23° CAPITOLO
Subito dopo essermi fatta la doccia ed avermi asciugato i capelli, vado nella mia camera e guardo l'ora sul mio cellulare. Sono le 15:00. Devo sbrigarmi a vestirmi ed a truccarmi. Successivamente ad aver posato il cellulare sul comodino e ad avermi messo la catenina con la lumaca regalatami da Alex, apro l'armadio e lo esamino accuratamente. Dopo aver fatto un paio di prove, scelgo una salopette di jeans con sotto una semplice maglietta bianca, delle scarpe nere da ginnastica ed un piccolo zainetto che si abbina al tutto, in cui metto il telefono ed un po' di soldi, anche se Alex mi ha detto che pagherà tutto lui. Poi mi trucco con un po' di mascara, un ombretto color pesca ed un lucidalabbra. Guardo di nuovo l'ora e sono le 15:15. Mi guardo allo specchio della mia camera, soddisfatta, quando suona il campanello. È in anticipo, per fortuna che sono già pronta, dico tra me e me, quando mi dirigo verso la porta. Apro la porta d'ingresso e non c'è nessuno. Rivolgo lo sguardo sia a destra che a sinistra della strada, ma è deserta. Qualche stupido bambino avrà voluto fare uno scherzo, mi dico. Però prima di chiudere la porta, mi accorgo di una piccola scatola sullo zerbino. La prendo e, dopo aver chiuso la porta alle mie spalle, mi siedo sul divano e la apro. Dentro di essa c'è una graziosa camelia rosa e bianca ed un bigliettino. Poso la camelia sul divano e lo leggo. "Continuo a sognarti, vorrei dimenticarti, ma ogni volta che ti sogno, mi vergogno di averti lasciato senza un mio ricordo. Abby, vuoi venire al ballo con me?" . << Oddio... ODDIO!!!>>, dico dopo aver realizzato il significato di ogni singola parola scritta sul bigliettino. Con il cuore che esplode dal petto dalla felicità, senza pensarci due volte, mi alzo dal divano ed apro la porta d'ingresso. Alex è lì che mi aspetta e che sposta il peso da un piede all'altro. Quando si gira io corro ad abbracciarlo senza smettere di sorridere.
<< Allora... vieni al ballo con me?>>, mi chiede anche lui sorridente. << Sì!>>, mi limito a rispondere, continuando ad abbracciarlo.
Dopo essere saliti sulla Chevrolet Camaro di Alex, non mi riesco a trattenere e gli chiedo entusiasta: << Allora, dove andiamo?>>. << Non te lo posso dire...>>, mi dice facendomi un sorriso prima di accendere la radio e metterla in una stazione rock.
<< Comunque, credevi che non te lo chiedessi? Di venire al ballo con me, intendo?>>, mi chiede. << Boh... ci speravo, ma non ne ero sicura che me lo chiedessi>>, gli dico sincera. Non mi posso ancora capacitare che Alex me lo abbia chiesto... soprattutto quando nella nostra scuola ci sono ragazze mille volte più belle di me. << Aspettavo solo il momento giusto>>, mi dice, rivolgendomi un sorriso. Dopo la fine di una canzone di cui non conosco né il titolo né l'autore, comincia "All Apologies" dei Nirvana.
<< Oh, la mia preferita!>>, dice Alex, alzando il volume della radio ed incominciando a schioccare le dita della mano destra a tempo. << Non credevo che ti piacesse questo genere di musica... ti credevo più un tipo da electro o da pop>>, dico, guardandolo meravigliata. Ma un ragazzo può essere così perfetto?!
<< Così mi offendi! I wish I was like you...>>, dice sorridendomi ed incominciando a cantare a squarciagola la canzone. Io incomincio a ridere per quanto è stonato e mi aggiungo anch'io, visto che è anche una delle mie canzoni preferite. Intanto ci siamo appena lasciati il paese alle spalle ed Alex ha preso una strada che percorre dritta e deserta fra due quinte di conifere.
