14ºCapitolo
<<Devi sapere>>
<<Devi sapere>>
<<Devo sapere>>
<<Cosa, cosa devo sapere?>>chiesi alla voce, che mi stava parlando<<Il libro, li c'è tutto>>.
<<Chi sei?>>mi guardai in giro finché non vidi una luce bianca, che comincio a prendere forma di un lupo nero.
Il lupo si avvicinò a me, e prese una forma umana.
<<Bimba mia, sono tuo padre>>indietreggiai di poco<<Do-Dove sei stato tu-tutti questi anni?>>appoggiò una mano sulla mia guancia<<Ci hanno ucciso, gli anziani>>disse rude e pieno di rabbia<<Pa-Papà>>avrei voluto piangere<<Bimba mia, devi sapere la verità, leggi il libro è tutto ti sarà detto>>disse e svanì.
<<PAPÀ >>urlai.
<<Papà!>>Mi svegliai di soprassalto con il fiatone<<Papà>>sospirai.
Mi alzai e andai a fede una doccia poi presi un jeans e una felpa nera con le Nike dello stesso colore.
Tornai in camera e guardai il calendario: Sabato.
Bene niente scuola.
È arrivato il momento di sapere.
Presi il telefono e chiamai Luke.
#INIZIO CHIAMATA CON LUKE#
-Pronto Luke
-Ehy Sam da quanto che non ti sento
-Sì sì è da tanto, ascoltami bene
-Dimmi tutto
-Voglio che tu e company portate a casa mia il vostro culo, e ci deve essere anche mia nonna con mia cugina
-Va bene, ma si può sapere perché?
-È arrivato il momento
-Finalmente.
#FINE CHIAMATA CON LUKE#
E una è fatto, ora, Stefan.
A STEFAN:
Ciao Stefan, sono Samanta Blake, ho bisogni di te, potresti venire a casa mia tra un'ora per favore, è arrivato il momento.
DA STEFAN:
Certo, ci vediamo tra poco.
E via un'altro, ora quegli altri cinque.
Uscì di casa e corsi fino al confine.
Che si vadano a farsi fottere la morte e gli anziani.
Mi trasformai in lupo e cominciai a correre verso la loro casa.
Arrivata mi assicurai che nessuno mi guardasse e tornai "umana". Bussai alla porta e il ragazzo riccio mi venne ad aprire.
<<Che cosa ci fai tu qui?>>chiese preoccupato<<Vi devo parlare>>dissi fredda e senza emozioni<<Ma sei matta! Se ti trovano sei morta!>>si era decisamente preoccuparto, per me<<E a te che ti importa?>>dissi ed entrai in casa dandogli un spallata per entrare.
<<Samanta, cosa fa qui?>>chiese Zayn<<Vi sono venuta a prendere, tutti e cinque>>inarcò le sopracciglia<<E perchè?>>.
<<Vi devo parlare>>Liam, Niall, Zayn ed Harry sbiancarono e diventarono nervosi. Bene<<Ehy che succede...Samanta?>>chiese stupito e mi abbracciò<<Che ci fai qua? Sei in pericolo, rischi la morte>>ricambiai l'abbraccio<<Vi dovevo parlare e sono venuta a prendervi, scusa lo so che non dovevo venire>>.
<<Mi fai preoccupare se vieni qui>>disse dolcemente<<Scusa non volevo>>dissi dispiaciuta.
Quando ci staccammo, guardai i ragazzi<<Andiamo>>dissi ed uscimmo di casa trasformandoci.
Arrivati al confine tornammo alla normalità.
Sentivo molta tensione e agitazione provenire da loro. Sapevano.
Senza proferire un parola, entrammo nella mia casa.
Appena misero piede dentro cominciarono a ringhiare con Luke&Company, mia nonna e mia cugina.
Stessa cosa fecero gli altri contro i licantropi al mio fianco. Sarà dura.
<<Ragazzi abbassate le difese, non voglio uno sterminio tra creature in casa mia>>Ashton fu il primo, seguito poi dagli altri<<Scusa piccola>>disse Ash<<Che ci fanno loro qui?>>chiese aggressivo Harry, lo guardai meglio e senti una forte voglia di uccidere Ash<<Abbassa i tuoi istinti omicidi verso il nostro amico, riccio>>disse Luke difendendo Ashton<<Ragazzi, state calmi e andiamo nel sotterraneo a sederci per poter parlare>>dissi cercando di far stare tutti calmi, ma tentativo fallito<<Io con questi succhia sangue del cazzo non mi ci sto nella stessa stanza>>attaccò Louis<<A chi hai dato del succhia sangue del cazzo!?>>Callum, stava per saltargli addosso, ma Michel, lo trattene da dietro<<Ragazzi smettiamola di attaccarci a vicenda, così non si risolve niente, ora andiamo di sotto e parliamo>>tutti concordammo con Liam.
Che facciano santo questo ragazzo.
<<Sono d'accordo con il lupo>>disse Michel.
