Capitolo 4

La mattina dopo mi svegliai controvoglia , come sempre del resto .

Di solito mi annoiava l’idea di dover passare 6 ore della mia vita in quelle quattro mura che prendevano il nome di “ scuola “ , ma oggi la cosa mi eccitava abbastanza , o meglio , mi eccitava l’idea di essere indicata come “ la ragazza che era andata al ballo d’autunno con Thiago Bedoja Aguero “ .

Non facevo altro che pensare alla serata : i nostri corpi che ballavano praticamente appiccicati , le sue labbra così vicine alle mie , le parole della canzone che sembravano fatte apposta per quel momento .

- Drin drin ! – stupido cellulare che interrompe le mie fantasie !

- Pronto ? – chiesi come una che sta per commettere un omicidio .

- Ciao tesoro , come stai ?? –

- Come sta una che indossa un vestito nuovo e si ritrova in una pozzanghera ! – credevo di aver reso bene l’idea .

- Ieri mentre eri appiccicata a THiago mi sembrava che stessi benissimo ! – Beh certo tra Tefy e Jaz, non so chi era peggio su queste cose, due grande belle migliori amiche!

- Fortuna che sei la mia migliore amica , Tefi : non potrei immaginare come avresti usato la tua “ delicatezza “ se mi odiassi ! –

- Dai scherzavo , ma comunque sembravate molto affiatati ! –

- Sembravamo ?? –

- Non ballavi da sola ! Ho visto come ti guardava Thiago ! –

- Come uno che è costretta ad andare al ballo con la ragazza di suo fratello , perché questo ha la febbre a 50 ! –

- Non esiste la febbre a 50 ! –

- E con questo ?? Il discorso è sempre quello ! –

- Ok ok , calmati : se sapevo che reagivi così non lo nominavo neanche ! –

- Avresti fatto meglio ! –

- Ma perchè ti chiudi a riccio , se c’è lui di mezzo ?? infondo è pur sempre tuo cognato ! –

Non c’era cosa peggiore che potesse dirmi : già mi sentivo in colpa perché ero innamorata del fratello del mio ragazzo , poi ci si metteva lei a ricordarmelo … non mi rimaneva che scavarmi la fossa .

- Mar ! Ci sei ancora ?? –

- Si , ero sovrappensiero . –

- Comunque sia , sto venendo a prenderti … sei pronta ?? –

- SI , scendo subito ! – chiusi la chiamata .

Ero pronta ?? Si come no ! Neanche un bambino di 8 anni avrebbe creduto al mio “ si “ , ed ero sicurissima che neanche Tefi ci avesse creduto .

Mi buttai sotto la doccia e ne uscii dopo qualche minuto : i capelli erano tutti arruffati , ma con qualche colpo di spazzola e una passata di phon , riuscii a renderli “ presentabili “ .

Presi dall’armadio le prime cose che vidi : un pantaloncino bianco , una maglietta nera e un paio di converse abbinate , poi lanciai qualche libro a caso nella borsa e scesi le scale.

E presi davvero i primi libri che mi capitarono sottomano : adoravo la condivisione , così tutti i giorni Simon , il mio adorato compagno di banco era costretto a farmi vedere , mentre tutti i libri tranne quelli che mi sarebbero serviti, stavano comodamente nella mia borsa .

Tolsi una barretta kinder dalle mani della mia sorellina , le schioccai un bacio sulla fronte e uscii di casa incamminandomi verso la macchina di Tefi , parcheggiata poco più avanti .

Da quando eravamo diventate amiche veniva a prendermi praticamente tutti i giorni , il che era stato estremamente positivo per i miei genitori , e anche per le mie professoresse , che non dovevano aspettarsi ogni giorno uno dei miei famosi ritardi .

- Allora … dormito bene ?? – mi chiese mentre prendevo posto sul sedile accanto al suo .

- Dipende …. Se per bene intendi non aver chiuso occhio … allora ho dormito fantasticamente ! –

- E perché non hai chiuso occhio ?? Forse pensavi al mio amichetto ?? –

Ebbene si , Thiago era il suo migliore amico da una vita , più o meno da quando avevano 3 anni e frequentavano lo stesso asilo .

- Ancora con questa storia ! Quante volte dovrò dirti che lui non mi interessa ?? –

- Almeno quante volte dovrai dirlo a te stessa per convincerti ! Se lo dicessi a Luz non ci crederebbe neanche lei ! –

- Ma non entra proprio in quella scatola che hai sotto i tuoi capelli che io odio Thiago ?? –

Tefi rise e solo dopo pochi minuti mi accorsi del perché : eravamo arrivate a scuola e la mia migliore amica aveva fatto la geniale pensata di parcheggiare proprio accanto a Thiago che scendeva dalla sua porche .

