6 - Numb
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I've been lost inside a million eyes
They don't see me, they don't know what it's like
Trading colors into black and white
No one's reading all the words that I write
"Numb"
Brando di Dotan
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Non pensava che Chisaki si rivelasse un insegnante piú severo di Chrono e Rappa, ma a giudicare da quanto fosse stanco si doveva ricredere, Izuku era sdraiato a terra, cercando di riprendere fiato e sperando che gli arti si muovessero.
-sei ancora troppo poco reattivo a cosa ti circonda-
-la fai semplice tu-
-non voglio vederti morto-
-da come mi fai correre, arrampicare ed il resto... mi sembra il contrario-
-stai ancora parlando quindi non sei morto-
-sto per esserlo-
-che melodrammatico-
-non riesco a muovermi-
-non hai fatto niente di troppo diverso dall'ordinario-
-ho trasportato uno zaino pieno di sassi!-
-se devi essere i miei occhi dall'alto, dovrai portarti dietro l'equipaggiamento e non sará leggero-
-ho capito... Ma che fatica...-
-su su, sei andato bene, devi sono esercitarti tutti i giorni cosi-gli diede delle pacche sul capo non appena Izuku si tirò su.
-dimmelo che mi odi e facciamola finita-
-non ti odio, ci tengo a te, per questo devo tenerti sotto pressione, se non fossi con te per proteggerti, ho bisogno di sapere che saprai cavartela-
Izuku lo guardò sgranando gli occhi.
-sarò onesto con te Izuku... Non mi è mai importato di molte persone nella mia vita, ma te... Sei come il figlio che non ho mai avuto, sono stato fortunato a conoscerti-
Chisaki si avvio verso il suo ufficio, lasciando Izuku seduto a fissarlo con un sorriso in viso.
-beh? Non ti muovi? Eri ti stará aspettando-
-s-si!-
Non sapeva come, ma il dolore di prima era sparito del tutto, adesso poteva godersi un po di riposo.
**con Izuku e Eri**
La bambina era cosí felice di rivederlo, corse verso Izuku abbracciandolo.
-ciao Eri! Scusa il ritardo-
-non fa niente!-
I due passarono il tempo a giocare, malgrado la stanzetta non offrisse ottime idee, Izuku riusciva a trasformare in divertente anche una semplice stanza, quando si misero a preparare alcuni braccialetti Eri gli fece una domanda.
-Izu... Posso chiederti una cosa?-
-certo Eri! Di che si tratta?-
-Chi.... Cioè Overhaul è buono con te?-
-beh si...-
Eri rimase in silenzio, continuando a preparare il braccialetto.
-sai, credo si comporti cosí perchè ha paura-
Eri lo guardò confusa.
-sa cosí poco del tuo quirk e magari non riesce bene a capire come metterti a tuo agio, ma... Mi ha promesso che avrebbe cercato di comportarsi meglio con te!-
-non voglio piú andare in quella stanza-
-a fare i prelievi dici?-
Eri annuì.
-verrò con te la prossima volta, mi assicurerò che non ti facciano male-
-lo faresti?-
-ma certo! Starò sempre con te quando avrai paura, chiamami e sarò subito da te!-
Eri lo abbracciò, per poi continuare la sua opera.
Izuku voleva veramente rendere la vita di Eri meno difficile, sapeva che le visite di Chisaki non erano tutte rose e fiori, anzi, probabilmente erano tremende, e Chisaki non riusciva a non essere minaccioso, ma Izuku lo conosceva bene, aveva visto che non era tutto un mix di manipolazione e rabbia, voleva farlo vedere anche ad Eri.
-Izuku, ti manca la tua mamma?-
La domanda lo prese alla sprovvista.
-...si... tantissimo-
-anche il tuo papà?-
-sai... Mio padre non è mai stato molto presente nella mia vita, però si...-
-anche a me mancano molto-
-alle volte siamo costretti a lasciare chi amiamo... Alcune volte è per il meglio... Ma non c'è da essere tristi, ci faremo compagnia a vicenda ok?-
-va bene Izuku-
-non preoccuparti Eri, vedrai che tutto andrà bene-
Oramai l'occupazione principale di Izuku era tenere compagnia alla bambina, dopo ogni allenamento era sempre bello stare con lei.
