3 - Twisted

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My mother, she told me
"Don't get in trouble"

"Twisted"

Brano di Missio

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Era iniziato tutto con una chiamata, che gli cambiò la vita per sempre, era mattina presto, aveva sentito la voce di sua madre allarmarsi e tentare di calmare qualcuno.

-andrà tutto bene, vengo da te subito ok?-

Katsuki era sceso per fare colazione.

-che succede adesso?-

Mitsuki aveva attaccato il telefono e si era messa la giacca, cercava la borsa con una faccia allarmata.

-oi! Vecchia megera che succede?-
-non è il momento Katsuki!-

Suo padre uscì dallo studio.

-non vuoi che venga con te?-
-non adesso, vado da lei e se è il caso ti chiamo-
-va bene, tienimi aggiornato-
-CHE CAZZO SUCCEDE?! VOLETE RISPONDERMI?!-

Mitsuki guardò il figlio, sospirò e mentre cercava di riordinare i pensieri diede uno sguardo al marito.

-Katsuki... Ero al telefono con Inko-

Il biondo perse lo sguardo duro per rimpiazzarlo con uno di preoccupazione.

-la zia sta bene?-
-...fisicamente si...-
-che vuol dire?-
-Izuku non è tornato a casa ieri sera-

Katsuki sgranó gli occhi.

-il cellulare non squilla piú-
-hai idea di dove possa essere?-
-perchè dovrei saperlo?-
-siete migliori amici dai tempi dell'asilo no?-

Katsuki rimase in silenzio, ascoltando per brevi attimi il suo cuore che accelerava.

-...non so dove sia-
-capisco... se lo senti, per favore, digli di tornare a casa-

Sua madre uscì di casa a passo rapido, mentre suo padre prese il telefono, mettendosi a chiamare i genitori di altri compagni di classe del figlio che magari avevano visto Izuku.

Katsuki invece... Si chiuse in camera sua, strinse i denti ed afferrò il cellulare, compose il numero di Izuku, ma una voce per registrata lo fece raggelare.

*-siamo spiacenti ma il numero selezionato non è piú attivo-*

Fece un verso seccato, si convinse che aveva semplicemente sbagliato numero.

Riprovò.

*-siamo spiacenti ma il numero selezionato non è piú attivo -*

E riprovò.

*-siamo spiacenti-*

Non lasciò finire la voce che riprovò.

*-ma il numero selezionato-*

Ed ancora...

*-non è piú attivo-*

Tirò il cellulare contro il muro all'ennesimo avviso.

-cosa hai fatto?! Cosa hai fatto?!?-

Si mise in fretta e furia le scarpe, corse verso la porta d'ingresso.

-Katsuki dove vai? Katsuki!-

Ma non rispose a suo padre, il biondo corse verso il parco con lo stomaco nauseato e il cuore agitato, sapeva che i suoi "amici" dovevano essere là, come sempre, infatti li vide seduti su una delle panchine.

-oi Bakugou!-
-non dovevi essere a-

Tirò un pugno contro il secondo, facendolo ribaltare dalla panchina.

-CHE CAZZO TI PRENDE?!-
-COSA AVETE FATTO?!-
-eh?-
-AD IZUKU! COSA GLI AVETE FATTO?!-
-cosa stai dicendo? Non l'abbiamo nemmeno visto quello là!-
-perchè diavolo te ne preoccupi tanto? Lo tormenti piú di noi-

Bakugou non rispose.

-tenete un cazzo di occhio aperto per lui-
-perchè mai? È sparito forse?-domandò il primo ridendo.
-SI PORCA PUTTANA!-

I due si ammutolirono.

-se lo vedete ditegli di tornare a casa...-
-v-va bene Bakugou...-

Mentre Katsuki si rimetteva a cercare Izuku per la strada e nei posti dove solitamente bazzicava, gli tornò in mente quello strano individuo che ogni tanto lo aspettava fuori dalla scuola, corse a casa per parlarne a suo padre, al suo ritorno lo sguardo, normalmente pacato e gentile del padre, era sparito, ora sembrava serio e agitato.

-papà?-
-Katsuki siediti... Dobbiamo parlare-

**da Mistuki ed Inko**

Quando Mitsuki era arrivata, Inko non riusciva nemmeno a stare in piedi.

