13 - Black Dahlia
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And told you that I loved you, every time I fucked you
The future that we both drew, and all the shit we've been through,
Obsessed with the thought of you, the
pain just grew and grew.
How could you do this to me?
Look at what I made for you, it never was enough and the world is what I gave to you
*Black Dahlia*
Brano di Hollywood Undead
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-dimmi perché...-
Continuò a camminare senza guardarlo.
-FERMATI E DIMMI, PERCHÉ?!-urlò con le lacrime che ormai gli rigavano il viso.
Non poteva voltarsi, se lo avesse fatto sensi di colpa gli sarebbero caduti addosso.
-SEI CONTENTO ADESSO?! ERA QUELLO CHE VOLEVI?!-
Non si voltò, stava piangendo da quando lo sentì con quel tono tradito, e non ci sarebbero state scuse per rimediare a quel dolore.
**qualche giorno prima**
-Izuku!-
Rivedere Shouto era stato il premio migliore che Chisaki gli avesse potuto fare, finalmente poteva restare con lui, e comportarsi come una coppia normale.
-Shocchan! Mi sei mancato!-
Dopo avergli un lungo abbraccio si misero a camminare, sollevati dal peso delle responsabilità e preoccupazioni, Izuku indossava una maglia viola scuro a collo alto, pantaloni marroni e stivali neri, un cappellino e una mascherina nera, i suoi capelli sempre raccolti in una lunga treccia si muovevano ad ogni passo contro la sua schiena, mentre Shouto portava una felpa con il logo della U.A, i pantaloni erano neri e portava delle scarpe da ginnastica bianche, si era vestito in grande fretta visto che gli abiti erano un po stropicciati.
-sei corso da me per caso? Che fretta c'era?-Izuku sfoggiò un sorriso abbassandosi la maschera.
-per vederti mi sembrava il minimo che potessi fare!-
Shouto si avvicinò rubandogli un bacio, visto che ora aveva il volto scoperto.
Girarono mano nella mano osservando le vetrine, godendosi uno snack e scherzando tra di loro, tutto senza curarsi dello strano brivido lungo la schiena che percorreva entrambi.
-sai... Vorrei poter prendere un mese intero per stare solo con te, lontano da tutto questo caos-
-sarebbe bellissimo-
-Shouto... Voglio veramente stare con te, raggiungere tutte le tappe e godermi la vita, in ogni suo aspetto-
-e lo faremo,vedrai che sará cosí-
Izuku annuì, ma dentro di se, sapeva di stare mentendo, Shouto non sapeva tutto e non avrebbe mai dovuto scoprire nulla di piú.
-sarai piú libero da adesso in avanti?-
-vorrei potesse essere cosí ma... Ci sono molte cose da fare, inoltre devo chiudere alcuni conti in sospeso con il passato-
-del tipo?-
-non preoccuparti, non è niente-
-sei molto pensieroso, capisco che qualcosa ti sta preoccupando, sai che puoi parlarmi di tutto vero?-
Izuku si lasciò scappare una risata.
-lo so Shocchan, ma veramente, non è nulla-
-va bene, non ti farò pressioni, ma ricordati che ci sono per te, sempre, ti amo-
-ti amo anch'io-
Si scambiarono un bacio per poi proseguire con la loro uscita, Izuku cercava di non pensare ai lavori futuri, non voleva sentire nuovamente quella brutta morsa allo stomaco.
**qualche ora dopo**
-la giornata è passata troppo velocemente-
-lo so, avrei voluto stare di piú con te-sbuffò Izuku.
-domani ci rivedremo?-
-che domande, certo! Dove vuoi andare?-
-beh... Sono solo domani sera, se ti va vuoi venire a casa mia?-
Izuku divenne rosso sulle guance, poi annuì.
-ottimo! Allora a domani sera Izuku!-
Si diedero un bacio per poi salutarsi.
Izuku camminava con l'animo sempre piú leggero, era stata una giornata perfetta e rilassante, anche se avrebbe dovuto tornare a compiere crimini, Shouto sarebbe rimasto al suo fianco ed era tutto quello che gli serviva per non pensare troppo ai suoi peccati.
-ti ho detto che non voglio restare, devo finire alcune cose-
-dai Bakugou, smettila di fare il guastafeste!-
Li notò come se fossero gli unici a parlare nella folla, la mano si mosse, inconsciamente, verso la cintura, voleva afferrare il coltello ma si frenò con non poca fatica, poteva aspettare, c'era tempo.
-Iida, vai anche tu?-
-si, voglio tornare a casa, mio fratello andrà di pattuglia e voglio passare il tempo libero con lui-
-beh allora a domani!-
Bakugou ed Iida non andarono nella stessa direzione, e sebbene Izuku avesse voluto seguire il biondo, la decisione migliore era tornare a casa e lasciare la rabbia ancora latente da parte.
