1 - 7 Years
[===============================]
"Once I was seven years old my momma told me
Go make yourself some friends or you'll be lonely
Once I was seven years old"
"7 Years"
Brano di Lukas Graham
[===============================]
Izuku Midoriya era un bambino di undici anni normalissimo, con una passione per gli eroi, soprattutto verso il suo idolo, All Might, il simbolo della pace, fin da bambino avrebbe voluto diventare un eroe per aiutare tutte le persone, proprio come lui, ma nessuno lo riteneva in grado, perché?
Perché era nato senza unicità.
Questo difetto lo perseguitava da anni, ed aveva solo peggiorato le cose durante gli anni di scuola.
-come può un inutile deku come te sperare di diventare un eroe? O anche solo qualcuno di utile?-
-meglio se rinunci-
-mi dispiace tanto Izuku-
Eppure non aveva intenzione di rinunciare, tutto questo lo spingeva a lottare per il suo sogno, non si sarebbe arreso.
Continuava a prendere appunti sugli eroi ed i loro quirk, adorava farlo, erano i suoi quaderni per il futuro, oltre che un modo per distrarsi dal chiasso della sua vita quotidiana.
-smettila di seguirmi come un cazzo di cagnolino sperduto!-
Gli urlò contro Bakugou Katsuki, quello che considerava il suo migliore amico d'infanzia.
-m-ma Kacchan-
-SMETTILA ANCHE DI CHIAMARMI COSÍ!-
Lo spinse contro uno dei muretti che circondavano le case sulla via del loro ritorno a casa, Izuku sollevò braccia per evitare di essere colpito al viso, chiuse gli occhi aspettando l'immancabile colpo, ma oggi non ricevette niente, udì solo un verso seccato da parte del biondo, quando riaprì gli occhi lo vide allontanarsi con le mani in tasca.
Aspettò che Katsuki si allontanasse un po prima di riprendere a camminare, era stato un caso che si fossero incontrati sulla via del ritorno, solitamente Izuku aspettava qualche minuto prima di tornare a casa, proprio per evitare Katsuki ed i suoi tirapiedi che facevano il suo solito pezzo di strada per tornare a casa loro, non capiva perché si fossero trovati solo lui e Bakugou.
-perchè quella percentuale ha dovuto prendere proprio me?-si chiese come ogni tardo pomeriggio.
Nella sua mente si diceva che non serviva un quirk per essere un eroe, ed Izuku ci credeva veramente, bastava essere determinati nel salvare una vita no?
Appena arrivò a casa aprì la porta.
-sono a casa mamma-
Sua madre lo salutò con il solito sorriso caldo come il sole, lo abbracciò chiedendogli com'era andata la scuola ed Izuku... Puntualmente mentiva.
-tutto bene mamma, abbiamo fatto lezione e tutto è andato bene!-
(-ho dovuto nascondermi durante la pausa per evitare di essere nuovamente picchiato-)
-e beh nulla di nuovo!-
-s-sei sicuro Izuku?-
-si perché me lo chiedi mamma?-
-alcuni dei tuoi insegnanti mi avevano detto che non socializzi molto con gli altri compagni di classe, mi ero preoccupata-
Izuku rimase un secondo in silenzio, non era arrabbiato con sua madre, lei era una mamma meravigliosa che si preoccupava anche troppo per lui.
-ma no mamma, con i miei compagni va tutto benissimo!-
*(-nessuno mi vuole attorno, sono inutile per loro-)*
-e gli insegnanti si preoccupano troppo-
(-non hanno mai fatto niente per aiutarmi, stavano solo a guardare mentre gli altri mi tormentavano-)
-scusa se mi preoccupo così tanto, voglio solo che tu sia felice...-
-oh mamma...-
La abbracciò.
-sono felice mamma, va tutto benissimo-
(-sto mentendo... Ma non pretendo di essere aiutato, posso farcela da solo-)
Sua madre annuì dandogli un bacio sulla fronte, Izuku si rintanò in camera sua con la scusa dei compiti, ma in verità voleva solamente rimanere da solo con i suoi pensieri, almeno per quella sera.
la mattina dopo
Izuku era uscito per andare a scuola, ma non si sentiva motivato affatto, fissava il suolo pensando a tante cose, tra la scuola, gli appunti e... Quella maledetta vocina che gli ripeteva le stesse dannate parole di tutti gli altri.
Appena arrivò in classe, si mise subito a sedere, cercando di far finta di niente mentre i suoi compagni ridacchiavano, gli insegnanti ovviamente facevano finta di niente, continuavano a spiegare come se nulla fosse, Izuku continuava a scrivere sul suo quaderno dove appuntava dati e informazioni sui quirk e sugli eroi.
La giornata era passata rapidamente, senza troppe rogne per il ragazzo, la cosa era strana ma sospirò alleggerito.