-Izuku?-
-si?-
-se ci fosse modo di andare via di qua... Verresti con me?-
Izuku la guardò confuso.
-che vuoi dire?-
-non mi piace stare qui...-
-Eri...-
-nessuno, tranne te mi vuole bene, non possi mai uscire a giocare o vedere il sole... Non voglio rimanere qui per sempre-
-non resterai per sempre qui, te lo prometto io... Cercherò di convincere Chisaki a portarti fuori, verrò con te se posso-
-lo faresti davvero?-
-ma certo!-
Bussarono alla porta, Izuku vide Chisaki con Rappa alle spalle che sorrideva eccitato.
-Izuku vieni per favore-
Il ragazzo si scusò con Eri, non appena uscì Chisaki chiuse la porta.
-che succede?-
-sono costretto a farti iniziare precocemente il lavoro sul campo-
L'aveva detto con un tono talmente grave da far preoccupare Izuku.
-c-cosa devo fare?-
-penso tu sappia giá la risposta-
Izuku lo guardò tremolando.
-non preoccuparti Zuku, verrò con te, non è nulla di difficile-lo rassicurò Rappa.
-chi devo...?-
-era un nostro uomo, ha rubato alcune formule, devi eliminarlo-
-ma... Ma io non...-
-Izuku, non vorrei mandarti davvero, ma devo prepararti, prima capisci cosa vuol dire e prima sarai pronto a combattere, Rappa ti coprirà le spalle, ti aiuterà solo se necessario-
-andrà bene! Ti aspetto fuori ragazzo-
Quando Rappa se ne andò, Chisaki aiutò Izuku a prepararsi per partire, quando fu pronto, Izuku sentì le mani di Kai sulle sue spalle.
-lo faccio a malincuore Izuku, non vorrei ma devo, gli altri hanno fatto molta pressione, ma hanno ragione-
-ho paura-
-lo so, uccidere non è semplice, ma la freddezza che otterrai ti farà solo che bene, se vuoi vendicarti DEVI farlo-
-intendi quando rivedrò Kac... Bakugou?-
-si Izuku, devi essere forte per quel giorno ed io ti preparerò-
-credo di poter andare...-
Chisaki lo accompagnò all'uscita, Rappa pronto a partire, l'uomo diede una forte pacca ad Izuku.
-questo è un regalo da parte di tutti Izuku-
Chrono, che era fermo al lato dell'uscita, gli diede una maschera, caratteristica del gruppo, un lungo becco verde scuro dai ricami dorati, non aveva una visera ma Izuku ricevette degli occhialoni da mettersi a parte, Chrono gli spiegò che erano una sostituzione al mirino, poteva ingrandire tutto quello che voleva con pochissimo sforzo e tempo, inoltre erano dotati di visore notturno e termico, Izuku pensò che poteva farci parecchie migliorie oltre che aggiungere dei gadget.
-grazie infinite!-
-di nulla, ora andate, fai attenzione Izuku-
-lo farò Chrono-
Rappa ed Izuku si avviarono verso l'obbiettivo, mentre Chisaki fissava il ragazzo con preoccupazione.
**con Bakugou**
Si domandava se Inko fosse davvero intenzionata ad andarsene e lasciare suo marito, sua madre gli aveva detto che Hisashi non era sempre stato cosí distante, prima era più presente, amorevole e attento, non sapeva cosa era cambiato in lui, ma la morte di Izuku lo aveva definitivamente segnato.
Bakugou ricordava di averlo visto piú spesso in città, girare con aria concentrata per il centro, sembrava cercare qualcuno tra la folla ma forse era come lui, vedeva il volto di Izuku ovunque andasse e finiva per cercarlo dappertutto, scosse il capo cercando di tornare a concentrarsi sulla lezione, si era detto di non restare ancorato al passato, doveva andare avanti, tutti glielo avevano consigliato, ma era sempre difficile, ed una vocina nella sua testa, gli sussurrava mentre dormiva che era colpa sua, la metteva a tacere pensando ad altro.