Camminando pensava a cosa sarebbe accaduto dopo la missione, la strada dello Shie Hassaikai e quella della LOV non avrebbero piú seguito la stessa linea... Oppure avrebbero mantenuto i contatti? Non ne era certo, Chisaki era stato chiaro in merito alla questione, ricordava bene le sue parole.
*-il fatto è questo Izuku, se si metteranno tra noi e il nostro obbiettivo, vanno eliminati, non puoi permetterti di affezionarti a persone al di fuori della famiglia-*
Il problema è che si era giá affezionato ad alcuni di loro, si diceva che non avrebbe mai influenzato il suo atteggiamento o una qualsiasi decisione in merito ad un ipotetico scontro d'interessi, non ne era cosí sicuro, scosse il capo appena arrivato alla fermata del treno, con lo sguardo osservava le persone, percepì una strana fitta al cuore, si chiese se qualcuno di loro avesse mai tentato di cercarlo quando sparì, quel pensiero morì subito nella sua mente così com'era nato, aveva sempre cercato di azzittire quella piccola voce che ogni tanto lo implorava di tornare a casa, poteva immaginarsi il se stesso che era, piccolo, solo ed indifeso, debole... A terra in una stanza buia a piangere senza forza per opporsi, e lui di adesso che lo fissava dall'alto verso il basso, pieno di disgusto e rabbia al suo lato debole, detestava esserlo ancora...
Un debole che non riusciva tutt'ora a lasciare i sentimenti più rischiosi dietro di se.
-hey attento!-
Si girò sentendo una mano sulla spalla, spalancò leggermente gli occhi, la mascherina non mostrava la sua bocca semi aperta dalla sorpresa.
-quel tipo ti stava per rubare il portafoglio dalla tasca, fai piú attenzione ok?-
Riprese il portafoglio dalla mano del ragazzo, facendo un cenno con il capo in segno di riconoscenza.
-grazie mille, avevo la testa altrove-
-nessun problema!-
Salirono assieme sul treno, per pura casualità, Izuku non sapeva perché gli stesse parlando ancora, forse perché metteva a loro agio le persone, o lerchperché non sembrava poter essere una minaccia per via del suo fisico.
-ah, sono un vero maleducato, perdonami se ho attaccato bottone cosí-
-non c'è nessun problema, mi hai salvato da un borseggio, quindi... Grazie... Ehm?-
-oh, giusto, sono Iida Tenya-
-Tenya eh? Ho sentito molto parlare di Ingenium-
Lo sguardo di Iida divenne pieno di orgoglio, sfoggio un sorriso sincero.
-è mio fratello!-
Izuku non sapeva cosa dire, Iida parlava del fratello con stima e gli si illuminavano gli occhi, la sua allegria lo fece sorridere.
-comunque scusa, non volevo spiattellare chissà cosa su di me! Sono solo felice di rivederlo a casa!-
-posso capirti, non ho fratelli ma quando i miei familiari tornano a casa dopo tanto tempo provo la stessa cosa-
Iida annuì, i due chiacchierarono per un po durante il tragitto, Izuku capì molte cose di Iida anche senza dettagli precisi.
-in che scuola vai?-
Izuku sapeva benissimo dove andava, ma doveva essere discreto.
-alla U.A.-
-ah quindi ho conosciuto un potenziale futuro eroe?-ridacchio
-ci spero... Tu invece?-
-hmm? Io? Beh non sono nessuno di interessante, aiuto il mio vecchio nell'azienda di famiglia-
-oh è conosciuta?-
Izuku si appoggiò sullo schienale del sedile, cercando di non ridere istericamente, tirò una debole risatina, espirando.
-diciamo di si, anche se per ora l'attenzione è richiesta relativamente poco-
-hmm sembra bizzarra-
-non ne hai idea! Mio padre è fissato con la pulizia e dobbiamo sempre tenere in ordine il posto-
-cavolo, sará dura non sporcare niente-
-puoi scommetterci, uno dei miei zii sta sempre a punzecchiare papà e fa di tutto per farlo arrabbiare-
Iida rise di gusto mentre continuavano a parlare, quando una domanda si presentò nella mente di Izuku.
-che tipo di eroe vorresti essere, Tenya?-
Il ragazzo lo guardo pensoso, tutto d'un tratto l'aria divenne seria, quasi pesante.
