16-Paris, Le Marais (Entre le IIIème et Le IVème Arrondissements)

Anastasija si stava godendo la sua colazione, rigorosamente vegana,  seduta al tavolo di Rose Bakery insieme a Matias quando il suo cellulare iniziò a suonare con insistenza.
Il giovane alzò gli occhi dagli appunti che aveva iniziato a scrivere il giorno prima  per guardare sul display illuminato del telefono di Anastasija.

-È Jude - affermò Matias notando il numero sul display.

Ad Anastasija si drizzarono i capelli in testa.

Per quale motivo Jude la stava chiamando?

Era forse successo qualcosa a sua madre?

-Non pensare subito in negativo, sono sicuro che Romy non c'entra nulla.- Matias si affrettò a calmare la sua ragazza.

Anastasija si ritrovò ad annuire, era vero. Jude era anche il suo di agente, quindi magari era in arrivo un nuovo ingaggio lavorativo.
La giovane prese fiato afferrò il cellulare e fece scorrere il dito sul telefono verde accettando la chiamata.

-Jude -

-Ehi, Ana, tutto bene?

La ragazza sorrise, ma una leggera inquietudine, albergava ancora in lei.

-Sí, Jude, tutto a posto, e invece tu?

Anastasija si immaginò l'uomo seduto alla sua scrivania che sorrideva accarezzandosi la barba rossiccia.

-Tua madre mi fa dannare, ma tranquilla, lei sta bene.

Anastasija accennò un sorriso alla rassicurazione di Jude.

-Ti chiamo perché ho ricevuto un copione veramente bellissimo per una serie TV. Una collaborazione internazionale, la regista vorrebbe te per la parte della contessa Matilde di Canossa, la protagonista. Le riprese dovrebbero cominciare il prossimo settembre a Firenze.

La ragazza sgranò gli occhi incredula e il suo cuore iniziò a palpitare.

Una serie TV con una produzione internazionale con lei nel ruolo della protagonista.

E per di più una fiction in costume quelle che lei aveva sempre amato.

-Chi è la regista, Jude?

Dall'altra parte della cornetta sentí il movimento di una sedia che veniva spostata e il rumore di fogli che venivano sfogliati a gran velocità.

-Si chiama Marta Forense.

Era un nome che Anastasija aveva già sentito in passato, Marta era una regista italiana, dichiaratamente gay, famosa per essere stata la prima regista gay a conquistare il Leone d'oro al Festival del cinema di Venezia.

Inoltre era famosa per le sue battaglie in campo sociale, anche se le combatteva cercando di sollevare meno polvere possibile.
Insomma una donna di tutto rispetto anche se non amava il fracasso e preferiva fare le cose nel più completo silenzio.

-Ti mando il copione via mail, così lo puoi iniziare a leggere.

-Certo - Sorrise Anastasija.

Matias, che aveva cercato di origliare senza successo, si accorse subito che Anastasija sembrava più tranquilla e sorrideva.
Jude doveva essere portatore di buone nuove.

Quando la ragazza riattaccò subito intercettò la curiosità negli occhi di Matias.

-Jude mi ha detto che mi hanno offerto la parte di Matilde di Canossa in una fiction che si girerà a Firenze.

Il finlandese fece un sorriso sincero, una delle poche cose che denotavano le sue origini italiane.

-Sono felicissimo per te! - il ragazzo la abbracciò rischiando di far cadere entrambi dalla sedia.

Anastasija rise di gusto, era bello vedere Matias che sorrideva.

I suoi sorrisi erano rari, concessi solo ad una ristretta cerchia di persone. Quelle  a lui più care, ovvero i suoi genitori, Anastasija, Romy, Alan e Jude che Matias considerava a tutti gli effetti un membro della sua famiglia.

-Devo dirlo a mia madre.

Anastasija sembrava risplendere di felicità, ed era finalmente, serena.

Per una volta il nome di Romy non era pronunciato con ansia, ma con serenità.

Anastasija compose il numero pronta a dare la buona notizia alla madre.

****
Alan era comodamente seduto sul divano dell'appartamento di Romy con il computer appoggiato sul tavolino davanti a lui, sembrava assorto.

L'uomo stava leggendo una mail che arrivava direttamente dall'associazione inglese che curava gli interessi degli eredi del celebre scrittore C. S. Lewis.

Una degli eredi, una certa Lucy Clarence Lewis, domandava a Romy se le andava di scrivere un racconto su la regina Susan dopo l'ultimo libro.

Ovviamente vi erano degli appunti lasciati da Lewis e Alan trovava che fosse un'ottima idea per risollevare l'umore della moglie.