- Non credevo soffrissi di doppia personalità ! – esclamò lui alquanto irritato , ma stranamente sorridente .

- Che ? – chiesi stranita .

- Quando ieri mi stavi appiccicata come una cozza mi sembrava che non mi odiassi poi tanto ! –

Mi aveva dato della cozza appiccicosa ?? Oh , quel ragazzo se la sarebbe vista brutta .

- Punto primo : eri tu quello appiccicoso , e punto secondo : sai perfettamente che non ti sopporto , perciò perché mettersi a discutere ! –

Tefi se la rideva sotto i baffi , mentre noi due stavamo cominciando a scaldarci sul serio .

- Cerco di essere un bravo baby-sitter e poi una ragazzina mi viene a dire che sono appiccicoso ?? Allora si è proprio rivoltato il mondo ! –

- Mi sembra che tu abbia fatto lo stesso con me !-

- SI , ma è diverso : io sono quello grande e maturo e tu quella piccola e indifesa , fino a prova contraria almeno .-

- E cosa farebbe il ragazzo maturo e saggio adesso ?? – chiesi con tono beffardo .

Lui per tutta risposta mi diede le spalle e si avviò verso l’entrata senza mai voltarsi .

Quel ragazzo riusciva sempre a farmi rimanere senza parole e a farmi sembrare un’emerita cretina .

Forse la mia amica aveva perso il senzo del tatto , o forse si stava divertendo troppo per riuscire ad usarne almeno un po’ , perché mi disse compiaciuta :

- Visto , il mio amico riesce sempre a lasciarti senza fiato ! –

Le strattonai un braccio , poi ci incamminammo verso le nostre classi .

- Hey Mar ! – mi salutò Jazmin vedendomi entrare .

- Sembri stranita ! – esclamò Caridad .

- NO , sono semplicemente infuriata ! – dichiarai io .

- Fammi indovinare … hai litigato con Thiago ??- si intromise Simon .

- Da quando tu ne capisci di ragazze ?? – chiesi con tono acido .

- E da quando hai le stesse proprietà di un limone ?? – chiese lui per tutta risposta .

- Scusate ragazzi , è che quel ragazzo mi fa imbestialire anche solo con qualche parola ! –

Tutti mi guardarono consapevoli della situazione : io e THiago non perdevamo un’occasione per litigare , stavamo per prenderci a capelli anche a Capodanno , quando a casa di Nacho dovevamo decidere il film da vedere ed eravamo in disaccordo sul fatto che Titanic fosse migliore di L’esorcista .

Io non ero una tipa da film di paura e ovviamente patteggiavo per il romaniticissimo Titanic , ma lui (chiaramente) non era d’accordo con me , e perciò la discussione era degenerata toccando argomenti che no c’entravano niente , come per esempio il colore del mio lucidalabbra o della sua felpa .

- Buongiorno ! – esordì la professoressa entrando in classe .

La prof di turno era la Espinosa : una donna bassa e tarchiatella , simile ad una befana .

L’ora di storia passò in fretta , così come le altre che seguirono .

Per tutte le 6 infinite ore non feci altro che pensare a THiago : alla nostra serata che mi era sembrata così … diversa , alla boccaccia inutile della mia amica , a Rama che era ancora malato e a quel suono stupendo che alle 2 in punto avvertì tutti noi che dovevamo tornare a casa .

Un altro lunedi mattina era passato .

Tefi doveva rimanere a scuola un’altra ora : aveva un recupero di Inglese , l’unica materia nella quale non si distingueva in particolar modo , anzi non si distingueva per niente , diciamo che oltre ad un “ hello , how are you ? “ non riusciva più a spiaccicare parola .

Così , fui costretta a tornarmene a casa da sola : Jaz e Simon abitavano dall’altra parte della strada ; Cari aveva anticipato l’uscita alle due meno un quarto , visto che doveva andare a dare una mano alla mensa dei poveri ; Tacho e Vale tornavano insieme sullo scooter di lui , poiché abitavano nello stesso quartiere ; Nacho era troppo pigro per guidare fino a casa sua : aveva un autista che lo veniva a prendere tutti i giorni e io non avrei mai chiesto un passaggio a Melody , né tantomeno a Thiago .

Camminai per quasi dieci minuti quando giunsi a casa mia e notai con estremo piacere che davanti alla porta di legno scuro , un ragazzo era seduto a contemplare la targhetta con l’incisione “ Famiglia Tallarico – Rinaldi “ .