-vorrei poter aiutare le persone, come mio fratello-
-hmm... Lascia che ti chieda una cosa, credi che tutti possano essere eroi? Che chiunque possa salvare una persona anche senza un quirk?-
-non ci avevo mai pensato... Non saprei cosa risponderti cosí su due piedi... Sebbene molti desiderino diventare eroi, non tutti possono esserlo-
-capisco...-
-non fraintendermi, non è perché mi sento superiore ad avere un quirk, è solo che a differenza della scuola, sul campo rischi la vita-
Izuku annuì, con evidente delusione nella risposta ma non permise ad Iida di dire altro.
-beh sono arrivato, ora devo andare, buon proseguimento della giornata Tenya-
-anche a te ehm... Come hai detto di chiamarti?-
-non l'ho detto... Chiamami Yurei-
-Yurei? Un nome singolare... Ma è un piacere fare la tua conoscenza-
Izuku scese dal treno appena quest'ultimo si fu fermato, uscito dalla stazione notò la macchina con cui sarebbe tornato a casa e vi salì, Chrono lo aspettava al suo interno.
-ti sei divertito Izuku?-
-si molto, anche se avrei voluto stare di piú-
-lo immagino-
-c'è qualche novità? Non vieni mai a prendermi senza motivo-
-perspicace come sempre, si... Abbiamo la data della missione, ti devi preparare-
-quanto tempo ho?-
-un paio di giorni-
-hmmm, capisco...-
Mentre si avvicinava il giorno fatidico, Izuku si allenava senza sosta, portando il suo corpo all'estremo e quando nessuno poteva aiutarlo chiedeva a Dabi di allenarlo.
-se continui cosí avrai il corpo stremato-
-devo essere al massimo della forma, non posso permettermi di commettere errori-
-allora prenditi una pausa-
-e rischiare di far morire la mia famiglia? Mai-
-se ti fai male durante gli allenamenti, non sarai utile a nessuno-
Izuku scioccò la lingua seccato, si sedette a terra con un ginocchio contro il petto, stringendo la presa e stropicciando i pantaloni.
-senti... So che hai paura, tu sei quello che rischia di perdere piú di tutti, ma non puoi rimanere con questa tensione addosso, potresti fare degli sbagli-
-voglio solo...-
-lo so... Ma ti prego, non farti schiacciare, devi essere al meglio, ma fissarti su una cosa non ti porterà a niente-
-va bene...-
-vatti a riposare o quanto meno, distraiti con qualcosa-
Izuku guardò Dabi andare via, dopo aver pensato a cosa fare decise di andare da Shouto, non sapeva come calmarsi e lui era l'unico che poteva dargli pace.
Non aveva detto a nessuno dove andava, era troppo agitato per parlare con gli altri, trovò la residenza Todoroki abbastanza velocemente, e chiamò Shouto, il ragazzo uscì in piena notte con il pigiama e un passo silenzioso.
-che ci fai qui?!-trattenné il panico della voce parlando a basso volume.
-avevo bisogno di stare con te-
-se mio padre ti vede-
-non mi importa, non mi fa paura-
Shouto lo trascinò per un braccio in casa, fino a camera sua, muovendosi ad ogni passo con estrema cautela.
-stanno tutti dormendo... Cosa c'è che non va?-
-ho... Ho paura...-
-perchè?-lo guardò preoccupato, non era da lui essere cosí teso.
-stiamo per fare un bel cambiamento e se le cose vanno male... Sará la fine di tutti, non voglio perdere nessuno-
-Izu, qualsiasi cosa succeda andrà bene-
-e se così non fosse? Tornare a chi ero non è tra le opzioni-
-ci sarò sempre per te, qualunque cosa accada, lo sai-
Rimasero in silenzio per qualche istante, solamente i rumori di una casa addormentata facevano da sottofondo in quella buia stanza.
-...voglio... Voglio chiederti una cosa...-Izuku aveva abbassato il capo.
-chiedi pure-
Izuku afferrò le mani di Shouto, avrebbe voluto urlare ma doveva tenere la voce bassa, ed il suo imbarazzo non aiutava.
-vorrei... Vorrei che... Che... Che tu facessi l'amore con me!-
Se Shouto non urlò dalla sorpresa era solo merito del suo autocontrollo, divenne rosso sulle guance e l'intero corpo sembrò bloccarsi.
-m-ma cosa dici??-
-sono serio Shouto! Ti amo e voglio dimostrarlo in tutti i sensi!-
-non possiamo farlo qui!-
-perchè no?-
-se mio padre ci sentisse...-
Shouto si bloccò a metà frase, lo sguardo di Izuku... non riusciva nemmeno a descriverlo per bene, era totalmente infatuato e disperato, come se non sapesse come dimostrargli l'amore che provava per lui, ma vide che nascondeva una folle paura dietro il resto delle emozioni, come se... Potesse essere l'ultima volta che si sarebbero visti, non poteva dirgli di no, perché anche lui voleva passare al livello successivo.