-non riesco a chiamarlo, iero sera mi ha scritto solamente una frase... poi niente! Cosa gli è successo?-
-Inko calmati, sono sicura che sta bene... Cosa ti ha scritto?-

Inko le diede il telefono.

*"mi dispiace"*

Solo quello. Niente di piú e niente di meno.

Mitsuki provò un senso di angoscia leggendo quelle due semplici parole, non sapeva perché.

-forse... Dovremmo chiamare la polizia-

Inko non riusciva a dire altro, annuì con rapidità mentre cercava di prendere fiato tra le lacrime.

Mitsuki chiamò chi di dovere, sarebbero arrivati presto due agenti a casa Midoriya.

-posso stare da sola... Non voglio creare ulteriore disturbo-
-non dire idiozie Inko, non sei un disturbo, ed io non ti lascio sola-

All'arrivo della polizia, gli agenti fecero le normali domande ad Inko, da quanto Izuku fosse sparito, se l'avesse mai fatto e altre domande prima di chiedere il permesso di controllare la camera del ragazzo.

-andrà tutto bene Inko-

Uno degli agenti tornò indietro, chiedendo ad Inko una descrizione di Izuku e che abiti indossasse prima della sparizione, Inko diede una descrizione molto dettagliata oltre che pregare l'agente di ritrovare suo figlio.

I poliziotti rimasero per qualche ora prima di chiedere ad Inko di andare con loro in centrale per sporgere la denuncia di scomparsa e fornire le ultime informazioni.

-Inko vorrei che stessi da me per la notte, non voglio lasciarti sola-
-io... Va bene Mitsuki-
-avverto Masaru e Katsuki-

Prese il cellulare e compose il numero.

**qualche ora prima, da Masaru e Katsuki**

-papà?-

Masaru aveva fatto sedere Katsuki a tavola, gli passò il cellulare oramai distrutto, ritrovato nella stanza.

-spiegami che vuol dire questo-

Il telefono ancora funzionava, lo schermo era bloccato su un messaggio arrivatogli la sera prima... Da parte di Izuku.

*probabilmente non leggerai mai qualcosa scritto da uno come me... Ma ho pensato a quello che mi hai detto e... va bene farò come vuoi, tanto a chi mai potrei mancare, no? Sicché rallegrati, non mi avrai piú tra i piedi! Hai avuto quello che volevi*

-che vuol dire?-
-papà non... Non è... Non è...-
-Katsuki! Spiegami che vuol dire!?-
-io... Io... Non volevo fare niente di male ok?! Ero solo arrabbiato e...-
-e cosa?! Katsuki questo ti collega alla sua scomparsa! Dimmi cosa sai!-
-non so niente! Niente!-
-cosa hai detto ad Izuku?-

Katsuki stava per rispondere ma si fermò.

*(-non posso dirlo... Non posso! Non potrei diventare un eroe, non potrei essere niente!-)*
-parlava... De... Izuku si riferiva a...-
*(-gli ho detto di uccidersi-)*
-si riferiva al cambiare scuola-
-cambiare scuola?-
-s-si per via di alcuni studenti che lo prendevano di mira! E... Beh credo che temesse di darmi fastidio nel chiedermi consiglio... Io... Gli ho semplicemente detto che poteva cambiare sezione!-
- ...capisco...-

Katsuki non credeva che il padre fosse al 100% convinto delle sue parole ma, Masaru non obbiettò, non aveva prove per sostenere il contrario, oppure non credeva possibile l'opzione che vedeva il figlio come un tormentatore.

-papà ti giuro che è la verità-

Masaru non rispose, fece un gesto con la mano per poi passargli il cellulare, non riusciva a dire niente o pensare in maniera lucida, quel pensiero lo stava tormentando.

-non farei mai niente di simile-
*(-bugiardo-)*
-si, lo so figliolo... Ma la situazione è quella che è, ogni dettaglio potrebbe essere importante-
-lo so-

Nelle ore seguenti, nessuno disse niente,  l'aria era troppo tesa per dire qualcosa.

Katsuki si alzò dal divano, voleva dire a suo padre dell'uomo che spesso si fermava davanti scuola, ma lo squillo del telefono lo bloccò, capì dall'espressione del padre che era la mamma a chiamare.

-Katsuki aiutami a preparare il letto in più-
-perchè?-
-Inko dorme da noi stasera-

**time skip**

Quando Mitsuki ed Inko arrivarono a casa, Masaru era corso all'ingresso, Katsuki rimase seduto sulle scale, cosa avrebbe potuto dire? O fare? Non ne aveva idea.