- E tu cosa ci fai qui ?? Non dovevi arrivare la settimana prossima ?? – chiesi squadrando mio cugino : era proprio cambiato , adesso sembrava più un uomo , con i capelli neri lunghi , il fisico atletico , gli addominali scolpiti ed un sorriso ammaliatore che faceva cadere tutte le ragazze ai suoi piedi .

- Anche io sono felice di vederti cuginetta ! – incalzò lui .

- Avanti Luca , rispondimi !-

- Ok , ok , sono arrivato prima da Londra , perché l’aereo della settimana prossima mi costava il doppio … non è un problema vero ?? – chiese un po’ preoccupato .

- Un problema ?? è un disastro ! – scherzai io .

- Come va ?? – mi chiese sorridendo .

- Se non consideri la mia stupida routine … tutto alla grande ! – risposi abbracciandolo .

- Allora , cosa vuoi mangiare ?? – mi rivolsi a mio cugino entrando in casa .

Lui rimase alquanto stupito nel vedere il nostro salotto : in effetti era grande come una pista di pattinaggio e pieno di mobilio come un museo .

- Terra chiama Luca ! – cominciai a scuotergli una mano davanti agli occhi .

- Si …. Beh , tu cosa mangeresti se io non fossi qui ??? – chiese continuando a guardare in giro .

- Io e Lali ci facciamo portare a casa i panini del Mc Donald’s , praticamente tutti i giorni ! –

- Pranzo sostanzioso …. A proposito : dov’è la piccolina ?? –

- Il suo scuolabus la porterà qui a momenti ! –

E dopo appena un secondo sentimmo bussare al campanello .

- Vai tu , le farà piacere , io intanto vado ad ordinare i panini per telefono : 3 Bigmac ??? –

- Affare fatto . –

Mi diressi in cucina per prendere il telefono , mentre immaginavo la scena : la mia sorellina estasiata che si butta tra le braccia di mio cugino .

- Luca !!! – ed ecco un urletto , che mi diede ragione .

Telefonai velocemente e tornai in salone .

- Allora … piaciuta la sorpresa ?? – chiesi guardando Lali sorridente .

- Ovvio ! – esclamò lei tornando ad abbracciare Luca .

- Senti cuginetto , stasera io e miei amici passiamo la serata da Vale , ti andrebbe di venire ?? Così te li presento . – chiesi scaraventandomi sul divano in pelle grigia .

- Ok , spero che siano simpatici . – rispose lui imitandomi .

- Lo sono : c’è Tefi , la sua migliore amica , che è fantastica ; poi c’è Vale , la proprietaria della casa dove andrai stasera , che è molto spiritosa ; Jaz è bellissima , e poi è anche molto socievole e infine Melody è una superba antipatica .

I ragazzi invece sono : Simon , che è un rammollito , ma dolcissimo ; Tacho , invece è forte e simpatico ; Nacho è un completo idiota ma non è male e poi ci sono i fratelli Bedoja Aguero … - buttò giù Lali tutto d’un fiato .

- E chi sono ?? – chiese Luca curioso .

- Thiago e Rama . Il primo è bellissimo , simpaticissimo , dolcissimo , carinissimo … ( vi risparmio l’elenco di tutte le qualità che mia sorella esclamò ) .

E il secondo è carino , ma niente di che , simpatico come una gomma da masticare nei capelli e terribilmente scemo … ecco , lui è il ragazzo di Mar . –

Luca mi guardò stupita .

- Credevo fossi la ragazza di quello bellissimo , simpaticissimo e il resto ! – esclamò lasciandomi di stucco .

Avrei fatto di tutto per stare con Thiago , anziché con Rama , ma forse il mio destino era quello : essere terribilmente infelice perché innamorata del fratello del mio ragazzo , ansiosa all’idea che qualcuno possa scoprirlo e angosciata a pensare che lui non mi guarderà mai .

- Che hai ?? – chiese Luca vedendomi sovrappensiero .

- Niente … -

Stava per ribattere , quando venni salvata dal campanello bussato da Mike , il ragazzo del Mc Donald’s che faceva le consegne , e che ormai era diventato mio amico tante delle volte che ci vedevamo .

- Mar , sei pronta ???? – udii la voce di Luca provenire dal piano di sotto .

Cavolo , erano le 10 , il che significava eravamo già in ritardo di mezz’ora .

- Scendo subito !! – risposi infilandomi il primo paio di scarpe che trovai : converse , ovviamente .