<< Wow! Diventeremo sicuramente dei cantanti famosi>>, dice Alex, al che entrambi scoppiamo a ridere. << Allora... quali sono i tuoi generi di musica e cantanti preferiti?>>, mi chiede, abbassando un po' il volume della radio. << Beh, i miei generi preferiti sono il post-hardcore... il rock alternativo... oh, anche il pop punk! Invece i miei cantanti preferiti sono ovviamente i My Chemical Romance, Sleeping With Sirens, Nirvana e da poco un gruppo che mi ha consigliato Ashley, ovvero gli Slipknot>>, dico. Proprio in quel momento incomincia "I'm Not OK" dei My Chemical Romance e, da loro buona fan, alzo a tutto volume la radio ed incomincio a cantare. << Così diventeremo entrambi sordi!>>, dice Alex ridendo. Io in risposta gli dico: << I'm not Okayyy!>>. Lui sghignazza. << Sì, questo si era capito...>>, dice ad alta voce per cercare di sovrastare la musica. Io in risposta gli faccio la linguaccia e continuo a cantare.
<< Non ci posso credere, mi hai portato al luna paaark!!! Ma è gigantesco!>>, grido euforica, mentre Alex parcheggia la macchina.
<< Okay, scendiamo...>>, dice Alex. Senza farmelo dire due volte, ubbidisco. << Con cosa incominciamo?>>, mi chiede Alex, dopo aver chiuso la macchina. << Mhmm, bella domanda... il White Lightning? Ti avviso subito che per quanto urlo ti spaccherò un timpano!>>, dico ridendo. Mi sento già lo stomaco all'incontrario come se avessi fatto già tutte le montagne russe... mi mancava questa sensazione! << Ookay, beh, non ci resta che entrare!>>, dice sorridendomi e prendendomi la mano.
<< Adesso ci manca solo da fare il Mine Blower e lo SkyCoasterser!>>, dico, saltellando come una bambina di dieci anni a cui hanno appena regalato una casetta delle Barbie. << E gli autoscontri?>>, mi chiede, facendomi gli occhioni dolci. << Certo, anche quelli! Che ore sono?>>, chiedo e lui risponde: << Le 18:15>>. << Ohhh, guarda che bello!!!>>, dico, indicando un peluche gigantesco. Lui mi sorride e mi dice: << Okay, ho capito...>>. Ci avviciniamo alla bancarella per il tiro a segno e chiede alla ragazza dietro il bancone:
<< Quanto per quel peluche?>>. << Devi buttare giù cinque lattine e hai sette tentativi quindi 10 dollari>>, dice.
<< Okay>>, si limita a dire Alex, prendendo dalla tasca della giacca i soldi. << Però ho bisogno di un po' di incoraggiamento!>>, dice Alex, prendendo una pallina da ping-pong. Io mi avvicino e gli do un bacio sulla guancia. << Okay, adesso sì che sono carico!>>, dice, prendendo la mira e buttando giù una lattina.
<< Bene! Adesso devi buttarne giù altre quattro...>>, dice la ragazza. Alex prende di nuovo la mira, ma sbaglia per un pelo e non fa cadere nessuna lattina. << Cavolo, cero quasi!>>, dice, prendendo di nuovo la mira e questa volta facendo cadere la lattina, poi un'altra ed un'altra ancora. << Hai ancora due tentativi>>, lo avverte la ragazza. Alex fa un respiro profondo, lancia la pallina e... fa cadere la lattina! <<Bravooo!>>, dico esultando, mentre ci abbracciamo e mi solleva appena da terra, facendomi fare un gridolino. << Questo immagino che sia tuo>>, dice la ragazza, facendomi un sorriso. Io annuisco e la ringrazio, mentre ci augura una buona serata. << Grazieee>>, dico ad Alex, abbracciandolo di nuovo. << È enorme!>>, dico. Lui mi sorride e per un attimo riesco ad intravedere uno strano luccichio nei suoi occhi. << Mi è venuta un po' di fame con tutte queste montagne russe... ci prendiamo lo zucchero filato?>>, chiede.