-dovremmo fare piano-
-davvero? Vuoi... Vuoi veramente...?-
Shouto lo abbracciò annuendo, la presa di Izuku era stretta sulla schiena del ragazzo, sia per l'emozione sia per la paura, era un territorio inesplorato per entrambi, quello che sapevano in merito era per i discorsi di chi stava loro vicino, ed erano sempre e solo per le precauzioni, mai di come o cosa effettivamente fare in quel momento.
Fu qualcosa di indescrivibile per entrambi, un esperimento se proprio dovevano descriverlo con una parola, tennero la voce bassa per tutto il tempo, ansimando tra di loro solo parole dolci, ma sebbene Izuku fosse felice di questo momento, qualcosa lo logorava dentro, ma non sapeva cosa fosse di preciso.
Rimasero sdraiati a fissare il soffito, fuori il cielo si era fatto di un blu scuro ma non quello della notte fonda, era piú brillante e si sentiva il venticello freddo della mattina senza ancora il sole a scaldare le case o le strade.
-Shouto?-
Il bicolore, si girò sul fianco, guardandolo con un sorriso che era solamente per lui.
-ti amo-
-ti amo anch'io Izuku-
Non avrebbe potuto restare ancora a lungo, sicuramente Chisaki era in pensiero, ed Izuku dubitava che il padre di Shouto sarebbe stato felice di trovarlo in casa sua e, soprattutto, nel letto del figlio, quindi rimase per un altro paio di minuti prima di rivestirsi e andarsene, doveva ammetterlo, passare la notte con la persona che amava e fuggire nel cuore della notte era molto eccitante, sembrava una storia d'amore.
Tornato a casa, non evitò la ramanzina di Chisaki, era rimasto alzato a cercarlo, Izuku non la smetteva di scusarsi, come punizione, dovette rimettere a posto il laboratorio da solo.
**la mattina**
Izuku aveva appena finito di mangiare la colazione e di prepararla per Eri, quando Chisaki lo chiamò a se, lasciando la bambina con Rappa, che a giudicare dal trambusto, non sapeva nemmeno come mettere del latte in una tazza.
-cos'è che devo fare adesso?-
-te l'ho giá detto, Shigaraki ti vuole con lui quando arriverà il loro ospite-
-cosa ci guadagno a rimanere lì? Anzi, cosa ci guadagnamo noi?-
-un paio di braccia in piú e, per te, un'occasione per imparare da chi lavora sul campo con quel poco che ha-
Izuku annuì, seccato, ma doveva farlo, Shigaraki lo aveva preso in simpatia, ed ogni occasione era ottima per migliorare le sue abilità.
-allora vado subito-
-Izuku-
Chisaki lo fermò mettendogli una mano sulla spalla.
-fai attenzione-
-lo faccio sempre-
**alla base della LOV**
Izuku arrivò con largo anticipo, era strano vedere le facce, ormai familiari, essere nervose e impazienti.
-si può sapere chi deve arrivare?-domandò con la voce falsata dalla maschera.
-non te lo ha detto nessuno?-
-se te lo sto chiedendo dierei di no-
Dabi sospirò, sedendosi al bancone vicino ad Izuku.
-Shigaraki per una volta ha ascoltato ed è riuscito ad organizzare un incontro con lo stermina eroi-
-quello stermina eroi?-
-quanti altri ne conosci?-chiese Spinner con una nota di euforia in voce.
-cosa ha detto per convincerlo?-
-vallo a sapere, so solo che gli giravano parecchio quando è tornato-
Izuku annuì in assoluto silenzio, Shigaraki si fece vivo dopo un po, doveva essere sempre.arrabbiato, non la smetteva di grattarsi il collo e farfugliare sottovoce.
-arriva si o no? Avrei altro da fare-
-dai tempo al tempo Yurei-
Dopo aver tirato un verso esasperato si rimise ad aspettare, giocherellando con il coltello che gli aveva dato Rappa, quando ecco l'inconfondibile portale di Kurogiri aprirsi nel mezzo della stanza, con passi pesanti apparve lo stermina eroi, in tutta la sua brutalità, Izuku si mise ad osservarlo, non producendo alcun suono o movimento mentre lo faceva, quello era un fisico adatto alla lotta, e sebbene non dasse l'idea di pericolo, poteva percepire un aura malevola, era certo che sapesse che lo stava osservando, anche quando Shigaraki gli parlava, e non gli piaceva tutto questo.
-e tu cos'hai da dire?-
La domanda era rivolta ad Izuku, che si ritrovò costretto ad interrompere la sua analisi.
-non ho niente da dire-
-non hai un tuo obbiettivo come i tuoi compagni qui presenti?-
-so quello che voglio, ma non devo certo risponderne a te-
Si fissarono in assoluto silenzio, Izuku strinse la presa sull'impugnatura del coltello.