Detto ciò ci avviammo di sotto.
Mi girai per n secondo verso mio fratello e lo guardai, era molto agitato. Lo guardai attentamente e gli lessi il pensiero:"Almeno ora tutto avrà fine e saprà"
Allora mi nascondi davvero,qualcosa, Zayn.
Aprì la porta del sotterraneo, dando così libero accesso alla stanza, che era piena di botti di sangue.
Lasciai sedere i ragazzi sul tavolo che si trovava al centro, e sotto lo sguardo vigilante di mia nonna, riempi sette calici di sangue lei porsi ai vampiri, tenendomene uno per me.
<<C'è la fate a non scannarvi per un minuto?>>chiesi appoggiando il mio calice sul tavolo<<Tesoro vai pure apprendere il libro, ci pensiamo io e Reneesme a loro>>annui e corsi in sala.
Presi un coltello dalla cucina e aprì lo squarcio che avevo fatto nel divano e ne estrassi la chiave, andai al piano di sopra e apri quella porta, entrai e presi il libro rosso con le pagine nere e le scritte bianche.
Chiusi la porta e ritornai nel sotterraneo, appena entrai mi sorpresi nel trovare i ragazzi ancora integri.
Mi andai a sedere a capo tavola, alla mi sinistra avevo Harry e a destra Ashton<<Bene visto che ci siamo tutti, possiamo cominciare>>appoggiai il libro sul tavolo e presi il calice bevendo un po' di sangue.
Alzai lo sguardo e vidi Zayn con gli occhi sbarrati<<D-Dove hai t-trovato quel l-libro?>>chiese stupito.<<Non ha importanza>>.
<<Di cosa dobbiamo parlare Sam?>>chiese Niall<<Di me>>un silenzio tombale si formò nella stanza.
Guardai tutti i preseti, alla mia destra, dove stavano i vampiri, avevano tutti un sorriso soldisfatto; mentre alla mia sinistra, dove c'erano i licantropi erano tutti come paralizzati.
<<Allora?>>chiesi, mi stavo iniziando ad innervosire, non mi piace questo silenzio<<Lo sai Samanta, io ti ho trovato dalla nostra parte quando eri molto piccola e ti ho accudito come una sorella, cosa che ti per me sei>>disse Zayn, nervoso<<Ma fammi il piacere Malik, dopo più di diciott'anni ancora le dici sto cazzate? Ti ricordo che non ha cinque anni>>ribatte Luke<<Samanta, ormai sai anche la nostra versione, sai che loro ti hanno strappato da noi all'età di un'anno>>mi stavo confondendo e mi nonna l'aveva notato.
<<Ragazzi, facendo così la,confondete, ascoltami cara, c'è solo una cosa da fare, aprire il libro>>annui e nessuno obbitò.
Reneesme prese la sedia e si sedette alla mia destra e mi incoraggiò a farlò.
Mentre aprivo il libro, una mano calda calda si appoggiò sulla mia gamba sinistra, mi girai e vidi Harry sorridermi e abbassò la testa.
Apri definitivamente il libro e sfiorai le pagine nere:
L'ibrido, la storia del Grande Lupo nero e dalla vampira
Papà dammi la forza di leggere.
Cominci a far scorrere i miei occhi marroni, privi di emozione, tra quelle scritte bianche e cominciai a leggere.
Ecco a voi che leggete la storia dell'unico Ibrido.
Nata da Storm ed Elena.
Lei, L'Ibrido, Samanta Blake per i Licantropi, Samanta White per i vampiri.
Una creatura sovrannaturale, capace di distruggere le due speci con un dito, capace di distruggere qualsiasi cosa che li capiti sotto mano, un'arma letale che nelle mane sbagliate lui essere usata per distruggere.
La creatura più potente, due sono vicende che si narrano sul sua appartenenza.
I licantropi dicono che la trovarono nella loro parte e se la portarono con se, venne trovata dal licantropo, Zayn Malik, che la allevo come se fosse sua sorella.
I vampiri, sostengono che la vampira Elena insieme al suo amato, l'abbiano portata nel Castello dei White e lasciata nelle mani dei vampiri. E arrivata all'età di un'anno, la neonata venne sottratta dalle braccia della sua famiglia, dai lupi.
Staccai lo sguardo dal libro, e mi presi la testa tra le mani, e una visone mi ritornò alla mente, quella visione, di quando i miei genitori mi portarono al Castello.
Riportai la mia attenzione sul libro e ricominciai a leggere.
Io, Lupa Bianca, insieme al Volturo Caius, abbiamo deciso di scrivere su questo libro la verità.
Nessuna delle due cosa che dicono le due creature sono vere, più o meno.
Elena e Storm, portarono la loro figlia al Castello dei White, dove li la accudirono per il suo primo anno di vita. Un giorno, un lupo dal pelo marrone, l'anziano Primo, fece eruzione portando via con se la bambina e affidandola al giovane Zayn Malik.
