21° CAPITOLO
<< Abby, siamo in ritardo... MUOVITI!>>, dice Ashley prendendomi per mano ed incominciando a correre. << È colpa tua che non hai messo la sveglia!>>, le dico, guardandola male. << Non devi affidarti troppo a quello che ti dico, soprattutto alla sera, quando non connetto tanto!>>, dice, cercandosi di giustificare. Io faccio uno sbuffo, alzando gli occhi al cielo. << Che ore sono?>>, chiedo ad Ashley. Lei rallenta il passo e guarda l'orologio sul suo polso. <<Sono le 8:50...>>, dice. <<Speriamo di non prendere una nota>>, dico preoccupata.
<< Buongiorno!>>, diciamo in coro io ed Ashley con il fiatone, entrando in classe. <<Buongiorno signorine>>, ci saluta la professoressa di letteratura con sguardo severo, intanto che ci sediamo insieme nella prima fila. << Sto morendo di fame...>>, dico sottovoce ad Ashley. << A chi lo dici!>>, mi dice, prendendo il quaderno degli appunti. <<Abby... Abby>>, mi chiama quasi in un sussurro una voce maschile. Mi giro e vedo Alex in ultima fila seduto insieme a Wallace che, dopo aver esitato a rivolgermi un sorriso timido, mi lancia un bigliettino. Dopo averlo preso senza attirare troppo l'attenzione, lo apro. "Scusa se ieri ti ho trattata male, sono stato un vero imbecille. Possiamo parlare in privato a ricreazione? -Alex". Dopo averlo letto per almeno altre dieci volte, scrivo un semplice "Okay" sul bigliettino, poi mi giro e glielo lancio. Mi torna in mente quello che mi aveva detto il giorno precedente: <<... tu non sai COSA provo e per CHI lo provo>>. E se io gli piacessi? No, impossibile. Intanto che, in preda all'ansia, mi faccio mille domande, Ashley mi passa un paio di M&M. << Dove li hai presi?>>, le chiedo. << Ce li avevo nello zaino...>>, mi dice sorridendo, mentre se ne mette in bocca quasi la metà. <<Bene... forse questa giornata non è un totale disastro!>>, le dico, incominciando anch'io a mangiare senza farmi notare.
<< Ehi>>, mi saluta Alex, facendo un sorriso imbarazzato. << Ehi...>>, lo saluto a mia volta, alzandomi dalla sedia. << Oi piccioncini, non ci mettete troppo che dobbiamo organizzarci per la festa di fine anno! Intesi? Io e Wallace vi aspettiamo in cortile>>, dice Ashley, sbattendo un libro sul banco, abbastanza forte da richiamare l'attenzione di tutti. Io le faccio la linguaccia, mentre esce dalla classe con Wallace che la segue a ruota. Io ed Alex aspettiamo che tutti escano fuori dalla classe e, dopo aver chiuso la porta, diciamo in coro: <<Scusami per ieri!>> Entrambi ci guardiamo e sorridiamo. << Non volevo trattarti in quella maniera... mi dispiace tanto, potrai mai perdonarmi?>>, mi chiede Alex, facendomi gli occhioni dolci. << Ma certo! E poi non hai nulla di cui scusarti... è stata tutta colpa mia, non ti dovevo fare quelle domande!>>, gli dico, mordendomi nervosamente l'interno della guancia. Lui fa un gesto per invitarmi a lasciar perdere e mi chiede, accennando un sorriso: << Senti... cancelliamo tutto con un bell'abbraccio?