-Katsuki? Dove sei?-
-sono qui...-

Inko aveva gli occhi devastati dal pianto e la preoccupazione.

-ciao Katsuki-
-ciao zia...-

Malgrado quello che stava passando gli sorrideva, il ragazzo sentì lo stomaco stringersi.

-cosa ha detto la polizia?-chiese Masaru.
-hanno preso la descrizione e lo cercheranno domani mattina-
-che?! Perchè devono aspettare cosí tanto?!- urlò Katsuki.
-lo so tesoro... Vorrei anch'io che iniziassero le ricerche immediatamente ma non posso fare nulla...-disse Inko.
-lo troveranno Inko... Non preoccuparti-

Quella notte Katsuki non riuscì a dormire, ogni tanto tentava di richiamare  il numero di Izuku ma la voce diceva sempre la solita cosa.

Quando arrivò la mattina, la notizia della scomparsa di Izuku era su tutti i notiziari, Katsuki era uscito con suo padre per fare un po di spesa, mentre aspettava suo padre fuori dal negozio udì un gruppo di adulti parlare mentre guardavano il notiziario da uno dei televisori di un negozio di elettronica.

-non lo troveranno mai-disse uno.
-purtroppo si, poi... Suvvia è privo di unicità, non vale la pena sprecare tempo per un ragazzino così-
-perchè dici cosí? È sempre un bambino-
-e allora? Le persone scompaiono ogni giorno-

Katsuki sgranó gli occhi, quindi a nessuno importava? Veramente?

-Katsuki andiamo...-
-si... Arrivo...-

Mentre rientravano a casa, il biondo notò i manifesti sparsi a casaccio per la città, ed alcuni agenti che chiedevano ai cittadini se avessero visto Izuku, Katsuki scosse il capo, mentre si perdena nei pensieri.

*(-dove sei finito Izuku?-)*pensò Katsuki mentre seguiva suo padre.

**qualche settimana dopo**

Katsuki aveva appena ricevuto una lettera dalla U.A. che con piacere l'aveva ammesso al futuro esame di ammissione, visto il suo successo aveva immediatamente iniziato ad allenarsi, non sarebbe stato secondo a nessuno, prese l'abitudine di correre ogni mattina e aumentare i kilometri percorsi giorno dopo giorno, il pensiero della scomparsa di Izuku non poteva tenerlo a freno per sempre, no?

I giorni successivi erano pressoché identici, Inko era rimasta ancora dai Bakugou su loro richiesta.

La mattina dopo che Katsuki era tornato dalla sua solita corsa, notò le macchine della polizia, e udì l'urlo straziato di Inko assieme alle voci dei suoi genitori che furibondi urlavano contro gli agenti.

-È COLPA VOSTRA!-
-CI AVETE  MESSO TROPPO-

Non aveva mai sentito suo padre urlare.

-oi che è successo?-

Ma nessuno dei tre rispose, tutti salirono in macchina ed andaro alla centrale di polizia.

-mamma che succede? Mi rispondi?!-
-Katsuki... Hanno... Hanno trovato Izuku-
-visto? Lo dicevo che sarebbe saltato fuori no? Dov'è quello scemo? Ha delle spiegazioni da dare!-

Lo sguardo di sua madre divenne cupo.

-quindi...? Dov'è?-

Rimasero in silenzio mentre seguivano un agente, dall'espressione cupa ed Inko che a malapena si tratteneva dal correre, ma non stavano andando in una sala d'attesa o altro... Bensì all'obitorio.

-cosa...? Cosa vuol dire?-sussurrò Katsuki.
*(-non è come sembra vero? Vero!?-)*
-Katsuki per favore non entrare-disse Mistuki al figlio.
-no... Voglio farlo, per la zia, non voglio lasciarla sola-

Non avrebbe cambiato idea e sebbene fosse una violazione delle regole, l'agente li lasciò passare, Inko non aveva nessuno che potesse sostenerla.

La sala era cosí fredda e oscura, l'unica luce presente era quella che illuminava un corpo coperto da un telo bianco, Mitsuki afferrò la mano ad Inko mentre Masaru mise le mani sulle spalle delle due donne, Katsuki restò da parte, fissando quel telo senza battere ciglio.