Pochi giorni dopo ci fu una guerra , tra creature, Licantropi e vampiri si scontrarono per giorni, tutto per avere la piccola Ibrido.
I Licantropi la volevano perché era potente, per che avevano paura di lei, e della sua potenza, e pensavano che se sarebbe stata dallo loro parte sarebbero stai al sicuro.
I vampiri la volevano perché avevano fatto una promessa hai suoi genitori, la promessa che mai e poi mai l'avrebbero lascia nelle mani dei lupi e che l'avrebbe cresciuta loro, facendole poi imparare a trasformarsi in lupo e a cacciare animali.
Per sfortuna dei vampiri, e fortuna dei Licantropi, la battaglia su vinta dai lupi e la bambina venne lasciata al giovane Malik.
Quindi che legge sappia che questa è la verità, e che Samanta è sempre appartenuta a tutte e due le speci, ma di prevalenza a vampiri, per decisione dei loro genitori.
Chiusi il libro, provocando un grande boato, i miei occhi diventarono neri, pieni di odio e rabbia verso i Licantropi<<Samanta, prima che tu urli, voglio solo dirti che a me non è mai importato da dove provenissi, tu per me se e rimarrai sempre mia sorella>>guardai Zayn.
Come ha potuto, quello che io reputavo mio fratello, nascondermi la verità, quando sapeva che io stavo male per questa cosa, lui sarebbe dovuto essere il primo a dirmelo.
Guardai Louis. Il mio migliore amico. Abbassò lo sguardo, anche lui sapeva tutto, come ha potuto nascondermelo, io mi fidavo di lui, era uno dei pochi a sapere come soffrivo. E anche lui mi ha mentito.
Passai a Liam, per me era come un padre, si preoccupava sempre per me, ma alla fine era come gli altri, un bugiardo.
Niall. Il mio folletto irlandese, sapeva sempre come farmi sorridere nei momenti più tristi, e in questo momento avrei bisogno della sua risata contagiosa, ma non glie e la posso più chiedere, anche lui mentiva.
Guardai per ultimo Harry, l'ultimo arrivato, a lui avevo dato tutto, la mia fiducia, il mio amore, ma anche lui mi ha mentito, lui era davvero l'ultima persona da cui me lo sarei aspettato, ma evidentemente no.
Mi guardò con i suoi occhi verdi, ormai umidi, forse per le lacrime, mi guardava supplicante. Scossi la testa.
<<Mi avete mentito, voi, la mia famiglia, coloro di cui mi fidavo di più>>la mano di Harry aumentò la presa sulla mia gamba, ma mi alzai di scatto, facendo sì che la mano si spostò.
<<Mi sono fidata della vostra verità, ma alla fine si è rivelata una bugia>>li guardai, nessuno alzava il capo, erano tutto consapevoli<<Samanta...>>disse piano Louis, che quasi non si poteva sentire<<Samanta un cazzo>>mi avvicinai alla porta.
<<Entro cinque minuti, vi voglio fuori casa mia, mi avete deluso, sopratutto Harry, Zayn e Louis, eravate le ultime persone da cui me lo aspettavo>>detto ciò uscì dal sotterraneo e mi chiusi in camera mia.
Con le cuffiette all'orecchio e la musica al massimo, mi sdraiai sul letto e cominciai a guardare il soffitto.
Sapevo che le parole che ho detto potevano far male, molto, ma mai quanto la loro bugia.
Zayn pov's
Ecco sapeva tutto quanto, la verità, e ora è rimasta delusa da me, mi sorella è rimasta delusa da suo fratello, ma me lo dovevo aspettare, mi sento uno schifo.
<<Non l'avete sentita, ve ne dovete andare!>>disse Ashton. Harry si stava per scaraventare su di lui ma lo bloccai<<Andiamo ragazzi, qui non abbino più niente da fare>>detto ciò venni seguito fuori da loro.
Scusa sorellina, scusa Samanta, ma ti prometto che non finisce qua, ci rivedremo e staremo insieme, almeno un po'.
Una lacrima mi scese dall'occhi destro, percorrendomi tutta la guancia.
Harry pov's
Una volta a casa, ognuno di noi andò nella propria stanza, incapace di dire o fare niente.
Buttai la faccia sul cuscino e soffocando i miei singhiozzi e lasciando le lacrime bagnare il mio cuscino.
Mi sentivo uno schifo, letteralmente.
Quel quella bugia, l'abbiamo distrutta, lei credeva in noi, si fidava e ora è andato tutto a puttane.
Non dovevo tenerglielo nascosto, non dovevamo, sapevamo che prima o poi lo avrebbe scoperto, ma speravamo sempre in quel poi.
Ora sono sicuro che quel suo sorriso non lo rivedrò, i suoi occhi non li rivedrò più, non potrò più baciarla, abbracciarla.
Non potrò più tenerla stretta a me.
Sono stato uno scemo a non dirle niente e ora ne paghiamo le conseguenze tutte e due.
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Scusate gli errori non ho avuto tempo di rileggere
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