Mio padre era a Boston per qualche giorno ad un convegno , mentre mia madre lavorava tutto il giorno nel suo centro benessere , e non aveva tempo né voglia di tornare a casa .

I miei erano sempre stati dei genitori un po’ stravaganti : lui sempre in giro per il mondo a concludere affari e lei che era una matta isterica e faceva di tutto purchè non si trattasse di occuparsi di noi .

Erano rimasti a casa con me fino a miei 12 anni , quando avevano deciso che ero abbastanza grande per occuparmi di Lali , che aveva solo due anni ; e da allora , li vedevamo molto poco .

Alle cene con i parenti o con gli amici , cercavamo di dare l’idea della famiglia perfetta : ma non era così .

Provavo ancora rancore nei loro confronti per quando , alla mia prima gara di pattinaggio di qualche anno fa , avevano mandato Sara e Vittorio ( i genitori di Thiago e Rama ) a sostenermi .

Il perché ?? Loro erano troppo impegnati a far tutto , piuttosto che venire a vedere la loro figlia fare il secondo posto alle regionali .

Scesi le scale di corsa e vidi Luca e Lali guardarmi con aria saccente .

- Ci hai messo giusto giusto mezz’ora – mi informò lui .

- Di questo passo arriviamo a capodanno ! – continuò lei .

- E se voi continuate a fare i maestrini , potreste svegliarvi rasati domattina : è una minaccia seria – dissi io .

Li vidi proteggersi i mucchi informi che pendevano dalle loro teste e risi davanti a quella scena assurda .

Arrivammo da Vale dopo dieci minuti e subito Lali saltò in braccio a Thiago : non mi dispiaceva portarla con me , ma vederla fare quello che avevo sempre desiderato io senza che nessuno le dicesse “ stai tradendo il tuo ragazzo “ mi portò a girarmi dall’altra parte .

Salutai tutti e mi corsi , con dispiacere , che Rama non c’era .

- E Rama ?? – chiesi continuando a guardare in giro .

- è guarito , ma mamma gli ha detto di restare a casa per convalescenza – mi rispose THiago senza nemmeno guardarmi in faccia : odiavo quando faceva così .

- E lui ?? – mi chiese Tacho indicando mio cugino : che stupida , me ne ero quasi dimenticata .

- Scusate se non ve l’ho ancora presentato : lui è Luca , mio cugino che viene da Londra , ha 18 anni è moro , simpatico e dolce quando ci si mette ! – informai tutti .

- Bene , se hai finito di fare la presentazione al posto mio : io sono Luca . – disse porgendo la mano a tutti i ragazzi .

- Perfetto , ora che siamo conosciuti tutti , possiamo cominciare la serata . – esclamò Vale dirigendosi verso il centro della sala .

- Che tipo di serata ??-chiese Nacho .

- Serata karaoke !! – annunciò lei sorridendo .

Ci mancava solo la serata karaoke !! Al solo sentire Thiago cantare il mio cuore partiva per una maratona, e non averi sopportato l’idea di starmene seduta lì a cercare di essergli indifferente , soprattutto se ci si metteva mia sorella a dirmi quanto fosse incredibilmente bravo e bello .

Nacho iniziò a cantare una canzone scritta da lui :” A donde vayas “ ; poi fu il turno di Jaz che si esibì in “ Reina Gitana” ; Vale , con la partecipazione

straordinaria di Lali interpretò “ Hay un lugar “ ; Simon “ De cabeza “ e poi fu il turno di Tefi che cantò “ tu cancion “ ricevendo moltissimi applausi .

- Bene , mancano solamente Tacho , che è stonato come una campana , Mar e Thiago . – annunciò Vale ritornando al centro della sala .

-Hey ! – si lamentò Tacho , ma lei proseguì .

- Chi vuole cantare per primo ?? –

- Io non ho la voce , finirei per fare peggio di Nacho ! – esordì Thiago , che in effetti aveva un po’ di mal di gola , ma niente che gli impedisse di cantare .

- Bene , allora tocca a Mar … che canti ?? – mi chiese la mia amica prendendomi per mano e trascinandomi accanto a lei .

