per le lingue straniere,  in particolar modo per l'inglese. Ad accrescere questa passione fu la visione di un film.

Un giorno una mia compagna di scuola portò con sé una videocassetta, pregando la nostra insegnante di poterla vedere in classe. Il film raccontava la storia di una nave irlandese e del suo viaggio verso l'America. Proprio su quella nave e in quel viaggio conobbi il mio eroe.

Solo poco tempo dopo venni a sapere che l'attore che impersonava il mio eroe era il famoso Leonardo DiCaprio. Prima di quel giorno il mio eroe aveva solo un volto, adesso aveva anche un nome.

Da quel momento divenni una grande ammiratrice del bellissimo attore e un'amante della lingua inglese.

Ero rimasta una delle sue ammiratrici più affezionate anche quando la sua fama si stava offuscando a causa del suo ultimo film The Beach. Crescendo però, mi accorsi sempre più di essermi innamorata dei suoi personaggi e mi convinsi che in fondo loro non raffiguravano altro che il suo carattere interiore. Così me ne innamorai perdutamente, arrivando al punto di decidere che lo avrei aspettato anche per tutta la vita.

Finalmente un giorno le mie preghiere furono esaudite, Leonardo Di Caprio veniva a Roma per girare il suo nuovo film a Cinecittà. Ero alle stelle! Finalmente lo avrei incontrato, ma non era così "facile" come pensavo.

Quando arrivai, migliaia di ragazze erano lì davanti al cancello degli studi cinematografici aspettando disperatamente di poterlo vedere, magari farsi fare un autografo o addirittura riuscire a toccare un suo indumento. Cercai di farmi strada tra la folla che urlava e sbraitava il suo nome.

«È inutile che cerchi di entrare!»

«Scusa?» una ragazza non molto lontana da me mi rivolse la parola.

«È inutile che ti affanni così! Non ti lasceranno mai entrare se non hai un pass o qualcosa del genere!»

La guardai attentamente. Indossava una maglietta con tanti piccoli teschi intorno, una minigonna nera e ai piedi portava un paio di grandi anfibi, anch'essi neri. I capelli corti erano adornati da uno strano fermaglio quasi a voler ricordare il collare di un bulldog.

«Anche tu sei qui per vedere Leonardo di Caprio?»

«Vuoi scherzare? Ho solo accompagnato mia sorella!»

Cercai tra la folla ma non vidi nessuna ragazza che potesse somigliarle.

«Qual è?» le domandai.

«Eccola lì! È insieme a quel poliziotto!»

Difatti, non lontano da noi, un agente della sicurezza portò fuori dai cancelli una ragazzina che urlava a squarciagola.

Ripensandoci bene le possibilità di vedere Leonardo Di Caprio senza un lasciapassare si riducevano a zero. Tornai indietro. Era inutile rimanere lì. Corsi alla fermata dell'autobus senza prestare minimamente attenzione alla strada. Proprio in quel momento, un'auto venne fuori dal nulla a gran velocità. Mi resi conto del pericolo solo quando udii il suono del clacson. La vidi sfrecciare verso di me incapace di qualsiasi reazione. Avrei dovuto quantomeno spostarmi o tentare di salvarmi. Ma credetemi, in quei momenti vedi solo la vita scorrerti davanti agli occhi. Ciò che successe in seguito, non era certo quello che immaginavo. Riaprii gli occhi, certa di ritrovarmi stesa a terra o peggio in un letto d'ospedale. Stranamente però il mio corpo rispondeva ancora ai miei impulsi. Con mia sorpresa la macchina che quantomeno doveva trovarsi sopra di me, era a pochi centimetri dalle mie gambe. 

«Sei ferita?» disse qualcuno «Ehi! Stai bene?» sentii nuovamente.

Ero così sconvolta e terrorizzata da quello che mi era appena capitato, da non accorgermi che la persona che guidava era scesa dall'auto per vedere se ero viva.

«Cosa?» dissi finalmente voltandomi verso di lui.

«Ti ho chiesto se sei ferita?» il suo tono era apprensivo ma allo stesso tempo gentile.

«Ehm..» non riuscivo a emettere nessun suono ma avevo come l'impressione di averlo già visto da qualche parte, il suo viso sembrava molto familiare.

«Forse è meglio che ti porti in ospedale», disse ancora.

«No! Non ce n'è bisogno, te lo assicuro. Sto bene».

«Per fortuna sono riuscito a frenare in tempo. Dovresti stare più attenta quando attraversi la strada», ma senti da chi viene la predica!

«E tu non dovresti correre», dissi rispondendo a tono. 

Mi guardò stupefatto. Forse nessuno gli aveva mai fatto una tale osservazione prima. Nonostante ciò sorrise della mia affermazione. 

«Forse hai ragione, anzi dovrei chiederti scusa, è solo che sono in ritardo e mi stavo sbrigando. Oltretutto mi sono anche perso»

«Forse posso aiutarti. Dove devi andare?»

«Sto cercando gli Studi di Cinecittà. Sai come si arriva?»

«Sei fortunato!» esclamai, «Gli studi non sono molto distanti da qui. Devi percorrere questa strada sempre dritto. Arriverai in un baleno». Come spesso succede in queste situazioni si creò un silenzio imbarazzante, così, senza indugiare oltre lo lasciai andare per la sua strada. Stavo per andarmene quando mi fermò.

«Aspetta», mi offrì un biglietto che aveva tirato fuori dalla tasca.

«Che cosa è?»

«È un biglietto per assistere alla conferenza stampa del nuovo film che stanno girando a Cinecittà» guardai il biglietto, «Mi sembra il minimo, visto che ti ho quasi investita» la sua gentilezza mi colpì, «Spero di vederti ancora», e salì sulla sua auto.

Mi allontanai dalla strada e ripresi il percorso. Durante il tragitto in autobus una donna seduta accanto a me stava sfogliando una rivista. Al lato della pagina, un titolo attirò la mia attenzione: "ATTENZIONE CARE LETTRICI E AMMIRATRICI DI LEONARDO DI CAPRIO, IL DIVO SI AGGIRA PER LA CITTA' IN INCOGNITO, QUINDI OCCHIO ALLA STAR".

All'inizio non diedi importanza a ciò che avevo letto. Più tardi, quando tornai a casa, pensai: "Sarebbe bello incontrarlo!". Da quel momento sembrò che una fata turchina avesse ascoltato le mie parole, perché i giorni che seguirono cambiarono il mio destino.

Spazio Autore

Ciao a tutti e grazie per essere passati per la mia storia ^^. Chi di noi non ha mai sognato di incontrare il proprio idolo? Io si XD. Voi cosa sareste disposti a fare pur d'incontrarlo?

*Un ringraziamento particolare a GraficheScambi per il meraviglio trailer. grazie ancora di cuore <3*

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