8° CAPITOLO
<< Allora domani potresti venire da me?>>, mi chiede Alex per la centesima volta dopo che siamo usciti da scuola. << Non lo so... devo studiare per l'interrogazione di arte di martedì...>>, dico, rivolgendogli un sorriso dispiaciuto. << Okay, allora domani alle 15 ti vengo a bussare e ti porto di forza a casa mia>>. Io cerco di ribattere, ma lui mi zittisce mettendomi un suo dito sulle mie labbra. Io alzo le mani in segno di arresa e ridiamo entrambi. << Comunque... ho visto che oggi Ashley e Megan si sono fermate al tuo tavolo e sembravano giusto un po' irritate. È successo qualcosa?>>, mi chiede, guardandomi serio. << Ehm, no... niente in particolare>>, dico morsicchiandomi l'interno della guancia. << Lo so che stai mentendo. Quando sei nervosa diventi rossa... comunque non ti preoccupare, a me puoi dirlo!>>, mi dice. Rimango per un po' in silenzio ed alla fine dico: << Okay... in poche parole Ashley mi ha detto che devo starti lontana>>. Lui alza gli occhi al cielo e dice: << Lo sapevo... non ce la faccio davvero più con questa situazione. Sai... non ti ho detto che siamo stati fidanzati per quasi tre anni. Ci siamo conosciuti in prima media e subito abbiamo fatto amicizia e siamo diventati migliori amici. Poi verso la fine della seconda media ci siamo messi insieme... ma non era una cosa seria, eravamo solo dei ragazzini! Comunque lei è molto cambiata, non era come ti l'hai conosciuta. Era una ragazza così solare e sensibile, ma per certe cose così enigmatica... per certi versi quasi le assomigliavi. Poi però l'anno scorso di punto in bianco è cambiata. Ora le interessa solo di essere popolare ed è diventata snob ed arrogante, insieme alla sua amica Megan. Ormai non la riconosco più, per questo l'ho lasciata. Credo che lei non abbia ancora accettato questo fatto>>. Io rispondo con un semplice: << Ah>>. Poi lui mi guarda, mi sorride e dice:
<< Ma per fortuna ho trovato te. Tu sì che sei una ragazza fantastica...>>. Io sorrido a mia volta e mi nascondo il viso con i capelli, per non far vedere che la mia faccia sta andando letteralmente a fuoco.
<< Ci vediamo domani, mi raccomando, ci conto!>>, mi dice, avviandosi nella direzione opposta alla mia. Mi incammino verso casa e trovo mia mamma nel portico con in mano una bottiglia di Vodka quasi finita. << Ciaoo Ally>>, mi dice mia madre scolandosi la restante Vodka. Io la guardo male e lei riprende il discorso dicendomi: << Non saluti la tua mammina? Ti mostro una cosa, guarda ed impara>>. Detto ciò fa un ghigno e mi tira addosso la bottiglia di vetro. Io la schivo e per poco non mi prende in piena faccia. << Ma che cavolo fai? Ti è dato di volta il cervello???>>, le dico, urlando e salendo le scale del portico in fretta e furia prima che qualcuno passi per la strada o si affacci alla finestra. Quando arrivo di fronte a mia madre, ci guardiamo entrambe con disprezzo e lei mi sputa sulla scarpa. Io con odio, la tiro a forza in casa per i capelli, chiudo la porta con un tonfo e la butto per terra. << Sei proprio arrivata al limite, ma non ti fai schifo da sola? Io cerco di rifarmi una vita decente in questo nuovo posto e tu cerchi di rovinare tutto? L'hai fatto la prima volta, non ti lascerò la soddisfazione di farlo una seconda! Se non cambiano le cose in queste settimane, per te sarà un inferno, proprio come l'ho passato io in questi anni>>. Lei non dice niente, guarda solo a terra con le lacrime agli occhi. La guardo un'ultima volta, poi mi dirigo in camera, chiudo la porta, mi siedo sul pavimento e piango anch'io silenziosamente.
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