La routine di Bakugou consisteva nello studiare ed allenarsi, cosí da far tacere ogni pensiero che correva ad Izuku, il suo carattere spesso lo portava a insultarsi per pensare ad un perdente come lui, ma si mordeva subito la lingua per punirsi.
-hey! Bakubro, andiamo a fare un giro dopo la scuola, vieni?-
Kirishima gli si era appiccicato ancora di piú, ciò coinvolse anche Sero e Denki, con cui il rosso aveva legato maggiormente, ogni tanto anche gli altro compagni di classe si univano a loro ma Katsuki evitava di parlarci troppo, erano tutti noiosi a suo parere.
-non ho niente di meglio da fare... Quindi ok-
-perfetto! RAGAZZI VIENE ANCHE BAKUGOU!-
-OTTIMO!-urlarono i due.
Bakugou roteò gli occhi sbuffando, giá se ne stava pentendo.
-passiamo a prenderti noi!-
-ci possiamo trovare direttamente in centro-
-va bene allora-
**time skip**
Era appena uscito di casa ma gli era passata giá la voglia, Kirishima, Sero e Kaminari erano in ritardo, avevano sbagliato treno e ci avrebbero messo un po di piú ad arrivare, era tardo pomeriggio e un gran via vai di persone aveva affollato le strade, Katsuki guardava il loro passaggio, tutti bene o male impegnati con le loro vite, il biondo ogni tanto si domandava se qualcuno si ricordasse di Izuku, erano tutti preoccupati, tutti che si dispiacevano per l'accaduto, Katsuki ricordava quanto odiasse quella compassione che mostravano alla famiglia Midoriya, non era reale, certo magari qualcuno era sinceramente dispiaciuto, forse avevano provato lo stesso dolore, per questo capivano cosa volesse dire, ma il resto non sapeva nulla.
Sbuffò facendo sparire quei pensieri, non aveva voglia di tornare a ricordare e pensare a quello, il cellulare vibrò, Kirishima gli aveva scritto di andare verso un piccolo ristorante per trovarsi assieme e fare due passi, Katsuki sbuffò, brontolando su come tutto questo fosse inutile e che potevano direttamente venire da lui.
Mentre camminava guardava il terreno, non pensava a niente in particolare, la folla era aumentata causandogli fastidio, doveva tagliare per i vicoli se non voleva diventare vecchio ad ogni piccolo passo che riusciva a fare per camminare.
Quelle stradine gli facevano schifo, puzzavano e spesso c'era gentaccia, ma quel pomeriggio non volava nemmeno una mosca e c'era un'aria tesissima, i muri erano malridotti e pieni di scritte e manifesti, alcuni strappati ed altri no, Katsuki si fermò quando vide uno dei fogli con la faccia di Izuku, dovevano essere i manifesti che erano stati appesi anni fa, era in buone condizioni sebbene il tempo, ma parecchie parti si erano rovinate, per non parlare delle scritte che recitavano insulti scritti da qualche imbecille che nemmeno sapeva chi era, insieme a quel manifesto ce n'erano molti altri, quasi tutti rovinati o strappati, tutta questa gente era sparita nel nulla, alcuni erano stati ritrovati, altri no, ed altri ancora non tornarono vivi a casa.
Katsuki osservò per qualche secondo l'immagine di Izuku, quello sguardo ingenuo e buono che i era stranamente sempre stato sui nervi adesso era un ricordo malinconico che stava sbiadendo come quell'immagine, proseguì per la sua strada, un tonfo metallico lo fece voltare nella direzione da cui proveniva.
-ottimo lavoro davvero! Non hai nemmeno esitato!-
Katsuki si avvicinò sporgendosi leggermente dal muro, sgranando gli occhi subito dopo e frenando l'impulso di vomitare, un uomo era accasciato al suolo, con il cranio spaccato e la faccia gonfia a causa di un pestaggio, il braccio sinistro era stato girato in una posizione innaturale, senza alcun dubbio rotto, una parte d'osso si poteva vedere uscire dal gomito, due figure stavano ferme, dando le spalle al biondo, una era mastodontica e l'altra era di un'altezza normale, doveva essere un ragazzo piú o meno della stessa età di Katsuki, a giudicare dalla corporatura.