>>. Io annuisco e ci abbracciamo. Mi invade istantaneamente il suo profumo di menta, che, da quanto è buono, mi fa intorpidire per un attimo tutti i sensi. Dopo esserci staccati dall'abbraccio che mi piacerebbe far durare in eterno, ci guardiamo per un attimo negli occhi. Riesco ad intravedere per un attimo qualcosa che mi fa capire che forse anche lui non si voleva staccare così presto. Poi, dopo essersi passato una mano tra i capelli, mi chiede: <<Raggiungiamo gli altri? Se no Ashley ci dà per dispersi...>>. Io annuisco sorridendo, mentre Alex intreccia le dita con le mie ed entrambi ci dirigiamo verso il cortile. Appena usciamo allaria aperta ci investe un'aria gelida ed Alex dice divertito, vedendo la mia espressione sofferente: << E dai, non è poi così tanto freddo!>>. << Ma cosa dici?! Cavolo, ci manca poco che nevichi!>>, gli dico, mettendomi le mani nelle tasche del cappotto. << Oh finalmente! Cosa stavate facendo... piccioncini?>>, dice Wallace, appena arriviamo, alzando un sopracciglio e guardando Ashley in segno di intesa. << Ora ti ci metti pure tu?>>, diciamo in coro io ed Alex. << Oh ma che carini, parlate anche insieme!>>, dice Wallace, dando il gomito ad Alex, che gli rivolge un'occhiataccia. << Dobbiamo organizzarci per la festaaa!!!>>, dice Ashley, mentre ruba una patatina a Wallace. <<Mmm... a che ora incomincia?>>, chiede Alex, rivolgendosi a Wallace. <<Verso le 20>>, dice Wallace. << Dove ci incontriamo?>>, chiedo. << Beh, noi ci incontriamo prima, perché ci prepariamo insieme, giusto?>>, mi chiede Ashley, facendomi l'occhiolino. <<Certo!>>, le rispondo. << Ci incontriamo anche noi prima?>>, chiede Alex a Wallace, che annuisce e chiede: << A casa tua o a casa mia?>>. << Da me, se per te va bene... ho un sacco di giochi per la Playstation, così giochiamo un po' prima di andare>>, dice Alex. <<Okay!!!>>, risponde Wallace entusiasta. << Ashley, allora vieni da me? Così ci incontriamo tutti a casa mia?>>, chiedo. Tutti annuiscono ed in quel momento suona la campanella che indica la fine della ricreazione. << Beh, ora vado, ci vediamo dopo, ciao!>>, dice Wallace, andando verso la palestra. << Ciaoo!>>, diciamo tutti e tre in coro. <<Andiamo anche noi?>>, chiedo, rabbrividendo per l'ennesima volta. << Sarà meglio se non ci vogliamo beccare una bella nota!>>, dice Alex, mettendomi un braccio sulle spalle per riscaldarmi.
Entro in casa e, dopo aver chiuso la porta, mi dirigo il più velocemente possibile nella mia camera, ma neanche a metà strada mia madre mi dice: <<Abigail, fermati!>>. Mi blocco di malavoglia e dopo essermi girata, la trovo affacciata dalla cucina con sguardo severo. << Volevo solo informarti che alla Vigilia di Natale andremo a mangiare da Adam e sua figlia Ashley. Mi raccomando di non farmi fare una figuraccia come l'altra volta o te ne pentirai, intesi?!>>, mi dice con sguardo minaccioso. Io, in risposta, alzo gli occhi al cielo e mi dirigo in camera, sbattendo la porta. In quel momento mi arriva un messaggio da Alex che mi chiede se può farmi compagnia al bar, questo pomeriggio. Io gli mando una faccina ammiccante e mi butto di peso sul mio letto.
