1- Paris, Montmartre (XVIII arrondissement)
Chi l'avesse vista in quel momento non l'avrebbe certamente riconosciuta, di questo ne era sicura. E come avrebbe potuto, non sembrava certamente la ragazza che aveva lasciato Montmartre qualche anno prima con il sogno di diventare attrice.
Ma soprattutto, chi avrebbe riconosciuto in lei la diva Romy Parker?
Probabilmente nessuno. Il suo stesso abbigliamento non permetteva a nessuno dei passanti di riconoscerla.
Un pensiero le attraversò la mente mentre imboccava uno dei tanti stretti vicoli che componevano Montmartre.
Mentre era a scuola e a casa con sua madre le era proibito tagliarsi i capelli. E a lei sarebbe sempre piaciuto vedersi con un altro taglio, ma sua madre non lo aveva mai permesso.
Ma ora, che ormai gli anni erano passati e non parlava più con sua madre da tempo, poteva fare ciò che voleva, nei limiti della legalità ovviamente.
Se la rigida Monique, l'avesse vista in quel momento, l'avrebbe certamente rimproverata. Con dei jeans blu strappati sulle ginocchia, una semplice canotta bianca, i capelli castani che stavano ricominciando a crescere dopo che se li era tagliati quasi a zero per aiutare una sua amica a sopportare la malattia che purtroppo non era riuscita a superare.
La borsa a tracolla color militare gli pendeva dalla spalla da cui spuntavano una agenda dai colori vivaci e almeno due quaderni.
Gli occhiali da sole nascondevano gli occhi neri rendendola quasi irriconoscibile mentre la pelle bronzea sembrava risplendere sotto il sole di luglio.
Conosceva Montmartre meglio di chiunque altro, perché ci era nata e cresciuta.
Per quelle strade lastricate aveva corso da bambina, in quei locali da ragazzina aveva conosciuto tanti amici.
Montmartre non era solo un quartiere che si estendeva sotto l'ombra della basilica del Sacré-Coeur, era una vera e propria comunità di artisti che facevano in modo di aiutarsi l'un l'altro.
Romy, o meglio Estelle, quello era il suo nome all'anagrafe, adorava il suo quartiere con la sua vivace e spumeggiante vitalità fatta di artisti di strada, turisti, caffè alla moda, pasticcerie e piccoli bazar.
Insomma poteva dire che quella zona, posta su una collina a nord rispetto al centro della città era il suo mondo, dove si sentiva davvero a casa.
Nonostante vivesse stabilmente a Los Angeles per via del suo lavoro di attrice, regista e produttrice, Parigi e Montmartre erano sempre nel suo cuore.
Era felice di poter essere di nuovo lì.
Respirare di nuovo l'aria parigina era come un toccasana per lei.
Voleva godersi un po' di giorni di vacanza prima di tornare alla sua vita.
Una vita fatta di impegni e di incontri con fan, registi e produttori.
Ogni tanto la sua indole vagabonda la portava a viaggiare molto, specialmente per tornare nella sua città d'origine.
Tuttavia era noto a tutti nell'ambiente che amava molto l'alcool e questo le aveva causato molti problemi, ai quali era riuscita più o meno a mettere fine.
I problemi non erano solo con l'alcool ce ne erano altri, altri che nessuno sapeva.
Tutti hanno dei segreti, solo che c'è chi è più abile a nasconderli. Fu quello il pensiero che le si affacciò per un breve istante alla mente.
E lei era diventata brava a mascherare i suoi sentimenti e pensieri.
-Estelle!
Di colpo la donna si voltò per vedere chi l'avesse chiamata, giusto in tempo per vedere Adelaide, una sua vecchia amica correre verso di lei e sommergerla in un abbraccio trita costole.
La donna era bassa, dai capelli biondi che le ricadevano morbidi sulle spalle, i lineamenti delicati la facevano sembrare un ritratto tanto erano perfetti, grandi occhi verdi allegri e brillanti abbellivano ancora di più quel viso già perfetto.
-Ciao, Adelaide - Sorrise Romy staccandosi dall'amica.
Adelaide la osservò un secondo come se cercasse un argomento per introdurre il motivo della sua presenza. Erano amiche dai tempi delle scuole superiori, quando Romy Parker ancora non esisteva e al suo posto vi era Estelle Lamorlière.
Non che la cosa sembrasse strana, Adelaide viveva a Parigi e faceva l'agente cinematografica per giovani attrici.
-Ti va un caffè?
Romy la guardò un secondo. Non aveva mai amato quando le facevano quella domanda, ma si rese conto che non poteva certamente rifiutare.
-Va bene, ma facciamo in fretta. Perché vorrei proprio godermi una serata tranquilla.
Ammise di essere stata un po' brusca, ma purtroppo sapeva che, quando Adelaide compariva senza un apparente motivo era perché aveva sottomano qualcuno con un grande talento e Romy doveva ammettere di essere curiosa di sapere chi avesse scoperto la sua amica.
Si infilarono in un locale stile anni sessanta con i tavoli lunghi e divani di pelle al posto delle sedie.
Molto stile Happy Days.
-Cosa prendi? - chiese Adelaide.
-Una grappa bianca - rispose secca Romy.
La sua amica sgranò gli occhi stupita e Romy non riusciva a capirne il motivo.
Per lei era normale bere una grappa alle dieci del mattino!
-Che c'è di strano? - Romy pareva leggermente indispettito dallo sguardo di Adelaide.
-Niente, tranquilla. Vado a ordinare.
La ragazza si allontanò per dirigersi verso il bancone dove un bel ragazzo alto e ben piazzato stava asciugando un boccale di birra.
Romy li vide confabulare qualcosa ma non ci fece molto caso, era abituata alla gente che parlottava in sua presenza.
-Di cosa vuoi parlarmi? - domandò in seguito Romy quando Adelaide si fu seduta davanti a lei.
--Ho saputo che vuoi girare due film storici, uno sull'imperatrice Elisabetta d'Austria e uno sui figli dello zar Nicola II Romanov.
-Vedo che le voci corrono in fretta- commentò Romy, ma poi aggiunse, in tono leggermente malizioso :
-Ma non a sufficienza, perché quello su Elisabetta d'Austria verrà rilasciato nelle sale a breve, l'unico che deve ancora essere realizzato è quello sui Romanov.
Adelaide non si lasciò distrarre dal commento sarcastico della sua amica.
-Ho scovato alcuni attori che potrebbero interessarti - dichiarò Adelaide gesticolando animatamente.
Romy la guardò con leggera diffidenza, poiché di solito preferiva scegliere personalmente gli attori che concorrevano per i ruoli dei suoi film.
Non si fidava delle parole degli agenti che molte volte la contattavano, nonostante lei stessa ne avesse uno.
Anche se conosceva Adelaide da una vita e sapeva che aveva molto fiuto per il talento altrui.
Si era ritrovata più volte ad avere a che fare con i talenti scoperti da Adelaide e, doveva ammettere, che non era mai stata delusa.
-I provini per il film su i Romanov non cominceranno prima di due settimane. Quindi potrai presentarmi i tuoi attori solo allora, non un giorno prima. E adesso basta parlare di lavoro, voglio godermi questa grappa in santa pace.
Come sempre Romy sapeva essere terribile quando non voleva parlare di qualcosa che la riguardava e Adelaide dovette arrendersi al fatto che la conversione era finita.
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