In quel momento il cellulare di Romy iniziò a suonare all'impazzata.

Era Anastasija.

Senza pensarci su due volte l'uomo accettò la chiamata.

-Melenkaya, ciao. Cosa succede? - la voce dell'uomo era tranquilla, forse perché si era finalmente ricongiunto con sua moglie, la quale era la persona più importante della sua vita.

-Ciao, papà, ecco cercavo la mamma.

Le sopracciglia di Alan si incresparono.

-È successo qualcosa?

-No...cioè sì. Ho ottenuto la parte in una fiction internazionale nel ruolo della protagonista - Anastasija a stento tratteneva l'emozione.

Alan sorrise ma non fece in tempo a rispondere perché Romy, che era giunta in quel momento in salotto gli aveva strappato il telefono di mano.

-Sono felicissima per te, se fossi lì ti abbraccerei.

La voce di Romy tradiva una nota di soddisfazione che Anastasija non aveva mai udito, nemmeno quando la madre riceveva candidature per premi importanti.

-Ci troviamo stasera e festeggiamo - dichiarò la donna.

Dall'altra parte della cornetta, Anastasija sorrise.

Sua madre sembrava tranquilla, forse per la presenza di Alan.

La ragazza sapeva quanto Romy avesse sofferto dopo che si era allontanata volontariamente da suo marito, l'uomo che, a parer di Romy stessa, equilibrava la sua vita, senza di lui era come se le mancasse qualcosa.
Un pezzo talmente importante da non poterne fare a meno.

Anastasija si era sempre chiesta come fosse possibile che tra due persone così diverse come i suoi genitori potesse nascere un legame simile.

Tanto forte da renderli instabili se separati.

Alan non era mai riuscito a rifarsi una vita lontano da Romy, esattamente come la donna.

-Ovviamente, mamma. Stanne certa. Ti faccio sapere io dove e quando - ridacchiò la giovane.

-Certo, aspetto tue notizie.

Detto questo Romy staccò la chiamata e il suo sguardo si concentrò su suo marito.

Il sorriso della donna era luminoso, non di circostanza o falso no, quel sorriso irradiava felicità.

Alan si alzò dal divano e la strinse a sé.

Anastasija aveva reso fieri entrambi ma soprattutto Romy.

-Hai cresciuto una donna formidabile - affermò Romy affondando la testa nella spalla di Alan.

L'uomo le fece alzare lo sguardo.

-Abbiamo, Belle. Abbiamo cresciuto una donna straordinaria - detto questo baciò sua moglie stringendola forte.

Romy  non si ritrasse, lo lasciò fare stringendosi a lui che era la sua ancora di salvezza.

Anastasija era la cosa più bella che le fosse capitata, oltre al matrimonio con Alan.

-Ho una sorpresa per te - ridacchiò Alan ad un centimetro dalle labbra di lei.

-Che vuoi dire? - domandò Romy senza capire.

L'uomo intrecciò le dita con quelle della moglie e la trascinò fino al computer rimasto acceso.

-Penso che questo possa interessarti - Sorrise Alan.

Romy si sedette sul divano ed iniziò a leggere la mail.

Alan notò chiaramente come gli occhi della moglie si illuminarono mentre leggeva quella richiesta tanto inattesa quanto originale.

Quando terminò la donna spostò lo sguardo sul marito che notò una luce nuova negli occhi castani di Romy.

-Cosa ne pensi? - fu la domanda della donna ad Alan.

-Io accetterei. Scrivere per te è una delle tue passioni, e poi hai sempre amato il personaggio della regina Susan. Sono sicuro che troverai lo pseudonimo giusto per questa impresa - affermò Alan.

-Hai ragione, accetterò. E  non userò uno pseudonimo, per questa storia sarò semplicemente Estelle Lamorlière Aronofsky - dichiarò Romy con una nota di orgoglio.

Alan la attirò di nuovo a sé baciandola. Era la prima volta che Romy usava il cognome del marito per un qualcosa che riguardava il suo lavoro di scrittrice.

-Sarò una scrittrice emergente, non sarò la diva Romy Parker né Giulietta Gambassi né Lucy Jones, sarò semplicemente me stessa, sarà la prima volta, ma voglio provarci - affermò Romy, per la prima volta orgogliosa della sua fragilità.

Alan annuì senza lasciarla. Forse la sua amata era riuscita a trovare un equilibrio.

Angolo Autrice : Dopo millenni torno a scrivere della tormentata Romy, è da un pezzo che c'è l'ho nelle bozze, non so come sia venuto, ma spero sia bello, approfitto di questo spazio per augurare un sereno Natale a tutti voi.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top