-non è il caso di comportarsi cosí con gli ospiti, Yurei-
Stain distolse lo sguardo dal ragazzo dopo qualche secondo, concentrandosi su Shigaraki, i due continuarono a parlare per un po, ma Stain decise di mandare, molto velatamente, al diavolo l'offerta di Shigaraki.
-siete solo un branco di bambini che giocano a fare i cattivi, non avete un obbiettivo, ideali, niente... Siete disorganizzati-
-sappiamo quello che facciamo, e so cosa far fare al gruppo-
-non sai niente di come si lavora in gruppo Shigaraki-
-parli proprio tu che sei un lupo solitario?!-
Izuku si alzò di scatto dalla sedia, Dabi gli mise una mano sulla spalla per tenerlo fermo.
-Yurei smettila-
-no, lascialo parlare-
Aveva capito che lo stava provocando, quel sorriso glielo aveva confermato, il problema era capire perché lo stermina eroi stesse facendo tutto questo.
-cosa ne sai delle nostre capacità? O di come lavoriamo assieme? Non mi pare nessuno ti abbia nominato capo squadra!-
Spinner era in un angolo a mordersi le mani dalla tensione, come la maggior parte dei presenti.
-credi di potermi spaventare ragazzino?-
-credo di poterti tenere testa-
-allora vediamo cosa se ne sarai in grado, cosa ne dici?-
-quando vuoi vecchio-
-woah woah woah, frenate i cavalli, cos'è tutto questo astio? Vogliamo solamente parlare come persone civili-
Dabi intervenne mettendosi tra Yurei e Stain, facendo sedere il primo e indietreggiare il secondo.
-è meglio che vada allora...-
-decisamente si-
-Kurogiri potresti aprire un portale per Stain ed uno per Yurei?-
-cosa?!-
Dabi ignorò Izuku fino a che Stain non se ne fu andato, poi accompagno Izuku fin fuori al portale, erano lontani dal covo dello Shie Hassaikai ma non troppo.
-vattene a casa, sei in time out-
-stai scherzando spero! Non sono un cazzo di bambino!-
-vatti a dare una calmata, sei fortunato che Stain non voleva accettare giá dall'inizio-
-chi credi di essere? Mio padre per caso?!-
-se lo fossi avresti piú sale in zucca di quanto me hai adesso, ascolta non so cosa cazzo ti prenda ma non sei il ragazzo che conosco, vedi di abbassare la cresta, o non durerai molto-
Quando Dabi se ne andò, Izuku tirò un calcio contro un bidone, urlando dalla frustrazione, non sapeva nemmeno lui perché si era comportato cosí, la paura e lo stress erano sicuramente la maggior parte del problema ma Dabi aveva ragione, doveva calmarsi, ma cosa poteva fare?
Gli venne in mente solo Shouto, ma come poteva tornare da lui e dirgli cosa avrebbe dovuto fare? Non poteva correre ogni volta da lui, fargli carico delle sue preoccupazioni come se Shouto non ne avesse, per questo decise di rimanere fuori, girare per la città ad osservare dall'alto la vita dei civili, di chi era lontano dal suo mondo.
Si sedette su un tetto, fissando la strada sotto di lui,
*-Izuku?-*
La trasmittente lo fece sobbalzare.
*-Izuku dove sei?-*
-sono fuori... Ho... Voglio stare da solo-
*-dimmi dove sei-*
La voce di Chisaki suonava cosí agitata, malgrado fosse calma come sempre.
Lo aspettò là, in silenzio e con le ginocchia contro il petto, si era levato la maschera, tenendo lo sguardo fisso verso un punto non preciso.
-ti hanno mandato via huh?-
Si era seduto vicino a lui, tirando un sospiro.
-cos'è che ti turba ultimamente?-
-sono... Confuso, spaventato... Ho paura di quello che faremo!-
-per via di quel ragazzo?-
Annuì in risposta.
-Izuku... Voglio solo il tuo bene, lo sai, ma non puoi farti frenare da questo, se hai paura di ferirlo non hai molte soluzioni per evitarlo-
-volevo allontanarlo quando arriverà il momento ma non so come fare-
Chisaki si mise a pensare.
-il punto è che se mi vedrà per come sono veramente, dubito mi accetterà ancora-
-il problema dei legami è questo Izuku, ma se veramente ti ama come mi hai sempre detto, cercherà di capire il tuo punto di vista-
-ho comunque paura-
-mi sembra ovvio che ce l'hai, tutti hanno paura, non saremmo umani altrimenti, ora andiamo a casa-
**qualche giorno dopo, alla U.A.**
Sia la classe A che la B dovevano affrontare una lezione sul salvataggio, per un motivo che l'intera classe non capiva Bakugou era visibilmente più nervoso del solito, avevano cambiato molto la lezione, non solo vi era l'allenamento basato sul fisico ma anche su come salvare una persona che vuole togliersi la vita, gli insegnanti ci tenevano molto su questo particolare.