-signora Midoriya... È pronta?-

Inko annuì.

Appena il medico legale scostò il telo, Inko non riuscì a produrre alcun suono, Katsuki, come lei, fissava quel viso senza credere che fosse morto, nella sua testa si diceva che si sarebbe svegliato, stava fingendo, doveva essere cosí.

-mi dispiace tanto signora Midoriya-
-no.. No... Non è lui... Il mio Izuku... No... No...-
-Inko respira-

Mitsuki e Masaru cercarono di calmarla ma come potevano? Il corpo di suo figlio era davanti a lei, immobile e freddo, quando Inko iniziò ad urlare contro il medico e l'agente, dicendo loro che non avevano cercato abbastanza, che la colpa era loro, i genitori di Katsuki la portarono fuori, seguiti dall'agente.

Katsuki rimase immobile dov'era.

-giovanotto dovresti uscire...-
-com'è morto?-
-ragazzo...-
-COM'È MORTO?!-

Il medico, dai capelli color bianco/argenteo, lo fissò con uno sguardo che Katsuki non riuscì ad interpretare bene, data la presenza della mascherina, ma ebbe l'impressione che lo stesse schernendo con lo sguardo, come se sapesse cosa aveva fatto.

-da quello che abbiamo trovato e dedotto... Si è gettato dal ponte che dava sul canale-

Katsuki trattenne il respiro per qualche secondo.

-deve aver battuto la testa e poi... È annegato, ma questa è solo un ipotesi, adesso esci per favore... La signora Midoriya vorrà riavere il corpo per una sepoltura non credi?-

Quando uscì dalla stanza, Katsuki sentì il mondo intero fissarlo, ed una vocina familiare rideva mentre gli diceva...

*(-è tutta colpa tua-)*

**time skip**

Il funerale fu qualcosa che Katsuki detestò, come i giorni che lo avevano preceduto, tutti a fingere che la morte di Izuku fosse qualcosa di cui dispiacersi, quando nessuno ci era rimasto veramente male, eccetto poche persone.

I notiziari fecero la loro solita e smielata scenata di un povero ragazzino che si era tolto la vita senza lasciare nessuna nota o un'idea del perchè lo avesse fatto.

Inko non fu piú la stessa da quel momento, raramente usciva e spesso non rispondeva al telefono, era voluta tornare a casa sua, il suo sorriso si era spento definitivamente, una volta Katsuki era passato a vedere come stava e... Non riuscì a non rimanere sconvolto.

Inko si comportava come se Izuku fosse ancora vivo, gli aveva preparato il pranzo per scuola e alle parole di Katsuki non riuscì a non piangere.

-è l'unico modo che ho per non impazzire Katsuki... Io... Non so dove ho sbagliato-

Quando Katsuki se ne andò via, era troppo orgoglioso per ammettere che era colpa sua, quindi era semplicemente colpa di Izuku, lui non era stato abbastanza forte e lui solo era la causa di questo dolore che adesso aveva avvelenato tutti.

Solo colpa sua.

**luogo ignoto**

-è andata bene, come sempre-
-Chrono hai fatto in modo che parte dei guadagni vadano alla famiglia Midoriya?-chiese Mimic con fare stridulo.
-è stata la prima cosa di cui mi sono occupato-
-bene! Il capo vuole che la famiglia sia al sicuro e che abbia tutto il necessario per affrontare la situazione-

Chrono annuì, il piano era andato liscio come l'olio, mentre bussava alla porta della camera cercava di pensare a qualcosa da dire che non suonasse banale.

-posso entrare?-

Udì un debole "si".

-volevo sapere come stavi... Visto quello che è successo-
-c-credo di stare bene... ormai non posso tornare indietro-
-andrà tutto bene Izuku, inizierai una vita nuova-
-si... Si è vero, ho solo un po di ansia addosso-
-quello è normale-

Lo vide frenare un pianto agitato.

-l'hai vista?-
-si...-
-l'ho ferita molto... Vero?-
-Izuku mi dispiace molto, non sai quanto... Ma se può farti stare meglio, sappi che le ferite guariscono, ogni cosa viene guarita dal tempo-
-anche una cosa cosí orribile?-
-non so risponderti piccolo, ma Chisaki provvederà ad ogni cosa per aiutare tua madre, nell'ombra ma lo farà-
-lo so...-

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