- Eh … - balbettai io , ma prontamente mia sorella rispose : - Para vos ! –

Così mi ritrovai a cantare quella canm-nzone che adoravo , ma che odiavo per avere delle parole così concrete e adatte alla mia situazione .

quiero invitarte a conocer

la vida que imagine

donde no existe el dolor

y cabe un rio de amor

si me ayudas a aprender a mirar

yo te prometo enseñarte a soñar

quisiera mostrarte el corazon que buscas

vení conmigo vieni

para vos este amor

si me das un mundo mejor

todos mis sueños te doy,te doy

para vos este amor

y yo escribo en tu corazonn

la letra de esta cancion

nuestra cancion

Voglio invitarti a conoscere

la vita che immagino

dove non esiste il dolore

e scorre un fiume d’amore

Se mi aiuti ad imparare a vedere

io ti prometto di insegnarti a sognare

voglio mostrarti il cuore che cerchi

vieni con me

Per te questo amore

se mi dai un mondo migliore

tutti I miei sogni ti do , ti do

Per te questo amore

e io scrivo nel tuo cuore

il testo di questa canzone

la nostra canzone

Qualche ora dopo la mia “ esibizione “ se così si può chiamare , mi ritrovai immancabilmente in macchina con Jaz e Tefy .

Lali si era addormentata sul divano , e avevo voluto portarla a casa , mentre Luca era rimasto ancora un po’ da Vale : sembrava che i miei amici gli piacessero parecchio .

La mia sorellina era stesa sui seggiolini di dietro , mentre io e la mia migliore amica sedevamo davanti , dandogli un’occhiata di tanto in tanto .

- Carino il tuo cuginetto … - commentò lei .

- Lo so , ma ricordati che hai un ragazzo ! – la ammonii io .

- Solo perché sto con Nacho non vuol dire che non possa fare apprezzamenti su qualcun altro ! –

- Okok , come vuoi tu . – mi rassegnai : quando comincia con i suoi discorsi razionali è meglio zittirla .

- è single ?? – chiese dopo un minuto .

- Semplici apprezzamenti eh ??? Comunque si . – sorrisi io : Tefi era unica .

- Perfetto , così potrò apprezzarlo sapendo che non ha una ragazza che può uccidermi .

Parliamo di te piuttosto … -

- E cosa dovremmo dirci ?? – chiesi stranita .

- Non far finta di non aver visto niente stasera ! – mi ammonì .

- Davvero , non so di cosa stai parlando ! –

- Okok , ti ricorda qualcosa “ Para vos “ ??? –

- La canzone che ho cantato . –

- Esatto , e durante la canzone , hai incontrato gli sguardi di tutti , tranne che di … -

- Thiago . –

- Esatto , il che è già strano come fatto , se non ci aggiungiamo che lui pendeva letteralmente dalle tue labbra mentre cantavi . –

Un sorriso mi spuntò sulle labbra all’idea che lui potesse avermi fissato , ma poi mi ricordai della mia amica e lo feci sparire .

- Si certo . Thiago Bedoja Aguero che pende dalle mie labbra … ma ti rendi conto che stai parlando con me e non con Belen Rodriguez ??? –

- Che centra la Rodriguez adesso ?? è una cosa strana : lui non ti ha mai guardata così ( in realtà non mi aveva mai guardata e basta ) e adesso sembrava incantato … - ragionava lei ad alta voce .

Probabilmente arrossii , perché lei mi guardò interrogativa .

- Che c’è ?? -

- Provi qualcosa per lui – un misto tra una domanda ed un affermazione che pronunciò stupita .

Era strano che in tutti questi anni non si fosse mai accorta di niente : forse perché considerava fin troppo solido il mio rapporto con Rama , o forse perché solo adesso i miei sentimenti stavano cominciando a diventare più forti .

Annuii timidamente .

- Oh tesoro ! – esclamò lei abbracciandomi con un braccio , mentre l’alto era sul volante .

- Ok , adesso dobbiamo stare calme , respirare ( cominciò a inspirare e espirare ) e soprattutto dobbiamo trovare una soluzione . – esordì lei .

- Tefi , io non voglio fare niente . – bloccai il suo flusso di pensieri su quali scarpe indossare al mio matrimonio .

- Che vuol dire niente ?? –

- Quello che hai sentito : voglio aspettare e levarmi Thiago dalla testa , è la cosa migliore .- conclusi , aprendo la portiera una volta fermate davanti a casa mia .

- Grazie di tutto … ti voglio bene . – aggiunsi prendendo di peso Lali e avviandomi verso il giardino della nostra immensa villa .

- Anche io ! – esclamò lei un po’ stupita della mia decisione : lo sentivo nel suo timbro di voce .

Magari si aspettava che avessi lasciato Rama per correre dietro al mio amore impossibile , cosa che non avrei mai fatto per due motivi :

- Adoravo Rama e non volevo farlo soffrire .

- Non credevo alla storia di Thiago che pendeva dalle mie labbra mentre cantavo , perciò sapevo di non avere alcuna speranza .

Ma spesso , le cose più impensabili corrispondono alla realtà .

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