Capitolo 8- Il bacio
La settimane di scuola passarono velocemente per Marinette; Chat Noir continuava a farle spesso visita, ma aveva cambiato atteggiamento con lei, lo vedeva pieno di sensi di colpa e non riusciva a spiegarsi il perché. Adrien cercava sempre di parlare, ma fortunatamente riusciva sempre a sfuggirli, in quel periodo era diventato ancor più insistente di prima.
Chloè non la guardava neanche più negli occhi e non se ne stupì, probabilmente provava disgusto per lei, gli altri ragazzi della scuola non si limitavano a questo però.
Quando passava per i corridoi veniva sempre insultata, con parole anche molto pesanti, cercava di non farci caso ma la stavano distruggendo; inoltre, da quando Chloè aveva fatto quel video, era iniziata una serie di scherzi infiniti nei suoi confronti.
Le avevano imbrattato più e più volte l'armadietto, ricoprendo anche le scritte che erano state fatte prima, nei bagni le ragazze tentavano di picchiarla perché la reputavano una "poco di buono" e "ruba ragazzi", lei reagiva sempre, ma certe volte il gruppo diveniva più grande e veniva sopraffatta, fortunatamente però le sue amiche non si erano mai messe contro di lei e la difendevano sempre, evitandole una fine peggiore in quelle vicende.
Alla fine tutte le sue compagne di classe le erano rimaste amiche, però anche loro avevano cambiato atteggiamento, diciamo che si fidavano di lei ma le voci in giro le incutevano timore ed evitavano di starle tanto vicina, eppure nei momenti di vera difficoltà c'erano sempre per lei.
Un caso a parte era Alya... Lei si ostinava a vedere tutto immutato, voleva che fosse tutto normale, pensando che questo la facesse sentire meglio; Marinette però era stanca di quella situazione. Non poteva parlarle di quello che le succedeva, perché lei cambiava immediatamente argomento e questo la faceva stare male; aveva bisogno di qualcuno con cui confidarsi e magari una spalla su cui piangere. In un primo momento aveva pensato che parlare con qualcuno che non sapesse niente l'avrebbe fatta stare bene e aveva scoperto che fosse esattamente così, lo aveva capito in quei pochi giorni con Chat Noir, quando ancora era ignaro di tutto. Per questo il fatto che Alya sapesse e si ostinasse a ignorarlo, la feriva.
Con la sua famiglia la situazione stava diventando sempre più insostenibile; sua madre la spiava dalla botola e le faceva continue domande, stava iniziando a capire qualcosa, nonostante Marinette cercasse con tutta se stessa di fingere che andasse tutto bene. Suo padre invece cercava di nascondere gli atteggiamenti di sua madre: le sorrideva costantemente, ma era uno di quei suoi sorrisi nervosi che ti fa capire ci sia qualcosa dietro.
Quel lunedì era era l'ultimo prima delle vacanze di Natale, anche quel giorno si alzò presto e arrivò in anticipo a scuola. Ormai la notte dormiva veramente poco e neppure Chat riusciva più a tranquillizzarla, aveva meno incubi, ma si svegliava spesso nel bel mezzo dell'oscurità. Ogni volta un senso di angoscia si impossessava di lei impedendole quasi di parlare e respirare bene; e lo odiava, con tutta se stessa.
Non era più in grado di sopportarlo.
Arrivata a scuola si sedette sul muretto e mise le cuffiette nelle orecchie, la musica di Jagged Stone risuonava nelle sue orecchie mentre lei muoveva la testa a ritmo. Chiuse gli occhi beandosi di quella tranquillità; non c'era nessuno a disturbarla: solo lei e la musica.
Adrien scese dalla sua limousine e scorse immediatamente la ragazza dai capelli corvini; cautamente si avvicinò a lei, aveva notato che avesse gli occhi chiusi quindi decise di cogliere l'occasione per osservarla. Stava cercando di scoprire da settimane chi fosse stato a mandare quel video, ma i risultati erano stati inconcludenti, vedeva semplicemente Marinette sempre più stanca e distrutta senza poter fare qualcosa per lei.