<< Abby, ti prego, non ce la faccio più senza di te. Mi manchi! È come se le persone, le cose, il mondo e tutto fosse vuoto senza di te>>, dice una voce maschile, singhiozzando. Voglio scoprire chi è, ma i miei occhi me lo impediscono. Cerco con tutte le mie forze di aprirli, ma non ci riesco, sono troppo pesanti. << Così, come del resto ogni giorno, piccola mia, ti vengo a fare compagnia, aspettando con ansia che tu ritorni...>>, dice la voce, sempre più vicina. Eppure non è la voce di un estraneo. È una voce famigliare. Come un lampo la riconosco. Come ho fatto a scordare quel suono profondo e gutturale, ma allo stesso tempo rassicurante ed armonioso come il rumore della pioggia o come lo sciabordare dell'acqua. <<... forse da un posto migliore o forse da un sogno molto lungo. Ma ti prego, SVEGLIATI!>>. Mi sveglio di soprassalto, grondante di sudore. Non ho nemmeno un attimo per riprendermi che sento bussare alla finestra. Mi alzo dal letto svogliatamente sgranchendomi la schiena ed ascoltando gli scricchiolii della spina dorsale. Poi guardo la finestra e vedo che c'è Alex che mi indica l'ora. Dopo un paio di secondi che mi servono per cercare di connettere i vari segnali, strabuzzo gli occhi. Cavolo, il bar! Gli faccio segno di raggiungermi all'ingresso, intanto che mi specchio per darmi una sistemata ai capelli. Poi corro fino al salotto e, dopo avermi infilato la giacca e chiuso la porta, chiedo ad Alex che ore sono. << Le 15:20>>, dice Alex. Velocizziamo entrambi il passo ed arriviamo al bar di Thomas con ben 27 minuti di ritardo. << Oddio, lo so scusami, sono in ritardo>>, dico a Thomas dispiaciuta, togliendomi la giacca. << Non ti preoccupare, per questa volta ti prendono>>, mi dice sorridendomi. << Ma ora su, al lavoro! Mi hanno richiesto tre panini, uno al salame, uno al prosciutto crudo ed insalata ed un altro formaggio. Tieni...>>, mi dice, dandomi il grembiule. << Sissignore!>>, gli dico, mettendomi subito al lavoro.
<< Wow, certo che Thomas non mentiva! Sei davvero brava a fare i panini!>>, mi dice Alex, quando usciamo dal bar. << Lo so!>>, dico, facendo un sorriso beffardo. << Modesta la ragazza!>>, dice Alex ridendo. << Comunque... ti andrebbe di venire a cenare a casa mia? I miei genitori ritornano domani sera e Daryl dorme a casa di un suo amico... se no mi tocca rimanere tutto solo soletto a casa>>, mi dice, facendo gli occhi da cucciolo smarrito. <<Okay, ma cucini tu, perché io ho già dato il mio contributo per oggi!>>, dico. << Che peccato! Beh, mal che vada ordiniamo una pizza>>, dice ridendo. <<Già>>, dico, ridendo anchio. << Ti posso dire una cosa? Però mi devi promettere che non lo devi dire ad Ashley!>>, dice Alex in tono serio. << Spara>>, dico tutt'a un tratto curiosa. << No, prima me lo devi promettere!>>, dice, dandomi il mignolino. << Ma scherzi? Non è una cosa da elementari?>>, dico ridendo, ricordandomi come facevo le promesse con tutte le mie amiche quando ero piccola. Alex alza le sopracciglia e deduco che non sta scherzando. << Okay, okay, lo prometto!>>, gli dico, dandogli il mignolino. << Okay... beh, Wallace mi ha chiesto dei consigli su... come conquistare Ashley. Perché mi ha detto che gli piace, e da quanto ho capito, anche molto. Ha anche detto che vuole chiederle di andare al ballo di Capodanno con lei... così da renderlo "ufficiale">>, mi dice a bassa voce, anche se la strada è completamente deserta. <<Davvero??!! Wow, quando lo saprà Ashley...>>, incomincio a dire entusiasta, quando vengo bloccata di colpo da Alex, che mi dice: << Eh no! Mi hai fatto una promessa!!!>>. Io alzo gli occhi al cielo, ma Alex mi guarda male e mi dice: <<Abigail!>>. << Okay, starò zitta! Contento?>>, dico. Lui fa un sorrisino ed apre la porta di casa sua. << Sì>>, dice.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top