-perchè sei cosí nervoso Bakubro?-
-non sono proprio il piú bravo ad essere comprensivo o empatico!-
-te la caverai benissimo, basta essere meno infuriati-intervenne Iida con tono calmo e fiducioso.
-smettete di comportarvi come dei fottuti motivatori!-
Kirishima mise un braccio sulle spalle di Bakugou, sia per fermarlo dall'urlare sia per distrarlo.
-dai Bakubro, lo facciamo per te!-
-e chi se ne frega!-
-ma ti vogliamo coooosí bene!-Kirishima si era praticamente appoggiato a peso morto sull'amico e usando un tono di voce bambinesco.
-HAI ROTTO LE PALLE CAPELLI DI MERDA!-urlò rosso in viso.
Mentre cervava di allontanarlo, spingendolo via con una mano apppggiata sul viso, il resto della classe guardava ridacchiando o facendo loro il verso, smisero quando Aizawa si mise a fissarli con sguardo severo per poi spiegare loro cosa avrebbero fatto nei dettagli.
-visto che ci sará da "convincere" una persona a non farsi del male, abbiamo ingaggiato alcuni attori, non preoccupatevi nessuno si farà male-
-ma, professore, come facciamo a fermare una persona in una condizione del genere? Voglio dire... Non sappiamo esattamente cosa fare-
Iida aveva ragione, erano comunque sia ragazzini, cosa ne sapevano di psicologia?
-ragazzi... In questi casi, con tutta onestà, non si è mai pronti, ci saranno persone che riuscirete a convincere ed altre no-
-quindi... Non c'è niente di garantito-
-purtroppo no, ma sono certo che ve la caverete, inoltre è un esercitazione, fate quello che l'istinto vi dice, l'importante è salvere delle vite-
Erano tutti visibilmente preoccupati, non si trattava solo di salvare deo civili da un nemico in carne ed ossa ma anche da loro stessi nei casi peggiori e non tutti potevano contare su dei quirk per convincerli a non farlo, è stata in questa occasione che la classe 1-A conobbe Hitoshi Shinsou, lui non avrebbe avuto problemi a salvare le persone, il suo quirk era perfettamente in grado di aiutarlo.
-che dannato spaccone-soffiò tra i denti Bakugou.
-perchè te la prendi tanto? Usa le sue abilità per aiutare qualcuno-domandò Shouto.
-che senso ha tirarli giù da un cornicione se non puoi mettergli del sale in zucca? Non si fa sparire, come per magia, il loro dolore, probabilmente finiranno in un ospedale ad essere imbottiti di psicofarmaci e se li dimenticheranno tutti-
-sembra toccarti nel personale-
-fatti i cazzi tuoi bastardo a metà!-sbraitò.
Fortunatamente Kirishima lo azzittí facendogli notare lo sguardo dell'insegnante su di loro.
Per un po andarono avanti a tentativi, poco a poco ci presero la mano e il salvataggio sia da edifici che in situazioni piú particolari diventavano sempre meno spaventose.
-se la stanno cavando bene no?-Fece notare Yamada, metttendosi al fianco di Aizawa.
-si, abbastanza... L'idea di fare queste esercitazioni è stata di All Might lo sapevi?-
-avevo sentito qualche voce, ma il motivo?-
-sinceramente non lo so-
-l'ho visto particolarmente abbattuto ultimamente-
Aizawa scrollò le spalle, Yagi era molto meno vivace e positivo da parecchio tempo, doveva essere accaduto qualcosa ma non avrebbe mai detto cosa.
La lezione procedeva tranquillamente, con enorme sorpresa di tutti Bakugou se la stava cavando benissimo nel salvataggio, Kirishima se ne usciva sempre con qualche frase che esprimeva la sua ammirazione verso l'amico, e Denki ne approfittava per punzecchiarlo.
-invitalo fuori a cena e vedi come va-
-smettila Kaminari! Il mio è un amore da bro!-
-ceeeerto come no, ci crediamo tutti Kiri-ridacchiò attaccandosi al braccio di Kirishima.
-basta tormentare Kirishima!-intervenne Iida.
-devo farlo! Se finiranno assieme sará solo per merito mio!-
La classe si mise a ridere per la scena, mentre Bakugou si portò una mano sul viso cercando di ignorare il discorso, Shouto invece li fissava con un sorriso divertito.