Era proprio davanti a lei e la squadrava cercando di cogliere ogni aspetto diverso. Le occhiaie contornavano i suoi di un leggero violaceo, era evidente come avesse tentato di nasconderle con il trucco, ma era servito a ben poco; gli occhi erano gonfi e le labbra screpolate, notava benissimo i segni violacei lasciati dai denti. Tutti quei segni gli erano però familiari: da tempo, ormai, la ragazza aveva quell'aspetto devastato.
A poco a poco avvicinò il volto sempre di più a quello di Marinette, sentì un leggero brusio simile a musica e finalmente si accorse del filo nero che contornava il viso della ragazza, comprese così perché non si fosse ancora accorta di lui e sorrise. Nonostante tutto era così tenera ai suoi occhi che non resistette.
Sentiva il leggero respiro di Marinette sulle labbra e non riuscì più a trattenersi. In un attimo le sue labbra furono su quelle della ragazza.
Non credeva l'avrebbe mai baciata, ma in quel periodo si era reso conto di quanto gli mancasse, di come si sentisse vuoto e spento.
Vederla in quelle condizioni gli stava distruggendo il cuore in tanti piccoli frammenti. Voleva salvarla e stava cercando un modo per farlo, si era promesso che l'avrebbe aiutata a qualunque costo.
Marinette spalancò le palpebre a sentire quel contatto, ma subito svanì: era stato un semplice bacio a stampo. Adrien se ne stava di fronte a lei, le iridi verdi erano tristi, ma al contempo avevano una scintilla di felicità. Sulle labbra del ragazzo, di cui finalmente aveva sentito la morbidezza, spuntò un sorriso appena accennato. E la voglia di tirargli un pugno in faccia fu tanta; come aveva osato?
Sentiva gli sguardi delle persone bruciarle addosso, sapeva che le altre ragazze gliel'avrebbero fatta pagare a breve.
Diede una spinta ad Adrien, scacciandolo via; il sorriso timido del biondo, come si era formato, svanì. Nelle orecchie di Marinette continuava a risuonare la musica, ma nella sua testa si stavano formando tanti altri rumori sovrapposti. Corse a perdifiato fino alla sua classe, spalancò di fretta la porta mentre le lacrime cominciarono a rigarle le guance.
Era semplicemente stato un bacio a stampo, ma in lei era nata un'amara sensazione. Per anni aveva atteso quel momento, lo aveva desiderato ardentemente prima di andare a dormire e, ora, avrebbe solo voluto che non fosse avvenuto. Adrien era la causa della sua distruzione e si era promessa di non permettergli di spezzarla ancora, eppure c'era riuscito.
Dietro quel bacio non vedeva altro che l'ennesimo modo per farla stare male, era fermamente convinta che lo avesse fatto solo per aumentare i suoi problemi però, in un angolo remoto dalla sua mente, continuava a persistere l'idea che Adrien non fosse capace di gesti così cattivi.
Si mise le mani nei capelli tirandoli leggermente. La playlist era finita da qualche minuto lasciandola nel caos dei suoi pensieri. Si sentiva in contrasto con se stessa.
-Perchè mi fai questo?- urlò alzando la testa verso il soffitto.
Non capiva perché l'amore dovesse fare così male, perché dovesse sempre confondere.
E tutto nella sua mente esplose, distruggendo anche quelle poche sicurezze che negli anni si era creata.
-Fare cosa?- chiese una voce a lei familiare.
Angolo me
Scusate se settimana scorsa non ho aggiornato ma con l'inizio della scuola sono stata in giro per mercatini alla ricerca dei libri. (La ricerca è stata decisamente inconcludente *Gaia sad*).
In realtà questo capitolo così era inaspettato anche per me a dire il vero, nel senso non avevo inserito nella trama questo bacio, ma ci stava!
Ipotesi per chi sia la voce?
Questa domanda non centra con la storia ma a voi quando inizia la scuola? Per chi deve iniziare una nuova scuola: paura?
Io all'inizio ero super spaventata, ma ora hanno creato il gruppo di classe e ho già fatto amicizia, mi sento rincuorata.
Ora vi lascio che vi annoiati abbastanza.
GAIA✌️
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