-non vedo l'ora di vedere la faccia del capo appena saprá del tuo successo!-disse dando delle pacche sulla schiena alla seconda figura.
-b-beh... Mi fa piacere aver superato il test-
Quella voce...
-non preoccuparti, tutti rimangono scossi la prima volta, ti abituerai-
Non era lui giusto?
Non poteva esserlo.
-ora andiamo, ti sei guadagnato a pieni voti un riposo rigenerante!-
Si era tolto la maschera per asciugarsi la fronte, l'aveva visto girarsi leggermente di lato, era lui...
Era veramente Izuku, i capelli si erano allungati, aveva delle leggere occhiaie ma per il resto sembrava in perfetta salute, Katsuki non sapeva cosa fare.
L'aveva visto in piedi davanti ad un cadavere, sembrava felice sebbene scosso, non aveva paura, cosa doveva fare?
Quando il cellulare si mise a suonare, si nascose dietro il muro.
-che cos'era?-
-ti vai a casa, ci penso io a sistemare questo topastro spione!-rise l'uomo.
-come vuoi Rappa-
I passi di Rappa si avvicinavano verso Katsuki, che pensò bene di scappare via, credeva di non avere problemi a raggiungere nuovamente la folla, ma sentì la presa di Rappa mancarlo per pochissimo.
-ma tu guarda che piacevole sorpresa!-
Katsuki si girò mentre continuava a correre, Rappa aveva decisamente un'aria intimidatoria, sorrideva in modo divertito, ma non c'era tempo per osservare, doveva correre.
Rappa rimase fermo dov'era, lo aveva spaventato a morte, certo, ma sapeva che quel ragazzo doveva vedersela con Izuku, Overhaul era stato molto chiaro in proposito, tornò sui suoi passi, liberandosi del corpo e di eventuali tracce, sarebbe stato tutto meno divertente se la polizia si fosse messa a cercare Izuku, e la parola di un moccioso spaventato senza prove, non valeva niente.
Katsuki corse e corse fino a trovare i suoi compagni di classe, che vedendolo cosí agitato si preoccuparono.
-che è successo??-Chiesero.
-io... Laggiù...-era affannato.
Appena riprese fiato spiegò cosa aveva visto, i ragazzi lo guardarono incerti su cosa dire, decisero di chiamare la polizia che arrivata sul luogo segnalato non trovò niente.
-vi dico che c'era un uomo morto!-urlò.
I poliziotti lo guardarono con una faccia seccata.
-se il mio amico vi dice che c'era un corpo, è la verità!-intervenne Kirishima.
-Katsuki non mentirebbe mai!-aggiunse Sero.
-e immagino che voi l'abbiate visto-
-beh no ma-
-per questa volta chiuderemo un occhio, tornatevene a casa prima che perdiamo la pazienza-
-ma l'ho visto... E c'era anche...-
-quel ragazzino morto di quattro anni fa?-conoscevano il caso per sentito dire.
-si, io-
-mi dispiace ragazzo, ma non c'era niente e nessuno-
Gli agenti se ne andarono, lasciando Katsuki digrignare i denti.
-mi dispiace Bakubro-
Il ragazzo rimase in silenzio, corse via poco dopo, i suoi amici gli andarono dietro, pregandolo di fermarsi, ma non voleva vedere nessuno, sapeva di avere ragione ma era solo...
Se ne era andato a casa, lasciando gli altri dov'erano dopo che Denki li convinse a lasciarlo andare, avevano capito che non voleva nessuno attorno e forse era meglio cosí.
Aveva provato qualsiasi cosa, aveva provato a cercare risposte ma si dovette fermare, provò a dimenticare, ma il passato sembrava tornare continuamente da lui, ed ora? Ora non sapeva se era devvero disposto a correre il rischio di inseguire i suoi demoni del passato e non sapeva se doveva farli rivivere a chi stava cercando di andare avanti.
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