-come vanno le cose con quel tuo ragazzo?-
La domanda lo fece fissare Bakugou con sguardo sorpreso.
-come mai lo chiedi?-
-per due motivi, uno, perchè non voglio sentire le cazzate du questi qua e due, perchè sembri sempre piú con la testa tra le nuvole, senza parlare del tuo farfugliare sottovoce-
-ah, scusa... È un vizio che ho preso da lui, comunque va tutto bene, ha sempre molto da fare ma riesce a venire da me quando può-
-tuo padre non l'ha ancora castrato?-
-se anche ci provasse dubito che potrebbe riuscirci-
-è un tipo tosto allora, se non se la fa sotto con tuo padre!-
-non ne hai idea!-
Per Shouto era strano chiacchierare con Katsuki, soprattutto per via della sua personalità, ma era più socievole, forse perchè aveva preso ad uscire anche con Iida che lo ammoniva continuamente, sapeva che i due erano diventati buoni amici anche se a scuola non si sarebbe mai detto, mentre continuavano a parlare del piú e del meno Shouto decise di fare una domanda.
-come mai eri cosí nervoso per questa lezione?-
-oh...-Katsuki divenne serio improvvisamente.
-se non vuoi parlarne non devi-
-è solo che... È molto personale, non me la sento di parlartene, alla fine non siamo cosí amici io e te-
-hai ragione... Magari potremmo esserlo-
-beh, non vedo perché no-
Poi udirono quel rumore, un boato, simile ad un tuono, polvere che si alzava ed odorava di bruciato, quando la nube polverosa si diradò apparvero loro, un gruppo di individui che non perse tempo a scagliarsi contro gli studenti, gli insegnanti accorsero subito per proteggete gli studenti, mentre i criminali iniziavano ad attaccare, uno di loro fece le presentazioni, un fumo viola dagli occhi gialli.
-ci dispiace per il fracasso, siamo la LOV, ed adesso sareste cosí gentili da chiamare All Might?-
Aizawa capì che non erano solo dei cattivi di bassa lega, si muovevano in modo troppo organizzato, evitando gran parte dei loro attacchi, alcuni studenti vennero feriti, erano troppo pochi gli eroi presenti per proteggerli tutti.
-che grande seccatura... Non siete nemmeno in grado di proteggere i vostri alunni-Shigaraki ridacchiò spostando rapidamente lo sguardo verso un punto preciso.
Era una vera e propria carneficina, volavano colpi e qualche schizzo di sangue, gli insegnanti sentivano un brivido lungo la schiena alla vista di quel colore rosso, non erano mai sicuri a chi appartenesse.
-dovete andare via da qui!-
-non voltatevi ed andate via!-
Erano le frasi che gridavano gli insegnanti.
Gli alunni correvano spaventati, Iida, Bakugou, Kirishima e Todoroki si ripararono dietro un edificio per gli allenamenti, cercando di capire cosa fare.
-che facciamo adesso?-
-dobbiamo riunirci con gli altri e scappare, arriveranno i pro e risolverannl tutto-disse Iida.
-ci ammazzeranno tutti prima che arrivino! Io dico di attaccare-
-Bakugou non possiamo farlo!-
-sentite o combattiamo o moriamo, questi non scherzano!-
Rimasero in silenzio per qualche secondo.
-va bene... Cosa facciamo?-
-Iida te sei il piú veloce, dovresti andare a chiedere aiuto, noi ti diamo l'elemento di distrazione-
-ho capito, farò in un lampo-
-vediamo di metterci a lavoro!-
Mentre il resto degli insegnanti si faceva sempre piú debole, i quattro ragazzi misero in azione il loro piano, ma non sfuggirono all'occhio vigile di Rappa, che era là piú per controllare alcuni membri della LOV che potevano essere piú incontrollabili, Shigaraki aveva reclutato qualche altro sgerro puramente per usarli come diversivo nel caso le cose fossero andate male.
-Yurei, abbiamo dei ragazzi che vogliono fare i coraggiosi, occupatene te-
-vado subito- Si dissero via radio.
Izuki si era tenuto alla larga dal campo di battaglia, restando nascosto e com'è di ruolo al cecchino, si spostò per avere una visuale migliore, osservando i bersagli tramite il mirino, il corpp si irrigidì vedendo Shouto, non poteva sparare con lui presente, poteva ferirlo, ma la rabbia che si accese quando vide Bakugou era molto più forte della sua preoccupazione, prese la mira, e sparò.
Sentì la voce di Shouto gridare un nome che non si aspettava di sentire.