<< Va bene>>, gli dico. Quindi ci fermiamo poco più avanti, visto che c'è una bancarella che vende caramelle e schifezze varie. Quindi prendiamo lì i nostri due zuccheri filati, il mio ovviamente al limone ed il suo alla menta. << Allora... ti stai divertendo?>>, mi chiede Alex. << Ma scherzi? Questo molto probabilmente è uno dei più bei giorni della mia vita!>>, dico, incominciando di nuovo a saltellare. << E il bello deve ancora arrivare...>>, dice a bassa voce.
Dopo aver fatto tutte le giostre del luna park, decidiamo di andare a mangiare al McDonalds, visto che dista neanche cinque minuti da qui. << È stato bellissimoo!!! Inoltre, è da tantissimo tempo che non andavo al luna park. Grazie Alex>>, dico, rivolgendogli un sorriso.
<< Figurati! Lo puoi considerare come un piccolo regalo per i tuoi sedici anni già compiuti>>, dice. Appoggio la testa sul vetro freddo del finestrino della macchina ed osservo il cielo che è ancora rischiarato da un residuo di luce, sebbene il sole è già tramontato. Poi mi soffermo a guardare i cavi dell'alta tensione e gli alberi che scorrono. Alex svolta a destra ed in fondo alla via c'è l'insegna luminosa del McDonald's.
<< Li prendiamo d'asporto?>>, mi chiede. Io annuisco e mi rivolge un sorriso gentile, dopo aver detto: << Perfetto>>.
<< Cosa prendi?>>, mi chiede, quando arriviamo al McDrive. << Un Crispy McBacon ed una Coca Cola>>, dico. Dopo aver ordinato ed aspettato neanche cinque minuti, Alex prende i panini e le bibite e me li porge. << Adesso ti porto in un posto>>, mi dice, accendendo il motore della macchina.
Arriviamo in un mega parcheggio con una vista sensazionale su tutta la città illuminata, che rispetto al nostro paese è dieci volte più grande. << Wow...>>, riesco solo a dire. << Dai, usciamo! Aspetta che ti prendo un po' di cose...>>, dice Alex, prendendo le bibite che sto tenendo in mano. Scendiamo entrambi dalla macchina e ci sediamo su una panchina. Prendo fuori dalla busta di carta i due panini e do ad Alex il suo Double Cheeseburger e lui mi da la mia Coca Cola. << Buon appetito!>>, dice. << Grazie ed altrettanto!>>, dico, incominciando a mangiare il panino. Entrambi tacciamo per un paio di secondi, sollevando lo sguardo verso il cielo affollato di stelle. << Mhmm, che bontà!>>, dice Alex, mangiando il panino in quasi un boccone solo. << Sei pieno di formaggio!>>, dico ridendo e, dopo aver preso un tovagliolo, gli pulisco la bocca. Poi alzo lo sguardo e vedo che lui mi sta fissando. << Cosa?>>, chiedo, mettendo il tovagliolo sporco nella busta di carta. << Niente... sei carina>>, dice, continuandomi a fissare. Io lo spingo leggermente, dicendo:
<< Basta fissarmi.... mi metti in imbarazzo!>>. Lui ride e dice: << Sei ancora più carina quando arrossisci>>. Scende un silenzio carico di imbarazzo, finché Alex, dopo essersi passato una mano fra i capelli, dice: << Dai, vieni qui!>>. Io mi avvicino e lui mi mette un braccio sulle spalle, mentre io mi accoccolo contro il suo petto. Sì, penso, questo è uno dei più bei giorni di tutta la mia vita.
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