Al suono della campanella di fine lezioni Izuku si preparò per le pulizie, oggi toccava a lui pulire l'aula, tutti i ragazzi erano corsi fuori senza badare a lui, quando Izuku tornò in classe, per iniziare le pulizie ci trovò Bakugou, che teneva il suo quaderno in mano.
-ancora scrivi questa merda? A cosa ti dovrebbe servire?-
-sono i miei appunti per il futuro-
-ma quale futuro?-
-dopo la scuola voglio fare l'esame d'ammissione per la UA, voglio diventare un eroe-
Bakugou si mise a ridere.
-TU?! UN EROE?!-rise ancora.
-cosa c'è di male?-
-tu non vali niente, sei senza quirk e credi di poter diventare qualcuno?? Che idiota-
-perchè sei cosí cattivo con me Kacchan?! Siamo amici-
-amici?! AH! Questa è proprio bella! Non saremo mai amici, anche da bambini era cosí, sei una rottura, un dannato quirkless che non capisce da che parte stare-
-non mi importa quello che dici! Diventerò un eroe!-
-sei un sognatore che si deve svegliare-
Bakugou lo colpì allo stomaco, quando Izuku si rannicchiò al suolo si poté udire il rumore di carta che viene strappata.
-prima accetti di essere un inutile deku e meglio sará per tutti-
Bakugou lasciò cadere il quaderno che era quasi del tutto spoglio delle pagine, Izuku si mise sulle ginocchia per poi afferrare le pagine una ad una, udì la porta dell'aula sbattere e dei passi che si allontanavano.
-stupido...-soffiò tra i denti.
Quando Izuku finì di pulire era quasi tramontato il sole, sulla via del ritorno si sentì improvvisamente svogliato, non voleva tornare a casa, non subito almeno, mandò un messaggio a sua madre dicendole che avrebbe tardato un pochino perché passava a trovare un amico, in realtà faceva una lunga camminata, arrivava tra la periferie e il centro e tornava indietro.
Camminava da un po, il suono dei suoi passi faceva da eco alle vie deserte, Izuku si fermò, sollevò il capo quando sentì altri passi dietro di lui, si voltò vedendo un gruppo di ragazzi piú grandi di lui, li riconobbe subito, erano "famosi" per i casini che combinavano, alle volte lo prendevano di mira ma non avevano mai fatto niente di serio, ma questa volta Izuku ne ebbe paura, sembravano parecchio arrabbiati.
-hey ma quello è Midoriya?-
-hai ragione!-
-OI MIDORIYA!-
Izuku non ci pensò due volte, iniziò a correre.
-dove scappi?!-
-su torna qui!-
Lo stavano inseguendo, li sentiva correre dietro di lui, prese una stradina che dava su un vicoletto, mentre si guardava indietro non notò di stare per andare a sbattere contro qualcuno.
Appena andò a collidere, cadde a terra, un uomo si girò, squadrandolo dall'alto verso il basso, sollevò un sopracciglio, Izuku non capiva bene se fosse infastidito o incuriosito, a causa dello sguardo freddo e cupo e per la maschera che gli copriva metà volto.
-oi quirkless dove sei finito?-
Izuku si girò di scatto verso la voce, non notando lo sguardo divenuto sorpreso dell'uomo.
-ti stanno dando fastidio?-
Izuku guardò l'uomo con paura, annuì rapidamente.
-vieni con me...-lo tirò su con la mano guantata.
-m-ma...-
-non preoccuparti ragazzino, ti guardo le spalle-
L'uomo lo accompagnò fuori dal vicolo, il gruppo di ragazzi appena lo videro sembravano pronti per andargli addosso, ma si bloccarono appena videro l'accompagnatore di Izuku.
-che cazzo fai quirkless di merda? Ti nascondi dietro un tizio con il quirk?-
Izuku si irrigidì ma ebbe il coraggio di rispondere.
-non mi nascondo dietro nessuno!-
-suvvia suvvia... Nessuno vuole creare un gran casino vero? Odio ripulire i disastri altrui-
L'uomo spostò Izuku di lato.
-ascoltate bene non ho tempo da perdere con gente contaminata come voi, se fossi piú libero mi occuperei personalmente del problema ma non posso, quindi, adesso... Vi darò dieci secondi poi, quello che succederà non sará un mio problema-
Il tono usato fece rabbrividire anche Izuku.
-h-hey non... Non volevamo fare... Niente di male! Vero ragazzi?-
-s-si certo! Stavamo solo scherzando!-
-allora che aspettate a levarvi dalla mia vista?-
I ragazzi scapparono via a gambe levate.
-waoh... È stato forte! Grazie mille signore!-disse allegro Izuku.
Quando l'uomo si girò, il suo sguardo era piú morbido.
-mi dispiace che ti abbiano causato problemi, la gente come loro non vuole proprio capire... Vieni ti accompagno verso casa-
-la... La ringrazio signor?-
-il mio nome è Chisaki Kai-
-molto piacere signor Chisaki, io sono Midoriya Izuku!-gli porse la mano.