-Iida!-
Aveva sbagliato? No, non poteva averlo fatto, Iida si era messo in mezzo, l'aveva visto poco prima di abbassare gli occhi, raramente aveva sparato a un innocente ed era sempre stato per un motivo preciso, ed ora, per colpa della sua rabbia e del suo odio era stato incauto, non era sicuro se l'avesse ferito gravemente ma in quel momento non era la sua preoccupazione principale, quando spostò lo sguardo sulla scena, gli occhi gli Shouto lo stavano fissando, e quello che percepiva anche da cosí lontano era orribile, si allontanò da quel posto rapidamente non notando Shouto che lo stava inseguendo, ignorando i richiami dei compagni.
Izuku stava cercando di correre via, contattò Rappa che però era occupato a portare via Shigaraki dal campo di battaglia, era stato ferito da un eroe, non avrebbe potuto aiutare Izuku finché non avesae portato Tomura da Kurogiri, era solo.
-accidenti a me-soffiò tra i denti.
Mentre correva via sulla struttura, la voce di Shouto lo bloccò, Izuku non osava voltarsi, riprese a camminare appena udì il tremolio nella voce di Shouto.
-dimmi perché...-
Continuò a camminare senza guardarlo.
-FERMATI E DIMMI, PERCHÉ?!-urlò con le lacrime che ormai gli rigavano il viso.
Non poteva voltarsi, se lo avesse fatto sensi di colpa gli sarebbero caduti addosso.
-SEI CONTENTO ADESSO?! ERA QUELLO CHE VOLEVI?!-
Non si voltò, stava piangendo da quando lo sentì con quel tono tradito, e non ci sarebbero state scuse per rimediare a quel dolore.
-PERCHÈ HAI DOVUTO SPARARGLI?! PERCHÈ STAI FACENDO TUTTO QUESTO?!-
Gli corse dietro afferrandogli la spalla, costringendolo a girarsi.
-SMETTILA DI SCAPPARE E RISPONDIMI!-
-cosa vuoi che ti dica? Sapevi chi ero e cosa facevo no?-
-NON HAI MAI DETTO CHE AVRESTI ATTACCATO LA MIA SCUOLA!-
-dovevi aspettartelo, non credi?-
-mi hai usato allora? Quello che abbiamo avuto non era niente?-
Ci mise un po a rispondere, la maschera e gli occhiali non permisero a Shouto di vedere quanto lucidi e rossi fossero i suoi occhi.
-lasciami andare-
-RISPONDIMI!-
-smettila e lasciami andare!-
-DIMMI SE CONTO QUALCOSA PER TE O ERO SOLAMENTE UN FOTTUTO PASSATEMPO!-
-sta zitto e basta!-abbassò il capo per non guardarlo.
-Izuku ti prego rispondimi!-
-STAI ZITTO! STAI ZITTO!-
Aveva notato la voce rotta e il respiro affannato, aveva capito che il ragazzo che vedeva e sentiva non era il suo Izuku.
-Izuku, non volevi tutto questo vero? Tu non sei cosí, puoi tirartene fuori, possiamo risolvere tutto-
Colpi Shouto con una ginocchiata allo stomaco, si buttò su di lui premendogli il pugnale sulla carotide, il bicolore lo fissò sgranando gli occhi.
-SI! SI TI HO USATO! OGNI VOLTA CHE VENIVO DA TE PRENDEVO INFORMAZIONI, HO SEMPRE FATTO IL DOPPIO GIOCO! NON SEI MAI STATO NIENTE PER ME! NIENTE! QUINDI ADESSO LEVATI DAI PIEDI!-
Si allontanò velocemente, Shouto rimase dov'era, alzandosi leggermente ma rimanendo a terra.
-non sei cosí, tu... tu mi stai mentendo-
-oh... Davvero?-
Sentì quella sensazione di freddo pungente quando incrociarono gli sguarsi.
-dì pure quello che vuoi, feriscimi come vuoi... Ma io... Non ti lascerò indietro!-
Dopo un attimo di silenzio, che terminò dopo che Izuku rise.
-non dovevo lasciarti entrare nella mia vita... Sono stato un idiota-
Un portale nero si aprì dietro di lui, Shouto si alzò correndogli dietro, cercando di allungare una mano ler fermarlo.
-IZUKU NON ANDARE FERMATI!-
Ma ormai era troppo tardi.
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A/N: sono viva, si, ragazzuoli scusatemi veramente per l'assenza ma tra problemi per colpa di paypal e litigi continui avevo perso un po la voglia di scrivere, ma sono tornata piú pronta che mai.
Inoltre se passate sulla pagina(?) principale del profilo vedrete alcune novità ed anche delle info del tutto, vari dettagli li pubblicherò nel fine settimana, quindi aspettatevi robe.
Nei due capitoli che verranno ci saranno, alla fine, alcune cosette che ho fatto per mettere qualcosa di piú personale alla storia, tranquilli niente di esagerato, almeno spero 😥
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