Chisaki ci mise qualche istante prima di stringergli la mano, che rimaneva sempre coperta dal guanto.
Sulla via del ritorno Chisaki si dimostrò molto interessato alla vita quotidiana di Izuku, soprattutto per quanto riguardava il bullismo che era costretto a subire.
-per questo cerco di tenermi alla larga da tutti ma... Alla fine mi vengono sempre a cercare-
-hai pensato di parlarne con gli insegnanti?-
-a loro non importa... Solo mia madre si preoccupa, ma non voglio impensierirla, si sente giá abbastanza in colpa-
-per cosa?-
-perchè sono nato senza alcuna unicità-
-tua madre dovrebbe solo esserne felice, le persone senza quirk hanno molta fortuna e a quanto ho capito tu sei pieno di talenti Midoriya-
-non credo sia cosí-
-cosa vorresti essere da grande?-
-io... Vorrei essere un eroe... M-ma per aiutare gli altri-
-sei veramente incredibile Midoriya, malgrado tutti continuino a gettarti a terra... Tu... Ti rialzi e vai avanti, ti ammiro-
Izuku arrossí.
-quindi... Ti propongo un piccolo patto-
-che patto?-
-da oggi in poi... Ti guarderò le spalle-
-c-che??? M-ma perchè proprio a me? Voglio dire, non sono nessuno di speciale!-
-è qui che ti sbagli ragazzo mio, hai piú talento te che tutto questo schifo di mondo malato-Chisaki gli diede un foglietto con su scritto un numero-ogni volta che avrai bisogno... Chiama pure-
-io non... Non credo di meritare il suo tempo...-
-fidati Midoriya, se c'è qualcuno che lo merita sei tu-
Erano arrivati su una via che Izuku conosceva.
-riconosco la strada, posso andare anche da solo-
-sei sicuro?-
-si, sicurissimo!-
Chisaki annuì.
-allora ti lascio Midoriya, ma sono certo che ci rivedremo presto-
-a-aspetti signor Chisaki-
-hmm?-
-la ringrazio ancora, per essersi disturbato cosí tanto per me-
-è stato un piacere-
Izuku rientrò a casa con il cuore piú leggero, sapere di aver qualcuno che gli guardava le spalle lo rendeva... Felice, lui che non aveva praticamente nessuno su cui contare tranne sua madre.
Quando Chisaki torno alla base si mise a fare qualche ricerca su Midoriya Izuku, non voleva certo lasciare alla deriva un soggetto cosí prezioso e immacolato.
qualche settimana dopo
Da quel giorno Chisaki faceva quasi sempre capolino vicino alla scuola di Izuku, ovviamente dicendo che si erano trovati per caso.
Izuku era felice di non dover correre via ogni dannato giorno dai suoi aguzzini, anche se Katsuki sembrava più furibondo, ma per Izuku andava bene, stare con Chisaki lo faceva sentire più calmo e fiducioso.
-com'è andata oggi?-
-abbastanza bene, anche se nell'ultimo test ho preso un punteggio basso-
-questo perché non devi stare alzato fino a tardi a riempire quel tuo quadernino invece di pensare al tuo futuro-
-mi dispiace... È piú forte di me-
-per questo mi stai simpatico, ed a me piace poca gente-
Chisaki lo accompagnava sempre a metà strada, poi doveva sempre andare via per lavoro.
-Izuku dovrò stare via per qualche giorno, ho del lavoro importante da fare, ma scrivimi pure, risponderò ogni volta che posso-
-oh...-
-hey... Cerca di farti rispettare, il non avere un quirk non vuol dire essere deboli-
-lo farò! Promesso!-
Chisaki non voleva ammetterlo ma si era affezionato velocemente al ragazzo, non solo per la sua situazione ma anche perchè era pieno di talento che tutti cercavano di soffocare, avrebbe voluto aiutarlo a migliorarsi e dare tutto il suo potenziale, ma non sarebbe stato possibile.
-vado adesso, mi raccomando Izuku, non mollare ok?-
-promesso!-
Chisaki gli diede un buffetto sul capo e si incamminò via.
Izuku era quasi vicino casa quando la voce di Katsuki tuonò da dietro di lui.
-oi nerd di merda, come mai adesso hai il tuo cane da guardia? Cosa c'è? Te la fai sotto?-
-n-no Kacchan io-
-stai zitto! Cosa credi? Che ora che c'è questo stronzo tu possa girare tranquillo?! Sei sempre un inutile quirkless, non vali niente!-
Gli diede uno spintone e se ne andò via.
-non è vero... Io posso fare qualsiasi cosa!-
-credici pure deku, ma sai anche tu che è una stronzata, non potrai fare l'eroe e non potrai mai esserlo-
-TI SBAGLI!-
-oh no merdeku, ho dannatamente ragione-
Quando Izuku tornò a casa, si chiuse in camera, quelle maledette voci erano tornate ed aveva paura.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top